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Ascoli Piceno

A Jesi la prima mondiale dell’opera “De bello gallico” di Nicola Campogrande

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opera de bello gallico jesi 2

La 56esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi vede il debutto dell’opera tratta dai Commentarii di Caio Giulio Cesare, su libretto di Piero Bodrato, domani sera alle 20:30.

ANCONA – Si terrà al Teatro Pergolesi di Jesi la prima mondiale dell’opera lirica “De bello gallico” di Nicola Campogrande per la 56^ Stagione Lirica di Tradizione. L’opera, tratta dai Commentarii di Caio Giulio Cesare su libretto di Piero Bodrato, vede la direzione d’orchestra di Giulio Prandi e la regia di Tommaso Franchin. Debutta domani, venerdì 24 novembre, alle ore 20:30, mentre la replica sarà domenica 26 novembre alle ore 16.

Il Teatro Pergolesi di Jesi, sede dal 1798 di attività lirica ininterrotta, e dal 1968 tra i 29 Teatri di Tradizione italiani, attende con ansia la prima mondiale dell’opera contemporanea “De bello gallico” con musica di Nicola Campogrande su libretto di Piero Bodrato dai Commentarii omonimi di Caio Giulio Cesare.

La direzione è affidata al maestro Giulio Prandi, tra i più stimati interpreti in festival e teatri internazionali, particolarmente attivo in ambito barocco. Suona il Time Machine Ensemble, canta il Coro Universitario del Collegio Ghislieri, maestro del coro Luca Colombo. La regia è di Tommaso Franchin, già regista a Martinafranca di Opera Italiana di Campogrande/Bodrato. Le luci sono di Marco Scattolini.

opera de bello gallico jesi

Scene e costumi sono affidate a Daniel Mall e Gabriele Adamo, i due studenti che hanno ottenuto una scrittura artistica in questa produzione in quanto vincitori della III edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia e Carrara. Il concorso è una nuova modalità per valorizzare giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto.

Protagonista nel ruolo di Cesare è il baritono Giacomo Medici (Cesare), reduce da una felice tournée in Corea del Sud nel ruolo di Rigoletto e in Giappone come Alfio in Cavalleria Rusticana. Completano il cast due talenti dalla promettente carriera: il tenore Oronzo D’Urso, che canta nel doppio ruolo di Aulo Irzio/Vercingetorige, ed il soprano ucraino Nikoletta Hertsak nel ruolo della Figura Allegorica.

De bello gallico è un’opera che, attraverso la figura e le imprese di Giulio Cesare, affronta con tono leggero i meccanismi del potere, dell’autocelebrazione, della seduzione delle masse, della guerra. Tutti temi drammaticamente molto attuali. Il libretto è liberamente derivato dai Commentarii de bello gallico, uno dei libri più famosi di tutta l’antichità, dedicato alla cronaca della lunga serie di campagne militari che, tra il 58 ed il 49 a.C., portarono il console Gaio Giulio Cesare a conquistare la Gallia Transalpina. «È l’opera che celebra l’impresa del condottiero, nel linguaggio scarno del resoconto militare, ma è anche il testo che fonda la grandezza del futuro dictator perpetuus di Roma, personaggio storico tra i più famosi di tutti i tempi e purtroppo modello di molti futuri dittatori che si sarebbero affacciati al palcoscenico della storia», spiega il librettista Piero Bodrato.

Firma la musica Nicola Campogrande, autore di un ricco catalogo orchestrale e da camera, e di numerosi lavori di teatro musicale tra cui #FolonOpera italianaLa notte di San Nicola, I due usignoliMacchinarioLegoAlianti. “Con i mezzi, i ritmi, il suono della contemporaneità, in ogni mia partitura cerco di non perdere mai di vista il piacere, sensoriale e intellettuale”, spiega il compositore. «In questo senso, il De bello gallico prosegue la tradizione dell’opera buffa italiana – seppur con qualche momento commovente o drammatico – con arie, cori, duetti, concertati che, con un linguaggio nuovo, si collegano a strutture codificate e riconoscibili dal pubblico. Le melodie sono chiare, memorizzabili. E la scrittura strumentale nasce in supporto alle voci, per mettere in evidenza la gioia di raccontare una storia attraverso il canto».

Nell’opera, Cesare incarna, alternandole, due figure. La prima è il Cesare della tradizione, il personaggio storico, l’uomo politico spregiudicato, che attraverso il racconto delle proprie imprese, sta costruendo la propria immagine. La seconda è invece quella dell’essere umano. Vanitoso, intelligente, abile manipolatore, spietato con i nemici quanto con gli stessi romani quando non gli siano alleati e fedeli, impegnatissimo in alleanze e intrighi, impassibile ma nevrotico e vittima di feroci mal di testa.

Intorno al protagonista del De Bello si muove il coro maschile, che rappresenta di volta in volta due gruppi umani: le moltitudini dei suoi legionari (rappresentati dall’amata Decima Legione), infaticabili combattenti, sorprendenti ingeneri, militari disciplinatissimi e micidiali; e le moltitudini dei popoli della Gallia, sconfitti, umiliati e cancellati da Cesare.

Con loro è presente in scena anche un soprano, una Figura Allegorica che rappresenta di volta in volta – e sorprendendo tutti – personaggi diversi: si presenta infatti, a seconda delle occasioni, come la Fortuna, la Gloria, Roma… E poi c’è un tenore: nel primo atto interpreta lo scrivano di Cesare, Aulo Irzio, che si occupa di stendere i Commentarii “De bello gallico”; nel secondo atto veste invece i panni di Vercingetorige, che prima è l’icona della resistenza gallica e poi diventa lo schiavo in catene presso la tenda di Cesare.

La Stagione Lirica di Tradizione è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Marche; soci Fondatori Comune di Jesi e Comune di Maiolati Spontini, partecipante aderente Comune di Monsano, partecipante sostenitore Camera di Commercio delle Marche, con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Educational partner Trevalli Cooperlat, sponsor P.S. Medical Center, sponsor tecnico Miriam Montemarani. Si ringraziano Bcc Ostra Vetere e tutti i Mecenati 2023 per il contributo erogato tramite Art Bonus.

Info e biglietti: Posto unico platea e palchi: 25 euro, ridotto 22 euro per under 18 e over 65. Loggione 10 euro. Biglietteria del Teatro Pergolesi – 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.comwww.fondazionepergolesispontini.com

Ascoli Piceno

Senzatetto in difficoltà salvato dalla Polizia Locale ad Ascoli Piceno

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polizia locale

L’uomo, francese senza fissa dimora, era riverso a terra nell’androne di un palazzo del quartiere Monticelli. Era denutrito ed in pessime condizioni igieni-sanitarie.

ASCOLI PICENO – E’ stato affidato alle cure della Caritas ed ha potuto finalmente lavarsi e nutrirsi Samir, nome di fantasia, il senzatetto francese classe ’82 salvato dalla Polizia Locale. Gli agenti lo hanno trovato riverso a terra, nell’androne di un condominio ubicato nel quartiere Monticelli.

La sua presenza tra i Comuni di san Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno era stata segnalata da alcuni mesi. Sono stati gli uomini del N.O.S.U. della polizia locale  a identificarlo e soccorrerlo mentre giaceva a terra in stato confusionale, con indosso pochi indumenti, denutrito, affamato e in pessime condizioni igienico sanitarie.

Con il tempestivo intervento di personale qualificato dei servizi sociali, Samir è stato dapprima accompagnato presso la Caritas di Ascoli dove ha potuto finalmente lavarsi e nutrirsi. Successivamente, con l’aiuto di un interprete, ha espresso il desiderio di tornare in Francia. 

Samir è stato poi accompagnato in ospedale, per tutti gli accertamenti del caso. Una volta dimesso, i servizi sociali del Comune di Ascoli si sono fatti carico dei costi di viaggio, con la collaborazione della protezione civile ed un’associazione di volontariato di San Benedetto del Tronto, ed il senzatetto di origine francese salvato dalla Polizia Locale ha potuto prendere il treno che lo ha riportato nel suo Paese.

Samir capisce a stento l’italiano ma prima di salire sul treno sono state ben chiare le sue parole di ringraziamento a tutti gli operatori delle istituzioni intervenute, le quali, lavorando in perfetta sinergia, gli hanno dato la possibilità di far ritorno a casa

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Ascoli Piceno

Incidente sul lavoro nell’area portuale di San Benedetto del Tronto: cade da una scala e batte il capo

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porto san benedetto del tronto incidente sul lavoro

Sul posto è intervenuta un’eliambulanza, atterrata sulla darsena. L’uomo è stato trasportato in Codice Rosso all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.

ASCOLI PICENO – Un uomo di 66 anni è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro ieri pomeriggio, giovedì 18 luglio, nell’ara del porto di San Benedetto del Tronto. Sembrerebbe che l’uomo sia caduto da una scala mentre stava eseguendo alcuni lavori di manutenzione della sua barca.

In seguito alla caduta, ha picchiato violentemente il capo a terra. Sono stati immediatamente allertati i soccorsi e sul posto sono arrivati Capitaneria di Porto, Carabinieri e personale sanitario del 118. Le condizioni dell’uomo rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel porto di San Benedetto del Tronto sono apparse da subito molto serie e per questo si è reso necessario l’intervento dell’eliambulanza.

Il velivolo è atterrato poco dopo sulla darsena turistica, a pochi metri di distanza. Dopo essere stato stabilizzato, il sessantaseienne è stato caricato sull’elicottero ed accompagnato a Torrette, presso il Trauma Center specializzato.

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Ascoli Piceno

I finalisti di “Cabaret, amoremio!” in gara il 2 e 3 agosto

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finalisti cabaret, amoremio 2024 XXXIX grottammare

I finalisti che si esibiranno alla Terrazza sul mare di Grottammare per il XXXIX Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!” sono stati selezionati tra 38 concorrenti provenienti da tutta Italia.

ASCOLI PICENO – Si preannuncia combattuta la gara tra i finalisti del concorso per nuovi comici del XXXIX Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!” di Grottammare, in scena alla Terrazza sul Mare venerdì 2 e sabato 3 agosto.

Formazione attoriale, esperienza sul palco e ottimi piazzamenti nei concorsi di settore sono gli elementi in comune dei sei concorrenti, selezionati nei mesi scorsi tra 38 artisti che hanno offerto una panoramica completa dei vari generi comici.

Ecco la rosa dei finalisti di “Cabaret, amoremio!” 2024:

  • Emanuele Campasano (1986, Napoli), con la sua autoironia e i suoi equivoci quotidiani ha ottenuto il primo posto agli Zelig Open Mic di Napoli nel 2023.
  • Denise Giammusso (1987, Milano) ha conquistato il Premio della Critica al Festival della Comicità Italiana 2024 al Teatro Storchi di Modena, coronando una carriera ventennale.
  • Nicola Iannarelli (1990, Venafro, IS), per lui dialetti regionali e accenti non sono un mistero.
  • Cinzia Brugnola (Rho, MI), artista a tutto tondo tra teatro, cinema e televisione, vanta il Premio Fersen all’Attore Creativo.
  • Bromance, giovane duo di recente costituzione ma già vincitore del Premio “Avis in Corto” (AP) con il corto teatrale “Tre maître sopra il cielo”.
  • Alessandro Liotino (1977, Velletri, RM), monologhista che abbraccia la stand-up comedy ispirato da noti artisti della scuola romana.

Il concorso è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’AMAT, nell’ambito della produzione del Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”. Il cabarettista vincitore si aggiudicherà un assegno di € 1.500, messo in palio dalla Città di Grottammare, e la possibilità di presentare il proprio spettacolo in due serate retribuite a cachet corrente, offerte dall’associazione Lido degli Aranci, che ha gestito tutte le fasi del Concorso Nuovi Comici.

«Ragazzi giovanissimi alla prima esibizione o anche con alle spalle partecipazioni ad altri festival e proiettati nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento – dichiara il presidente dell’associazione Lido degli Aranci, Alessandro Ciarrocchi – ‘Cabaret, Amoremio!’ è visto sia come trampolino di lancio per gli emergenti, come lo è stato per il vincitore della scorsa edizione Federico Sanfrancesco, sia per chi già vive e lavora nel mondo del cabaret e vuole confermarsi artista, guardando ai ‘grandi’ del passato che hanno già solcato un palco importante come quello di Grottammare: il festival di cabaret per eccellenza. Non mi resta che augurare a questi ragazzi un grande in bocca al lupo per la loro partecipazione».

I finalisti saranno accolti al festival della comicità più longevo d’Italia insieme agli ospiti della 39a edizione, tra cui Giovanni Cacioppo (vincitore del concorso per nuovi comici nel 1995—ospite il 3 agosto), Francesco De Carlo (trionfatore nel 2009—ospite il 2 agosto) e Giorgio Montanini (vincitore nel 2010). Sono inoltre parte del cast: Chiara Becchimanzi, Daniele Fabbri, Fabio Celenza, Federico Sanfrancesco (vincitore del concorso nuovi comici 2023), Flavio Oreglio, Francesco Arienzo, Martina Catuzzi. Ospite d’onore Maccio Capatonda, a cui verrà consegnato il Premio alla Carriera “Arancia d’oro”. Conduce Arianna Portelli Safonov.

L’Albo d’oro del concorso nuovi comici e altre info sul Festival sono consultabili qui: www.cabaretamoremio.it

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