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Fermo

Fermo: controlli anti Covid, multe. Espulso 30enne irregolare

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FERMO – Ancora una giornata di controlli senza sosta sulla costa fermana e nel comune capoluogo disposti dal Questore per la prevenzione dei reati e, soprattutto in questo periodo nel quale la curva dei contagi è in costante crescita, per la verifica del rispetto delle disposizioni normative emanate per il contrasto alla diffusione del Covid e delle sue varianti.

Accertamenti a tappeto nel centro storico di Fermo e nelle aree pubbliche del litorale svolte costantemente dalle Volanti della Polizia di Stato e servizi straordinari di controllo interforze condotti da equipaggi della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e da operatori delle Polizie Locali dei Comuni costieri.

458 le persone identificate nella sola giornata di ieri dalla Polizia di Stato nel corso delle verifiche, principalmente nelle attività dinamiche di verifica del rispetto delle norme anticontagio, che hanno interessato luoghi di aggregazione, aree pubbliche, esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, centri commerciali, sale giochi e vlt, stazioni ferroviarie, fermate e terminal degli autobus di linea.

Uno spiegamento di forze nel dispositivo delle quali, ieri, un importante contributo è stato fornito anche dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara.

Più di 50 sono stati gli esercizi pubblici controllati e 17 le sanzioni elevate per il mancato possesso della prevista certificazione verde o per il mancato utilizzo delle mascherine di protezione delle vie aeree.

Sotto questo ultimo aspetto, sono state 10 i giovani sanzionati in Piazza del Popolo a Fermo per la mancanza dei dispositivi di protezione ovvero il loro non utilizzo, reso ancor più grave dalle condizioni di assembramento che favoriscono la propagazione del virus.

Il senso di responsabilità solidale ed i controlli senza tregua attivati ormai da giorni da tutte le Forze di polizia hanno consentito di non elevare sanzioni nei confronti di titolari di attività commerciali i quali, anche nella giornata di ieri, hanno proceduto con diligenza alla verifica del possesso del green pass da parte di clienti ed avventori.

In alcuni casi, a seguito delle rimostranze di qualche cliente nei confronti del gestore, è stato richiesto l’intervento di pattuglie della Polizia di Stato la presenza delle quali ha calmato gli animi e convinto la controparte a esibire il certificato di vaccinazione o ad allontanarsi dal locale.

Qualche posto di controllo anche su strada che, oltre all’identificazione degli occupanti dei veicoli in transito, ha portato ad elevare 6 sanzioni per violazioni del codice della strada.

Quanto sopra il sintetico report di una sola giornata dei costanti controlli in atto, che saranno ulteriormente intensificati nei prossimi giorni, ma non potevano mancare alcune situazioni particolari che sono il “pane quotidiano” delle attività operative su strada.

Un regalo di Natale, un drone giocattolo, che vola davanti alla stazione ferroviaria di Porto San Giorgio ma rimane bloccato tra i rami di una palma; il giovane proprietario disperato che incontra una pattuglia della Polizia di Stato e chiede il loro aiuto per recuperare il velivolo e in poco tempo, l’intervento dei Vigili del Fuoco fermani che, con l’autoscala, procedono al suo recupero.

Ed ancora, il controllo del green pass dei clienti di un bar, già effettuato dal titolare del locale ma un particolare non è sfuggito agli occhi attenti dei poliziotti; un giovane che ha esibito la certificazione verde non poteva avere l’età anagrafica riportata dall’app di controllo ed infatti il ragazzo che l’aveva esibita non era vaccinato ed il qr code apparteneva ad un fratello maggiore. Il giovane è stato, pertanto, sanzionato.

Sempre durante i controlli in Piazza del Popolo, tra le persone identificate, uno straniero nordafricano di circa 30 anni senza mascherina di protezione, il quale, all’atto della verifica documentale, è risultato clandestino sul territorio nazionale, già destinatario di decreto di espulsione del Prefetto e di ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale. Accompagnato in Questura, dopo gli accertamenti svolti dal personale dell’Ufficio Immigrazione, è stato accompagnato nella stessa sera presso un centro di Permanenza per il Rimpatrio dal quale farà ritorno nel Paese di origine.

I controlli per la sicurezza e la salute dei cittadini fermani proseguiranno senza sosta anche nei prossimi giorni per contrastare la diffusione dell’epidemia e per tutelare la serenità dei cittadini fermani in questi periodi di festività malgrado le limitazioni vigenti.

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Blitz ai Tre Archi a Fermo: pitbull e uomini armati a proteggere la piazza di spaccio

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piazza di spaccio fermo tre archi blitz

Undici misure cautelari per detenzione ai fini di spaccio. Due immobili sequestrati, insieme a droga ed armi. L’operazione della Polizia è scattata di notte, per evitare le vedette della piazza di spaccio di Fermo. Qualcuno si è barricato in casa e i Vigili del fuoco hanno dovuto sfondare le porte.

FERMO – Il quartiere Tre Archi è diventato una piccola Caivano. Come nel più grande supermarket della droga d’Europa, anche la piazza di spaccio di Fermo si è trasformata in un fortino sorvegliato da vedette mobili ed immobili, con uomini armati e pitbull a tener lontani eventuali ficcanaso. Così, per evitare di esser scoperti, i circa 100 agenti delle Questure di Fermo, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Pesaro si sono mossi di notte, nel silenzio più assoluto.

Il blitz della Polizia è scattato in contemporanea in diversi appartamenti del quartiere Tre Archi di Fermo: undici le misure cautelari al termine. Tutti di origine nordafricana gli arrestati. Qualcuno ha provato a barricarsi all’interno della propria abitazione, ma sul posto erano già presenti i Vigili del fuoco che grazie allo speciale equipaggiamento in dotazione, hanno aperto la strada ai poliziotti.

Qualcun altro ha provato a sguinzagliare i grossi molossoidi contro gli agenti, pertanto ai cani sono state somministrate dosi di sonnifero dai tecnici veterinari specializzati, a loro volta interpellati dalle forze dell’ordine, che attendevano dietro barriere d’acciaio opportunamente preparate. Sul posto, anche tre ambulanze.

Oltre alla “sede centrale” sono stati perquisiti anche i “distaccamenti” di Montegranaro (FM), ed anche di Morrovalle (MC) e Ripatransone (AP). L’attività di spaccio infatti coinvolgeva anche altre province ed in queste località i soggetti coinvolti avevano interessi e punti d’appoggio. Due persone sono finite in carcere e due raggiunte da divieto di dimora nella provincia fermana e ascolana e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Altre due sono state arrestate in flagranza nel corso dell’operazione, sorpresi in possesso di quantitativi di droga.

Nel corso di una delle perquisizioni in una abitazione ubicata in Montegranaro sono stati rinvenuti oltre tre chili di sostanza stupefacente, eroina ed hashish, in buona parte già divisa in 880 dosi destinate allo spaccio al dettaglio. E’ stato, inoltre, disposto il sequestro preventivo di 2 immobili utilizzati per l’attività di smercio della sostanza. Il primo è in via Tobagi, l’altro in via Paleotti. Inoltre, sono stati sequestrati due cani molossoidi utilizzati da uno degli arrestati per tentare di fermare gli agenti, un rottweiler e un dogue de Bordeaux adulti. In un appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati una katana, 2 machete e una fiocina da sub. Tutti i soggetti coinvolti sono di origine magrebina ed hanno un’età ricompresa tra i 20 e i 35 anni.

L’indagine ha preso avvio nel 2022, in seguito ad una perquisizione domiciliare in via Tobagi. In quell’occasione, l’occupante ha aizzato un grosso cane rottweiler contro gli agenti, dando il comando: «attacca, attacca». Un poliziotto è stato morso alla coscia dal molossoide di 60 chili. Il cane è stato poi confiscato, mentre un ventenne marocchino è stato arrestato.

Successivamente, gli investigatori hanno continuato a tenere d’occhio l’immobile del quartiere Tra Archi di Fermo, documentando un insolito via vai: molte persone provenienti da altre zone, entravano nel palazzo e ne uscivano pochi minuti dopo. Anche grazie ai sistemi di videosorveglianza, i poliziotti hanno identificato alcune persone che erano già state segnalate in qualità di assuntori.

Il 30 marzo scorso invece, nello stesso appartamento di via Tobagi un tunisino è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla coscia sinistra. Poco dopo alcune bande rivali, i cui componenti sono di diversa origine extracomunitarie, si sono fronteggiate e scontrate. Secondo gli inquirenti si trattava di scontri per il controllo della piazza di spaccio del quartiere Tre Archi di Fermo. Un trentacinquenne albanese è stato arrestato per tentato omicidio e l’arma utilizzata è stata sequestrata. L’immobile è stato chiuso e la piazza di spaccio smantellata, ma è stato presto ricostituita in un altro appartamento, questa volta in via Paleotti.

Da qui dunque, il blitz di qualche notte fa, lunedì 18 settembre. 11 in tutto le misure cautelari, ma sono ancora in corso le indagini per risalire a tutti i corrieri. I due immobili sono stati sequestrati.

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Anziano aggredito da tre pitbull, salvato da un agente fuori servizio

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anziano aggredito da tre pitbull salvato da agente fuori servizio

Il poliziotto ha sentito le grida ed è corso sul posto. La vittima dell’aggressione è un signore di 74 anni. Denunciato per mancata custodia di animali il proprietario dei cani.

FERMO – La vicenda è avvenuta la sera dello scorso 28 agosto, sebbene sia stata resa nota dalla Questura soltanto oggi. Un poliziotto fuori servizio che si trovava in piazza Marconi a Grottazzolina ha udito alcune grida provenienti dai giardini pubblici ubicati nelle vicinanze ed ha deciso di andare a dare un’occhiata. Qui ha trovato un anziano, un signore di 75 anni che oltretutto conosceva, che chiamava disperatamente aiuto: tre grossi pitbull, lasciati incustoditi, lo avevano aggredito.

Il signore stringeva in braccio un cagnolino di piccola taglia, che probabilmente ha scatenato la furia dei cani più grossi, e perdeva copiosamente sangue da una mano. L’agente non ha avuto un attimo di esitazione, è montato sulla sua auto e con essa si è riuscito a frapporsi fra l’anziano ed i cani. L’uomo è salito faticosamente in macchina, mentre gli animali continuavano a scagliarsi contro la fiancata dell’auto, che si è poi messa in moto ed ha seminato i “segugi”.

L’anziano aggredito da tre pitbull è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, dove ha ricevuto una prognosi di 20 giorni. Il suo cagnolino invece, che ha preso in braccio per proteggerlo, non ha riportato ferite. Nel frattempo, è stato individuato il proprietario dei cani, che è stato denunciato per la mancata custodia degli animali e denunciato alla competente Azienda Sanitaria.

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Identificato il cadavere della donna in spiaggia a Porto Sant’Elpidio: due indagati

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Il corpo era quello di Galina Banea, moldava, in Italia per le vacanze. Il suo cadavere, rinvenuto in spiaggia, era seminudo: scoperto dalla vita in giù. Non presentava segni di violenza. Due persone hanno trascorso la notte con lei ed ora sono indagati.

FERMO – Il cadavere della donna rinvenuto in spiaggia a Porto Sant’Elpidio lo scorso lunedì 28 agosto adesso ha un nome: si tratta di Galina Banea, moldava di 33 anni, nel nostro Paese per le vacanze estive. Si trovava nella località fermana da quattro giorno, dopo che aveva già visitato altre mete turistiche italiane.

A scoprire il cadavere della donna sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio, due donne. Alle prime luci del giorno, hanno notato il corpo della giovane riverso a pancia in già, sul bagnasciuga. Dopo aver cercato di tirarla fuori dall’acqua, hanno chiamato i soccorsi. Il cadavere della donna era nudo dalla vita in già. Non aveva né pantaloni, né biancheria intima, ma solo maglietta e reggiseno. Non presentava segni di violenza, né buchi o segni che potessero indicare che fosse una tossicodipendente.

Le cause del suo decesso non sono ancora note ed è stata disposta un’autopsia che sarà svolta domani a Fermo. Gli inquirenti al momento non escludono nulla: dal malore, all’annegamento durante un bagno notturno, fino ad una possibile complicazione in seguito all’abuso di sostanze, passando per femminicidio e suicidio.

Nel frattempo, risulterebbero indagate due persone, un elpidiense di 45 anni ed uno straniero di 40. Sarebbero le ultime persone ad averla vista in vita e con loro la ragazza avrebbe trascorso la serata precedente alla sua morte. I due, che abitano nella zona conosciuta come “ferro di cavallo”, sono stati a lungo ascoltati dai poliziotti della Squadra Mobile. Le loro risposte sarebbero risultate contraddittorie.

L’ipotesi più battuta è che la ragazza possa essere annegata, magari in seguito ad un malore, oppure perché poco lucida. Gli investigatori vogliono appurare se abbia o meno assunto, più o meno volontariamente, sostanze stupefacenti, oppure se la situazione possa essere degenerata in seguito ad eventuali avances non ricambiate.

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