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Teramo

“I semi dell’odio” all’IIS “Alessandrini-Marino” un incontro sulle ragioni per cui molti giovani scelsero la via della violenza

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TERAMO – Venerdì 20 gennaio 2023 l’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini-Marino” di Teramo e il “Premio Nazionale Paolo Borsellino tutto l’anno” con l’Incontro sul tema “I semi dell’odio: Alessandrini, Dalla Chiesa come Borsellino e Falcone?“, svoltosi presso l’Auditorium dell’Istituto, hanno aperto una ricca rassegna di incontri culturali ed educativi interrogandosi sulla complessità delle ragioni che spinsero molti giovani a intraprendere la via della violenza per dare una risposta in termini storici e culturali al fenomeno che si manifesta ancora oggi in maniera multiforme, strappando quegli anni alle pagine della memorialistica, della cronaca o, peggio, della dietrologia.

Relatore l’avvocato Marco Alessandrini, ex sindaco di Pescara e figlio del magistrato Emilio Alessandrini assassinato a Milano, durante il periodo degli “anni di piombo” (29 gennaio 1979, ndr), da un “commando” del gruppo terroristico “Prima Linea”.  

Ha aperto i lavori la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Manuela Divisi, che ha salutato i presenti e ringraziato gli organizzatori e il relatore, soffermandosi sull’importanza dell’evento per gli studenti dell’Istituto. Poi è intervenuto Leo Nodari, Fondatore e Presidente dell’Associazione “Società Civile” (Associazione che ogni anno organizza il Premio Nazionale “Paolo Borsellino”, ndr), per illustrare le finalità dell’incontro e per una breve presentazione del relatore. Successivamente ha preso la parola l’avvocato Marco Alessandrini che ha ripercorso brevemente gli anni delle stragi, del terrorismo e della mafia, che hanno lasciato un ricordo indelebile nella collettività.

Ha parlato della sua storia, ricordando la figura del padre Emilio e ha dato degli spunti di riflessione sull’intera stagione del terrorismo sia perché è importante conoscere e ricordare il passato sia per condannare con forza la violenza.

Ha anche riferito di aver scritto sul suo profilo Facebook la frase <<è sempre un grandissimo privilegio poter parlare nelle scuole perché fa bene al cuore, all’anima e allo spirito>>, sottolineando che per lui le scuole rappresentano una sorpresa in quanto, nonostante quello che si pensi, i ragazzi possono riservare piacevoli sorprese come è accaduto con gli studenti dell’Alessandrini-Marino” che hanno seguito attentamente il suo intervento, mostrando un grande interesse per le tematiche del terrorismo e della mafia. Del resto, l’enorme successo riscosso dalla fiction “Il Nostro Generale”, dedicata al Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e andata in onda in prima serata su Rai1, l’attenzione per il recente arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro (latitante da oltre 30 anni, ndr) e le numerose trasmissioni dedicate alle tematiche del terrorismo, delle stragi e della mafia testimoniano il grande interesse, anche da parte delle nuove generazioni, su questi periodi brutti della storia d’Italia.

È seguito un dibattito nel corso del quale numerosi studenti hanno rivolto domande all’avvocato Alessandrini, il quale ha risposto in modo esauriente a tutti i quesiti, complimentandosi con i ragazzi per la pertinenza delle domande stesse.

L’incontro si è concluso con l’intervento del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che ha portato ai presenti i saluti dell’Amministrazione comunale, sottolineando che <<negli ultimi anni sono state organizzate numerose attività legate al Premio Nazionale “Paolo Borsellino”, grazie soprattutto alla partecipazione e all’attenzione delle scuole alle tematiche relative alla mafia e che ci spinge, oggi più che mai, a valorizzare il messaggio della lotta alla cultura mafiosa sempre, ovunque e comunque, uscendo fuori dallo schema relativo alla sola collocazione geografica della problematica mafiosa. Giornate come quelle che stiamo vivendo sono caratterizzate anche dalle riflessioni che l’arresto di Matteo Messina Denaro porta con sé, riflessioni profonde che, come comunità istituzionale, dobbiamo fare tutti e portarci a trarre il valore fondamentale di forza e coraggio per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita affinché oggi si possa dire, secondo la nota citazione di Peppino Impastato, che la mafia è e resta una montagna di merda>>.            

Ha assistito all’incontro “I semi dell’odio” preso l’istituto “Alessandrini-Marino” di Termo anche Francesca Martinelli, Referente del Premio Nazionale “Paolo Borsellino”, la quale ha ringraziato sentitamente la Dirigente Scolastica Divisi per l’accoglienza ricevuta.

Teramo

I dipendenti del comune di Alba Adriatica proclamano lo stato d’agitazione

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I dipendenti comunali del comune di Alba Adriatica lamentano una cronica assenza di personale e proclamano lo stato d’agitazione «propedeutico ad azioni più eclatanti».

TERAMO – Ancora uno stato d’agitazione proclamato in Val Vibrata, ma questa volta non sono i lavoratori di un’azienda a protestare, ma gli impiegati di un Ente pubblico. Nonostante i concorsi emanati, l’amministrazione albense non è riuscita a sopperire all’assenza di personale ed i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno dunque proclamato lo stato d’agitazione, nel corso dell’assemblea CSA RAL (Regioni Autonomie Locali) dello scorso 1 giugno.

Molti dei neo assunti, hanno in fretta rassegnato dimissioni per migrare verso Enti e posizioni lavorative più remunerative. Al di là dell’assenza di personale,, sono anche altri i fattoi per i quali i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno proclamato lo stato d’agitazione, come la mancata erogazione delle indennità di risultato, la mancanza di un programma dedicato alla formazione del personale e, più in generale, di benessere lavorativo.

«Da anni i servizi comunali vengono garantiti, con fatica, dall’abnegazione dei dipendenti del
Comune di Alba Adriatica – dichiara la RSU – che, in cambio, vedono disconosciuti i diritti più
elementari, non vedendosi erogati gli incentivi salariali previsti dal contratto, subendo ritardi e disservizi che non possono essere imputati al personale stesso».

«Il clima che si respira negli uffici comunali – sostengono i lavoratori – dà il senso di una misura ormai colma, con una situazione lavorativa non più sostenibile anche da un punto di vista del benessere psicofisico dei lavoratori. Attendiamo risposte immediate, come dipendenti e come cittadini, affinché la macchina amministrativa possa assicurare un funzionamento efficace ed efficiente e si possa lavorare in serenità».

Nei prossimi giorni, alla presenza del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, si terrà un incontro tra l’amministrazione e le rappresentanze sindacali nel tentativo di trovare un punto di conciliazione. Qualora non arrivasse la fumata bianca, avvisa CSA RAL, seguiranno azioni di protesta più radicali. Nel frattempo Cgil e Cisl hanno lanciato un ultimatum al Comune: o la situazione si sblocca entro il 15 giugno, o anche loro proclameranno l’agitazione.

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A Martinsicuro una passeggiata per la parità di genere con la campionessa Simona Di Eugenio

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Raccontare il cammino della donna attraverso le diseguaglianze: questo il focus della passeggiata organizzata dalla Cpo di Martinsicuro per sabato 17 giugno in compagnia della campionessa mondiale di pattinaggio Simona Di Eugenio. L’iniziativa sarà seguita da altri eventi simili.

TERAMO – La Commissione Pari Opportunità del Comune di Martinsicuro ha organizzato per sabato 17 giugno un’iniziativa dedicata parità di genere: “Camminiamo Insieme”, una passeggiata ludico-motoria non competitiva, in compagnia della campionessa mondiale di pattinaggio Simona Di Eugenio.

L’iniziativa è promossa dalla presidente della Cpo martinsicurese Isabel Marchegiani, in collaborazione con il delegato allo Sport Alessandro Casmirri e il presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni. La passeggiata, che nelle mire degli organizzatori sarà seguita da altri eventi simili, ha una duplice valenza: promuovere la funzione educativa e formativa dell’attività fisico-motoria-ricreativa e illustrare esempi virtuosi di affermazione femminile.

Simona Di Eugenio a Martinsicuro racconterà la propria esperienza di vita e le asperità che ha incontrato lungo il cammino che l’ha portata ad eccellere nel suo sport. L’appuntamento è fissato per le 18:30 alla Rotonda Las Palmas.

Isabel Marchegiani ed Umberto Tassoni

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Ancona

Controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici: sequestrati 150 kg di carne

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In un anno sono state più di otto mila tonnellate di alimenti irregolari sequestrati dai Carabinieri in Italia. Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati eseguiti diversi controlli in macellerie e ristoranti etnici, culminati con sanzioni e con una sospensione di attività. A Macerata pesanti sanzioni ad un deposito alimentare che custodiva bevande non conformi.

PESCARA – Nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare, che ricorre ogni 7 giugno, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute illustra le attività svolte dai Nas in Abruzzo e nelle Marche, soffermandosi in particolare si controlli svolti all’interno di macellerie o ristoranti etnici.

Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati controllati 40 esercizi commerciali, tra alimentari, macellai e rivenditori di kebab. In 30 sono emerse irregolarità di varia natura. La situazione più critica in provincia di Teramo, dove è arrivata la sospensione di attività per un alimentari etnico. Mancavano i requisiti minimi igienico sanitari e nei locali è stata appurata la necessità di alcuni interventi di manutenzione straordinaria, sia a livello strutturale, che per dal punto di vista della sanificazione. Molte derrate alimentari poi, erano conservate sul pavimento o in celle frigorifere che non consentivano le adeguate operazioni di polizia. Nel maggio scorso invece, sempre nel teramano, a Martinsicuro è stato chiuso un rivenditore di kebab. Oltre a queste operazioni, sono stati sequestrati 15 chili di carne di suino e agnello privi di ogni forma di tracciabilità.

A L’Aquila i Carabinieri hanno trovato 100 chili di merce scaduta e non tracciata in vendita in una macelleria, in particolare vegetali in salamoia, legumi e spezie. Qui oltretutto era esposta anche altra merce, come calzature e pentolame. La Asl ha disposto la distruzione del cibo.- Stesso discorso in un’altra macelleria etnica dell’aquilano dove 13 chili di carne erano conservati in maniera non conforme ed erano privi delle corrette etichette. La Asl ha disposto la sospensione dell’attività e la distruzione degli alimenti.

A Pescara invece, sono stati sequestrati 20 chili di pane prodotto artigianalmente: era stato congelato senza l’impiego di un idoneo abbattitore. Più tranquilla la situazione nel chietino, dove comunque sono stati effettuati diversi controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici.

A Macerata infine sono state elevate sanzioni per due mila euro al titolare di origine pakistana di un deposito di alimenti e bevande nel quale erano conservate 402 bottiglie da un litro e mezzo di una bevanda alla pera denominata strumka, le cui etichette erano prive delle indicazioni obbligatorie.

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