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Chieti

Al via “Abruzzo contro il bullismo”, incontri con 4500 studenti in tutta la regione

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Il progetto educativo regionale “Abruzzo contro il bullismo” è organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Società Civile” e fortemente voluto dall’Assessorato regionale alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione.

L’AQUILA – Dopo il grande successo della prima edizione, torna l’iniziativa che coinvolgerà gli studenti di oltre 30 Istituti scolastici. Si è tenuta stamane la presentazione ufficiale di “Abruzzo contro il bullismo” il progetto educativo regionale organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Società Civile” e fortemente voluta dall’Assessorato regionale alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione. Presentato presso la Biblioteca regionale “M.Delfico” di Teramo alla presenza del presidente di “Società Civile”, Leo Nodari; dell’Assessore regionale Pietro Quaresimale e delle dirigenti scolastiche Manuela Divisi, Caterina Provvisiero e Letizia Fatigati.

“Abruzzo contro il bullismo” inizierà domani, 7 febbraio, e proseguirà fino al prossimo 3 marzo, ed interesserà gli studenti non solo delle scuole di Teramo città ma anche degli Istituti comprensivi dei Comuni di Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Nereto e Pineto. Novità dell’edizione 2023 saranno gli appuntamenti con gli studenti delle scuole di Pescara, L’Aquila e Chieti.

La rassegna di quest’anno vanta un programma intenso di ben 16 incontri che potranno essere seguiti anche in diretta streaming a Teramo e L’Aquila. L’obiettivo è superare quest’anno il già alto numero di 4500 studenti che nel 2022 – in presenza e streaming – seguirono la rassegna.

Si parte domani, alle ore 11, presso la sala polifunzionale con gli studenti dell’IIS “Alessandrini-Marino”: previsti gli interventi del Vescovo Lorenzo Leuzzi, dell’assessore Pietro Quaresimale, della dirigente scolastica Manuela Divisi, dell’ingegnere informatico Giammaria de Paulis. La giornata sarà aperta dalla proiezione del video  “Guerriero” co-prodotto da Miur e Rai con Paola Cortellesi e musiche di Marco Mengoni.

«Diventa urgente e fondamentale conoscere caratteristiche, rischi e pericoli del bullismo e del Cyberbullismo – ha dichiarato l’assessore regionale Pietro Quaresimale –  per capire come aiutare i nostri ragazzi. C’è da riflettere sui dati emersi nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di pochi giorni fa: bullismo e Cyberbullismo sono fenomeni in costante aumento e possono portare conseguenze anche gravi per chi li subisce, soprattutto se si tratta di adolescenti più fragili. Ho voluto questa rassegna perché se da un lato è vero che il bullismo esiste da tempo immemore, la nascita del bullismo online è invece legato allo sviluppo dei moderni dispositivi tecnologici. Le nuove generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte a una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che reale da ciò che è virtuale».

Di seguito il programma:

  • 7 febbraio sala polifunzionale – Teramo
  • 10 febbraio Auditorium “Di Poppa-Rozzi” – Teramo
  • 14 febbraio – sala consiliare del Comune di Pescara
  • 16 febbraio – sala della Provincia di Chieti
  • 17 febbraio – auditorium Flaiano di Pescara + spettacolo di Giobbe Covatta
  • 18 febbraio – auditorium del Parco – L’Aquila
  • 24 febbraio – Auditorium del Parco L’Aquila + spettacolo di Giobbe Covatta
  • 27 febbraio – Teatro Kursaal – Giulianova
  • 28 febbraio – Liceo Einstein – Teramo
  • 1 marzo – sala della Provincia di Chieti
  • 2 marzo – Istituto Comprensivo Roseto1 e Roseto 2 + spettacolo
  • 2 marzo – Sala Allende – Nereto
  • 3 marzo – Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” – Teramo + spettacolo
  • 3 marzo – sala polifunzionale di Pineto + spettacolo

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Si grida ancora “al lupo, al lupo” nel vastese: morso un 15enne a Vasto Marina

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donna aggredita da un lupo a Palombaro

In spiaggia a Vasto Marina un ragazzo è stato morso da un animale selvatico, che secondo qualcuno potrebbe essere il lupo già avvistato nei giorni scorsi. Nella notte, anche un turista molisano ha raccontato di essere stato aggredito dall’animale.

CHIETI – “Il Mastino dei Baskerville” è uno dei romanzi di Arthur Conan Doyle che ha per protagonista Sherlock Holmes, il quale riesce a far luce su un misterioso canide che le persone reputavano di origine diabolica. Forse ci vorrebbe il leggendario investigatore per far luce sull’animale selvatico che da settimane spaventa la popolazione ed alimenta il dibattito nel vastese: è un lupo, o un grosso cane randagio? Ieri notte, un ragazzo di 15 anni è stato accompagnato in ospedale, dopo essere stato morso a Vasto Marina da quello che secondo diverse segnalazioni sarebbe un lupo. In ospedale, un turista proveniente dal Molise ha raccontato di aver vissuto la stessa disavventura.

Il giovane si trovava in spiaggia a Vasto Marina in compagnia di alcuni amici, quando ha ricevuto il morso, intorno all’una. Ha detto di non essersi accorto di nulla fino a che non ha sentito la fortissima fitta sulla gamba sinistra. L’animale poi si è dileguato ed il ragazzo è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Pio.

Qui, un turista molisano raccontava di aver ricevuto a sua volta un morso nei pressi della Bagnante.

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Nave Ong Sea-Eye sequestrata ad Ortona, appello al governo tedesco: «legge italiana contraddice quella internazionale»

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sea-eye sequestrata ad ortona

Le navi delle Ong tedesche Sea-Eye e Mare-Go sono state state sequestrate per 20 giorni, rispettivamente ad Ortona e Lampedusa per aver violato le disposizioni governative in materia di soccorsi in mare: la prima ha effettuato un salvataggio mentre faceva rotta verso il porto assegnato, la seconda si è rifiutata di raggiungere Trapani ed ha attraccato a Lampedusa.

CHIETI – La legge italiana che regola i salvataggi in mare «contraddice le leggi internazionali» secondo l’equipaggio della Sea-Eye 4, bloccata ad Ortona, dove è stata sequestrata per 20 giorni. L’Ong reputa di non aver fatto nulla di irregolare, dal punto di vista del diritto del mare, e si appella al governo tedesco per ricevere aiuto e riprendere il largo. Va dunque in scena in Abruzzo un nuovo scontro tra governo e organizzazioni umanitarie internazionali in merito alla gestione dei flussi migratori e all’accoglienza nel nostro Paese, dopo le polemiche relative alla distanza tra punto di salvataggio e porto assegnato dal governo che hanno avuto come palcoscenico Ortona.

In una nota il commento della Ong tedesca: «Abbiamo contatta il ministro federale degli Esteri Annalena Baerbock con una richiesta d’aiuto. La legge italiana del 24 febbraio vieta le operazioni di soccorso dopo l’assegnazione di porto sicuro. Allo stesso tempo, le binavi di soccorso vengono assegnate a porti lontani, in modo che il viaggio duri diversi giorni. Durante questo periodo. gli equipaggi ricevono spesso ulteriori chiamate di emergenza che, secondo il diritto internazionale, non possono ignorare. Le leggi internazionali hanno peso maggiore, tuttavia, le autorità italiane stanno fermando le navi a causa della nuova legge. Le navi possono essere trattenute a tempo indeterminato per ripetute violazioni della legge. C’è quindi da temere che tutte le navi di soccorso vengano arrestate in pochi mesi Questo non deve accader».

La Sea-Eye bloccata ad Ortona non è l’unica nave di una Ong ad essere stata sequestrata. Stessa sorte infatti è toccata alla Mare-go, anch’essa tedesca, fermata a Lampedusa, dove ha attraccato, dopo che si è rifiutata di raggiungere il porto che le era stato assegnato, Trapani. Complessamente le due navi hanno portato in salvo 86 persone, alla deriva in mare su imbarcazioni non adatte alla navigazione.

«Le navi di soccorso civile non dovrebbero essere ritenute responsabili per aver condotto molteplici operazioni di soccorso; devono essere revocate le sanzioni alla Sea-Eye 4 e alla Mare-Go – chiosa la Ong tedesca – le navi civili di soccorso siano piuttosto utilizzate in modo ottimale dalle autorità italiane e maltesi al fine di salvare quante più vite possibili».

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Trovato un corpo in mare, forse è il marittimo disperso al largo di Ortona

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Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Ancona
Immagine d'archivio.

Nelle acque pugliesi è stato trovato un corpo senza vita e si presume che possa essere quello del marittimo siriano disperso nel marzo scorso dalla nave ucraina che stava facendo rotta verso il porto di Ortona.

CHIETI – Al largo delle coste pugliesi, il mare ha restituito i resti di un uomo. Il corpo trovato senza vita in acqua, potrebbe essere quello del marittimo disperso al largo di Ortona il 30 marzo scorso, le cui ricerche non diedero esito positivo.

Verranno ora eseguiti tutti gli accertamenti del caso per stabilire con certezza la sua identità e dare un nome al copro trovato senza vita in mare. I genitori e la sorella del marittimo disperso sono stati contatti per eseguire il test del Dna.

Gli esami toglieranno ogni dubbio, ma tutto lascia pensare che il corpo trovato in mare possa essere quello del marittimo siriano disperso al largo di Ortona. La notte tra il 29 e 30 marzo, è scomparso dalla nave ucraina Zeko Y, che dalle Isole Tremiti stava facendo rotta verso il porto abruzzese.

Le ricerche vennero attivate immediatamente e proseguirono per giorni senza sosta, senza portare purtroppo a nessun risultato concreto. Nei giorni scorsi le acque di Puglia hanno restituito ciò che si presume possa essere il suo feretro.

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