Prima ancora che sia stata ufficializzata la candidatura di Quaresimale a sindaco di Teramo, Carlo Antonetti, che è stato tra i papabili del centrodestra, rende noto di aver risposto positivamente all’appello civico presentato da quindici imprenditori e cittadini e di essere il loro candidato.
TERAMO – Prima ancora che vengano ufficializzate tutte le candidature, si preannuncia già aspra la competizione elettorale per le Amministrative di primavera. Poche ore dopo che ha cominciato a circolare la notizia seconda la quale il centrodestra avrebbe deciso di puntare su Pietro Quaresimale, uno degli altri papabili di questa coalizione, l’ex proprietario del Teramo Basket Carlo Antonetti, ha rotto gli indugi ed ha confermato di essere un candidato. Non con il centrodestra, ma con una lista civica. Si va dunque verso una corsa a quattro.
Nei giorni scorsi una quindicina di cittadini e imprenditori, aveva rivolto all’avvocato un “appello civico” affinché accettasse di correre per la poltrona di sindaco. Dopo essersi concesso una pausa di riflessione, Antonetti ha accettato l’invito. Una notizia che potrebbe destare qualche preoccupazione tra le fila del centrodestra, che dovrebbe comunque confermare la candidatura di Quaresimale e non convergere su Antonetti. Tra le altre incognite in campo, quella relativa alla sorte del Terzo Polo, a livello locale. Nonostante infatti Maria Cristina Marroni di Italia Viva sia stata la prima a presentare la propria candidatura, i membri di Azione hanno chiesto un incontro con Antonetti.
Antonetti, che era stato indicato come uno dei possibili rappresentanti del centrodestra, ha così motivato la sua decisione di rispondere presente all'”appello civico” e di presentarsi come candidato a sin daco di Teramo:
«Ieri sera ho incontrato i sottoscrittori dell’appello civico alla mia candidatura a sindaco di Teramo, che mi hanno illustrato in modo articolato, appassionato e convinto le ragioni e le motivazioni poste alla base del loro invito.Ho raccolto una profonda delusione nei riguardi dell’attuale condizione politica socio-economica e culturale della nostra città, e il grande disagio per il cronico e ormai insopportabile disinteresse di tanti cittadini nei confronti delle vicende politiche del proprio territorio”, ha detto.
“Al tempo stesso ho avvertito forte il desiderio di invertire in maniera decisa il grave trend di declino che ormai da anni sta attraversando la nostra Città e sono rimasto stupito, affascinato e anche profondamente colpito dalla singolarità e dall’eccezionalità dell’appello che i cittadini mi hanno rivolto per amore della Città. Ebbene, in uno scenario socio-politico cittadino così a tinte fosche nel quale lo sport più praticato è divenuto l’assenza di partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche e progettuali della città e la consegna in modo passivo di una delega in bianco agli amministratori pubblici, ho trovato unico e straordinario il fatto che cittadini stimati e impegnati nelle diverse attività professionali si siano esposti pubblicamente, mettendoci la faccia, non per aderire ad un movimento civico, culturale e politico, ma per proporre essi stessi un nuovo e stimolante modo di interpretare e di partecipare alla res publica con idee, progetti e coinvolgimento delle diverse componenti della società civile e delle diverse fasce di età. Davvero incredibile, soprattutto per Teramo.
Ma ancor più mi ha profondamente colpito l’entusiasmo, la passione e l’orgoglio teramano di questi cittadini che mi sento di definire “pioneri” di un nuovo e moderno modo di interpretare il ruolo civico di ciascuno di noi in totale condivisione con l’idea per la quale “c’è chi vuole che una cosa succeda, che desidera che succeda e chi si adopera affinché succeda”. È per me un grande onore e un forte stimolo prendere atto del fatto che i firmatari dell’appello ripongono così grande stima e fiducia nella mia persona riconoscendomi le qualità idonee a intraprendere e condurre il difficile ma civicamente doveroso cammino volto al cambiamento e finalizzato a riportare Teramo a ricoprire il giusto ruolo e la naturale centralità in ambito provinciale, regionale e nazionale, alla realizzazione delle necessarie opere strutturali e infrastrutturali per lo sviluppo socio-economico del territorio e del benessere dei cittadini e alla riaffermazione di un forte senso di identità dei teramani basato su valori, motivazioni e obiettivi comuni e condito dagli imprescindibili ingredienti dell’entusiasmo, della passione, del coraggio e dell’orgoglio.
Queste profonde e importanti considerazioni e valutazioni mi inducono ad accettare con convinzione, decisione, entusiasmo e determinazione l’appello a me rivolto dai cittadini sottoscrittori e da tanti altri nelle ultime ore e ad adoperarmi fin da subito per verificare la possibile costruzione di un’alleanza aperta al contributo di tutti i teramani e di tutte le migliori energie della nostra comunità che condividono la necessità di riportare Teramo in serie A e di sognare insieme di scrivere una nuova, bella ed entusiasmante pagina per Teramo».