Coinvolto il settore “Lavori Pubblici”. In carcere un imprenditore, un dirigente dell’Ente e due spacciatori. Coinvolti dalle indagini anche due collaboratori del funzionario.
PESCARA – All’alba è scattato il blitz delle fiamme gialle nell’ambito dell’operazione “Tana delle Tigri”, le cui ispezioni sono ancora in corso e vedono all’opera un centinaio di militari. Al centro delle indagini della Guardia di Finanza, un presunto giro di appalti truccati che coinvolge il settore “Lavori Pubblici” del comune di Pescara.
Sono finiti in manette, ed in carcere, un dirigente comunale, un imprenditore e due pusher. In base a quanto ricostruito dai finanzieri con appostamenti, intercettazioni e pedinamenti, l’imprenditore oliava le procedure di affidamento dei lavori pubblici a suon di mazzette, regali e droga al funzionario pubblico, che poi favoriva l’assegnazione delle opere alla ditta dell’imprenditore.
In particolare, questi acquistava droga dai due pusher arrestati a loro volta, per poi cederla al dirigente del settore “Lavori Pubblici”, il quale la condivideva coi suoi collaboratori. Quasi quotidiani gli incontri tra i due, spesso in noti ristoranti o locali, oppure in un immobile divenuto luogo di ritrovo, rinominato appunto “la tana delle tigri”. In diversi casi la droga sarebbe stata consumata anche durante l’orario di servizio e su mezzi comunali. Per tali motivi, sono stati accusati di peculato i due collaboratori del dirigente ed è scatta nei loro confronti la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio.
Diverse le assegnazioni di lavori pubblici sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle, tra cui una gara di appalto, finanziata con fondi del Pnrr relativa all’affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell’Asse Attrezzato di Pescara e l’adeguamento dello svincolo della S.S. 714, per un valore di 5 milioni di euro.
Altre ipotesi di reato, per le quali le verifiche sono ancora in corso, ma non sono ancora state emanate misure cautelari, riguardano l’assunzione di impiegati presso la Pescara Energia srl e un presunto finanziamento illecito ad un politico durante la campagna per le politiche del 2022. Tra le accuse nei confronti degli arrestati per gli appalti truccati nel comune di Pescara corruzione, peculato, turbata libertà degli incanti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.