TERAMO – Quando Volontariato, tutela per l’ambiente e scuola si incontrano nascono cose bellissime. Così è stato con gli studenti della 2A AMFQ dell’ IIS Moretti che nella mattina di martedì 16 aprile, accompagnati da Luciana Del Grande di Rifiuti Zero Abruzzo e dalle insegnanti Patrizia Marchini e Alessia Leonzi, si sono occupati della pulizia del tratto di spiaggia di Roseto degli Abruzzi che va dal Mion Hotel al Lido Mirella, liberandola dai rifiuti depositati dalle mareggiate.
L’attività di pulizia della spiaggia è parte integrante del progetto “A scuola di Rifiuti Zero” promosso da Rifiuti Zero Abruzzo all’interno dell’edizione 2024 Scuola e Volontariato del CSV Abruzzo con l’intento di sensibilizzare anche sul grave problema dell’abbandono dei rifiuti. In poco più di un’ora sono stati raccolti diversi sacchi di spazzatura, soprattutto polistirolo, reti da pesca, e tanti altri oggetti in plastica. I sacchi raccolti sono stati prelevati dagli operatori della Diodoro Ecologia che in mattinata hanno consegnato il materiale necessario per la raccolta.
Luciana Del Grande ha aperto una riflessione sulla velocità con la quale si usano e si buttano gli oggetti, ribadendo la differenza fra beni durevoli e materiali in plastica usa e getta e quanto questi ultimi, a causa del loro abbandono e della cattiva gestione sulla terraferma, arrivino ad inquinare gli ambienti terrestri e marini fino a contaminare la catena alimentare. È per questo necessario ristabilire un punto di equilibrio tra attività umane e tutela ambientale per preservare gli ecosistemi marini e terrestri.
Dopo l’azione di pulizia gli studenti sono stati accolti nella sala Giunta del Comune dal Sindaco Nugnes e dall’assessore alla cultura Francesco Luciani, presenti anche Alessandra Candelori della Diodoro Ecologia e Simona Mantenuto in qualità di DEC del Comune di Roseto degli Abruzzi. I ragazzi hanno esposto le loro considerazioni sul progetto A scuola di rifiuti Zero e sulla gestione dei rifiuti a Roseto degli Abruzzi e avanzato alcune proposte. Francesca Di Marzio ha raccontato con entusiasmo quanto appreso dagli incontri in classe e dalle uscite esperienziali al centro raccolta rifiuti e sulla spiaggia, occasioni di riflessione sulle cattive abitudini consumistiche e sull’importanza della raccolta differenziata evidenziando l’insostenibilità del sistema lineare dell’usa e getta e l’urgenza di abbracciare il sistema virtuoso dell’economia circolare. Nicolas Rastelli, dopo aver ringraziato la Diodoro Ecologia per aver distribuito a tutta la classe 2A un kit ecologico contenente anche le borracce, ha esposto i dati del sondaggio che la classe 2A ha effettuato sul consumo di acqua in bottiglie di plastica nell’IIS Moretti.
È emerso che su un campione di 150 alunni, solo il 45% usa la borraccia e il restante 55% in una settimana consuma ben 290 bottiglie di plastica. Un dato significativo dal quale i ragazzi hanno preso spunto per arginare il consumo dell’acqua in bottiglie di plastica. Francesco Pica ha riportato la proposta di disincentivarne il consumo chiedendo al Sindaco la possibilità di installare erogatori di acqua a scuola (collegati alla rete idrica) e di fontanelle in città, dove anche bambini e animali possano ristorarsi soprattutto ora che i cambiamenti climatici hanno prolungato la stagione calda. Ha poi chiesto maggiori controlli sul territorio per individuare e punire gli incivili che abbandonano rifiuti nell’ambiente.
Il sindaco, favorevolmente colpito dalla proprietà di esposizione e dagli argomenti trattati dai ragazzi, ha informato sull’attenzione del Comune nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano con il sistema porta a porta e la riapertura del centro raccolta rifiuti che ha contribuito ad innalzare la percentuale di raccolta differenziata portandola al 73%, e anche sugli interventi straordinari di pulizia dei rifiuti abbandonati che sono una vera piaga sociale. Ha poi posto l’accento sul costo economico, ecologico e sociale dei rifiuti che ogni cittadino produce esortando ognuno a fare la propria parte segnalando i comportamenti incivili di chi li abbandona. Ha poi preso la parola l’assessore Francesco Luciani specificando che la raccolta differenziata è un servizio necessario per il bene del nostro pianeta spiegando che la Tari, così indigesta a tanti, è l’unica imposta che il cittadino paga per la salvaguardia dell’ambiente e quindi della sua stessa salute.
Alessandra Candelori ha ribadito l’importanza di una raccolta differenziata ottimale per recuperare più materiali possibile e avviarli a riciclo mentre la dottoressa Mantenuto ha informato del recepimento da parte dell’Italia della direttiva europea SUP che ha determinato l’eliminazione dal mercato di molti prodotti in plastica usa e getta. L’incontro si è concluso con la foto di rito e con i complimenti da parte di tutti i presenti per l’interesse, l’attenzione e l’elaborazione di proposte migliorative da parte dei ragazzi per tutelare il nostro ambiente e la nostra salute. «Ringrazio in primis i ragazzi, le docenti, il CSV e l’associazione Rifiuti Zero Abruzzo per l’ottimo progetto proposto – ha concluso il Sindaco Nugnes – il processo di crescita passa anche per esperienze come questa, che avvicina i giovani alla vita civile, politica e sociale del nostro paese favorendo il senso di comunità e l’amore per l’ambiente».
Ieri sera, un’auto ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione lungo la statale 16 ad Alba Adriatica. A bordo del mezzo un uomo di 77 anni e una donna di 69 anni, entrambi rimasti feriti. I Vigili del Fuoco hanno dovuto utilizzare le cesoie per estrarli dall’abitacolo.
TERAMO – Ieri sera, mercoledì 2 ottobre, intorno alle 21:30 lungo la statale 16 ad Alba Adriatica, all’incrocio con la rotonda di via degli Oleandri, un’auto guidata da un uomo di 77 anni ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione. Al piano terra dell’edificio colpito si trova un negozio di cancelleria. Al fianco del conducente, sul sedile del passeggero, vi era una donna di 69 anni. Entrambi i passeggeri sono rimasti feriti.
La dinamica dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri. L’auto, una Fiat 600, dopo aver attraversato la rotonda, ha sfondato un cancello e una porzione del muro di cinta con il fabbricato adiacente e si è schiantata contro un’auto parcheggiata di fronte al negozio di cancelleria.
Le due persone sono rimaste intrappolate nell’auto ed i Vigili del Fuoco hanno dovuto liberarli per mezzo di divaricatore e cesoie idrauliche. Hanno riportato ferite nell’impatto e sono stati trasferiti nell’ospedale di Teramo l’Ospedale di Teramo con due ambulanze, una del 118 di Sant’Omero e l’altra della Croce Rossa di Alba Adriatica.
I dati preliminari delle analisi ambientali in seguito all’incendio alla Kemipol di Scerne di Pineto sono «confortanti». E’ quanto emerge in seguito ad una riunione tra i sindaci di Pineto e Roseto degli Abruzzi, l’ARTA e la ASL.
Ad affermarlo il Comune di Pineto in seguito ad un vertice in comune: «A seguito di un incontro appena concluso tra il Sindaco di Pineto e il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, l’ARTA e la ASL, si comunica che i dati preliminari relativi alla situazione ambientale risultano confortanti. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
Un nuovo tavolo tecnico è previsto per le ore 17:00, durante il quale saranno analizzati i risultati definitivi dei campionamenti ambientali attualmente in corso, con particolare attenzione alla qualità dell’aria, alla sicurezza alimentare, in special modo per le verdure a foglia larga, e alla salubrità delle acque.
Contestualmente, la Prefettura di Teramo ha convocato un nuovo incontro operativo per fare un ulteriore punto della situazione.
Si invita la cittadinanza a mantenersi costantemente aggiornata attraverso i canali ufficiali per eventuali comunicazioni».
I Gruppi Consiliari di Europa Verde e Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune chiedono al Sindaco i nomi delle imprese escavatrici che hanno effettuato i sottoservizi in tutte le strade urbane di Martinsicuro e Villa Rosa negli ultimi 15 anni.Viola e Lattanzi: «Le imprese incaricate non vengono controllate durante lo scavo nelle vicinanze degli alberi e vengono tagliate le radici».
TERAMO – Durante il temporale del pomeriggio di sabato 28 settembre, in via Roma a Martinsicuro all’incrocio con via Molise, un pino è caduto, fortunatamente senza causare danni o feriti. Secondo i gruppi di opposizione Europa Verde e Bene Comune, la causa del cedimento dell’albero può essere attribuita agli interventi effettuati sulle strade.
«Se un pino adulto cade, la causa è prodotta dall’intervento invasivo e non rispettoso da parte dell’uomo. Ogni albero cresce in altezza e larghezza con equilibrio per vivere in sicurezza senza produrre danni a persone e cose» si legge in una nota a firma delle consigliere Marta Viola e Simona Lattanzi.
«Purtroppo a Martinsicuro e in altre città costiere accade che imprese incaricate di interrare sotto i piani viabili delle strade urbane i servizi, non vengono controllate durante lo scavo nelle vicinanze degli alberi per cui vengono tagliate le radici causando l’instabilità dell’albero stesso».
Secondo le consigliere «il Pino italico monumentale caduto due giorni fa in via Roma a Martinsicuro, in prossimità dell’incrocio di via Molise, ha subito il taglio delle radici in seguito a due interventi relativi alla sistemazione di servizi, testimoniati dalla presenza di due tubi interrati sotto il manto stradale di colore bianco e rosso, contenenti elementi tecnologici al servizio della comunità e delle imprese produttive. Venuto meno l’ancoraggio, il suddetto Pino è caduto sul versante destro della scarpata stradale, fortunatamente senza produrre danni a persone e a mezzi motorizzati».
Viola e Lattanzi chiamano in causa l’Amministrazione Comunale: «Purtroppo questi interventi continuano ad essere effettuati senza il controllo diretto da parte di personale abilitato delle amministrazioni comunali. Questo modo di intervenire causa danni gravi all’apparato radicale degli alberi adulti ed è un problema di protezione civile per cui non si può dare nessuna colpa agli alberi. L’opinione pubblica, attraverso i mass media, deve sapere che i sottoservizi realizzati a ridosso delle radici delle alberature stradali sono da bandire da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Il miglior modo per garantire la stabilità di ogni albero, l’incolumità delle persone e dei mezzi motorizzati, è quello di non autorizzare le imprese escavatrici a produrre danni all’apparato radicale degli alberi».
La nota conclude con un’invocazione e con una richiesta: «Ogni Comune moderno deve dotarsi di un Piano del Verde Pubblico, per garantire la cura e la gestione del patrimonio arboreo. Martinsicuro possiede da tre anni un Piano del Verde che non è operativo perché non è stato portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Con questo strumento gli alberi sono tutelati, valorizzati e riconosciuti per i servizi ecosistemici per la sicurezza e la salute dei cittadini secondo le normative vigenti. I Gruppi Consiliari di Europa Verde e Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune chiedono al Sindaco di conoscere con urgenza i nomi delle imprese escavatrici che hanno effettuato i sottoservizi in tutte le strade urbane di Martinsicuro e Villa Rosa negli ultimi 15 anni per conoscere, attraverso la progettazione degli stessi, la distanza tra l’apparato radicale degli alberi e la profondità dello scavo».