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Sanità: D'Alfonso punta a passare dai LEA ai LOA

Il presidente in visita al Santo Spirito di Pescara

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“Riuscire a garantire ai cittadini abruzzesi il minimo richiesto di capacità di funzionamento del sistema sanitario, e quindi i cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza, obiettivo ormai alla portata, è il passo necessario per pensare di arrivare a garantire anche i livelli ottimali di assitenza”. E’ questa la sfida lanciata dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nella sua veste di neo commissario per la sanità. Questa mattina, D’Alfonso, accompagnato dall’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, dall’assessore al Sociale, Marinella Sclocco, e dai vertici della Asl, si è recato in visita all’ospedale Santo Spirito di Pescara dove ha puntato l’attenzione, principalmente, sui reparti di Ematologia e di Oncologia da dove provenivano particolri richieste di attenzione ed ascolto. “Il reparto di Ematologia dell’ospedale di Pescara, diretto dal professor Di Bartolomeo, – ha affermato D’Alfonso – è una eccellenza ed un riferimento di rlievo nel panorama nazionale visto che viene scelto per le cure anche da pazienti di fuori Abruzzo. Anche alla luce di ciò, il personale medico mi ha rappresentato un’esigenza di potenziamento di risorse umane e di adeguamento degli spazi. Visto che siamo nella fase della progrmmazione, – ha proseguito – rileveremo tutte queste segnalazioni anche in ordine al miglioramento delle tecnolgie ed alla razionalizzazione del personale nell’ottica di una migliore offerta di prestazioni e di civiltà di cura. Puntreremo, quindi, ad un’ottimizzazionme degli spazi esistenti nella geometria sanitaria – ha assicurato – ed a un recupero di opportunità per quantro rigurda l’utilizzo della tecnologia. Mi è capitato, per vicende personali, – ha aggiunto – di toccare con mano questa realtà e sono consapevole del fatto che quando c’è tanta richiesta, l’offerta deve essee modulata sul piano della capacità di impiego. In particolare, riguardo agli spazi, anche solo passando in mezzo ai malati che si sottopongono alle sedute di chemioterapia, – ha sottolineato il Presidente – si ha la sensazione di essere in una sorta di Ellis Island ai tempi della quarantena degli emigranti. Questo non può e non deve accadere e noi lavoreremo nel senso di rimuovere queste situazioni di grabve disagio per i pazienti”. 

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Porta la droga al figlio carcerato a Castrogno: arrestata

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carcere castrogno teramo

La donna aveva occultato circa 10 grammi di cocaina nelle parti intime, ma la Polizia Penitenziaria li ha trovati durante la perquisizione.

TERAMO – L’amore materno spinge a compiere i gesti più considerati e può portare addirittura a farsi arrestare. Una donna è infatti stata fermata ed arrestata durante una visita nel carcere di Castrogno, perché ha tentato di portare della droga al figlio detenuto.

I fatti si sono svolti ieri, giovedì 4 luglio. A darne notizia è Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che spiega: “Questa mattina [ieri, ndr]la Polizia Penitenziaria di Teramo ha arrestato in flagranza di reato la mamma di un detenuto mentre tentava di consegnare la droga al figlio detenuto. La cosa non è sfuggita agli agenti rinvenendo dopo una minuziosa perquisizione nelle parti intime della signora circa 10 grammi di cocaina. Tutto ciò è stato possibile grazie al fiuto impeccabile della Polizia Penitenziaria che ha svolto come sempre il suo delicato compito con costanza e spirito di abnegazione». Il sindacalista, a nome del Sappe, «rivolge un plauso al personale di Teramo, che con non poche difficoltà riesce a contrastare l’introduzione di droga e oggetti non consentiti all’interno degli istituti penitenziari pur non avendo una strumentazione tecnologica adeguata e una carenza di personale cronica” e, per tanto, auspica vengo loro riconosciuta una adeguata ricompensa ministeriale.

Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, «il problema dell’ingresso della droga in carcere è questione ormai sempre più frequente, a causa dei tanti tossicodipendenti ristretti nelle strutture italiane. Dai dati in nostro possesso sappiamo che quasi il 30% delle persone, italiane e straniere, detenute in Italia, ossia uno su tre, ha problemi di droga. Per chiarezza va ricordato che le persone tossicodipendenti o alcoldipendenti all’interno delle carceri sono presenti per aver commesso vari tipi di reati e non per la condizione di tossicodipendenza. La loro presenza comporta da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente di per sé così problematico, sia per la complessità che la cura di tale stato di malattia comporta. Non vi è dunque dubbio che chi è affetto da tale condizione patologica debba e possa trovare opportune cure al di fuori del carcere e che esistano da tempo dispositivi di legge che permettono di poter realizzare tale intervento. Questa potrebbe essere la strada da seguire per togliere dal carcere i tossicodipendenti e limitare sempre di più l’ingresso di sostanze stupefacenti, unito ovviamente a tutte le attività di prevenzione, come l’utilizzo delle unità cinofile che sono anch’esse fondamentali nel contrasto dei tentativi illeciti e fraudolenti di ingresso e smercio di droghe in carcere», conclude.

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Abruzzo

Più di 1700 reperti storici recuperati dai Carabinieri nel 2023

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nucleo tutela patrimonio culturale l'aquila 2023 2

Il Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila ha reso noto il bilancio delle attività investigative svolte nel 2023: 6 denunce per furto, 21 persone indagate a vario titolo, 75 beni antiquariali archivistici e librari e 1681 reperti archeologici e paleontologici recuperati.

L’AQUILA – Ha solo tre anni, ma è cresciuto abbastanza in fretta il Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila, che ha competenza su Abruzzo e Molise e che oggi ha reso noto il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2023 a contrasto e repressione di fenomeni criminali quali scavi clandestini, furti di beni culturali e contraffazione di opere d’arte.

Le attività del TPC hanno potuto contare sull’ausilio di altri reparti dell’Arma, come il 5° e il 16° Nucleo Elicotteri di Pescara e Rieti, il Nucleo Subacquei di Pescara e sul lavoro in sinergia con il personale delle Soprintendenze, degli Archivi e delle Diocesi. In questo modo sono state monitorate 99 aree aree archeologiche e zone tutelate da vincoli paesaggistici o monumentali, mentre i controlli in esercizi commerciali di settore come mercatini, esercizi antiquariali e fiere sono stati 54. 2 quelli museali.

Tra le attività più importanti del Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di L’Aquila nel 2023, la restituzione di una campana in bronzo risalente al 1864 alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Ripabottoni, rinvenuta da privati nell’abitazione di un congiunto defunto e restituita alla comunità, il sequestro del tomo del 1662 intitolato “Gesta Virtutes et miracula B. Ioannis a Capestrano”, sottratto in epoca imprecisata dalla Biblioteca del Convento Francescano di Artena, la restituzione del dipinto raffigurante l’immacolata concezione alla Parrocchia di San Paolo Apostolo di Fiamignano, risalente al XVIII secolo.

Nel corso di tre distinte perquisizioni sono stati recuperati un tabernacolo in pietra risalente al XVI-XVII sec., oggetto di furto all’interno del Monastero della Beata Antonia, sito a L’Aquila, 144 beni di natura archeologica, 12 documenti archivistici risalenti al 1600-1800 e 2 dipinti olio su tavola, risalenti al 1600 di provenienza delittuosa.

A Basciano, in collaborazione con alcuni residenti, sono state recuperate quattro iscrizioni su pietra risalenti all’età romana e provenienti originariamente dal locale sito archeologico Vicus di San Rustico. I reperti, grazie alla proficua sinergia fra le istituzioni, sono stati esposti da luglio a dicembre 2023 nel Palazzo Comunale di Basciano. Infine a Chieti, a seguito di un’attività di monitoraggio dei siti di e-commerce coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, sono state sequestrate varie monete di natura archeologica e nello specifico monete d’argento di epoca Repubblicana e di età imperiale, monete di epoca tardoantica e di esemplari medioevali delle zecche dell’Italia centrale orientale (zecche di Ancona, Guardiagrele e Chieti).

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Ascoli Piceno

Paura sull’Ascoli-Mare per un incendio: un camion ha preso fuoco

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vigili del fuoco aereo precipitato trecastelli

Il mezzo è stato improvvisamente avviluppato dalle fiamme all’altezza dello svincolo per l’autostrada, tra i territori di San Benedetto del Tronto e Monteprandone.

ASCOLI PICENO – Un camion stava procedendo l’Ascoli-Mare in direzione ovest quando, per cause ancora da accertare, a bordo si è generato un incendio ed il mezzo ha preso improvvisamente fuoco, sprigionando una densa colonna di fumo nero. L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio di oggi, martedì 12 marzo, all’altezza dello svincolo autostradale.

L’autista fortunatamente è riuscito ad uscire in tempo dal mezzo, che è stato rapidamente avvolto dalle fiamme. Sembrerebbe che stesse trasportando bancali di legno. Il traffico è stato bloccato in direzione ovest, mentre procede a rilento nella direzione opposta, anche a causa delle scarse condizioni di visibilità generate dal fumo.

Sul posto sono rapidamente intervenuti i vigili del Fuoco, che si sono messi all’opera per spegnere l’incendio a bordo del camion andato a fuoco sull’Ascoli-Mare

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