CENTOBUCHI – Il natale è arrivato in anticipo. Infatti ieri, 3 dicembre 2017, Babbo Natale è arrivato insieme alla sua immancabile slitta nella frazione di Monteprandone per inaugurare con i suoi immancabili doni il Natale. Ad attenderlo c’erano gli entusiasti bambini con le proprie famiglie, il sindaco Stefano Stracci, gli assessori Emerenziana Cappella e Fernando Gabrielli, la consigliera Loredana Amabili, il consigliere provinciale e comunale Pacifico Malavolta, Bruno Tommaso Traini (rappresentante della Camera di Commercio di Ascoli Piceno), la prof.ssa Francesca Fraticelli dirigente dell’Istituto comprensivo di Monteprandone, il parroco don Alfonso Rosati e il Presidente dell’associazione commercianti e artigiani “Centopercento”.
L’evento ha innaguarato il periodo natalizio che durerà fino all’epifania, e si focalizzerà nel centro GiovArti e in piazza dell’Unità. Il divertimento è assicurato anche grazie alla presenza di una pista di pattinaggio sul ghiaccio e del Mercatino delle Botteghe artigiane
Il ‘papà’ di Natale dopo aver distribuito caramelle e cioccolatini ai bimbi, e tagliato il simbolico nastro ha preso possesso del suo trono, della sua nuova casa e del giardino fiorito. Nella sua nuova dimora gli elfi erano ad attenderlo e lo assisteranno nel periodo natalizio con la pesca di beneficenza e nei suoi vari spostamenti che effettuerò a bordo di un Risciò. Ma non finisce qui, sono stati allestiti anche dei laboratori creativi dove ci saranno dei racconta storie e letture animate. Inoltre, nel Centro GiovArti (casa di Babbo Natala), è allestita una sala cinema dove verranno proiettati film natalizi e cartoni animati.
Tutto questo fa parte del progetto ‘Natale al Centopercento, coordinato dall’omonima associazione, con il sostegno del Comune di Monteprandone, della Provincia e della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, con la collaborazione dell’Istituto comprensivo di Monteprandone e di aziende più grandi che hanno condiviso e scelto di essere partner.
Qui di seguito troverete tutte le informazioni generali:
Fino al 6 gennaio Babbo Natale e i suoi elfi aspettano i bambini al Rifugio tutti i giorni dalle ore 15:30, i festivi dalle ore 15. Sono previste alcune giornate con animazione speciale: l’8 dicembre arriva il Mago Cristian, magia da scena e trasformismo; domenica 10 dicembre il mago Alex proporrà uno spettacolo di magia comics e ventriloquio; domenica 17 dicembre sarà la volta del mago Kiko con le sue colombe e le bolle di sapone e dal monastero di Rotella arriveranno i frati zampognari; il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, l’intrattenimento sarà curato dal mago Pier. Gran finale il 6 gennaio 2018 con l’arrivo delle Befane sui trampoli e la seconda edizione del concorso “La scopa d’oro”. Per le scuole sono previste visite mattutine, previa prenotazione. L’ingresso al Rifugio di Babbo Natale è sempre gratuito.
Mentre il Mercatino delle Botteghe artigiane è aperto nei weekend. La pista di pattinaggio sul ghiaccio è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 20. Di seguito il calendario delle aperture straordinarie: venerdì 8 dicembre ore 10-12/15:30-23; sabato 9 e sabato 16 ore 15:30-23; domenica 10, domenica 17, martedì 26 dicembre, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre ore 10-12/15:30-20; domenica 24 e domenica 31 dicembre ore 10-12/15-17; lunedì 25 dicembre ore 15:30-18; sabato 30 dicembre ore 10-12/15:30-22; sabato 23 dicembre e sabato 6 gennaio 2018 ore 10-12/15:30-23. Nei fine settimana ci sarà sempre l’animazione e i dj set.
Si è conclusa l’operazione nazionale “Mare e laghi sicuri 2024”, coordinata dalla Direzione Marittima delle Marche e promossa dal Comando Generale della Guardia Costiera, avviata ad inizio estate.
ASCOLI PICENO – L’operazione “Mari e Laghi Sicuri 2024” della Guardia Costiera si è chiusa con successo. L’attività nazionale avviata ad inizio estate, ha coinvolto un vasto dispiegamento di uomini e donne, oltre a mezzi specializzati, con l’obiettivo principale di garantire la sicurezza in mare, la protezione dell’ecosistema, della biodiversità marina e del demanio marittimo.
Un’operazione, che ha coperto il periodo da giugno a settembre, in cui donne e uomini della Guardia Costiera sambenedettese sono stati coinvolti – via mare e via terra – al fianco delle migliaia di bagnanti e diportisti che hanno scelto le coste picene quale località di svago.
A fronte di circa 2500 controlli, sono state accertate 63 infrazioni amministrative. Nell’ambito del diporto, principalmente per aver navigato all’interno di zone riservate alla balneazione e talvolta senza talune tra le dotazioni di sicurezza previste.
A queste attività si aggiungono poi i costanti controlli sull’intera filiera della pesca, a tutela del consumatore finale, oltre che a protezione della risorsa ittica ai fini del suo ripopolamento. In particolare, durante l’estate, si è posta attenzione ai punti di ristorazione ubicati lungo il litorale. Il bilancio è stato di oltre 2 tonnellate di prodotto ittico sequestrato oltre all’irrogazione delle corrispettive sanzioni pecuniarie.
Inoltre, nell’ambito dell’operazione sono state effettuate mirate ispezioni di natura demaniale ed al termine dell’attività si contano nr. 9 notizie di reato. I responsabili sono stati deferiti alla locale autorità giudiziaria, ma soprattutto sono stati restituiti alla pubblica fruizione oltre 4000 mq. di spiaggia indebitamente occupata.
Il Comandante della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando l’importanza anche del lavoro sinergico tra operatori ed istituzioni locali. «Questa operazione ha dimostrato quanto sia fondamentale un’attività di prevenzione costante e capillare per garantire la sicurezza in mare e lungo le nostre coste. Non meno importante si è rivelata l’attività di controllo che viene effettuata lungo la filiera della pesca ed a tutela del demanio marittimo, settori cruciali per la salvaguardia del territorio e delle risorse» ha dichiarato il Comandante Alessandra Di Maglio.
Rimarrà sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto anche nei mesi autunnali ed invernali, periodo in cui continuerà vigilanza e monitoraggio dell’intero territorio di giurisdizione al fine di prevenire e, se del caso, contrastare comportamenti illeciti e potenzialmente pericolosi.
La Guardia Costiera continua ad operare al fianco di tutti i fruitori del bene “mare” anche ora che Mari Sicuri 2024 è terminata ed il contributo di ciascun cittadino rimane comunque fondamentale: per qualsiasi emergenza in mare, ricordiamo l’importanza del Numero Unico Europeo per le Emergenze 112 e del Numero Blu 1530, attivo 24 ore su 24 e gratuito su tutto il territorio nazionale.
L’uomo, di 60 anni, era nato a San Benedetto del Tronto, ma risiedeva a Martinsicuro da diversi anni. Si trovava su un barchino impiegato per la pesca alla lampara insieme ad un altro pescatore al momento dell’incidente
ASCOLI PICENO – Tragedia in mare questa mattina, mercoledì 25 settembre, al largo di San benedetto del Tronto, dove, intorno alle 5:00, una barca con due pescatori a bordo è affondata. Uno dei due marittimi è deceduto.
A perdere la vita è stato Tommaso Fioravanti esperto marittimo di 60 anni residente a Martinsicuro, ma originario di San Benedetto del Tronto. La sua scomparsa ha segnato entrambe le comunità e chi lo conosceva lo descrive come una persona benvoluta e rispettata.
L’uomo era imbarcato su una lampara impegnata in una battuta di pesca. Sava manovrando un barchino calato dalla nave principale, sul quale era montata la luce utilizzata per attirare i pesci in superficie, quando l’imbarcazione è affondata. Immediatamente l’equipaggio ha lanciato l’allarme e si è gettato in mare, ma solo il pescatore che era con lui è stato recuperato in tempo.
Il capitano della nave sulla quale la persona che ha perduto la vita era imbarcata è stato ascoltato dagli inquirenti, al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto al largo di San Benedetto del Tronto e capire per quale motivo la barca con i due uomini a bordo sia affondata. E’ probabile che la Procura disponga un’autopsia sul corpo della vittima al fine di accertare la causa del decesso e stabilire se abbia accusato un malore prima dell’affondamento.
Molte strade sono impraticabili e sono state chiuse. Alcune frazioni sono rimase isolate a causa di frane e smottamenti. Il fosso Sant’Angelo a Senigallia è tracimato. Nel pesarese fa paura l’Arzilla. Fango a San Benedetto del Tronto.
ANCONA – L’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna, non ha risparmiato le Marche, non soltanto nelle zone settentrionali. Ad Ancona è straripato il torrente Aspio e in diversi comuni ubicati lungo il suo corso si sono verificati allagamenti.
Gli argini del torrente Aspio hanno ceduto questa mattina intorno alle 8:30. La parte meridionale di Ancona è stata invasa dall’acqua e le frazioni Sappanico, Montesicuro, Gallignano e Casine di Paterno sono rimaste isolate a causa delle frane. A Castelferretti diverse persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni a causa dell’esondazione di alcuni canali.
In autostrada sono state disposte chiusure temporanee, mentre in città il traffico è andato in tilt per via della chiusura di diverse strade, tra cui l’arteria via Primo Maggio. Anche il trasporto pubblico ha subito pesanti disagi. La circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Loreto e Varano per un paio d’ore.
A Senigallia è tracimato il fosso Sant’Angelo, in diversi punti, causando allagamenti in alcune zone. Il Misa al momento non desta particolare preoccupazione, ma lo si tiene d’occhio
Anche nel pesarese, dove è esondato l’Arzilla, sono stati segnalati allagamenti. Adesso è nella zona di Fano che il torrente si è fatto più minaccioso.
Più in generale, il maltempo ha provocato danni e disagi in tutta la regione e sono state circa 300 le richieste di intervento giunte ai Vigili del Fuoco. Anche a San Benedetto del Tronto scantinati e appartamenti al piano terra sono stati invasi da acqua e fango e alcuni alberi sono caduti sulla sede stradale. Ieri, in serata, alcuni automobilisti sono rimasti bloccati sulla SP 36 nella zona di Ponterotto, tra i comuni di San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena. Il Comune raccomanda di «Evitare assolutamente di scendere in scantinati, garage e altri spazi chiusi posti a livello sotto il piano stradale, anche soltanto per verificare eventuali danni».