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Abruzzo

Cinque piattaforme ecologiche pubbliche, l’Abruzzo rafforza la “Rete Regionale del Riciclo”

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PESCARA – Il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca ha sottoscritto le convenzioni relative agli interventi previsti in cinque piattaforme ecologiche pubbliche con i rappresentanti degli enti interessati per oltre 4 mln€ d’investimento su territorio regionale.

Il 27 aprile 2018 la Giunta Regionale ha autorizzato l’erogazione di 4.214.285 euro ai soggetti attuatori dei progetti inseriti nel programma d’interventi.

Nello specifico, tali fondi sono stati ripartiti tra Ambiente Spa per completamento e potenziamento della piattaforma per il trattamento degli imballaggi in località Loreto Aprutino (Pe): 571.428mila euro; Consorzio intercomunale Civeta per potenziamento e ristrutturazione di una piattaforma ecologica in località Cupello (Ch): 428.571mila euro; Ecolan Spa per potenziamento della piattaforma ecologica per trattamento imballaggi in località Lanciano (Ch): 285.714mila euro; Mote Ambiente per realizzazione di una piattaforma ecologica per trattamento imballaggi a Teramo: 2.428.571 euro; Unione Comuni Città Territorio Vibrata per completamento e potenziamento della piattaforma ecologica per trattamento imballaggi a Sant’Omero (Te): 500mila euro.

Per attivare gli interventi sono state predisposte dal Servizio Gestione Rifiuti le convenzioni che regolano i rapporti tra gli enti interessati e Regione Abruzzo, sottoscritte stamane.

L’Abruzzo potenzia, così, la sua “Rete Regionale del Riciclo” costituita complessivamente da 11 piattaforme ecologiche (Tipo “A” e “B”), come previsto dalla pianificazione regionale recentemente aggiornata con la L.R. 5/2018, di cui n. 10 già autorizzate (tra cui n. 6 in esercizio). Per fare ciò, in esecuzione della D.G.R. n. 281 del 27/04/2018, ha finanziato con risorse FSC Abruzzo 2007/2013 pari a € 4.214.285,69 (€ 3.040.000,00 quota Obiettivi di Servizi – Del. CIPE n. 79/2012 + € 1.174.285,69 quota cofinanziamento da parte dei soggetti beneficiari), interventi di completamento delle infrastrutture presenti sul territorio.

Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in Abruzzo per la gestione degli imballaggi prevede di: favorire il miglioramento della qualità dei materiali intercettati con le raccolte differenziate dei rifiuti urbani in modo che sia garantito l’avvio effettivo a riciclaggio del 90% del materiale raccolto; garantire il conseguimento degli obiettivi di recupero previsti per la gestione degli imballaggi e degli obiettivi previsti dalla normativa per la gestione di particolari categorie di rifiuti; migliorare le prestazioni degli impianti operanti sul territorio attraverso il loro adeguamento funzionale al conseguimento degli obiettivi della pianificazione.

Saranno condotti, anche con il sostegno di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), in attuazione delle previsioni dello specifico “Protocollo” stipulato con Regione Abruzzo (DGR n. 702/2016), opportuni approfondimenti per valutare il “fine ciclo” dei materiali secchi – imballaggi, provenienti dalla raccolta differenziata. È stato elaborato un apposito Report nell’ambito della procedura di adeguamento del PRGR che sarà presentato nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le frazioni secche da raccolta differenziata, l’ulteriore sviluppo dei servizi di raccolta sul territorio regionale determinerà l’incremento delle frazioni merceologiche da avviare a recupero. Il fabbisogno di lavorazioni di valorizzazione dei rifiuti al 2022 è stimato essere di ca. 190.000 t/a. A regime le n. 11 piattaforme/centri di riciclo dedicati al primo trattamento degli imballaggi avranno una potenzialità massima di trattamento di 315.000 t/a.

Nel 2016, l’immesso al consumo di imballaggi sul mercato nazionale si attesta a quasi 12,6 milioni di tonnellate, mostrando un aumento di 276 mila tonnellate rispetto al 2015 (+2,2%), in linea con il quadro economico nazionale che continua a mostrare segnali di ripresa rispetto ai precedenti anni in termini di consumi nazionali e scambi commerciali. L’aumento registrato riflette anche i cambiamenti degli stili di consumo, che incidono sulla qualità e sulla tipologia di imballaggi venduti, correlati a fattori sociali e demografici. La percentuale media in Italia dei rifiuti di imballaggio sul totale della carta, plastica, vetro, metallo e legno raccolti si attesta attorno al 52% in peso (fonte Ispra 2017) sul totale della raccolta urbana. L’industria nazionale del riciclo ha avviato a riciclo nel 2016 il 67% degli imballaggi (8,4 milioni di tonnellate avviate a riciclo pari al 3% in più rispetto al 2015). La crescita più significativa si è registrata nelle filiere dell’alluminio (+5%), dell’acciaio (+4%) e del legno (+4%), mentre si sono confermate le eccellenze nel tasso di riciclo della carta (80%) e dell’acciaio (77,5%). In Abruzzo nel 2016 sono state raccolte 136.492 tonnellate di imballaggi e si assiste ad un rafforzamento del recupero ed una marginalizzazione dello smaltimento in linea con il trend nazionale. In particolare per la filiera della carta e cartone si è raggiunto il dato apprezzabile di 55.9 kg/ab/a su una media nazionale di 53.1 kg/ab/a

Teramo

Rotary e Università di Teramo per il settore agro-alimentare: opportunità per i giovani

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forum settore agro-alimentare rotary club 3

Presso l’università degli Studi di Teramo si è tenuto il forum distrettuale dei Rotary Club, alla presenza del Governatore Distrettuale, incentrato sulle sfide e sulle opportunità del settore agro-alimentare.

TERAMO – Forum Sviluppo di culture ed allevamenti sostenibili, nuove frontiere e sfide del comparto agroalimentare, valorizzazione e tutela delle peculiarità del territorio, sostegno ed affiancamento ai giovani imprenditori per l’avvio di nuove attività. Questi sono stati alcuni degli argomenti cardine discussi sabato 13 aprile all’Università di Teramo durante il forum distrettuale dei Rotary Club Teramo, Teramo Est, Teramo Nord Centenario ed Hatriaticum Piceno Roseto che aveva per oggetto del dibattito il settore agro-alimentare.

Presso la Sala delle Lauree del Polo Didattico “S. Spaventa”, i relatori hanno affrontato diverse tematiche legate al comparto agroalimentare. Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Dino Mastrocola, del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, del Presidente del Rotary Club Teramo Nord Centenario Paolo Bonaduce e del Governatore del Distretto 2090 Gesualdo Angelico, la parola è passata ai relatori.

Il Direttore del Dipartimento di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari ed ambientali dell’Università degli Studi di Teramo Enrico Dainese ha parlato di “Visione, Ricerca e Formazione nell’Agri-Food System”. Successivamente, il professor Donato Angelino ha trattato di “Cibo, salute, uomo e pianeta: i 4 ingredienti del cocktail gastronomico”. La professoressa Carla Di Mattia, presidente del corso di studio in Scienze e tecnologie alimentari, ha tenuto la sua relazione dal titolo “Qualità sicurezza innovazione: il ruolo virtuoso delle tecnologie alimentari”. L’ultima relazione accademica l’ha tenuta il professor Fabio Stagnari, che ha affrontato “Il ruolo della formazione e della ricerca agronomica nella gestione degli agrosistemi”.

La parola è poi passata a Erminio Pensa, presidente di Giovani Confagricoltura Abruzzo, il quale ha discusso di “Agricoltura e Giovani: narrazione social e realtà”. Andrea Passacantando, presidente Copagri Marche Giovani ha discusso di “Giovani, Innovazione e Ricerca. Connettere l’agricoltura del futuro!”. Antonio Forlini, Presidente di Unaitalia, ha affrontato l’ultima relazione dal titolo “La zootecnia avicola fra tradizione e innovazione”.

Al termine degli interventi, prima della chiusura dei lavori da parte del Governatore Angelico, Matteo Ciccone della Ciccone Vini di Bisenti e Francesco Core, titolare dell’Agriturismo BioCore 2 di Giulianova, hanno portato la loro testimonianza di imprenditori, raccontando le sfide che affrontano quotidianamente e gli obiettivi che si sono posti per il futuro.

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Teramo

Sventata dai Carabinieri una truffa agli anziani ad Alba Adriatica

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tentata truffa finto maresciallo ad anziani sventata ad alba adriatica

Una signora di 78 anni ed il marito di 84 sono stati contattati da un finto maresciallo che chiedeva soldi per liberare il figlio coinvolto in un incidente. Fortunatamente con loro c’era la figlia.

TERAMO – I Carabinieri di Alba Adriatica hanno già avviato le indagini per risalire ai responsabili della tentata truffa del finto maresciallo a due anziani del luogo, sventata grazie all’intervento della figlia dei due coniugi.

La prima ad essere stata contattata, è stata la signora, di 78 anni. A questa il sedicente militare ha raccontato che serviva pagare una cauzione per liberare il figlio, che, sempre secondo quanto raccontato dal falso milite, aveva provocato un grave incidente stradale. La donna ha spiegato di non aver soldi con sé e, dopo ripetute insistenze, ha fornito all’interlocutore il numero del marito, di84 anni.

A questi, il finto maresciallo della truffa sventata ad Alba Adriatica ha ripetuto lo stesso copione. Ma in macchina con lui c’era la figlia, che si è fatta passare la telefonata ed ha capito che qualcosa non andava.

La donna ha interrotto la telefonata ed ha subito allertato le forze dell’ordine, le quali si sono messe all’opera per individuare i responsabili. I Carabinieri ricordano a tutti che nessuna Forza di Polizia, avvocato, ente, assicurazione e via discorrendo, chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero le altre Forze di Polizia presenti sul territorio.

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Teramo

«I lavori al cimitero di Martinsicuro creano troppi disagi ai cittadini: l’amministrazione intervenga»

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nuovi loculi cimitero martinsicuro

Il circolo truentino del Partito Democratico dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini, invita l’Amministrazione «a farsi parte attiva nella mitigazione degli inevitabili disagi».

TERAMO – I lavori di ampliamento del cimitero di Martinsicuro hanno inevitabilmente comportato alcuni disagi per i cittadini che si recano a presentar omaggio alla memoria dei propri defunti. Il circolo locale del Pd, «pur comprendendo i naturali ed inevitabili disagi che le attività di opere civili possano portare», chiede all’Amministrazione di adoperarsi per trovare una soluzione che possa in qualche modo allievare i disagi dei cittadini in visita al cimitero di Martinsicuro.

«In seguito alle segnalazioni pervenute da concittadini relativamente alla cura e al decoro delle sepolture dei propri cari nel cimitero di Martinsicuro,  Il Circolo del Partito Democratico di Martinsicuro invita l’Amministrazione Comunale a farsi parte attiva nella mitigazione degli inevitabili disagi che derivano dai doverosi lavori di ampliamento in sopraelevazione del cimitero di Martinsicuro».

«I cittadini – prosegue la nota dei dem – ci segnalano che in alcuni padiglioni sono stati demoliti i lavatoi ed i rubinetti dell’acqua, costringendo alcuni concittadini a percorsi lunghi e tortuosi attraverso camminamenti provvisori per l’approvvigionamento dell’acqua, mentre basterebbe un’ installazione provvisoria di una linea d’acqua, anche con un economico tubo in gomma, per evitare quanto sopra, ci viene segnalato anche che parte della terra di scavo, non sia stata conferita in maniera rispettosa riguardo i loculi di tumulazione, situazione che oltre ad urtare particolari sensibilità, potrebbe provocare una risalita di umidità sui manufatti che ne comprometterebbe quantomeno il decoro».

«Il Circolo del PD di Martinsicuro- conclude il comunicato – pur comprendendo i naturali ed inevitabili disagi che le attività di opere civili possano portare a chi si reca al cimitero, vuole sensibilizzare chi ha la gestione e il controllo sulle attività dell’Impresa Appaltatrice aggiudicataria dei lavori, affinché si adoperi quanto più possibile ad attenuare tali disagi».

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