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Fermo

Fermo, contributo Tari 2019: alle famiglie con figli iscritti all’Università fuori dal Comune

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FERMO – L’Amministrazione comunale di Fermo erogherà un contributo per il pagamento della Tari 2019, a quelle famiglie con figli iscritti a corsi universitari, dimoranti fuori Comune.

Per poter accedere al beneficio è necessario:

  • essere residenti nel Comune di Fermo,
  • essere soggetti passivi della Tari, secondo quanto previsto dalla vigente normativa fiscale;
  • avere uno o più figli iscritti ad un corso universitario di laurea ad esclusione di scuole di specializzazione, masters post laurea ecc.,
  • che il figlio o i figli siano iscritti a corsi universitari e vivano per esigenze di studio nella sede universitaria fuori dal Comune di Fermo;
  • che il figlio o i figli siano titolari di un contratto di locazione/comodato di un alloggio o di un posto letto nella sede universitaria assegnato in base alle vigenti norme del diritto allo studio.

L’importo del contributo erogato sarà pari alla differenza tra la somma dovuta per la Tari 2019 (calcolata sulla base del nucleo familiare anagrafico) e quella teoricamente dovuta senza la presenza dello/degli studente/studenti.

Paolo Calcinaro

‘Oltre al bando per la riduzione della Tari per i bassi redditi che già abbiamo messo in campo sin dal 2016 – ha dichiarato il Sindaco Paolo Calcinaroquesto è un altro grande passo incontro a tantissimi nuclei familiari fermani, perché qui, con un grande passo di civiltà, si va praticamente a togliere dal nucleo familiare, quindi dal conteggio della Tari il ragazzo che studia fuori sede, va all’Università, quindi passa più tempo della sua vita fuori della nostra città. Credo che sia un vanto per l’Amministrazione Comunale aver fatto una cosa del genere e i numeri ci danno ragione perché in due anni sono 399, quindi 400 le famiglie che hanno usufruito di questa possibilità. Lo riproponiamo anche quest’anno con un messaggio di vicinanza a tutte quelle famiglie che mandano il proprio figlio a studiare e quindi a investire su se stesso’.

La domanda potrà essere presentata esclusivamente dal soggetto passivo Tari, formulata in autocertificazione (ai sensi del D.P.R. n. 445/2000), su apposito modello predisposto dal Comune, e dovrà essere compilata direttamente dal sito ufficiale dell’Ente, oppure il modello potrà essere ritirato presso l’Ufficio Tributi del Comune o scaricato dal sito internet.

Infine dovrà essere compilata in ogni sua parte, debitamente sottoscritta e corredata da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente e presentata al Comune di Fermo, entro il 13 DICEMBRE 2018 utilizzando una delle seguenti modalità:

  • compilata direttamente online (Link);
  • direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Fermo, in via Mazzini n. 4 nei normali orari di apertura al pubblico;
  • a mezzo servizio postale, con raccomandata AR, indirizzata al Comune di Fermo, Ufficio Tributi, via Mazzini n. 4, 63900 FERMO. In tal caso farà fede il timbro postale di partenza;
  • a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@pec.comune.fermo.it

La semplice presentazione della domanda non esonera dal pagamento della Tari. Sarà il Comune a procedere all’istruttoria delle domande effettuando idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni rese.

Fermo

Lavoratrice in nero e clandestina: chiuso night club a Fermo

Eseguiti controlli anche sull’edilizia: 5 aziende irregolari.

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Nel night club chiuso a Fermo sono state riscontrate anche gravi violazioni delle norme sulla sicurezza. In totale dopo i controlli ammontano a 36 mila euro le sanzioni emanate dai Carabinieri.

FERMO – Edilizia e locali notturni al centro dei controlli svolti dai Carabinieri a Fermo, al fine di verificare il corretto rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Alle ispezioni hanno preso parte i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno unitamente al Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia, ai Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo e della Compagnia di Montegiorgio. In seguito ai controlli un night club di Fermo è stato chiuso, mentre 5 aziende del territorio sono risultate irregolari ed hanno ricevuto sanzioni per 36 mila euro.

Nel locale notturno ispezionato nell’ambito di controlli sulla movida, i militi hanno trovato una lavoratrice extracomunitaria clandestina impiegata in nero. Per questo motivo e per inadempienze in materia di sicurezza, tra cui l’omessa redazione del Documento di Valutazione Rischi, il night club di Fermo è stato chiuso.

I controlli sull’edilizia invece hanno portato all’individuazione di 5 aziende irregolari, nelle quali erano assunti due lavoratori in nero e dove sono state riscontrate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. In 4 cantieri sono stati trovati materiali appoggiati impropriamente su bancali instabili e la rimozione del Documento Valutazione Rischi dalla sede di cantiere. Complessivamente, le sanzioni penali ed amministrative spiccate ammontano a 36 mila euro.

Infine, i Carabinieri hanno concluso gli accertamenti su una ditta individuale che commercializza veicoli on-line. Accerta in questo caso un’evasione contributiva, con conseguente recupero di contributi previdenziali non versati dal 2020 al 2023, per un importo superiore ai 40 mila euro.

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Fermo

Atti persecutori nel fermano: arresti, denunce e codici rossi

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maltrattamenti in famiglia nel fermano

Nei giorni scorsi i carabinieri sono intervenuti in tutto il fermano per diversi episodi di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, verificatisi ad Amandola, Montegranaro, Monte San Pietrangeli, Porto San Giorgio, Pedaso e Servigliano.

FERMO- Ancora una serie di operazioni volte a contrastare episodi di violenza domestica, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nel fermano, eseguite dai carabinieri delle stazioni di tutta la Provincia. In seguito all’intervento dei militari dell’Arma, due persone sono state arrestate e cinque denunciate. In tre occasioni è stato attivato il codice rosso e le vittime degli atti persecutori avvenuti in tutto il fermano sono state affidate a strutture protette.

Il primo caso si è verificato ad Amandola, dove un uomo di origine albanese è finito in carcere di Ascoli Piceno per una condanna relativa ad atti persecutori commessi nel 2011 nel chietino. Dovrà scontare 9 mesi. L’altro arresto si è verificato a Monterubbiano, nei confronti di un pregiudicato trentenne trasferito nel carcere di Fermo che ha violato i termini del divieto di avvicinamento al quale era sottoposto ed ha assunto comportamenti minacciosi e violenti nei confronti della parte offesa, a cui ha danneggiato il mobilio.

A Monte San Pietrangeli, Porto San Giorgio e Servigliano, sono stati attivati tre codici rossi nei confronti di due donne ed un uomo. Le prime due erano vittime maltrattamenti, abusi e minacce da parte dei conviventi di nazionalità nigeriana e rumena, mentre il terzo, un anziano pensionato, ha subito comportamenti vessatori da parte della compagna slovacca. Tutti i responsabili sono stati denunciati.

Gli ultimi episodi di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nel fermano sono avvenuti a Pedaso e Montegranaro, dove due uomini, di nazionalità marocchina e ucraina, sono stati denunciati a piede libero.

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Fermo

Truffa dell’offerta di lavoro: si fa pagare per la pratica di assunzione inesistente

A Montegiorgio la truffa del Postamat: un uomo si è reso irreperibile dopo aver spillato 500 euro per la falsa vendita di un telefono.

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truffe telematiche cc 112 carabinieri

Ha pubblicato un annuncio di lavoro inesistente, chiedendo denaro per le pratiche di assunzione e per le polizze assicurative. La donna che ha architettato la truffa dell’offerta di lavoro a Montegranaro è stata denunciata.

FERMO – Non si fermano le azioni dei Carabinieri a contrasto delle truffe telematiche in tutta la provincia fermana. Le ultime, sono avvenute a Montegranaro e Montegiorgio, dove sono state messe in pratiche la truffa della finta offerta di lavoro e la truffa del Postamat.

A Montegranaro unadonna di 30 anni di JEsi ha pubblicato una finta offerta di lavoro ed ha convinto l’ignara vittima della truffa a versalre del denaro per avvare le pratiche relative all’assunzione. Dopo i primi 120 euro, si è spinta oltre e ne ha chiesti altri 750 per le polizze assicurative. A questo punto la persona che ha risposto all’offerta ha fiutato la trappola ed ha allertato i carabinieri che hanno denunciato la jesina.

A Montegiorgio invece un uomo di 40 anni originario del foggiano già noto per episodi analoghi è stato denunciato per aver spillato 500 euro ad una vittima mediante la truffa del Postamt. Simulando la vendita di un telefonino, ha fatto perdere le sue tracce una volta ricevuta la somma richiesta.

I Carabinieri invitano nuovamente la cittadinanza a prestare la massima attenzione durante gli acquisti on-line e raccomandano di affidarsi esclusivamente a rivenditori certificati e a diffidare dalle offerte troppo convenienti. Un decalogo delle norme da adottare è consultabile sul sito dell’Arma.

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