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Abruzzo

Passeggiando per l’Abruzzo: Pietracamela, il “campo base” del Gran Sasso

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Pietracamela è un comune italiano di 251 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo.

Il centro urbano è annoverato nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia dall’anno 2007.

Il paesaggio che circonda questo centro è caratterizzato dalla presenza di pareti scoscese, ricoperte da folta e rigogliosa vegetazione costituita prevalentemente da secolari boschi di faggio dell’Aschiero. Il borgo si trova abbarbicato ed isolato sull’altura che domina il vasto panorama sulla valle del Rio Arno, lungo il versante teramano del Gran Sasso, ed appare prevalentemente costruito e restaurato in pietra locale. Sviluppa il suo compatto impianto architettonico, costituito da edifici elevati, con ciottoli e pietre unite da legante, tra il XV e XVI secolo,conservando peculiari caratteri di autenticità. Tra le strette viuzze, vicoli, stradine a gradinata, punteggiate da piccoli balconi e da terrazzine-belvedere, si trovano numerosi architravi fregiati con stemmi gentilizi e epigrafi. Transita qui un tratto della grande Ippovia del Gran Sasso.

Pietracamela

STORIA

Il silenzio delle fonti documentali impedisce di conoscere l’esatta storia dell’origine del borgo e il periodo in cui vi crebbero i primi insediamenti. Antonio Montesanti cita la località col toponimo di «Pietra Cimmeria» e la colloca nel territorio della Regio V Picenum descrivendola come appartenente al popolo dei Pretuzi Piceni («Pretutti Piceni»).

Gli autori locali ricordano che «monte e a valle del villaggio sorgevano tre piccoli centri: Plicanti, Riouso e San Leucio», di cui restano modeste testimonianze. Alcune ipotesi sulle origini dell’insediamento attribuiscono la fondazione del paese a popolazioni abruzzesi che si stabilirono, intorno al XII secolo, tra i monti considerandoli luoghi più sicuri per sottrarsi alle invasioni nemiche. Alcuni autori ritengono che i primi residenti di Pietracamela siano stati gruppi di pastori o di cardatori di lana giunti dalla Puglia.

Le prime citazioni documentate dell’esistenza certa del paese risalgono all’anno 1324, quando, individuato con il solo nome di «Petra», è stato nominato a proposito della decima che la chiesa di «San Leutii de Petra in Valle Siciliani» era tenuta a pagare per l’annualità della VII indizione. In seguito, altre menzioni del paese si rintracciano durante i periodi delle dominazioni degli angioini e della Corona d’Aragona, tempi in cui il borgo fu feudo della nobile famiglia degli Orsini. Nell’anno 1454 re Alfonso convalidò il possedimento di «Petracameria» a Giacomoantonio Orsini dopo la morte del padre Giovanni. In seguito, nel 1496, il borgo fu unito al contado aquilano a seguito alla congiura dei baroni. Nell’anno 1479, Antonello Petrucci mediante la stipula di un atto di vendita trasferì la proprietà delle terre e dei castelli della Valle Siciliana, tra cui «Petram Camelis seu Camelii», a Pardo Orsini, uomo che sposò Dianora Petrucci figlia di Antonello. Nel 1495, re Carlo VIII confermò a Pardo Orsini il possedimento di «Petra Camelis» ed ancora, nel 1502, la terra di «Petre Camelorum» fu restituita allo stesso Pardo da re Luigi XII.

Dal 1526 al 1806, le vicende storiche del borgo si legarono alle stesse della Valle Siciliana, area che includeva territori e paesi compresi tra il fiume Vomano e il fiume Mavone. Nel 1526 l’intera valle fu donata da Carlo V d’Asburgo a don Ferdinando (o Ferrante) Alarçon y Mendoza, condottiero spagnolo noto per essersi distinto nell’assedio di Pavia del 1525. Ferdinando fu nominato marchese della Valle Siciliana e assegnatario anche della baronia di «Petra Camerii», infeudata fino ad allora a Camillo Pardo Orsini. I discendenti della famiglia Mendoza conserveranno il possesso del borgo fino all’abolizione del feudalesimo. Risale all’anno 1590 l’elevazione delle fortificazioni erette per volontà di Marcellus Carlonus, governatore della Valle Siciliana.Nel 1669, il paese annoverava 34 fuochi, come riportato nella conta che il marchese fece della valle. Gli atti notarili dall’anno 1697 attestarono la presenza della Confraternita del Rosario nella chiesa di San Leucio.

Nel periodo dell’occupazione francese, Matteo Manodoro, insorgente pretarolo e sostenitore dei diritti di re Ferdinando IV di Napoli, nell’anno 1779, si mise a capo di una massa che contrastava le truppe francesi di Napoleone III abbattendo gli alberi della libertà e piantando al loro posto la croce. Manodoro si scontrò con i Francesi e li sconfisse più volte, ma questi ultimi giunsero a Pietracamela ed incendiarono la sua casa mettendo a sacco il borgo. Nel 1806, anno in cui il governo napoleonico riformò le circoscrizioni territoriali, le sorti del borgo si slegarono dal governato della Valle Siciliana poiché il territorio della provincia teramana fu ripartito nei due distretti di Teramo e Penne, entrambi soggetti alla dominazione francese. Nel 1860, con la fine del Regno Borbonico, il paese fu unito al Regno d’Italia.

Interno del borgo

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE

Chiesa di San Leucio

All’inizio del paese, lungo la via che conduce verso l’interno del borgo, si trova la chiesa parrocchiale dedicata al patrono di Pietracamela san Leucio, primo vescovo della Diocesi di Brindisi. La primitiva costruzione, dall’impianto medioevale, è stata oggetto, nel corso del tempo e particolarmente in età barocca, di restauri e modifiche di cui sono rimaste a testimonianza le iscrizioni scolpite sull’architrave del portale maggiore. Lo storico teramano Niccola Palma la ricorda nominata nell’anno 1324 come la chiesa di «S. Leutii de Petra in Valle Siciliani».

Chiesa di San Leucio

Chiesa di San Giovanni Battista

Il sacro edificio è ubicato all’interno del tessuto urbano del paese ed apre la facciata, a coronamento orizzontale, alla sommità di una ripida e stretta stradina delimitata e fiancheggiata da abitazioni. L’aula sacra, si sviluppa da una pianta quadrata su una superficie di 50 m² ed ospita un solo altare sormontato da colonne e decorato da stucchi. La primitiva costruzione della chiesa, elevata in conci di pietra, risale al XV secolo, dalla data 1432, che compare nell’iscrizione scolpita sulla chiave di volta dell’arco del portale.

Chiesa di San Giovanni Battista – orologio

Casa Signoretti o Casa de Li Signuritte

La Casa de li Signuritte è una dimora privata ubicata al centro del paese. La costruizione dell’edificio è databile tra la seconda metà del XIV secolo e l’inizio del XV. Mostra sulla facciata due finestre bifore ad architrave piano e una nicchia che ospita un crocifisso in maiolica. Sull’architrave della prima bifora vi sono i bassorilievi di una testa e di un paio di forbici (o forse cesoie da tosatore) con le lame aperte che potrebbero rappresentare il simbolo della Corporazione dei lanai.

Il Monte Calvario

Rilievo roccioso che sovrasta il corso del Rio della Porta, alla cui sommità sono state disposte tre grandi croci

Il Monte Calvario

Oltre al borgo medioevale, il comune offre possibilità notevoli di escursionismo, alpinismo, scialpinismo e arrampicata sulle cime maggiori del Gran Sasso (Corno Grande, Corno Piccolo, Pizzo d’Intermesoli) in tutte le stagioni. Pietracamela è inoltre punto di arrivo/partenza della traversata che giunge/arriva da Campo Imperatore passando da Campo Pericolie la Val Maone. La località di Prati di Tivo è inoltre il più importante polo sciistico della provincia di teramo. Appartiene al territorio del comune anche il Rifugio Carlo Franchetti, il più alto del Gran Sasso. Il comune può dunque essere considerato a tutti gli effetti un centro climatico estivo ed invernale.

Teramo

Perde il controllo dell’auto e sfonda un cancello ad Alba Adriatica

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auto contro cancello alba adriatica

Ieri sera, un’auto ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione lungo la statale 16 ad Alba Adriatica. A bordo del mezzo un uomo di 77 anni e una donna di 69 anni, entrambi rimasti feriti. I Vigili del Fuoco hanno dovuto utilizzare le cesoie per estrarli dall’abitacolo.

TERAMO – Ieri sera, mercoledì 2 ottobre, intorno alle 21:30 lungo la statale 16 ad Alba Adriatica, all’incrocio con la rotonda di via degli Oleandri, un’auto guidata da un uomo di 77 anni ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione. Al piano terra dell’edificio colpito si trova un negozio di cancelleria. Al fianco del conducente, sul sedile del passeggero, vi era una donna di 69 anni. Entrambi i passeggeri sono rimasti feriti.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri. L’auto, una Fiat 600, dopo aver attraversato la rotonda, ha sfondato un cancello e una porzione del muro di cinta con il fabbricato adiacente e si è schiantata contro un’auto parcheggiata di fronte al negozio di cancelleria.

Le due persone sono rimaste intrappolate nell’auto ed i Vigili del Fuoco hanno dovuto liberarli per mezzo di divaricatore e cesoie idrauliche. Hanno riportato ferite nell’impatto e sono stati trasferiti nell’ospedale di Teramo l’Ospedale di Teramo con due ambulanze, una del 118 di Sant’Omero e l’altra della Croce Rossa di Alba Adriatica.

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L'Aquila

A L’Aquila si parla di linguaggio scritto, parlato e su web al “DiParola Festival”

Il festival potrà essere seguito in presenza oppure on-line.

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diparola festival 2024 l'aquila

Giovedì 3 e venerdì 4 ottobre parte l’edizione 2024 del DiParola Festival, evento dedicato al linguaggio chiaro inclusivo accessibile. Un’iniziativa organizzata presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Il tema sarà “la precisione”. Tra i relatori di spicco di quest’anno Donata Columbro, Edwige Pezzulli, Marina Pietrangelo e Shata Diallo.

L’AQUILA – A seguito del successo della prima edizione del 2023, con oltre 5000 partecipanti, e con la volontà di continuare ad approfondire e stimolare la cultura dei linguaggi chiari e accessibili, torna il DiParola Festival, quest’anno sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo. La seconda edizione è in programma giovedì 3 e venerdì 4 ottobre, sarà accessibile a tutti gratuitamente online e quest’anno anche dal vivo in una location d’eccellenza: la città di L’Aquila, Capitale della Cultura Italiana 2026, presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti, in via Leonardo da Vinci 6b.

Il tema di quest’anno è la precisione eil programma indagherà, con gli approfondimenti degli speaker e workshop dedicati, il valore della precisione del linguaggio quale strumento democratico per raccontare la complessità con parole comprensibili e mai banali.

La precisione è l’elemento chiave di una comunicazione efficace utile a diminuire l’ambiguità di un messaggio, qualunque sia l’argomento della conversazione. Il programma verterà ad approfondirne l’importanza in diversi contesti comunicativi tra cui la scuola, la sanità, il giornalismo e l’informazione, la scienza, il mondo del lavoro e delle Risorse Umane, la Pubblica Amministrazione, i viaggi e l’etnografia, la sicurezza, la finanza e l’arte.

Da quest’anno il festival è prodotto da Officina Microtesti e organizzato dalla neonata Associazione Linguaggi Chiari ETS: presieduta da Valentina Di Michele, ideatrice dell’iniziativa ed esperta di comunicazione, con un comitato scientifico composto da esperte del settore come Alice Orrù, Elena Panciera, Letizia Sechi e Roberta Zantedeschi. L’Associazione intende proporre un approccio collaborativo con i suoi associati al fine di migliorare la ricerca e promuovere la cultura del linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile oltre che l’uso della parola come formativa, terapeutica, di inclusione e di promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali.

Una delle novità di questa edizione è l’istituzione dell’Osservatorio sui Linguaggi Chiari, i cui dati saranno presentati in occasione dell’evento e che nel suo primo anno indagherà l’applicazione del linguaggio chiaro e accessibile nei siti web della Pubblica Amministrazione.

Tra i 14 relatori di quest’anno, ci sono nomi di spicco come Donata Columbro, giornalista per La Stampa e Internazionale e data humanizer, Edwige Pezzulli, astrofisica, divulgatrice e autrice di programmi scientifici (Superquark, Noos), Marina Pietrangelo, ricercatrice senior del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGSG-CNR, condirettrice del Centro di ricerca LinDeLab Laboratorio su Linguaggi e democrazia e Presidente dell’Associazione per la qualità degli Atti amministrativi e Shata Diallo, Inclusion Lead in Mida, fondatrice di YOBBO – Youth Beyond Borders e membro dell’intergruppo parlamentare per i diritti fondamentali della persona.

Il Festival è stato anticipato a settembre da “Aspettando DiParola”, tre presentazioni online di libri pubblicati di recente: “La finanza chiara e semplice” della notissima divulgatrice finanziaria Ginevra Zucconi Galli Fonseca, “Scrivere storie di guarigione”, della psicologa e psicoterapeuta Nicoletta Cinotti e “Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani” della ricercatrice e psicolinguista Eleonora Marocchini.  

DiParola Festival è gratuito se fruito online e si tiene in presenza a L’Aquila: è possibile iscriversi all’evento attraverso il sito https://www.diparolafest.it/.Il programma completo è online https://www.diparolafest.it/programma-2024/

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Pescara

Lite tra adolescenti a Pescara: minorenne accoltellato in pieno centro

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Un ragazzo minorenne di 15 anni, è stato accoltellato in pieno centro a Pescara, colpito da diversi fendenti. E’ grave, ma non in pericolo di vita. La Polizia cerca l’aggressore, presumibilmente un coetaneo. Tra i due sarebbe scoppiata una lite per motivi di gelosia.

PESCARA – Sanguinante, si è trascinato fino ad una farmacia chiedendo aiuto. Presentava ferite ad un braccio e all’addome, forse di più. Il titolare della farmacia ha chiamato il 118 e gli ha fornito i primi soccorsi. Ieri sera, martedì 1 ottobre, intorno alle 20:00 un ragazzo minorenne di 15 anni di origine straniera è stato accoltellato in pieno centro a Pescara, all’angolo tra via Firenze e via Trieste.

Dopo essere stato colpito, il giovane si è recato in farmacia ed ha chiesto aiuto, visibilmente. La Polizia è subito intervenuta sul posto ed ha avvito le ricerche dell’aggressore. Il minorenne non è in pericolo di vita, ma ha riportato ferite serie ed ora si trova ricoverato in ospedale.

Il sospettato sarebbe un coetaneo della vittima. La lite tra i due, scaturita per motivi di gelosia, è avvenuta poco distante, di fronte a un bar. Gli agenti hanno raccolto le testimonianze e la Scientifica ha effettuato i rilievi del caso. Verranno ora esaminate le immagini riprese dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza installati in zona, al fine di risalire al responsabile.

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