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Abruzzo

A Castelli la bellezza senza tempo del soffitto maiolicato della Chiesa di San Donato, Carlo Levi la definì ”la Cappella Sistina” d’Abruzzo

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Chiesa di San Donato, Castelli (Il Martino - ilmartino.it -) M'Art - Arte e Cultura -

CASTELLI – Tra i monti perfetti e protettivi dell’Abruzzo teramano si erige Castelli, un paese ricco di un bene prezioso: la ceramica. Famiglie abruzzesi si sono succedute nei secoli nell’intento di far splendere ogni angolo di arte e storia. La ceramica (dal greco antico κέραμος, ‘kéramos’, che significa “argilla”, “terra da vasaio”) è un materiale inorganico e molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.

Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche inoltre, trovano impiego nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto punto di fusione. Il colore del materiale ceramico varia a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo). Può venire smaltata e decorata.

La chiesa castellana di San Donato è un unicum nell’ambito del patrimonio ceramico italiano. Si tratta di un importante soffitto maiolicato, che per la sua singolarità è stato definito da Carlo Levi “ la Sistina della Maiolica”, mentre per lo studioso Ashmolean Musuem di Oxford, Timothy Wilson, rappresenta “una delle imprese più ambiziose della maiolica italiana sul finire del Rinascimento”.

Il soffitto si deve agli abitanti di Castelli che lo realizzarono per devozione, come attesta una scritta latina dipinta su una sequenza di mattoni, che dice: “le genti della terra di castelli fecero questo soffitto ad onore di Dio ed allo stesso tempo a perpetua memoria della Beata Vergine Maria”. I maiolicari castellani riuniti in una confraternita attuarono questo progetto per produrre un opera che tramandasse ai posteri una testimonianza dell’alta qualificazione raggiunta dalla loro categoria. Realizzarono così una vera e propria volta maiolicata composta da oltre 800 mattoni recanti le date 1615, 1616, 1617. La struttura del grande soffitto è costituita da travi che dividono le capriate spioventi in comparti dove sono allineate file di cinque mattoni, trattenuti da travicelli. Il nuovo soffitto andò a sostituirne uno più piccolo e antico, risalente al cinquecento.

Quest’ultimo soffitto, era ugualmente costituito da un pregevole mattonato maiolicato che, in tale circostanza, fu in gran parte riutilizzato per pavimentare un’area posta all’interno della nuova chiesa. Per lungo tempo i mattoni cinquecenteschi utilizzati per detta pavimentazione furono sottoposti al calpestio e vennero danneggiati. Tuttavia, nel secolo scorso furono prelevati dalla chiesa e trasferiti nel Museo delle Ceramiche di Castelli, dove sono attualmente custoditi ed esposti al pubblico. Il soffitto, a causa delle deformazioni intervenute nelle travature, dovette perdere diversi mattoni, ma è stato oggetto di un radicale restauro nel 1968, con il consolidamento e la sostituzione delle strutture lignee. In tale occasione sono stati anche sostituiti i mattoni perduti o deteriorati, ma alcuni esemplari originali furono depositati nella locale Raccolta Civica. Circa la illustrazione del soffitto, va subito osservato che un’impresa decorativa di così rilevanti proporzioni, presuppone un organico progetto programmatico e concettuale alla base della sua ideazione, per cui il raro monumento è storicamente connotabile quale l’espressione non solo d’un preciso clima culturale, quello controriformistico, ma altresì delle predilezioni e delle esigenze celebrative di una classe sociale, quale appunto baronale ed alto prelatizia dei committenti. Per quanto riguarda la decorazione del soffitto, innanzitutto è caratteristica la presenza di temi geometrici e stereometrici, dal ricercato effetto di trombe-l’oeil, a rombi, a triangoli, a lacunari, a rosoni, con motivi radiali e poi ricchi ornati, girali a foglie d’acanto, festoni floreali e racemi di impronta cinquecentesca, a cui seguono la decorazione vegetale ed animale: volatili,cani da caccia, levrieri, cavalli in corsa, piccoli cervi, serpenti e lepri. Abbondano poi i motivi cari al repertorio decorativo dei ceramisti: il nodo di Salomone, il sole dai raggi taglienti e serpentiformi, il raro partito ornamentale a treccia, ed ancora gli emblemi nobiliari delle famiglie: D’Aquino, Brancaccio, un vescovo di casa di Sangro. Suggestiva e di rara forza espressiva è la decorazione figurata per la ricchissima serie di immagini di personaggi maschili e femminili che costellano il soffitto, si tratta di ritratti dal vero, dovuti a ceramisti dal forte talento di caratterizzatori, veri e propri pittori di fisionomie.

Crediti da: Sito Istituzionale del Comune di Castelli. Forografia: Miriam Cascetti

Teramo

Turturetum, rievocazione storica dell’antica Roma a Tortoreto

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prima edizione turturetum 2024

Questa mattina, sabato 27 luglio, i cittadini e i turisti di Tortoreto si troveranno improvvisamente catapultati nell’antica Roma imperiale, con tanto di legionari, gladiatori, campi allestiti e meravigliose scenografie.

TERAMO – Arriva a Tortoreto, nella sua prima edizione sperimentale, “Turturetum: Rievocazione storica dell’antica Roma”, una manifestazione che ha l’ambizione di ricollegare la città costiera alla sua storia romana, esaltando reperti archeologici unici come la Domus Muracche.

L’evento rappresenta un momento storico per la cittadina, coinvolgendo numerose associazioni locali, tra cui la Pro Loco di Tortoreto, l’Associazione Albergatori e Operatori Turistici, l’Associazione dei Commercianti, la Consulta Giovanile e il gruppo Toga Yourself, noto per aver organizzato per molti anni il Toga Party sulla riviera tortoretana. Quest’anno la festa si prenderà una pausa, ma tornerà nel 2025 con una nuova formula.

prima edizione turturetum 2024 locandina

Da questa unione di intenti nasce “Turturetum: Rievocazione storica dell’antica Roma”che si terrà dalle ore 09:30 presso il Campo a Mare di Tortoreto Lido, fino a sera.
La rievocazione sarà curata dall’Associazione Legio Italica (www.legio-i-italica.it/), protagonista da oltre 20 anni di numerose rievocazioni in tutta Italia e in Europa.

Sarà allestito un vero accampamento romano, con spettacolari battaglie tra gladiatori e la possibilità di partecipare attivamente alle attività dell’epoca romana, esplorando antiche tecniche di combattimento e strategie militari.

La presenza di legionari che marceranno lungo il lungomare di Tortoreto coinvolgerà l’intera località.
L’evento, sostenuto dal Comune di Tortoreto, dalla Provincia di Teramo, dalla Regione Abruzzo e da importanti realtà economiche locali, è il primo a vedere la collaborazione di diverse associazioni del territorio, con l’obiettivo di creare nei prossimi anni un’attrazione turistica unica per cittadini e visitatori.

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Teramo

Convocato per il 30 luglio il Consiglio Comunale a Martinsicuro

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Lo ha comunicato il presidente Umberto Tassoni. Seconda convocazione per il giorno successivo.

TERAMO – Si riunirà il prossimo 30 luglio alle 13:15 in prima convocazione ed il giorno successivo alla stessa ora in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Martinsicuro, come reso noto dal presidente Umberto Tassoni.

Due gli appuntamenti all’ordine del giorno:

  • Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. a.d. lgs. n. 267/200 – sentenza Tribunale di Teramo n. 1253/2023
  • Assestamento generale di Bilancio 2024/2026 e verifica degli equilibri ai sensi degli artt. 175, comma 8 e193 del d. lgs. n. 267/2000

La seduta del Consiglio Comunale può essere seguita in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

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Abruzzo

In arrivo il primo weekend da bollino rosso: Anas sospende 900 cantieri

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tir-autostrada-camionista-ubriaco-a24-a-25-concessioni

Per far fronte al primo grande esodo estivo, Anas ha comunicato che circa il 70% dei cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade è stato sospeso. Alcuni però restano inamovibili.

TERAMO – Dal 27 luglio al 3 settembre verranno sospesi 906 cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade del Paese, pari al 70% di quelli attualmente attivi. Lo ha comunicato Anas, spiegando di aver preso questa decisione per agevolare il traffico durante il periodo dell’esodo estivo.

«In vista dell’esodo estivo – ha spiegato l’Amministratore Delegato Aldo Isi – abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Non tutti i cantieri presenti sulle autostrade però potranno essere sospesi e per conoscere quali sono quelli inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo Estivo.

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