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Abruzzo

Pescara, la Guardia Costiera sequestra 1500kg di pesce sull’A25 e 160kg di vongole

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PESCARA – La giornata dell’8 luglio si è rivelata particolarmente intensa per gli uomini e le donne della Guardia Costiera di Pescara, i quali, oltre a garantire i quotidiani controlli sulla sicurezza delle attività balneari, sono costantemente impegnati anche negli compiti d’istituto, in particolare in quelli connessi alla tutela dell’ambiente marino e costiero ed alla vigilanza sulla commercializzazione dei prodotti ittici, a tutela del consumatore finale. Nella mattinata, al termine di specifici appostamenti in porto, i militari intervenuti constatavano lo sbarco da un peschereccio ormeggiato nel porto canale di numerosi sacchetti contenenti vongole, immediatamente imbarcati su un autoveicolo del tutto inidoneo al trasporto di prodotti alimentari. Gli operanti intervenivano prontamente bloccando il mezzo, al cui interno rinvenivano 15 sacchi di vongole appena pescate, per un peso complessivo di oltre 160 Kg, privi del previsto bollo sanitario e di qualunque documento che ne attestasse la tracciabilità. Successivamente veniva inoltre accertato come il prodotto, oltre a non essere stato sbarcato nella zona portuale adibita allo scopo (per motivi igienico-sanitari), con il chiaro intento dell’equipaggio di sottrarsi ad eventuali controlli, superava peraltro il quantitativo massimo giornaliero pescabile da ogni singolo peschereccio.

Il comandante dell’unità veniva perciò sanzionato per oltre 2.000 euro e il prodotto ittico veniva sottoposto a sequestro amministrativo; a seguito di visita ispettiva da parte del personale dell’A.S.L. intervenuto, essendo lo stesso stato giudicato ancora vitale, veniva, come previsto, rigettato in mare.

Nella notte, invece, nel corso di controlli agli autoveicoli impiegati nel trasporto di prodotti ittici lungo l’autostrada A25, è stato effettuato il sequestro di un altro ingente quantitativo di prodotti ittici.

Nella circostanza, i militari intercettavano un veicolo intestato ad una ditta operante nel campo della compravendita di tale tipologia di prodotti, a bordo del quale, dopo essere stato fermato e sottoposto a controllo, venivano rinvenuti prodotti ittici per un quantitativo di 1500 kg, privi della documentazione prescritta dalla normativa comunitaria e nazionale vigente e finalizzata a certificarne la provenienza. Il personale del Corpo procedeva così all’immediato sequestro amministrativo del prodotto, il quale, a seguito di attestazione di idoneità al consumo umano da parte del personale dell’A.S.L., veniva donato in beneficienza ad Enti caritatevoli, e all’elevazione di una sanzione amministrativa per un importo pari a 1.500 euro al conducente del mezzo.

“Operazioni come queste – riferisce il Direttore Marittimo di Pescara, il Capitano di Vascello Salvatore MINERVINO – hanno lo scopo di contrastare il mercato clandestino dei prodotti ittici, che viene alimentato dalla commercializzazione illecita di prodotti privi di documentazione sanitaria ovvero attestante la tracciabilità del prodotto, pescati o venduti da soggetti non autorizzati o, ancora, catturati in quantitativi superiori a quelli consentiti dalla legge, con conseguente nocumento per l’economia regolare, per l’ambiente marino e, non da ultimo, per la salute degli stessi consumatori finali, spesso ignari acquirenti di prodotti di dubbia provenienza”.

I controlli della Guardia Costiera continueranno perciò su tutto il territorio di giurisdizione, al fine di contrastare il fenomeno della pesca illegale, a tutela del patrimonio ittico, dell’ambiente marino e della sicurezza alimentare dei consumatori.

Teramo

Convocato per il 30 luglio il Consiglio Comunale a Martinsicuro

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Lo ha comunicato il presidente Umberto Tassoni. Seconda convocazione per il giorno successivo.

TERAMO – Si riunirà il prossimo 30 luglio alle 13:15 in prima convocazione ed il giorno successivo alla stessa ora in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Martinsicuro, come reso noto dal presidente Umberto Tassoni.

Due gli appuntamenti all’ordine del giorno:

  • Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. a.d. lgs. n. 267/200 – sentenza Tribunale di Teramo n. 1253/2023
  • Assestamento generale di Bilancio 2024/2026 e verifica degli equilibri ai sensi degli artt. 175, comma 8 e193 del d. lgs. n. 267/2000

La seduta del Consiglio Comunale può essere seguita in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

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Abruzzo

In arrivo il primo weekend da bollino rosso: Anas sospende 900 cantieri

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Per far fronte al primo grande esodo estivo, Anas ha comunicato che circa il 70% dei cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade è stato sospeso. Alcuni però restano inamovibili.

TERAMO – Dal 27 luglio al 3 settembre verranno sospesi 906 cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade del Paese, pari al 70% di quelli attualmente attivi. Lo ha comunicato Anas, spiegando di aver preso questa decisione per agevolare il traffico durante il periodo dell’esodo estivo.

«In vista dell’esodo estivo – ha spiegato l’Amministratore Delegato Aldo Isi – abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Non tutti i cantieri presenti sulle autostrade però potranno essere sospesi e per conoscere quali sono quelli inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo Estivo.

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Pescara

L’omicidio di Thomas era premeditato, il movente un debito da 70 euro

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Il ragazzo sedicenne ucciso a Pescara sarebbe caduto in un agguato: il branco lo stava cercando per un debito da 70 euro legato allo spaccio di hashish. E’ quanto emerso dalle analisi dei cellulari dei presunti killer e e dei loro complici.

PESCARA – L’omicidio di Thomas Luciani, il sedicenne brutalmente ucciso in un parco nel centro di Pescara lo scorso 23 giugno, sarebbe stato premeditato. Il ragazzo non avrebbe incontrato casualmente i suoi assassini, ma questi sarebbero stati sulle sue tracce , in una sorta di caccia all’uomo. A tradirlo, un selfie nei pressi della stazione, che ha fornito indizi sulla sua posizione a chi lo stava cercando. Il motivo, un debito da 70 euro.

Per l’omicidio di Thomas sono stati fermati due ragazzi, coetanei della vittima. Insieme a loro, erano presenti altri quattro ragazzi. Dopo averlo accoltellato a morte, lo hanno lasciato agonizzante, tra le sterpaglie, non lontano dalla stazione centrale di Pescara. Poi sono andati al mare.

Thomas, originario di Rosciano, ma ospite di una comunità molisana, avrebbe utilizzato i 70 euro che il branco gli aveva affidato per acquistare hashish, per divertirsi con gli amici a Pescara nel fine settimana. Il sabato il presunto omicida ha provato più volte a mettersi in contatto con lui, ma aveva il telefono spento, anche per non dover rispondere alla comunità. La domenica il ragazzo viene immortalato in un selfie caricato sui social da un amico, nei pressi della stazione. Il branco esce a cercarlo. Uno dei due presunti killer ha un coltello con sé. Nei piani di Thomas ci sarebbe quella di far ritorno alla comunità che lo ospita. E’ in cerca di 10 euro per il treno per Vasto, dove abita la sua ragazza. Da lì, avrebbe raggiunto Campobasso. Il treno partiva alle 18:00. Attorno alle 17:00 però il ragazzo ha incontrato i suoi assassini ed è stato ucciso in un parco.

E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti tramite l’ascolto delle testimonianze e l’analisi dei telefoni cellulari delle persone coinvolte, tutte minorenni. A far propendere per l’ipotesi dell’agguato premeditato sono due elementi in particolare: la foto che ritrae Thomas nei pressi del luogo del delitto, poche ore prima del suo omicidio, e un video che lo ritrae in sella ad uno scooter in compagnia di uno dei presunti assassini, nel 2023. Questi aveva dichiarato di non conoscere l’identità della vittima.

Il gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cristina Tettamanti, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali di uno dei due sedicenni indagati per l’omicidio, che resta dunque nel carcere minorile di Bari: non sarebbero emersi indizi e circostanze utili, secondo il giudice, a far dubitare della capacità di intendere e di volere del minore, quanto piuttosto una fredda determinazione nel commettere l’azione delittuosa. Per i legali il ragazzo è a rischio suicidio. L’altro sedicenne indagato si trova attualmente nell’istituto penale minorile di Roma.

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