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Fermo

Fermo: lite con danneggiamento, un deferito

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FERMO – Nella notte del decorso fine settimana, al personale della Polizia di Stato impegnato nei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore di Fermo per il contrasto alla commissione di reati, per la sicurezza dei cittadini e per intervenire tempestivamente su ogni possibile episodio di violenza commesso da giovani che da tempo si incontrano e talvolta si scontrano sul litorale sangiorgese, sono pervenute segnalazioni di una lite molto animata o, addirittura, di una rissa in corso nei pressi del lungomare centro.

Giunti sul posto, gli operatori hanno individuato, nell’area indicata, tre giovani i quali, alla vista delle pattuglie in servizio, hanno provato ad allontanarsi ma sono stati fermati ed identificati.

Uno di loro, in particolare, indossava un giubbino che presentava alcuni strappi e tracce ematiche causate, come dichiarato dai ragazzi, da un loro coetaneo che, molto “brillo”, era caduto per terra battendo la testa sul marciapiede e contro una fioriera ferendosi la mano con i cocci di vetro di un bicchiere o di una bottiglia che teneva in mano. Il ragazzo ferito si era poi allontanato.

Al quarto giovane, richiamato sul posto, venivano prestate le cure necessarie dal personale sanitario del 118 fatto giungere dai poliziotti e successivamente trasportato presso l’ospedale Murri dal quale è stato dimesso poche ore dopo.

Immediati sono partiti gli accertamenti della Squadra Mobile per ricostruire l’episodio sia per quanto riguarda il sangue rilevato sul marciapiede sia per il danneggiamento del vetro di una porta segnalato alcune ore dopo dai residenti in via Nazario Sauro con evidenti tracce ematiche sia sui resti della vetrata sia nell’area adiacente la stessa.

Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze dei giovani fermati e di altre persone che avevano assistito a parte degli eventi, ricomponendo le tessere del puzzle degli accadimenti e riconducendo la vicenda ad un canone più “normale” di ubriachezza e non di risse o aggressioni.

È la notte di un giovane che ha ecceduto con l’assunzione di alcool e che nel suo barcollare ed instabilità psico-fisica causata dall’ebbrezza si è provocato le lesioni alla testa ed alla mano infrangendo il vetro della porta, perché, come noto, gli effetti dell’alcool compromettono l’equilibrio fisico e quello mentale.

Un incerto passo falso ed il ragazzo “inciampa”, cadendovi sopra, sul cane di un ragazzo che staziona sul lungomare il quale, vedendo che l’animale si lamentava, ha ammonito il giovane brillo che le eventuali spese del veterinario sarebbero state a suo carico.

Ma il rimprovero ha prodotto l’effetto di aumentare la circolazione del sangue e l’effetto del gin ingurgitato ed il ragazzo si è allontanato per poi tornare, poco dopo, con la mano sanguinante per numerosi tagli che gli amici avevano pensato fossero stati causati dai vetri della bottiglia del superalcolico.

Al suo ritorno, altra “scaramuccia”, tra i fumi dell’alcool, questa volta con gli amici di sempre, al giubbino di uno dei quali il giovane si è aggrappato per non cadere a terra, provocando alcuni strappi e macchiandolo di sangue per poi crollare sul selciato ferendosi, sullo spigolo del marciapiede, alla testa e nei pressi dell’occhio.

Tempi, condizioni fisiche, modalità, situazioni, lesioni, danneggiamento sono gli elementi che gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricondotto ad unità come la trama di un tessuto; indizi divenuti prove grazie alle testimonianze raccolte e analizzate.

Insomma, una indagine tempestiva prima che gli indizi si disperdessero o venissero volontariamente compromessi, che ha ridotto la gravità dell’evento che qualcuno aveva segnalato come rissa, divenuta poi lite e terminata come comportamento pericoloso per sé e per gli altri causato dallo stato di ebbrezza.

Resta l’importanza delle immediate segnalazioni, da parte dei cittadini, di tali avvenimenti al 112 per consentire l’intervento più celere possibile, evitare che la situazione degeneri o si aggravi e cristallizzare ogni elemento utile per lo sviluppo delle indagini della Squadra Mobile e consentirne l’esito positivo, come in questo caso.

Nei confronti del quarto ragazzo, di Monte Urano, è stata depositata alla Procura della Repubblica la denuncia per il danneggiamento aggravato della porta a vetri.

Ascoli Piceno

Esercitazione della Guardia Costiera a Porto Sant’Elpidio sulle collisioni in mare

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esercitazione guardia costiera san benedetto del tronto porto sant'elpidio

Uomini e mezzi in mare per testarne la prontezza contro idrocarburi sversati in mare, incendio a bordo di un mercantile, infortunio di un marittimo, abbandono di nave ed inquinamento che minaccia le coste.

Se tutto quello su cui si è esercitato il personale della Capitaneria di Porto lo scorso martedì 13 novembre succedesse davvero in una sola mattinata, staremmo pralando di un incidente nautico di proporzioni devastanti. Fortunatamente, si trattava solo di un’esercitazione nello specchio di mare di fronte a Porto Sant’Elpidio, coordinata della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto. I marinai hanno dimostrato che comunque saprebbero far fronte all’emergenza.

Lo scenario simulato era quello di una collisione in mare tra un mezzo navale e una piattaforma petrolifera. Sono da poco passate le 08:30, quando la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto riceve la segnalazione di uno sversamento di idrocarburi, nel tratto di mare antistante il comune di Porto Sant’Elpidio. Sversamento originato da una collisione tra una unità mercantile di grandi dimensioni e la piattaforma off-shore “Sarago Mare A”.

Oltre 500 i litri di prodotto inquinante riversatisi in mare. E, come se non bastasse, un marittimo gravemente infortunatosi a bordo. Una doppia emergenza, quindi.Un doppio sforzo per fronteggiarle entrambe, contemporaneamente. Priorità alla salvaguardia della vita umana in mare.

A prestare soccorso al marittimo infortunato ci pensa la Guardia Costiera di Civitanova Marche, che avvia e coordina le operazioni search and rescue (SAR). In parallelo, la Guardia Costiera picena dà inizio alle operazioni di contrasto, contenimento ed abbattimento dell’inquinamento in mare, secondo le procedure previste dal Piano Operativo di pronto intervento locale.

Intervengono in mare la Motovedetta CP727 di Porto San Giorgio e la Motovedetta CP731 ed il battello pneumatico A15 di San Benedetto del Tronto. Non è mancato l’intervento – previo necessario coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica – del rimorchiatore Eco-Elba: una unità navale altamente specializzata e dotata di attrezzatura antinquinamento. E, in aggiunta, mezzi messi a disposizione dalla società concessionaria dell’impianto: una motonave, un elicottero AW109S ed un drone.

Per verificare l’integrità strutturale della piattaforma, dopo una prima bonifica superficiale dell’area, si è reso necessario un intervento subacqueo condotto dagli uomini del 1° Nucleo Operatori Sub Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.

Tante e diverse, quindi, le variabili messe a sistema in uno scenario che definir complesso è un eufemismo: salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e costiero.

L’esercitazione della Guardia Costiera a Porto Sant’Elpidio, che si è protratta per l’intera mattinata, ha superato a pieni voti l’esame del Comandante della Capitaneria di porto, Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, che, nel complimentarsi con tutto il personale coinvolto per l’esito dell’attività addestrativa, ha dichiarato: «Abbiamo testato le capacità di risposta a più emergenze in contemporanea. Abbiamo voluto stressare il sistema, dando delle priorità e raggiungendo ogni obiettivo. Vorrei porre l’accento sull’importanza di risposte coordinate in situazioni complesse. Sempre e comunque per preservare la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente marino e costiero».

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Fermo

Preso a padellate per una lite sul parcheggio condominiale

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cc 112 carabinieri fermo padellate per lite per parcheggio

L’episodio si è verificato a Campofilone. Un ragazzo classe ’97 è stato denunciato. L’uomo preso a padellate per il parcheggio a Campofilone ha riportato lesioni al capo e al collo.

FERMO – Dalle parole si è passati rapidamente alle mani, anzi alle padelle. Una lite per il parcheggio condominiale a Campofilone è costata una denuncia per lesioni personali aggravate ad un ragazzo albanese classe 1997, che al culmine dell’alterco ha preso a padellate il condomino.

Tra i due in passato si erano già verificate discussioni relative al posto spettante alle rispettive auto. Questa volta però la situazione è degenerata e il ragazzo albanese ha afferrato una grossa padella in metallo ed ha colpito più volte il rivale in parcheggio, il quale ha riportato ferite al collo e al capo per le padellate ricevute.

Al termine della lite la vittima dell’aggressione si è recata in Pronto Soccorso a Fermo, dove ha ricevuto una prognosi di 10 giorni per le lesioni riportate. In seguito ha sporto denuncia ai Carabinieri che hanno condotto rapide indagini. Il responsabile è stato denunciato dai militari della stazione di Pedaso per lesioni personali aggravate.

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Ancona

Giornate FAI d’Autunno 2023: le aperture nelle Marche

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Ancona chiesa di Santa Maria di Portonovo Giornate FAI d'Autunno Marche

Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dodicesima edizione dell’evento clou della campagna “Ottobre del FAI”, che si esplica nello slogan «FAI la tua parte».

ASCOLI PICENO – Ritornano le giornate FAI d’Autunno, l’evento, giunto alla sua dodicesima edizione, che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 700 straordinari luoghi d’interesse, spesso inaccessibili, saranno visitabili a contributo libero. Gli associati FAI potranno beneficiare di accessi agevolati ed aperture straordinarie, mentre è previsto uno sconto di 10 euro per tutti coloro che sottoscrivono la tessera FAI per la prima volta. Nelle Marche sono 47 i beni visitabili, sparsi in 27 località, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023, i prossimi 14 e 15 ottobre.

Quest’anno, verrà posta attenzione particolare su Università e luoghi d’Istruzione. Sarà infatti possibile visitare ben 11 sedi universitarie sparse per il Paese e 32 luoghi d’Istruzione. «Questa edizione – dichiara il Presidente Marco Magnifico – intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese».

La Fondazione in questo modo intende «Educare i cittadini alla conoscenza scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni». Questi sono 9000 ed accompagneranno i Delegati ed i Volontari della Fondazione, che conta 132 Delegazioni, 110 gruppi FAI, 93 gruppi FAI giovani ed 8 gruppi FAI ponte tra le culture, alla scoperta di meravigliosi e spesso dimenticati luoghi di interesse storico e culturale.

Durante le Giornate del FAI d’Autunno 2023, evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, che ben si esplica nello slogan «FAI la tua parte», nelle Marche sarà possibile visitare alcuni luoghi sorprendenti tra cui Villa Giulia a Pesaro (per soli iscritti), Chiesa di Santa Maria di Portonovo e Hotel Emilia (Ancona), il Parco storico Seghetti Panichi a Castel di Lama (Ascoli Piceno), Palazzo Cortesi a Macerata, il borgo di Torre di Palme a Fermo.

Alcuni dei borghi coinvolti sono Serra San Quirico (An), Torre di Palme (Fm), Montefano (Mc), Serra Sant’Abbondio, Cupra Marittima, Castrum Cerreti (Cerreto d’Esi). E queste le aperture verdi più significative: Parco Seghetti Panichi (Castel di Lama, Ascoli), Orto botanico dell’Università di Urbino.

Maggiori informazioni, l’elenco dei siti visitabili e le modalità di partecipazione alle visite sono consultabili sulla sezione dedicata del sito della Fondazione.

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