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Marche

Marche, attivata l’unità di crisi contro la peste suina africana

Dopo i primi contagi registrati in Piemonte e in Liguria anche la Regione Marche attiva l’unità di crisi. La malattia, altamente trasmissibile, è spesso letale per gli animali

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ANCONA – Un’unità di crisi per contrastare il rischio della diffusione della Peste suina africana.

E’ quanto deciso nella mattinata di oggi dalla Giunta Regionale con l’attivazione dell’organismo al fine di coordinare le attività di monitoraggio del virus e segnalare alla Giunta stessa i provvedimenti da adottare.

I primi contagi per la verità sono stati accertati fuori regione, in Liguria e Piemonte, ma la situazione potrebbe peggiorare rapidamente visto l’elevata capacità diffusiva del virus: «si tratta di una malattia virale che colpisce esclusivamente cinghiali e suini, ha spiegato il vicepresidente della Giunta Regionale Mirco Carloni, ma che potrebbe avere pesanti ripercussioni sul settore zootecnico e l’industria agroalimentare, viste anche le percentuali di letalità del virus (che arriva anche al 90%). Appena giunta la segnalazione dal ministero della salute abbiamo immediatamente convocato il tavolo tecnico di emergenza per valutare il problema, continua Carloni. Tutti i cacciatori, gli agricoltori e le altre categorie sociali interessate sono state informate della situazione e sono state date indicazioni su come comportarsi in caso di avvistamento di cinghiali morti o ammalati».

La Peste suina africana, come si legge in una comunicato dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), è tipica dell’Africa sub-sahariana, ma diversi focolai si sono registrati nel corso del tempo in altri territori. Nel 2014, passando dalla Russia e Bielorussia, la patologia si è diffusa nei paesi europei, con diversi focolai in Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia. Nel 2017 la malattia ha toccato altri nove paesi europei.

L’Italia dal 2020, in base a quanto previsto nell’ambito della strategia comunitaria di prevenzione e controllo della malattia, ha elaborato un Piano di Sorveglianza Nazionale presentato annualmente alla Commissione Europea per l’approvazione ed il finanziamento.

Nelle Marche l’unità di crisi sarà composta dai Dipartimenti regionali Salute, Sviluppo economico e Protezione civile e già mercoledì si riunirà per una prima riunione propedeutica di coordinamento. Altre componenti saranno l’istituto zooprofilattico di Umbria e Marche il servizio veterinario regionale e Asur, il settore faunistico e la rete ecologica regionale, la Polizia provinciale e i Carabinieri forestali.

Ascoli Piceno

Grottammare, Alessandro Rocchi presenta squadra e programma

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Il candidato sindaco a Grottammare alle prossime Amministrative per “Solidarietà e Partecipazione” e per “Città in Movimento” Alessandro Rocchi, ha presentato la squadra che lo accompagnerà verso le elezioni e ha illustrato i 7 punti del suo programma.

ASCOLO PICENO – Nella serata di ieri presso la Sala Consiliare del Municipio di Grottammare, il candidato sindaco per “Solidarietà e Partecipazione” e per “Città in Movimento” Alessandro Rocchi, ha presentato, di fronte ad una platea gremita, la squadra che lo accompagnerà verso le elezioni e ha illustrato i 7 punti del suo programma che faranno da guida nel percorso di avvicinamento al 14 e 15 maggio. Di seguito i nomi dei candidati ufficiali:

Per “Solidarietà e Partecipazione” Biocca Alessandra, Bosano Ginevra, Castelletti Samuela, Chiappini Jonathan, Ciarrocchi Laura, Egidi  Silvia, Luzi Gabriele, Malavolta Antonio, Montagna Barbara, Moscardelli Rossella, Novelli Stefano, Olivieri Manolo, Pulcini Umberto, Sciarroni Martina, Scipioni Marica, Travaglini Luigi.

Per “Città in Movimento”: Baldoni Cristina, Broglia Andrea, Carota Rosanna, Ciotti Stefano, Finamore Rosa Maria, Finicelli Giovanni, Giannetti Nicolino, Grossi Alessandro, Marchegiani Andrea, Piunti Lorenzo, Pomili Monica, Talamonti Bruno, Tamburro Marco, Traini Serena, Vagnoni Claudia, Vitarelli Oriana.

«Donne e uomini a cui va prima di tutto il mio grazie – dichiara Rocchi – per aver avuto il coraggio di mettersi in gioco per un’idea di città che condividiamo fortemente e che ci fa guardare nella stessa direzione. Siamo certi che la forza della nostra squadra sia nel giusto mix tra esperienza, freschezza, competenza e serietà. Infatti, dei 32 candidati 10 hanno già contribuito ad amministrare il nostro Comune, gli altri sono alla loro prima esperienza. Molti i volti nuovi, soprattutto giovani. Il movimento continua così nella sua strategia di ricambio generazionale. Siamo pronti ad andare avanti insieme, con la solita emozione e la stessa passione!», conclude il candidato sindaco. 

«Sono da tempo a lavoro nella campagna elettorale, a disposizione di Alessandro, dei nostri candidati, e prima di tutto al servizio della città. Non essendo però la carica di vicesindaco compatibile con quella di consigliere comunale e avendo noi annunciato il tandem in anticipo, ci è sembrato più onesto non chiedere delle preferenze per un ruolo che non ricoprirei – quello di consigliere appunto – ma allargare invece la squadra», dichiara Lorenzo Rossi, attuale assessore allo sviluppo e alla promozione di Grottammare, designato come eventuale vicesindaco in caso di vittoria di Rocchi.

Insieme ai nomi, ieri sono stati presentati anche i temi protagonisti della campagna elettorale di “Solidarietà e partecipazione” e “Città in movimento”. 7 slogan per 7 macro aree di riferimento che saranno sviscerate nel corso delle prossime settimane, e accompagneranno i candidati nel loro racconto di Grottammare come una Città che tanto è già cambiata e migliorata ma che moltissimo deve ancora crescere.

“Insieme siamo Sostenibili” quando si parla di ambiente ed energia; Insieme siamo Accoglienti, per la promozione e l’animazione turistica; “Insieme siamo in Movimento”, per l’ambito della viabilità e della mobilità dolce; “Insieme siamo Città”, per parlare di patrimonio comunale, manutenzioni, lavori pubblici, urbanistica; “Insieme siamo Formazione”, per discutere di cultura, scuola e sport; “Insieme siamo al tuo Fianco”, per quanto riguarda il mondo  dei servizi sociali, politiche giovanili e sanità; Insieme siamo Sviluppo, per tutto ciò che riguarda le attività produttive.

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Fermo

Un chilo e mezzo di hashish nello zaino: arrestato minorenne a Porto San Giorgio

Con sé e a casa custodiva complessivamente circa tredicimila euro in contanti.

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Il giovanissimo, una volta sorpreso, ha anche opposto resistenza e rivolto minacce ai Carabinieri, che lo hanno arrestato dopo avergli trovato un chilo e mezzo di hashish nello zaino. Per lui il Tribunale dei Minorenni di Ancona ha disposto il collocamento in comunità.

FERMO – Durante un servizio di pattugliamento del territorio, i Carabinieri di Porto San Giorgio hanno sorpreso un ragazzo minorenne con un un chilo e mezzo di hashish nello zaino. Il giovanissimo, di 17 anni e residente a Fermo, è stato anche denunciato per resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale.

Lo stupefacente e il denaro sequestrai al minorenne.

Alla vista dei militi, ha palesemente mostrato segnali di nervosismo ed ha accelerato il passo, inducendo i carabinieri a fermarlo per un controllo. A questo punto si è messo a correre ed ha cercato di fuggire. La fuga però è stata breve ed è stato bloccato dopo pochi metri. Questo non l’ha placato anzi, ha cercato di divincolarsi strattonando e scagliando calci in direzione dei Carabinieri.

Una volta che è stato finalmente bloccato, è scattata la perquisizione e nello zaino del minorenne sono stati trovati 10 cilindri e 9 panetti di hashish, per un peso complessivo di un chilo e mezzo. C’erano anche duemila e ottocento euro in contanti. I Carabinieri a questo punto hanno controllato anche l’abitazione del giovane, dove sono spuntati altri soldi: oltre diecimila euro.

Il minorenne arrestato a Porto San Giorgio con un chilo e mezzo di hashish e circa tredicimila euro in contanti è stato accompagnato al C. P. A. di Ancona in stato d’arresto sino all’udeinza di convalida svoltasi questa mattina. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dei Minorenni di Ancona ha disposto il collocamento in comunità per il ragazzo, incensurato e proveniente da una famiglia straniera ben inserita e integrata nel tessuto sociale.

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Ascoli Piceno

Dissuasori anti-piccione nelle piazze di Grottammare

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Il comune di Grottammare ha iniziato ad installare i dissuasori anti-piccione ad ultrasuoni, non nocivi per i volatili e per l’uomo, nelle piazze cittadine.

ASCOLI PICENO – Obiettivo igiene urbana nelle recenti iniziative del servizio Ambiente che ha predisposto l’installazione di dissuasori per allontanare colombi e piccioni dai luoghi più frequentati dai cittadini. Come noto, infatti, la presenza di questi uccelli nelle aree urbane è un problema igienico sanitario: il guano dei piccioni può veicolare malattie come la salmonellosi, l’influenza aviaria, diffondere pulci, pidocchi, zecche, ed essere quindi causa di gravi malattie per la salute umana. I dissuasori anti-piccione saranno presenti nelle piazze Carducci, Peretti e Fazzini, da dove è partita l’installazione, a Grottammare. Il sistema funziona ad ultrasuoni, non crea disturbo né all’uomo, né agli animali domestici.

L’investimento è costato al Comune 2.250 €, spesa che va ad aggiungersi a quella di 500 € resasi necessaria quale ulteriore contributo all’associazione L’Amico Fedele per gestire una situazione emergenziale in zona Montesecco, dove si è registrato l’aumento incontrollato di una colonia felina.  

«Dissuasori e nuove colonie feline sono azioni necessarie – sostiene l’assessore all’Ambiente e Salute, Alessandra Biocca –. La piaga dei piccioni riguarda tutte le città e non solo le amministrazioni pubbliche, ma investe anche i proprietari privati, che hanno il compito di tenere alla larga i volatili dai loro stabili e di non dare da mangiare ai gatti randagi,  in quanto sono censiti e inseriti nella colonia felina di zona e quindi sono monitorati, oltre che per l’alimentazione, anche per la sterilizzazione. Tetti e grondaie hanno frequentatori anche al centro storico e l’assessorato, nonostante abbia adottato diverse misure negli anni in tutto il territorio, oltre al continuo lavaggio dove si è presentato il problema per l’accumulo di escrementi, sta affrontando anche la problematica dei gatti randagi non censiti che, in buona fede, ricevono cibo creando ulteriori rischi per l’igiene urbana. Questo è un problema sociale, tanto che in alcuni punti del territorio è stato necessario incrementare il servizio di pulizia delle strade».

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