Le liste di opposizione hanno protocollato un documento col quale diffidano il Comune a tagliare ulteriori alberi sul lungomare di Martinsicuro, dopo i 42 già tagliati che «il Comune aveva l’obbligo di tutelare».
TERAMO – Gli alberi tagliati sul lungomare di Martinsicuro in gran parte erano sani, pertanto dovevano essere tutelati, anche per rispetto delle norme vigenti, e non tagliati come invece è successo. Questa è la tesi avanzata dalle liste Europa Verde e Bene Comune, all’opposizione in consiglio comunale, che hanno protocollato un documento col quale diffidano l’Amministrazione a compiere ulteriori tagli.
«In data odierna, abbiamo osservato che n.11 tamerici, n.14 ailanti, n.17 pioppi bianchi del tratto del lungomare Europa nord, dalla semirotonda Las Palmas a via delle Lampare, sono stati tagliati dalla ditta esecutrice dei lavori di riqualificazione per un totale di n. 42 alberi, in palese contrasto con il Piano Regionale Paesistico che classifica l’area “Zona A 1 – Protezione integrale”, con il Decreto Lgsl. N. 42/2004, l’art. 9 della Costituzione Italiana, l’art. 1 dello Statuto Comunale e la Legge n. 10 /2013 che ha istituito la Festa Nazionale degli Alberi il 21 novembre. La suddetta legge è vincolante per i Comuni i quali sono tenuti a tutelare gli alberi esistenti e a mettere a dimora nuovi alberi autoctoni per la produzione di ossigeno, la depurazione dell’aria, il contenimento dell’effetto serra in ambito locale con riflessi positivi in ambito globale.
Ad eccezione di alcuni ailanti in sofferenza, i restanti alberi erano in salute pertanto il Comune aveva l’obbligo di tutelarli.
Nel tratto del lungomare da via delle Lampare alla rotonda del Tronto vi sono n. 7 pioppi, n. 8 pioppi bianchi, n. 11 tamerici, n. 1 ailanto che godono buona salute e pertanto vanno tutelati integralmente per la loro bellezza e i servizi ecosistemici forniti alla comunità umana e alle specie ornitiche stanziali e migratorie per il riposo diurno e notturno e per la nidificazione.
Abbiamo chiesto tramite pec di avere copia della perizia agronomica e del nullaosta della Soprintendenza ai Beni Ambientali, stiamo aspettando la documentazione.
Alla luce di quanto sopra, si diffidano le autorità in indirizzo dal tagliare i suddetti alberi».