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Chieti

Il tour abruzzese di Stefano Bonaccini si conclude ad Alba Adriatica

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Le altre tappe del tour elettorale in Abruzzo del presidente di Regione Emilia-Romagna e presidente del Partito Democratico, Stefano Boncaccini, in vista delle Regionali e delle Europee sono Lanciano, Vasto e Pescara.

TERAMO – Le urne si apprestano ed i big di partito sono impegnati a solcare la Penisola per incontrare gli elettori, specie nelle regioni in cui si vota anche per rinnovare la giunta regionale e nei comuni dove si vota per decidere chi indosserà la fascia tricolore. Stefano Bonaccini, presidente di Regione Emilia-Romagna e presidente del Partito Democratico, sabato e domenica sarà in Abruzzo per un tour elettorale che toccherà Vasto, Lanciano, Pescara ed Alba Adriatica.

Bonaccini visita la regione per una serie di incontri a sostegno di Luciano D’Amico, candidato alla presidenza della giunta regionale per la coalizione Patto per l’Abruzzo. Il tour di Bonaccini inizierà sabato alle ore 17 a Lanciano, nella Casa di conversazione (piazza Plebiscito), dove parteciperà a un’iniziativa con Luciano D’Amico. Alle ore 19 il presidente dem si sposterà a Vasto, nella pinacoteca di palazzo D’Avalos (piazza Lucio Valerio Pudente), per un’altra iniziativa con D’Amico. Domenica 21 gennaio alle ore 11 Bonaccini sarà a Pescara, nel piazzale antistante la scuola media Foscolo (via Einaudi 1, in caso di pioggia al Centro polivalente Mons. Britti di via Cesano) per una conferenza stampa/presidio con Luciano D’Amico sul tema “Sos scuole e periferie”. Ultimo appuntamento del tour elettorale in Abruzzo di Bonaccini alle ore 14 ad Alba Adriatica, nella sede del PD in Lungomare Marconi 300, per un’iniziativa con D’Amico.

«Siamo orgogliosi dell’attenzione che il partito sta riservando all’Abruzzo – ha commentato il segretario regionale del PD Daniele Marinelli – lo scorso fine settimana abbiamo ricevuto la visita della segretaria Elly Schlein nella Marsica, adesso accogliamo con lo stesso entusiasmo il presidente Stefano Bonaccini. E’ chiaro che il PD crede fortemente in Luciano D’Amico e nel progetto che sta portando avanti per dare all’Abruzzo una giunta regionale credibile e operosa».

Chieti

Riciclaggio e truffa nel commercio di carne a Ortona: 8 milioni evasi

Nel mirino dei finanzieri anche 405 mila euro di finanziamenti nazionali indebitamente percepiti.

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Due soggetti attivi nel commercio all’ingrosso di carne fresca congelata e surgelata sono stati denunciati per truffa e riciclaggio. Un’impresa intestata ad un prestanome si interponeva tra il reale acquirente ed il fornitore e, mediante false fatture, si accollava il debito IVA.

CHIETI – In seguito ad una minuziosa indagine in una società operante nel commercio di carne fresca, congelata e surgelata con sede nel teatino, le fiamme gialle della Tenenza di Ortona hanno denunciati due persone per  reati penali di natura tributaria, riciclaggio e truffa aggravata, ritenuti responsabili di un sistema di “frodi a casello”.

In base alle accuse l’impresa, intestata ad un prestanome di 47 anni di Ripa Teatina, si interponeva, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, tra il reale acquirente della merce e il fornitore europeo. In questo modo una società del salernitano ha ptuto pagare beni ad un imprezzo inferiore a quello di mercato, per effetto del mancato pagamento dell’imposta. L’importo delle false fatture ammonterebbe ad oltre 7 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i 750 mila euro era il debito Iva che lo Stato vantava nei confronti della società “cartiera”.

Nelle carte dell’inchiesta ci sono anche 405 mila euro di contributi pubblici durante l’emergenza Covid utilizzati per l’acquisto di carni estere, erogati nel 2020 da istituti di credito, mediante la garanzia della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale S.p.a.

Questi finanziamenti sarebbero stati ottenuti attraverso la presentazione di bilanci e dichiarazioni fiscali gonfiati, artatamente predisposti da un commercialista del chietino mediante la registrazione di ricavi mai conseguiti, rappresentando una solidità aziendale contraria al vero. Tale condotta ha portato la società di capitali anche sotto “la lente d’ingrandimento” della Corte dei Conti Regionale per l’ipotesi di danno erariale.

Il Comandante Provinciale, il Colonnello Michele Iadarola, evidenzia come la massima resa investigativa della Guardia di Finanza sia in grado di intercettare le fenomenologie fraudolente e le condotte maggiormente lesive per l’Erario. Ciò produce sentimenti di fiducia nei confronti del Corpo, esaltandone l’unicità della propria azione di polizia economico-finanziaria a favore dello Stato, dei cittadini, delle imprese virtuose e delle fasce di popolazione più deboli.

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Crack da sei zeri nella fabbrica di marmellate: in manette imprenditore pescarese

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Alla base dell’inchiesta un giro di carte false, debiti distratti e cessioni di società simulate. Sequestri per 5,5 milioni di euro. Imprenditore accusato di bancarotta fraudolenta e reati fiscali.

PESCARA – L’operazione “In a jam” delle fiamme gialle è scattata all’alba ed ha richiesto perfino l’intervento dei mezzi aerei del Reparto Aeronavale. Nel mirino dei finanzieri un imprenditore pescarese operante nel settore del confezionamento delle marmellate, con società e brand conosciuti non soltanto in Italia, ritenuto responsabile di un crack milionario. E’ stato arrestato con le accuse di bancarotta fraudolenta e reati fiscali.

La Guardia di Finanza ha fatto scattare i sigilli su conti correnti, quote societarie, macchinari ed attrezzature per un importo complessivo che supera i 5,5 milioni di euro. In base alle accuse formulate, l’imprenditore, amministratore di fatto di diverse società indebitate ed in liquidazione giudiziale dei beni aziendali, attraverso un vorticoso giro di carte le avrebbe svuotate, simulandone la cessione, con falsi contratti, ad una catena di partner produttivi con sede nel chietino, nel molisano e nella provincia napoletana, riconducibili allo stesso amministratore.

Il sistema ha permesso ad una società non gravata da pendenze tributarie e amministrata formalmente dal fratello dell’imprenditore, di proseguire l’attività. Anche il fratello dell’imprenditore delle marmellate arrestato per il crack milionario è finito tra gli indagati.

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Chieti

Mistero a Lanciano: ragazza trovata morta in casa

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A dar l’allarme un amico della vittima, proprietario della casa nella quale la ragazza era ospite, di rientro da un viaggio di lavoro.

CHIETI – Non sono emersi segnali di violenza o indizi che possano lasciare pensare ad una morte violenta o ad un gesto volontario dalla prima ispezione cadaverica. E’ mistero a Lanciano dove una ragazza di ventotto anni è stata trovata morta nella casa dove viveva, ospite di un amico. E’ stato proprio lui, proprietario dell’immobile, a far la macabra scoperta, di rientro da un viaggio di lavoro.

La ragazza trovata morta in casa, Marilea Cipolla, lavorava in un bar del centro di Lanciano. Sarà necessaria l’autopsia per stabilire la causa del decesso, pertanto la salma è stata trasferita all’ospedale di Chieti. Nell’appartamento in cui la ragazza è stata trovata senza vita sono intervenuti gli uomini della Polizia Scientifica.

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