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Teramo

La denuncia del Sappe: «troppi cellulari nel carcere di Castrogno, è una vergogna»

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Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: «L’ingresso illecito di cellulari negli istituti è ormai un flusso continuo, recapitati anche con i droni. Ma le verifiche vengono fatte solo in sede di d’esame per il personale».

TERAMO – Nel carcere di Castrogno i tentativi di introdurre telefoni cellulari e smartphone è all’ordine del giorno e gli stratagemmi per consegnarli ai detenuti si fanno sempre più fantasiosi. L’ultimo si è verificato ieri, martedì 2 gennaio: una donna in visita al marito aveva due dispositivi nascosti nelle suole delle scarpe.

Il via vai di telefoni cellulari e smartphone a Castrogno rischia di diventare fuori controllo, come denuncia Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: «Oggi [ieri, ndr] la moglie di un detenuto campano ha tentato di far entrare all’interno del carcere due telefoni cellulari, uno micro e l’altro smartphone, abilmente occultati in un paio di scarpe che, una volta ammessa a colloquio, avrebbe scambiate con quelle del marito. Gli agenti di Polizia Penitenziaria, che oramai conoscono gli espedienti usati, hanno controllato le scarpe dapprima con il metaldetector e poi con lo scanner, rinvenendo nel fondo delle scarpe da tennis i due telefoni. Il Sappe si compiace ancora una volta con le donne e uomini della Polizia Penitenziaria in servizio a Teramo”.

Apprezzamento ai Baschi Azzurri in servizio a Castrogno per la sagacia, la professionalità ed il senso del dovere arriva anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe, che torna a sollecitare l’adozione di nuovi ed urgenti provvedimenti per inibire l’uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive. «Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi. Le vie d’ingresso diventano molteplici, come le scarpe nel caso in ispecie ma non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati – ha aggiunto Capece -. La cosa grave è che denunciamo queste cose ormai da più di dieci anni e nessuno ha ancora fatto qualcosa. Tra l’altro, è assurdo che gli apparecchi per accertare la presenza dei telefoni cellulari non vengano usati nelle celle, ma durante lo svolgimento delle prove d’esame scritte del personale di polizia che ambisce ad acquisire il grado superiore! È una vergogna!» aggiunge il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. «Le donne e gli uomini del Corpo sono quotidianamente impegnati nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. E nonostante la recente previsione di reato, nel Codice penale, per ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche come la schermatura delle sezioni detentive, delle celle e degli spazi nei quali sono presenti detenuti, all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone».

Teramo

Inaugurata la sede della Croce Rossa a Teramo

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INAUGURAZIONE CROCE ROSSA TERAMO

In occasione dei 130 anni del comitato teramano è stato tagliato il nastro della nuova sede di Piano della Lenta in via Brandimarte. Inaugurati anche 4 nuovi mezzi in dotazione all’associazione.

TERAMO – Ci sono voluti 130 anni, ma alla fine la Croce Rossa ha ottenuto il suo spazio. In tanti ieri, mercoledì 15 maggio, hanno partecipato all’inaugurazione della nuova sede del Comitato provinciale di Teramo della Croce Rossa Italiana. La partecipazione è stata perfino superiore alle attese.

L’evento è stato organizzato in concomitanza con un anniversario di rilievo: i 130 anni del comitato teramano, sorta alle 17:30 del 15 maggio del 1894, come ha spiegato la volontaria Anna De Carolis durante il suo intervento.

Dopo il taglio del nastro, la scoperta della targa e la benedizione da parte del vescovo Leuzzi alla nuova sede ed ai nuovi mezzi della Croce Rossa di Teramo, l’inaugurazione è proseguita con le testimonianze dei volontari, i quali hanno spiegato le parole chiave alla base dell’operato di Cri, prima di cedere la parola agli ospiti per i loro interventi.

Ricca la parterre di autorità civili e religiose, tra cui il Prefetto Fabrizio Stelo, il questore Carmine Soriente, il Magnifico Rettore Dino Mastrocola, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Abruzzo Stefano Pallotta, il consigliere provinciale Flavio Bartolini e la vice sindaca Stefania Di Padova. A rappresentare l’associazione invece, la presidente del comitato teramano Fiorenza Di Falco, e la vice presidente della Croce Rossa Italiana Debora Diodati. Una menzione particolare spetta a Margerita Di Sante, presidente della sezione femminile della Cri, fautrice, insieme alla sua collaboratrice Titti Fasulo, di tante e tanto importanti iniziative sociali.

Dopo gli interventi dei relatori, sono stati consegnati alcuni riconoscimenti ai volontari che hanno prestato maggiormente servizio (50, 30 e 15 anni), dopodiché si è tenuta l’inaugurazione vera e propria della nuova sede della Croce Rossa di Teramo, ubicata in via Brandimarte a Piano della Lenta, con la visita ai locali.

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Teramo

La partenza del Giro d’Italia da Martinsicuro | FOTO

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foto giro d'italia martinsicuro partenza tappa 12

Grande partecipazione e tanto entusiasmo Martinsicuro per la partenza del Giro d’Italia: le foto della partenza della dodicesima tappa.

TERAMO – Le transenne sono state tolte, i mezzi delle squadre hanno lasciato i parcheggi ed oramai il serpentone rosa è alla volta di Fano, destinazione della dodicesima tappa. La partenza del Giro d’Italia da Martinsicuro è filata senza intoppi ed ha registrato un successo di pubblico: in tanti hanno affollato il lungomare per assistere o immortalare con una foto il momento della partenza.

Le nubi grigie della mattina non hanno oscurato l’entusiasmo degli appassionati che fin dalle prime ore della mattina hanno cominciato a curiosare tra gli stand e a radunarsi sotto al palco allestito per l’evento, al Molo Nord, per le presentazioni dei corridori e le premiazioni. Tanti gli appassionati di ciclismo provenienti da diverse parti del Paese ed anche dall’estero.

Per le vie del comune e nell’area stampa hanno sfilato anche i media nazionali ed internazionali. Anche in questo caso l’organizzazione si è dimostrata eccellente e l’accoglienza ha ricevuto il plauso dei giornalisti al seguito della carovana.

Più che soddisfatti il primo cittadino di Martinsicuro Massimo Vagnoni, alla partenza insieme all’assessore regionale D’Annuntiis per la foto di rito con la Maglia Rosa, e gli altri membri dell’Amministrazione presenti.

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Teramo

Siamo Alba al Prefetto: «incidenti con immigrati con disagi psichici in aumento»

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siamo alba sugli immigrati con disagi psichici ad alba adriatica

«Assegnati al Centro di Accoglienza Straordinaria di Roseto degli Abruzzi, ma in realtà domiciliati ad Alba Adriatica. Situazione delicata che si fa sempre più difficile».

TERAMO – Il gruppo consiliare d’opposizione Siamo Alba, torna sulla questione degli immigrati con disagi psichici ospitati dal Cas di Roseto degli Abruzzi, ma che in realtà sono «domiciliati nel Comune di Alba Adriatica». I membri della lista hanno portato la questione all’attenzione del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, «facendo anche seguito a due interrogazioni presentate al consiglio comunale, l’ultima il 30 aprile scorso dalla consigliera comunale Laura D’Ambrosio».

Negli ultimi tempi, si registra un incremento dei casi in cui individui con problematiche
psichiche risultano coinvolti in episodi che turbano l’ordine pubblico – scrive il gruppo in una nota – . La delicata situazione ad Alba Adriatica diventa ogni giorno sempre più difficile da gestire perché le condotte, a volte aggressive dei disagiati, creano motivo di esasperazione e pericolo per i cittadini così come appare evidente lo stato di abbandono degli stessi malati che senza punti di riferimento bivaccano per strada od in luoghi malsani. La loro tutela e la tutela del cittadino necessitano di essere salvaguardati, riteniamo dunque improcrastinabile agire al fine di dare agli immigrati un migliore supporto e assistenza e per tale ragione sono state presentate le due interrogazioni consiliari, concernenti tale urgente e delicata problematica, in seno al Consiglio Comunale».

«Al fine di garantire un’adeguata assistenza a chi versa in queste condizioni inumane e una corretta gestione delle risorse – proseguono i rappresentanti di lista – sarebbe opportuno sollecitare una più attenta supervisione e coordinamento delle attività di sostegno. Inoltre, sarebbe auspicabile una collaborazione più efficace tra le varie istituzioni e i comuni coinvolti, nonché la definizione di responsabilità specifiche per le autorità locali al fine di garantire un monitoraggio continuo e un supporto adeguato a tali soggetti, indipendentemente dal Comune in cui sono domiciliati».

«Il Gruppo Consiliare Siamo Alba – conclude la nota – conseguentemente all’inerzia dimostrata
dall’Amministrazione nei confronti di questa problematica, si rivolge al Prefetto fermamente convinto che un’azione concertata e sinergica tra le istituzioni sia essenziale per garantire che gli immigrati, con evidenti e conclamati disagi psichici, ricevano l’assistenza e il supporto necessari per favorire la loro integrazione e il loro benessere nella comunità».

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