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Focus

Scuole sicure a Martinsicuro? Risponde l'assessore Giulio Eleuteri

La sicurezza e la prevenzione nelle scuole di Martinsicuro e Villa Rosa, l’assessore Eleuteri ci informa dello stato delle scuole del paese e dei progetti futuri.

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A seguito del monitoraggio attuato dal Ministero dell’istruzione di 213 edifici in 14 regioni tra cui anche l’Abruzzo, lo stato di sicurezza delle scuole presenti nel nostro territorio si può definire grave.

Si è costatato che il 40% degli edifici ispezionati ha una carente manutenzione ed il 60%  lesioni di tipo strutturale di medio grave livello, più della metà delle scuole esaminate, si trova in zone ad alto rischio sismico e idrogeologico.

Una scuola su tre è stata al centro di attività di vandalismo e il 6% anche di episodi di microcriminalità all’interno degli edifici scolastici, numeri questi che ci fanno pensare alla reale incolumità degli studenti.

Lo stato di….

Aule

Mense

Palestre

Distacchi di intonaco

18%

21%

21%

Segni di fatiscenza

20%

15%

20%

Porte anti-panico

23%

62%

64%

Barriere architettoniche

29%

11%

20%

Finestre non integre

44%

12%

14%

Pavimenti difformi

22%

14%

17%

Fili elettrici scoperti

1%

3%

6%

Cavi volanti

17%

6%

3%

Intervista all’assessore Eleuteri sulla situazione delle scuole di Martinsicuro:

I plessi scolastici nel nostro comune sono in totale 10 suddivisi in 7 scuole Statali e 3 Comunali con un totale di circa 1500 alunni e 170 docenti .

Buon giorno Assessore ci da qualche ragguaglio sullo stato di sicurezza dei poli scolastici di Martinsicuro ?

Dopo il sisma del 2009 avvenuto nella nostra Regione,tutte le strutture della nostra cittadina sono state sottoposte a severi controlli da parte degli enti di controllo preposti, si sono compiute simulazioni antincendio e prove di carico seguendo le vigenti norme sulla sicurezza, tutti i plessi scolastici sono risultati idonei e sicuri, l’asilo Primula di Villa Rosa essendo di nuova costruzione ha ricevuto anche il certificato di antisismicità.

Il personale scolastico ha una formazione sulla sicurezza?

Periodicamente una o due  volte l’anno tutti gli asili nido, scuole elementari e medie del Comune fanno esercitazioni di  evaquazione in caso di incendio o di evento sismico, coordinati dal personale docente che ha ricevuto una adeguata formazione.

Sono presenti nelle palestre comunali e nel palezzatto dello sport defibrillatori semiautomatici che in caso di necessità, possono essere utilizzati dal personale scolastico abilitato al soccorso BLSD e che hanno ricevuto il certificato di idoneità  durante il corso organizzato dalla Croce Verde di Villa Rosa.

Abbiamo anche due insegnanti di asilo abilitate alle manovre di disostruzione pediatrica infantile e sono sempre presenti durante l’orario di mensa.

Il comune di Martinsicuro ha un piano di evacuazione in caso di calamità?

Il Sindaco si avvale del C.O.C “centro operativo comunale” per la direzione e il coordinamento del  soccorso e l’assistenza alla popolazione colpita da calamità naturali,in collaborazione con gli assessori, vigili urbani, carabinieri, vigili del fuoco, croce verde e protezione civile.

Stiamo stipulando una convenzione con la protezione civile di Villa Rosa per pianificare una vera e propria  operazione coordinata di evaquazione in caso di emergnza.

Sono previste opere di ristrutturazione e di riammodernamento imminenti nelle scuole?

Durante un sopralluogo effettuato pochi mesi fà dal Sindaco Camaioni e dall’assessore D’ambrosio abbiamo riscontrato dei problemi presso gli asili di via Franchi e via Strabone, dove si evidenziano delle radici che spuntano dal terreno e che possono essere pericolose  per l’incolumità dei bambini e delle maestre durante le attività ricreative all’interno del giardino.

Abbimo effettuato un primo intervento mettendo in sicurezza e sostituendo giochi ed altalene non in buono stato, ma per quello che riguarda il ripascimento del terreno, dobbiamo aspettare la chiusura delle scuole in quanto il terreno che andremo a sovrapporre dovrà avere delle precise certificazioni sanitarie e inoltre si dovranno rispettare i vincoli paesaggistici previsti dal nostro comune.

Nell’attesa di eseguire questi lavori verranno istallate  a breve termine delle aiule di plastica a protezione delle radici più evidenti e pericolese, l’amministrazione ha provveduto a realizzare dei progetti partecipando a diversi bandi regionali che, se finanziati, permetteranno di ristrutturare le palestre comunali utilizzate dalle scuole nei plessi di piazza Cavour, via Patini, via  Cola d’Amatrice e dall’altra permetteranno un efficentamento energetico mediante sostituzione degli infissi nei plessi di via Battisti e Piazza Cavour.

Vorrei evidenziare anche il nostro impegno per quello che riguarda l’alimentazione dei bambini nelle nostre mense comunali, da quando abbiamo cessato gli appalti con le

 due ditte che ci fornivano cibi pronti, tutti i prodotti che acquistiamo sono a chilometro zero, comperiamo olio di oliva, verdure, frutta e passate di pomodoro da produttori locali che ci garantiscono genuinita e freshezza dei loro alimenti.

Da Gennaio 2015 vorremmo inserire due volte a settimana pesce fresco, che sarà lavorato e fornito da un armatore della zona, tutto questo per permettere ai bambini di avere una dieta bilanciata e controllata come ci richiede la Asl.

Focus

70 anni dalla scoperta del mammut di Scoppito: gli eventi in programma

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mammut 70 anni l'aquila scoppito

Il Museo Nazionale d’Abruzzo a 70 anni dall’eccezionale ritrovamento del fossile nella cava Santarelli di Madonna della Strada, località del Comune di Scoppito, ha organizzato una serie di eventi per celebrare la scoperta.

L’AQUILA – Nel marzo del 1954, presso la cava Santarelli, ubicata in località Madonna della Strada nel Comune di Scoppito, è stato portato alla luce un eccezionale ritrovamento: il mammut oggi esposto al Munda, Museo nazionale d’Abruzzo. Per celebrare i 70 anni della scoperta del mammut di Scoppito, il Munda ha organizzato una serie di eventi.

Il fossile, di 1.300.000 anni, reperto importantissimo della preistoria italiana, fra i più completi d’Europa, ha arricchito enormemente la conoscenza del Patrimonio paleontologico dei grandi mammiferi nel Quaternario sul suolo italiano.

La Mostra documentaria

Le recenti ricerche d’archivio impongono la revisione della data della scoperta. È infatti del 17 marzo 1954 l’informativa dell’Anonima Materiali Argillosi alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise con la quale si comunicava il ritrovamento, da parte degli operai della fornace, dei primi resti. La notizia fu poi diffusa qualche giorno dopo, il 25 marzo, dal Corriere della Sera e ripreso da altre testate i giorni successivi.

Questi passaggi, oltre alle recenti donazioni di foto inedite, oggetto di una mostra documentaria visitabile dal 19 aprile nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco, permettono di ripercorrere le fasi della scoperta, recupero e studio dell’esemplare sotto la direzione della professoressa Angiola Maria Maccagno, direttrice dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma, con la collaborazione di Antonio Ferri nel restauro.

È del 15 novembre 1957 l’importante documento del Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, che dichiara il suo interessamento nel garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco.

L’accessibilità inclusiva

Grazie ad una consolidata collaborazione con l’Accademia di Belle Arti è in corso la realizzazione di due prototipi 3D: uno con  il particolare del cranio e della zanna e l’altro è un modellino di 30 cm del Mammut che vanno ad integrare il disegno in braille già presente nell’attuale allestimento. La progettazione è a cura dei docenti dell’ABAQ Simone Rasetti, Tecniche di modellazione digitale, e Marco Cortopassi, Scenotecnica. È stato effettuato, durante la conferenza stampa, un test di leggibilità con le tecniche di esplorazione tattile di un modellino di prova del cranio e della zanna del Mammut condotte dalla tiflologa non vedente Deborah Tramentozzi. Questa attività di ricerca sulle modalità di apprendimento dell’immagine e dei processi cognitivi nelle persone non vedenti e ipovedenti si avvale della professionalità accademiche del laboratorio di modellazione dell’Accademia di Belle Arti e della tiflodidattica, tramite le tecniche di percezione tattile del rilievo operate dalla tiflologa,  volte a verificare il grado di acquisizione e restituzione dell’immagine, esperita al tatto e successivamente ricostruita nella mente dell’utente.

I modelli 3D tattili potranno essere fruiti anche dai visitatori normovedenti, preziosa opportunità per attivare una sensorialità troppo spesso inibita, anche per la consapevolezza dell’impossibilità di toccare le opere d’arte nel contesto di una visita museale.

Video

Due documenti storici del 1954 appartenenti all’Archivio Luce Cinecittà, che si ringrazia per la concessione di utilizzo: Uscito dalla preistoria, durata 55’’e Lo scheletro di un grosso mammuth trovato presso L’Aquila, segnalato dal Presidente del CdA di Abruzzo film Commission Piercesare Stagni, Rep. Incom. senza sonoro, durata 3’, completano la suggestiva ricostruzione animata del Mammut già in proiezione nel Bastione realizzata dal Segretariato Regionale MiC per l’Abruzzo.

Tecnologia realtà aumentata

È stata possibile la produzione di contenuti digitali 3D fruibili con tecnologia AR core per la ricostruzione 1:1 del Mammuthus Meridionalis. Tramite un QR code sulla pedana, i visitatori potranno avere un’esperienza di visita più dinamica ammirando il Mammut nelle affascinanti forme che aveva quando era in vita. RUP Maria Rita Copersino – Segretariato Regionale MiC -Abruzzo

Convegno scientifico

Nel mese di ottobre avrà luogo un convegno scientifico di rilevanza nazionale “Il Mammut del Castello – Settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene” per condividere i risultati acquisiti attraverso nuove metodologie di indagine e  restauro. Verranno affrontati diversi aspetti scientifici quali l’evoluzione geologica del bacino aquilano, la paleobotanica e paleoclima; il confronto tra il Mammut meridionalis di Madonna della Strada con gli altri elefanti del Pleistocene; lo stato dell’arte della diagnostica e del restauro; l’esemplare nella realtà aumentata 3D e bodymass; i primi risultati della paleopatologia, nonché il tema del ruolo sociale attuale della divulgazione scientifica.

Annullo filatelico

Per rafforzare il potenziale narrativo è stato previsto un annullo filatelico dedicato al Mammut

Accompagnamento didattico

Si sta provvedendo, tramite formazione del personale AFAV curata dai funzionari del Museo, a fornire un servizio di accompagnamento  ai visitatori per una maggiore conoscenza del Mammut.

Premio Fossili regionali

Nel corso della conferenza stampa la direttrice del MuNDA Federica Zalabra ha ricevuto la targa di riconoscimento del Premio Fossili Regionali 2023 al Mammut per la Regione Abruzzo consegnata da due membri del comitato regionale della Società Paleontologica Italiana e la paleonotologa Maria Adelaide Rossi e Marco Romano dell’Università degli Studi della Sapienza. L’iniziativa è nata dalla sinergia tra il gruppo dei giovani della società Palaeontologist in Progress e il Consiglio SPI per favorire la divulgazione e la conoscenza delle ricchezze del patrimonio paleontologico italiano.

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Ancona

A Castelfidardo “Il Condominio Sogni” con Neri Marcorè, promosso dalla Lega del Filo d’Oro

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IL CONDOMINIO SOGNI

ANCONA – Il 13 marzo 2024 alle ore 21, presso il Teatro Astra di Castelfidardo, va in scena lo spettacolo “Il Condominio Sogni”, una produzione della compagnia Il Cantiere dei Sogni, per la regia di Gianni Giorgetti e Marinella Sbiroli, con l’adattamento testi di Francesco Mercurio, l’arrangiamento musicale di Alberto Bodini, i costumi di Fiorisa Bonifazi e le coreografie di Alessia Piscini.

La pièce teatrale, promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro E.T.S. – Ente Filantropico e patrocinata dal Comune di Castelfidardo, con il contributo di Neri Marcorè e il Maestro Leonardo De Amicis – rispettivamente testimonial e ambassador della Fondazione – rappresenta un viaggio emozionante che attraverso il potere dei sogni abbraccia un forte messaggio di inclusione.

La compagnia teatrale “Il Cantiere dei Sogni” è composta da ragazzi e ragazze con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, volontari e attori amatoriali. Grazie alla forza creativa dell’immaginazione, i ragazzi della compagnia riescono a valicare i limiti imposti dalla disabilità: l’attività teatrale rappresenta la possibilità di andare oltre se stessi, oltre il buio e il silenzio, permettendo loro di esprimersi sviluppando le proprie capacità. Sul palcoscenico, infatti, va in scena l’attore, non la sua disabilità e con questo approccio positivo ed inclusivo la compagnia intende mettere sempre al centro la persona, valorizzandola nel suo percorso creativo, che trova espressione nel corpo e quindi nel movimento. Ecco che ogni gesto si trasforma in un potente strumento di comunicazione e autentica espressione, aiutando chi non vede e non sente ad uscire dall’isolamento imposto dalla propria condizione.

“Il lavoro della Lega del Filo d’Oro è da sempre orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Questo stesso approccio inclusivo accomuna la compagnia teatrale Il Cantiere dei Sogni, che porterà in scena un sogno diventato realtà: quello dei nostri ragazzi, che tutti i giorni affrontano la complessa sfida di andare oltre il buio e il silenzio facendoci emozionare per ogni traguardo raggiunto, come questo spettacolo che li vede protagonisti di una importante iniziativa di inclusione”.

“Il Condominio Sogni” è uno spettacolo che con la sua semplicità tocca nel profondo il cuore del pubblico. La trama, ambientata in un condominio, fa riferimento ad un tempo passato, in cui persino sognare era diventato difficile, fino a quando il divino Morfeo, accompagnato dai suoi fratelli Fantaso e Fobetore, decide di intervenire rivoluzionando le vite dei protagonisti, aprendo loro le porte dell’immaginazione onirica e della speranza. L’opera è, di fatto, un’allegoria: racconta dell’isolamento vissuto dalle persone sordocieche durante il lockdown e di quella luce di speranza, rappresentata dalla Lega del Filo d’Oro, che a sua volta è nata da un sogno ambizioso, ovvero quello di portare la luce del sogno a chi, vivendo isolato, non aveva il diritto di sognare. L’opera intende diffondere un forte messaggio di speranza sottolineando che “se puoi sognarlo, allora puoi farlo”. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

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Abruzzo

Il New York Times celebra i vini abruzzesi: «scena vitivinicola entusiasmante»

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articolo del new york times sui vini abruzzesi

Eric Asimov, uno dei più importanti scrittori enoici del panorama statunitense, ha dedicato un articolo del New York Times ai vini abruzzesi: «L’Abruzzo produce tra i migliori vini bianchi d’Italia e i suoi Cerasuolo d’Abruzzo hanno grande personalità».

TERAMO – Cerasuolo e Montepulciano fanno girare la testa anche oltreoceano. Il New York Times ha dedicato un articolo entusiasta ai vini abruzzesi. La penna che l’ha firmato è quella di Eric Asimov, uno dei più celebri e stimati critici enoici a livello globale.

Il suo articolo intitolato “To Find Great Values in Italian Wine, Look to Abruzzo” (Per trovare grandi valori nel vino italiano, guarda all’Abruzzo, ndr) così comincia: «Ciò che sta succedendo nella scena vitivinicola abruzzese è entusiasmante e non solo per quanto riguarda i vini rossi. L’Abruzzo produce tra i migliori vini bianchi d’Italia e i suoi Cerasuolo d’Abruzzo hanno grande personalità».

Nel suo articolo celebra alcune delle tante famiglie che, con grande coraggio e innovazione, stanno apportando un cambiamento all’interno del panorama enologico della regione, esprimendo – al contempo – identità e coerenza con quelle che sono la storia e le tradizioni.

Un ritratto che esprime tenacia ma anche attaccamento al territorio e la voglia di emergere con vini che possono esprimere il carattere delle uve autoctone, dal Montepulciano D’Abruzzo al Trebbiano D’Abruzzo, con vini moderni e profondamente identitari.

“Questo genere di endorsement conferma che stiamo andando nella giusta direzione – dichiara Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – la spinta verso la qualità, la definizione delle sottozone e la revisione dei disciplinari con l’introduzione della menzione superiore aiuteranno i nostri produttori a specializzarsi sempre di più. Auspichiamo una grande crescita per il nostro territorio e siamo contenti che anche Oltreoceano si stiano sempre più interessando ai nostri progetti vitivinicoli.”

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