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Musica&Retroscena

SUFFRAGETTE – La recensione

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Il riconoscimento dei diritti non avviene mai senza lottare e comporta grandi sacrifici soprattutto quando una società si basa su principi patriarcali. Suffragette, il film della regista inglese Sarah Gravon, esprime questa certezza senza nascondersi, mostrando i lati più cruenti, gli schiaffi e i soprusi subiti, fisici e d’opinione. Presentato in Italia al Torino Film Festival è un piccolo significativo riconoscimento di una conquista di cui poco si parla.

Scritto, diretto e prodotto da un team di sole donne Suffragette è  un film intenso e lineare che narra la storia drammatica e coraggiosa del movimento inglese delle suffragette, che agli inizi del novecento lottarono affinché il diritto di voto venisse esteso alle donne.
1912, la vicenda si concentra sul lavoro delle donne di una lavanderia, soggette a turni massacranti per un paga riduttiva rispetto ad un lavoro pericoloso e logorante, donne che segretamente sono protagoniste di azione sovversive, di moderni flash mob per manifestare contro la negazione di un diritto universale.
Le rivendicazioni pacifiche non hanno alcun effetto sui vertici di uno Stato sempre più ottuso e brutale nel reprimere le loro voci e così questo primissimo movimento di emancipazione femminile diventa ancora più audace nell’attuare la propria “crociata”.
Protagoniste sono donne comuni, ma anche personalità colte e benestanti, come la storica leader del movimento Emmeline Pankhurst, interpretata con una breve apparizione da una solidissima Meryl Streep, donne disposte a mettersi in gioco anche a discapito del lavoro e dei rapporti famigliari. Ed è questo fa che Moud, il personaggio principale, per troppo tempo spettatrice consapevole di un sistema che le avvilisce non riconoscendone il valore. Non avendo molte alternative di fronte al muro della Camera dei Comuni, le suffragette muteranno il loro atteggiamento diventando sempre più radicali e attingendo persino alla violenza per innescare il cambiamento.

Un racconto carico di tensione ed emozione, il percorso di militanti indomabili che servendosi del termine che le scherniva sconvolsero la società e un’intera nazione. Da noi l’uscita precede di una settimana l’anniversario del voto delle donne in Italia, il 10 marzo del 1946, e ancora prima la festa delle donne.

Moud Suffragette

Nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia al di sopra i 30 anni che furono così ammesse al voto politico. Solo più tardi, con la legge del 2 luglio 1928, il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito.
In Moud, la protagonista impersonata da Carey Mulligan, traspaiono al tempo stesso la sofferenza e la dignità di queste “eroine”, delle figure stoiche in prima linea per ottenere una libertà sociale e politica, nel film questo aspetto è reso efficacemente cogliendo la motivazione alla base delle loro gesta: la loro non era tanto una rivendicazione di genere quanto la volontà di vedere riconosciuta l’essenza del loro esser persone al pari degli uomini.
La sceneggiatrice Aby Morgan ha dichiarato che la decisione di far un film sulle donne è nata dall’idea di dar spazio a storie che spesso un certo cinema pensa “non meritino di essere raccontate” ed il personaggio di Moud è stato inventato “sia per indagare le motivazioni della lotta di quelle donne sia perché fosse di ispirazione, perché crediamo ci siano molti punti di contatto con il presente”. La regista Sarah Gravon ha ricordato come ci siano ancora 62 milioni di persone che non hanno diritto all’istruzione e si è detta contenta della reazione al film da parte delle giovani donne. Ha sottolineato inoltre come sia stato importante e gratificante esser riusciti a girare delle scene all’interno della Camera dei Comuni. Ancora Aby Morgan  ha evidenziato come occorra insistere sull’importanza della parità, assumendo una posizione radicale che si basi sulla complicità delle donne.

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Rinviato a settembre a Teramo il concerto di De Andrè previsto a Pescara sabato

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concerto de andrè teramo pescara

A causa dell’inagibilità per adeguamento sismico del Teatro D’annunzio salta la data pescarese di Cristiano De André, spostata a Teramo il prossimo 9 settembre. Biglietti per Pescara rimborsabili tramite i circuiti d’acquisto, disponibili quelli per il nuovo spettacolo.

TERAMO – Causa inagibilità del Teatro D’Annunzio di Pescara per adeguamento sismico, il concerto di Cristiano De André previsto sabato 3 agosto è posticipato in Piazza Martiri di Teramo il prossimo 9 settembre alle 21:00. Concerto ospitato all’interno di Teramo Natura Indomita, cartellone degli eventi estivi di Teramo.

Il progettoDe André canta De André” si arricchisce di un nuovo tassello, dopo il successo dei quattro album “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De Andrè canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017) e “De André canta De André – Storia di un impiegato” (2023) e dopo vari tour sold out dedicati ognuno a una parte del repertorio di Fabrizio.

Con “De André #DeAndré – Best Of Live Tour”, Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, porta sul palco il meglio del repertorio finora affrontato, accompagnato dagli insperabili musicisti Osvaldo di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso. Alle tastiere torna Luciano Luisi, che arrangiò i primi due volumi, e alla batteria arriva Ivano Zanotti.

Cristiano stesso, non solo cantautore ma abile polistrumentista, suona la chitarra acustica e classica, il bouzouky, il pianoforte e il violino, accompagnando lo spettatore in un percorso che affronta la grande opera di Fabrizio.

I biglietti acquistati per il live del 3 agosto sono rimborsabili tramite il circuito d’acquisto entro e non oltre lunedì 19 agosto p.v. I biglietti della nuova data saranno disponibili dalle 14:00 di domani, martedì 30 luglio, sui circuiti TicketOne, Ticketmaster e Ciaotickets. Info: 085.9047726 www.besteventi.it

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Fermo

Sabato 20 luglio Noyz Narcos e Salmo al NoSound Fest di Servigliano

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Foto di Giulia Parmigiani.

Il tour HellraiserS che Salmo e Noyz Narcos stanno portando in giro per l’Italia fa tappa al Parco della Pace di Servigliano per il NoSound Fest.

FERMO – Hellraisers, il tour che vede Salmo e Noyz Narcos protagonisti dell’estate live italiana, sabato 20 luglio, alle 21:30, fa tappa al Parco della Pace di Servigliano nell’ambito del NoSound Fest, celebre rassegna organizzata da Best Eventi in collaborazione con il Comune di Servigliano.

La tournée, prodotta da Vivo Concerti, si è aperta il 15 giugno a Fiera Milano Live (Rho). Il tour svelerà finalmente live anche i brani del loro joint album disco di platino “CVLT” e della repack “CVLT – HELLRAISERS”, uscita lo scorso 17 maggio.

Biglietti disponibili sui circuiti TicketOne (www.tickeotne.it), Ticketmaster (www.ticketmaster.it),  Ciaotickets (www.ciaotickets.com) e prima del concerto, dalle 18:30, al botteghino del Parco della Pace.

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Hellraisers è l’occasione perfetta ed imperdibile per gustare tutta l’energia e la carica live di Salmo e Noyz Narcos. I due artisti, pilastri della scena rap, oltre a presentare per la prima volta dal vivo i brani di “CVLT” e “CVLT – HELLRAISERS”, propongono anche i loro più grandi successi, che si alternano in una scaletta mozzafiato.

Lo show riprende l’immaginario del joint album, a partire dalla scenografia che conduce lo spettatore in una storia con diverse sorprese, grazie a un mix tra tecnologia e props scenografiche, dove saranno ripresi molti riferimenti tratti da CVLT. Salmo & Noyz si esibiscono su un palco dove gli oggetti di scena costruiti a mano, come tombe, lampioni desolati e panchine abbandonate, fanno da base allo schermo sullo sfondo – separato solo da un lugubre cancello – in cui si staglia la casa, ormai diventata iconica per i fan. L’ambientazione, con il calar del sole e lo scorrere del concerto, si fa sempre più lugubre, mentre nei due schermi laterali si alternano immagini in presa diretta del pubblico e degli artisti. Questa parte visiva – a cura di Andrea Folino – accompagna la performance dall’inizio alla fine, amplificando la musica e permettendo al pubblico di immergersi totalmente nello show.

CVLT, uscito lo scorso 3 novembre e certificato disco di platino, ha debuttato alla prima posizione nella classifica degli album e dei vinili più venduti mantenendo la posizione per due settimane consecutive. L’ondata generata dall’arrivo del disco ha inoltre superato i confini italiani conquistando la posizione #3 della Spotify Debut Album Global nel primo weekend dalla pubblicazione. La repack “CVLT – HELLRAISERS”, uscita il 17 maggio, arricchisce il progetto discografico con cinque brani inediti e tre collaborazioni d’eccezione con amici e colleghi di lunga data, appartenenti al rap italiano: “HELLRAISERS”, “HOTLINE” feat. Lazza, “RAP MONEY” feat. Guè, “NON MI PASSA” feat. Gemitaiz e “L’ODIO”.

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Sold out il concerto di Gazzelle allo Shock Wave Festival di Francavilla al Mare

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concerto gazzelle francavilla al mare
Foto di Leonardo Mirabilia.

Sabato 20 luglio sul lungomare Paolo Tosti di Francavilla al Mare Gazzelle si esibirà dopo l’apertura affidata a Giuse The Lizia. Al termine, Lacrima Party, «lo show indie più brutto d’Italia».

PESCARA – L’attesa per il concerto di Gazzelle a Francavilla al Mare era tanta ed i biglietti sono andati presto esauriti. Sold out per la tappa del cantante romano allo Shock Wave Festival. Dopo un tour nei palasport e un concerto in un’Arena di Verona totalmente sold out, Gazzelle questa estate è tornato in tour sui palchi dei principali festival d’Italia.

I suoi concerti sono la testimonianza tangibile di un amore incondizionato, vero rituale collettivo che ha stregato in questi anni mezzo milione di persone. Oltre agli appuntamenti estivi, Gazzelle ultimamente ha svelato anche due importanti e speciali eventi per l’estate del 2025: il 7 giugno al Circo Massimo di Roma e il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano. Due prime volte, due nuove sfide, due città importanti per l’artista, che negli anni ha costruito la sua carriera, passo dopo passo, con un unico obiettivo: quello di essere sempre se stesso e far arrivare la sua musica ai cuori di tutta Italia.

Il concerto sarà aperto alle 20:45 da Giuse The Lizia, cantautore di 22 anni nato e cresciuto a Bagheria, in provincia di Palermo, con un album e diverse produzioni alle spalle nelle quali infonde sfumature indie, rock e urban. Al termine dei live il palco dello Shock Wave Festival ospiterà il Lacrima Party, presentato provocatoriamente dagli organizzatori come la «festa indie più brutta d’Italia».

«Immagina una serata nella libertà più totale, dove ascoltare tutti i tuoi pezzi indie preferiti in compagnia dei tuoi migliori amici e poter lasciarti andare a qualsiasi emozione: gioia, tristezza, rabbia, delusione, entusiasmo, amore. Tutto questo è Lacrima». L’evento è nato a fine 2021 a Bologna dalla volontà di 3 ragazzi di creare una famiglia grande quanto l’Italia intera per piangere e ballare assieme la migliore musica Indie Pop italiana. Una festa in cui cantare, sfogarsi e lasciarsi andare come se fossi nella tua cameretta ed ascoltare tutti quegli artisti che non senti alle altre feste».

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