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Abruzzo

ESCLUSIVA – Giostra Cavalleresca di Sulmona, parola all’esperto di cavalli Mario Giacomoni

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La Giostra Cavalleresca di Sulmona quest’anno ha compiuto un quarto di secolo e, per l’occasione, ha deciso di introdurre una grande novità. Insieme al classico giro e gioco di voci degli speaker di Fiorenza Quadraro, Claudio Natale, Venanzio Porziella, Veronica Pagano, Rosario Ciacchi, Vincenzo Tonelli e Michele De Blasis, si è aggiunto anche il commento tecnico di Mario Giacomoni, grande esperto nazionale di corse, cavalli e cavalieri. Il nostro Michele De Blasis ha deciso di intervistarlo a nome della redazione, per capire alcuni segreti della Giostra Cavalleresca di Sulmona e del mondo dei cavalli.


1) Da dove nasce la tua passione verso i cavalli? Parlaci un po’ di te

Nasco nel 1954 a Faenza, la mia famiglia vive a due passi dalla sede di un Rione (il ROSSO) e mia madre è amica d’infanzia dell’allora Caporione. E’ facile che il ragazzino si ritrovi nel contesto e finisca (a chi non garbano i cavalli da piccini) nelle scuderie. Il resto è storia: a sedici anni non ancora compiuti vinco la mia prima gara “storica” (Corsa all’anello di Narmi), nel 1974 vinco il mio primo Niballo, nel 1980 corro a Siena due Palii per la Chiocciola e divento il “Faenza”. Ho vinto 58 giostre ufficiali (sono il cavaliere vivente che ne ha di più), sei Palii a Ferrara (è ancora record e l’ultimo è datato 1985). Sono da vari anni un TES (Tecnico Eventi Storici) della FISE e un delegato, oltre che disegnatore di percorsi e giudice incaricato, della stessa federazione. Mio figlio è Willer Giacomoni, uno che con la lancia ha vinto di tutto e di più, mia figlia Francesca è a sua volta un’istruttrice federale, ma qui parliamo di concorso ippico e dressage che sono altre robe…


2) Da quanto tempo ti dedichi al commento tecnico nelle manifestazioni?

Ho cominciato per scherzo, vista la parlantina che non mi manca e la passione che nutro per il settore. Sono stato a Narni per alcuni anni, a Faenza in diretta televisiva da un decennio, Rocca delle Caminate ed ora ho iniziato con voi a Sulmona. Lavoro anche per il Campionato Giostre Medievali da diversi anni e commento le gare federali quando mi “toccano”.


3) Quali caratteristiche ha la pista di Sulmona rispetto alle altre competizioni? Si può dire che è la più complicata da affrontare?

La più complicata direi di no. E’ una gara molto tecnica, “facile” nel senso che è sinistrorsa e non complica la gestione del cavallo con il cambio di mano sul percorso, è studiata molto bene, è un vero e proprio inseguimento classico che nel finale ha la parvenza di uno scontro. La gara di Sulmona è un misto d’intenti dove ci vedi Faenza, Narni, Foligno e anelli alti “alla marchigiana” (vedi Monterubbiano e/o Servigliano). Gli anelli di dimensioni perfette per questa tipologia di giostrata: né troppo grandi (al bianco non ci tira quasi mai nessuno), né troppo piccoli (il rosso è perfetto sia per questo tipo di lancia che per la “soddisfazione” del cavaliere e del pubblico).


4) Che tipi di cavalli hanno corso alla XXV° edizione della Giostra Cavalleresca?

Sono stati tutti purosangue tranne quello del Sestiere di porta Filiamabili. Il cavallo che hanno sfoggiato si chiama Tropico, è un anglo arabo ma non di eccelsa qualità. A Sulmona hanno corso molti cavalli di grande livello ed alcuni ci hanno anche vinto, ricordo per esempio: Furmine, Nanbo King e Manbo de Bonorva.


5) Ormai da anni si è creata una competizione incredibile tra i vari cavalieri, a Sulmona abbiamo visto gareggiare i migliori d’Italia. Quali sono le scuole migliori per diventare un cavaliere di fama nazionale?

“Scuole” è una parola che in molti usiamo che non chiarisce bene il concetto. Molte città di Giostra hanno scuderie che si cimentano nella preparazione dei cavalieri locali, il problema è che molti di questi cavalieri sanno poi fare bene il proprio “gioco”. Se proprio ne vogliamo indicarne qualcuna ricordiamo quella folignate e quella faentina (da questa poi proviene la narnese). A Sulmona vengono sempre i migliori cavalieri, come vedi gareggiano tutte e tre queste scuderie.


6) Ti senti di dare qualche consiglio per migliorare la Giostra Cavalleresca di Sulmona?

Un solo consiglio: lavorare per ridurre i tempi morti. Non è facile, ma col cronometro alla mano si può fare. Per esempio, domenica sera era ovvio che ci dovessero essere gli anelli luminosi: per questa decisione si è perso molto tempo.

Teramo

«Quartiere Anfiteatro a rischio idrogeologico», l’interrogazione delle opposizioni a Martinsicuro

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quartiere anfiteatro martinsicuro

Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune ed Europa Verde hanno presentato al sindaco Massimo Vagnoni un’interrogazione relativa al rischio idrogeologico al Quartiere Anfiteatro: «è il sito scelto per la nuova scuola dell’infanzia».

TERAMO – Le opposizioni sollevano dubbi sul sito scelto scelto per la nuova scuola dell’infanzia a Martinsicuro: hanno presentato un’interrogazione al sindaco Vagnoni in merito al rischio idrogeologico del Quartiere Anfiteatro. Lo ha fatto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale la consigliera Simona Lattanzi, «anche a nome di Marta Viola assente giustificata».

Uno in particolare è il punto critico contro il quale Europa Verde e Bene Comune puntano il dito: Fosso Garzia. «In caso di eventi meteoclimatici estremi, le acque meteoriche potrebbero tracimare dal fosso Garzia e invadere l’area dove è in costruzione la nuova Scuola dell’Infanzia. Il fosso Garzia, dalla Strada Statale 16 Adriatica al Cavatone, è interamente cementificato per una lunghezza di oltre km.1, larghezza mt. 3, insufficiente a contenere le acque di piena che tracimerebbero occupando l’abitato del quartiere e quindi anche la nuova Scuola dell’Infanzia, come è già accaduto in passato. Il Fosso Garzia fa tre curve ad angolo retto nella zona di via Teramo, prima di collegarsi perpendicolarmente con il Cavatone. Questa caratteristica non permette il deflusso regolare delle acque e pertanto il rischio reale di esondazione va evitato».

Pertanto, a detta delle opposizioni, «per assicurare la protezione degli abitanti e della comunità scolastica, l’Amministrazione comunale deve emanare un bando per la realizzazione di un progetto idraulico capace di restituire al Fosso Garzia maggiore ampiezza, profondità e andamento curvilineo».

«Il PAI (Piano Assetto Idrogeologico) del Tronto prevede, in caso di esondazione del fiume, l’arrivo delle acque a via Colombo e via Teramo. In caso di congiungimento delle due piene, Garzia e Tronto, le acque del Cavatone, non trovando espansione per l’impermeabilizzazione del terreno occupato da strade e costruzioni abitative, potrebbero causare danni ingenti a persone e cose. La rete dei fossi e dei canali dell’intero territorio di Martinsicuro – concludono Viola e Lattanzi – va rivisitata alla luce dei cambiamenti climatici e del PAI, per cui l’Amministrazione comunale non può non tenere conto di questa emergenza che è la principale priorità».

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Teramo

Anche asili e scuole di Martinsicuro sono in attesa del Giro: mostre e concorsi

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scuole martinsicuro giro d'italia

I bimbi della scuola Paritaria e dell’asilo nido comunale Primula si sono cimentati in questi giorni in mostre e realizzazioni dedicate alla corsa in rosa, mentre per i ragazzi dell’Isc Sandro Pertini è stato indetto un concorso ad hoc che ha visto coinvolte le classi di ogni ordine e grado. Il sindaco Vagnoni: «data l’importanza del Giro d’Italia abbiamo voluto coinvolgere tutti i bambini delle scuole di Martinsicuro».

TERAMO – Aspettando il Giro d’Italia, anche le scuole di Martinsicuro si preparano al grande evento. I bimbi della scuola Paritaria e dell’asilo nido comunale Primula si sono cimentati in questi giorni in mostre e realizzazioni dedicate al Giro d’Italia, mentre per i ragazzi dell’Isc Sandro Pertini è stato indetto un concorso ad hoc che ha visto coinvolte le classi di ogni ordine e grado. La premiazione si terrà lunedì 13 maggio in sala consiliare con la partecipazione straordinaria dell’orchestra dell’I.c. Grande.

«Abbiamo voluto coinvolgere per il Giro d’Italia tutti i bambini della città considerata l’eccezionalità e l’unicità dell’evento – dichiarano la consigliera Isabel Marchegiani e il sindaco Massimo Vagnoni – Il nostro intento è stato quello di far conoscere loro il mondo ed i valori del Giro d’Italia, che quest’anno vivrà la sua edizione numero 107, e di avvicinarli il più possibile all’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile, al rispetto per l’ambiente, ai temi della sicurezza e dell’educazione alimentare e stradale.
Grande è stata la partecipazione riscontrata da parte di tutti i bimbi e di tutte le bimbe nonché l’impegno profuso da parte di tutto il corpo docente che non può che riempirci di gioia e soddisfazione».

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Abruzzo

Più di 1700 reperti storici recuperati dai Carabinieri nel 2023

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nucleo tutela patrimonio culturale l'aquila 2023 2

Il Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila ha reso noto il bilancio delle attività investigative svolte nel 2023: 6 denunce per furto, 21 persone indagate a vario titolo, 75 beni antiquariali archivistici e librari e 1681 reperti archeologici e paleontologici recuperati.

L’AQUILA – Ha solo tre anni, ma è cresciuto abbastanza in fretta il Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila, che ha competenza su Abruzzo e Molise e che oggi ha reso noto il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2023 a contrasto e repressione di fenomeni criminali quali scavi clandestini, furti di beni culturali e contraffazione di opere d’arte.

Le attività del TPC hanno potuto contare sull’ausilio di altri reparti dell’Arma, come il 5° e il 16° Nucleo Elicotteri di Pescara e Rieti, il Nucleo Subacquei di Pescara e sul lavoro in sinergia con il personale delle Soprintendenze, degli Archivi e delle Diocesi. In questo modo sono state monitorate 99 aree aree archeologiche e zone tutelate da vincoli paesaggistici o monumentali, mentre i controlli in esercizi commerciali di settore come mercatini, esercizi antiquariali e fiere sono stati 54. 2 quelli museali.

Tra le attività più importanti del Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di L’Aquila nel 2023, la restituzione di una campana in bronzo risalente al 1864 alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Ripabottoni, rinvenuta da privati nell’abitazione di un congiunto defunto e restituita alla comunità, il sequestro del tomo del 1662 intitolato “Gesta Virtutes et miracula B. Ioannis a Capestrano”, sottratto in epoca imprecisata dalla Biblioteca del Convento Francescano di Artena, la restituzione del dipinto raffigurante l’immacolata concezione alla Parrocchia di San Paolo Apostolo di Fiamignano, risalente al XVIII secolo.

Nel corso di tre distinte perquisizioni sono stati recuperati un tabernacolo in pietra risalente al XVI-XVII sec., oggetto di furto all’interno del Monastero della Beata Antonia, sito a L’Aquila, 144 beni di natura archeologica, 12 documenti archivistici risalenti al 1600-1800 e 2 dipinti olio su tavola, risalenti al 1600 di provenienza delittuosa.

A Basciano, in collaborazione con alcuni residenti, sono state recuperate quattro iscrizioni su pietra risalenti all’età romana e provenienti originariamente dal locale sito archeologico Vicus di San Rustico. I reperti, grazie alla proficua sinergia fra le istituzioni, sono stati esposti da luglio a dicembre 2023 nel Palazzo Comunale di Basciano. Infine a Chieti, a seguito di un’attività di monitoraggio dei siti di e-commerce coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, sono state sequestrate varie monete di natura archeologica e nello specifico monete d’argento di epoca Repubblicana e di età imperiale, monete di epoca tardoantica e di esemplari medioevali delle zecche dell’Italia centrale orientale (zecche di Ancona, Guardiagrele e Chieti).

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