MARTINSICURO – Come si affronterà la nuova stagione turistica a fronte delle nuove norme di sicurezza e quanto e come stanno risentendo della crisi pandemica gli stabilimenti balneari nella fase 2? Questa volta, la struttura protagonista della nostra inchiesta è UMA Beach Club. Il titolare Carlo Corsi ha fatto luce sulle misure che si stanno mettendo in pratica per poter affrontare l’estate in spiaggia.
<<Appena si è venuta a creare questa situazione agli inizi di marzo – afferma Corsi –abbiamo innanzitutto cambiato le politiche di cancellazione per le prenotazioni, portandole da trenta giorni a quattordici giorni con penali. Dopodiché ci siamo evoluti in base ai decreti e abbiamo deciso di cancellare tutte le more legate alla cancellazione di queste, dando la possibilità ai clienti di richiederci anche un voucher>>.
Per quanto riguarda la gestione della spiaggia invece: <<anche prima del Covid, gli ombrelloni venivano piantati già a cinque metri tra le file e a quattro metri tra ombrelloni, quindi siamo all’interno delle linee guida dettate dal Governo e dalla Regione Abruzzo>>. E continua: <<ora ci stiamo attrezzando installando erogatori di gel sanificante e a breve compreremo una pompa manuale per la sanificazione giornaliera dei lettini. Saranno montati anche cartelli informativi sul buon senso civico da tenere all’interno del nostro stabilimento>>.
Per quanto riguarda le prenotazioni, Corsi ci informa di un blocco delle prenotazioni durante l’inizio della pandemia. Tuttavia: <<quando si è entrati nella Fase 2, abbiamo cominciato a ricevere qualche altra prenotazione>>. La diminuzione stimata è del 30%.
Lo Chalet UMA Beach è stimato soprattutto per il suo servizio di ristorazione che verrà mantenuto ma con qualche trasformazione, a fronte delle nuove norme anti-assembramento. Afferma Corsi: <<abbiamo deciso di usare una delle terrazze, da principio utilizzate per il servizio bar, per il servizio ristorazione sempre garantendo la distanza di sicurezza di un metro tra i tavoli>>. Ma non sarà l’unica novità. Infatti, dice il nostro titolare: <<siamo in trattativa con una web App per attivare un servizio delivery, che consentirà ai nostri clienti di poter prenotare direttamente sotto l’ombrellone attraverso un Menu elettronico>>.
Ma quanto costerà agli stabilimenti balneari nella fase 2, in termini di fatturato, riaprire? Secondo Corsi: <<sicuramente non ci sarà un guadagno. Tuttavia, ciò che ci ha spinto a riaprire e a non arrenderci, è stata la paura di andare troppo in perdita. Almeno in questo modo, si spera di riuscire a sopperire a quelli che sono i normali costi di gestione>>.