Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune ed Europa Verde hanno presentato al sindaco Massimo Vagnoni un’interrogazione relativa al rischio idrogeologico al Quartiere Anfiteatro: «è il sito scelto per la nuova scuola dell’infanzia».
TERAMO – Le opposizioni sollevano dubbi sul sito scelto scelto per la nuova scuola dell’infanzia a Martinsicuro: hanno presentato un’interrogazione al sindaco Vagnoni in merito al rischio idrogeologico del Quartiere Anfiteatro. Lo ha fatto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale la consigliera Simona Lattanzi, «anche a nome di Marta Viola assente giustificata».
Uno in particolare è il punto critico contro il quale Europa Verde e Bene Comune puntano il dito: Fosso Garzia. «In caso di eventi meteoclimatici estremi, le acque meteoriche potrebbero tracimare dal fosso Garzia e invadere l’area dove è in costruzione la nuova Scuola dell’Infanzia. Il fosso Garzia, dalla Strada Statale 16 Adriatica al Cavatone, è interamente cementificato per una lunghezza di oltre km.1, larghezza mt. 3, insufficiente a contenere le acque di piena che tracimerebbero occupando l’abitato del quartiere e quindi anche la nuova Scuola dell’Infanzia, come è già accaduto in passato. Il Fosso Garzia fa tre curve ad angolo retto nella zona di via Teramo, prima di collegarsi perpendicolarmente con il Cavatone. Questa caratteristica non permette il deflusso regolare delle acque e pertanto il rischio reale di esondazione va evitato».
Pertanto, a detta delle opposizioni, «per assicurare la protezione degli abitanti e della comunità scolastica, l’Amministrazione comunale deve emanare un bando per la realizzazione di un progetto idraulico capace di restituire al Fosso Garzia maggiore ampiezza, profondità e andamento curvilineo».
«Il PAI (Piano Assetto Idrogeologico) del Tronto prevede, in caso di esondazione del fiume, l’arrivo delle acque a via Colombo e via Teramo. In caso di congiungimento delle due piene, Garzia e Tronto, le acque del Cavatone, non trovando espansione per l’impermeabilizzazione del terreno occupato da strade e costruzioni abitative, potrebbero causare danni ingenti a persone e cose. La rete dei fossi e dei canali dell’intero territorio di Martinsicuro – concludono Viola e Lattanzi – va rivisitata alla luce dei cambiamenti climatici e del PAI, per cui l’Amministrazione comunale non può non tenere conto di questa emergenza che è la principale priorità».