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Abruzzo

Donazioni di organi, il Mazzini fra gli otto ospedali del progetto “Condividi Covid”

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TERAMO – L’ospedale di Teramo è uno degli  otto in Italia a far parte del progetto nazionale “Condividi Covid”. Nonostante la pandemia, infatti, la rete nazionale trapianti è stata in grado di assicurare non solo continuità assistenziale ai pazienti, ma  realizzare interventi all’avanguardia come i primi trapianti da donatori SARS-CoV-2 positivi (8 trapianti  tra novembre 2020 ed gennaio 2021). 

E una delle otto donazioni è avvenuta a gennaio al Mazzini.

Il 29 marzo si è tenuto l’incontro conclusivo  del progetto “Condividi Covid”  fra gli 8 ospedali d’Italia, fra cui quello di Teramo,  in cui sono avvenuti i prelievi d’organo. Sono stati valutati risultati e procedure in modo da arrivare, in entro breve tempo, a una “buona pratica” condivisa in tutto il Paese. “Gli operatori sanitari hanno ridefinito una relazione diversa con i familiari dei pazienti in un percorso innovativo come la donazione Covid: l’impossibilità di accedere in ospedale rende tutto il percorso donativo più complesso soprattutto per quanto riguarda la relazione con le famiglie. Molto è affidato alle attrezzature tecnologiche”, spiega Santa De Remigis, coordinatrice aziendale di donazioni e trapianti, “e i metodi innovativi che ogni ospedale ha individuato sono stati condivisi nel gruppo di lavoro nazionale”.

“La donazione di organi da pazienti Covid”, dichiara il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “ha un forte valore sociale perché, grazie al gesto generoso dei familiari,  dà modo di sopravvivere a una popolazione che è immunizzata dal coronavirus. Inoltre le procedure di sicurezza  del percorso individuato per questo tipo di donazione dimostrano l’adeguatezza dei protocolli Covid del nostro ospedale”.

Il processo donativo riguarda molti reparti e servizi, del Dea e di tutto l’ospedale, che hanno saputo fare lavoro di squadra e che hanno condiviso le procedure di sicurezza Covid , a partire dalle modalità relazionali con le famiglie, cioè la comunicazione di morte e la proposta donazione .

Ovviamente il trapianto avviene su pazienti selezionati, cioè che hanno determinate caratteristiche cliniche valutate da clinici e medici trapiantatori,  che hanno avuto il Covid e che hanno bisogno di un organo in urgenza. Donazione e trapianto Covid sono avvenuti secondo i criteri specifici del nuovo protocollo del Centro nazionale trapianti.

“L’11 aprile è la giornata nazionale per la donazione e il trapianto degli organi e tessuti”, aggiunge il direttore generale, “un momento di riflessione importante per una Asl che ha sempre posto particolare attenzione alle donazioni. Dall’inizio dell’anno sono stati tre i prelievi d’organo avvenuti nella nostra Asl: quello di inizio  gennaio da paziente positivo, uno a fine gennaio di fegato all’ospedale di Sant’Omero e l’ultimo avvenuto il 26 marzo all’ospedale di Atri,  che ha donato i reni e il fegato. Questi due ultimi entrambi da donatori negativi”.

“Il consenso rimane un punto critico del processo donativo: se non dato in vita, la scelta rimane al congiunto che si trova nel momento peggiore della propria esistenza, cioè la perdita del proprio caro, se donare o meno. E’ possibile dare il consenso in vita sia attraverso il rinnovo della carta di identità con il progetto “Una scelta in Comune”, all’ufficio Urp della Asl e alle associazioni dedicate”, conclude la coordinatrice aziendale delle donazioni e trapianti

Teramo

Convocato per il 30 luglio il Consiglio Comunale a Martinsicuro

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Lo ha comunicato il presidente Umberto Tassoni. Seconda convocazione per il giorno successivo.

TERAMO – Si riunirà il prossimo 30 luglio alle 13:15 in prima convocazione ed il giorno successivo alla stessa ora in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Martinsicuro, come reso noto dal presidente Umberto Tassoni.

Due gli appuntamenti all’ordine del giorno:

  • Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. a.d. lgs. n. 267/200 – sentenza Tribunale di Teramo n. 1253/2023
  • Assestamento generale di Bilancio 2024/2026 e verifica degli equilibri ai sensi degli artt. 175, comma 8 e193 del d. lgs. n. 267/2000

La seduta del Consiglio Comunale può essere seguita in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

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Abruzzo

In arrivo il primo weekend da bollino rosso: Anas sospende 900 cantieri

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Per far fronte al primo grande esodo estivo, Anas ha comunicato che circa il 70% dei cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade è stato sospeso. Alcuni però restano inamovibili.

TERAMO – Dal 27 luglio al 3 settembre verranno sospesi 906 cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade del Paese, pari al 70% di quelli attualmente attivi. Lo ha comunicato Anas, spiegando di aver preso questa decisione per agevolare il traffico durante il periodo dell’esodo estivo.

«In vista dell’esodo estivo – ha spiegato l’Amministratore Delegato Aldo Isi – abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Non tutti i cantieri presenti sulle autostrade però potranno essere sospesi e per conoscere quali sono quelli inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo Estivo.

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Pescara

L’omicidio di Thomas era premeditato, il movente un debito da 70 euro

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Il ragazzo sedicenne ucciso a Pescara sarebbe caduto in un agguato: il branco lo stava cercando per un debito da 70 euro legato allo spaccio di hashish. E’ quanto emerso dalle analisi dei cellulari dei presunti killer e e dei loro complici.

PESCARA – L’omicidio di Thomas Luciani, il sedicenne brutalmente ucciso in un parco nel centro di Pescara lo scorso 23 giugno, sarebbe stato premeditato. Il ragazzo non avrebbe incontrato casualmente i suoi assassini, ma questi sarebbero stati sulle sue tracce , in una sorta di caccia all’uomo. A tradirlo, un selfie nei pressi della stazione, che ha fornito indizi sulla sua posizione a chi lo stava cercando. Il motivo, un debito da 70 euro.

Per l’omicidio di Thomas sono stati fermati due ragazzi, coetanei della vittima. Insieme a loro, erano presenti altri quattro ragazzi. Dopo averlo accoltellato a morte, lo hanno lasciato agonizzante, tra le sterpaglie, non lontano dalla stazione centrale di Pescara. Poi sono andati al mare.

Thomas, originario di Rosciano, ma ospite di una comunità molisana, avrebbe utilizzato i 70 euro che il branco gli aveva affidato per acquistare hashish, per divertirsi con gli amici a Pescara nel fine settimana. Il sabato il presunto omicida ha provato più volte a mettersi in contatto con lui, ma aveva il telefono spento, anche per non dover rispondere alla comunità. La domenica il ragazzo viene immortalato in un selfie caricato sui social da un amico, nei pressi della stazione. Il branco esce a cercarlo. Uno dei due presunti killer ha un coltello con sé. Nei piani di Thomas ci sarebbe quella di far ritorno alla comunità che lo ospita. E’ in cerca di 10 euro per il treno per Vasto, dove abita la sua ragazza. Da lì, avrebbe raggiunto Campobasso. Il treno partiva alle 18:00. Attorno alle 17:00 però il ragazzo ha incontrato i suoi assassini ed è stato ucciso in un parco.

E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti tramite l’ascolto delle testimonianze e l’analisi dei telefoni cellulari delle persone coinvolte, tutte minorenni. A far propendere per l’ipotesi dell’agguato premeditato sono due elementi in particolare: la foto che ritrae Thomas nei pressi del luogo del delitto, poche ore prima del suo omicidio, e un video che lo ritrae in sella ad uno scooter in compagnia di uno dei presunti assassini, nel 2023. Questi aveva dichiarato di non conoscere l’identità della vittima.

Il gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cristina Tettamanti, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali di uno dei due sedicenni indagati per l’omicidio, che resta dunque nel carcere minorile di Bari: non sarebbero emersi indizi e circostanze utili, secondo il giudice, a far dubitare della capacità di intendere e di volere del minore, quanto piuttosto una fredda determinazione nel commettere l’azione delittuosa. Per i legali il ragazzo è a rischio suicidio. L’altro sedicenne indagato si trova attualmente nell’istituto penale minorile di Roma.

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