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Abruzzo

Guerra in Ucraina: l’Abruzzo si mobilita in aiuto dei profughi

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L’AQUILA – “L’Abruzzo è pronto ed accogliente. Ancora una volta abbiamo di fronte una grande sfida. Siamo chiamati a gestire la fase dell’arrivo dei cittadini ucraini, una dura prova che stiamo cercando di affrontare nel migliore dei modi, mobilitandoci sul fronte dell’assistenza sanitaria oltre a garantire alloggiamento e spostamento logistico. Del resto, nessuno è in grado di prevedere la fine di questa emergenza”.

Un  forte segnale di solidarietà al popolo ucraino arriva così dal presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che questa mattina, a L’Aquila, nella sede della Protezione civile regionale, alla presenza dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì ha riunito Prefetti, questori, direttori delle Asl e associazione dei Comuni per fare il punto sugli arrivi di cittadini ucraini dalle zone di guerra e definire le modalità di accoglienza in sicurezza, anche nel rispetto delle normative in vigore sul contenimento dei contagi da Covid-19.  Tanti i temi sul tavolo: trasporto, assistenza sanitaria, alloggi, spese e anticipazioni di cassa. Il presidente della Regione, in qualità di commissario delegato, ha nominato quale soggetto attuatore l’Agenzia di Protezione civile regionale, nella persona del direttore Mauro Casinghini, per coordinare l’organizzazione del sistema territoriale per gli interventi e per le attività di soccorso e assistenza ai nuovi arrivi.

“Oggi abbiamo riunito tutti gli attori istituzionali –ha proseguito Marsilio – Il direttore Casinghini, come soggetto attuatore opererà sempre in stretto coordinamento con le Prefetture. Sono stati individuati otto punti filtro che faranno capo agli hub vaccinali già esistenti e strutturati: Avezzano, Sulmona, L’Aquila, Chieti, Lanciano, Pescara, Teramo con possibilità di aprire anche a Roseto. Qui cercheremo di indirizzare tutti coloro che arriveranno e coloro che, già da alcuni giorni, hanno raggiunto parenti ed amici in Abruzzo, quella comunità ucraina già integrata sul territorio. La loro presenza dovrà essere segnalata. Subito dopo saranno indirizzati verso queste strutture dove saranno invitati a vaccinarsi e dove, attraverso un tampone antigenico, verrà verificata la loro condizione di salute dal momento che si tratta di una popolazione con una percentuale molto bassa di vaccinazioni. Si prevede un afflusso importante: si stima arrivino centinaia di migliaia di profughi. Nella ipotesi peggiore si potrebbe arrivare a più di 10mila in tutto l’Abruzzo, se la guerra dovesse andare avanti. Speriamo che questa tendenza si possa invertire ma dobbiamo essere pronti a tutto”.

Dunque, alla solidarietà espressa con le parole ora segue quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare l’Abruzzo di fronte ad una emergenza simile. Una solidarietà che è anche impegno concreto come dimostra il confronto avuto questa mattina con il capo della Protezione civile regionale, Mauro Casinghini, nella riunione operativa. “Il modello di gestione di protezione civile– ha detto Casinghini – prevede il massimo coordinamento tra tutte le strutture chiamate ad intervenire in questa emergenza, in particolare con le Prefetture, le Asl e i Comuni. Abbiamo definito le priorità ed i primi interventi. Dobbiamo prepararci ora alla gestione di flussi più cospicui di quelli attualmente in arrivo in Abruzzo. Un modello che permetterà di esprimere la solidarietà nei confronti della popolazione Ucraina in fuga dalla guerra, garantendo sicurezza ed accoglienza già dal momento del loro arrivo da noi. In tal senso, insieme alle autorità locali e di Polizia, dovremo individuare i flussi e guidarli verso dei punti strategici, dove verranno presi in consegna sul piano sanitario e logistico”.

Teramo

Convocato per il 30 luglio il Consiglio Comunale a Martinsicuro

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Lo ha comunicato il presidente Umberto Tassoni. Seconda convocazione per il giorno successivo.

TERAMO – Si riunirà il prossimo 30 luglio alle 13:15 in prima convocazione ed il giorno successivo alla stessa ora in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Martinsicuro, come reso noto dal presidente Umberto Tassoni.

Due gli appuntamenti all’ordine del giorno:

  • Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. a.d. lgs. n. 267/200 – sentenza Tribunale di Teramo n. 1253/2023
  • Assestamento generale di Bilancio 2024/2026 e verifica degli equilibri ai sensi degli artt. 175, comma 8 e193 del d. lgs. n. 267/2000

La seduta del Consiglio Comunale può essere seguita in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

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Abruzzo

In arrivo il primo weekend da bollino rosso: Anas sospende 900 cantieri

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Per far fronte al primo grande esodo estivo, Anas ha comunicato che circa il 70% dei cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade è stato sospeso. Alcuni però restano inamovibili.

TERAMO – Dal 27 luglio al 3 settembre verranno sospesi 906 cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade del Paese, pari al 70% di quelli attualmente attivi. Lo ha comunicato Anas, spiegando di aver preso questa decisione per agevolare il traffico durante il periodo dell’esodo estivo.

«In vista dell’esodo estivo – ha spiegato l’Amministratore Delegato Aldo Isi – abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Non tutti i cantieri presenti sulle autostrade però potranno essere sospesi e per conoscere quali sono quelli inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo Estivo.

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Pescara

L’omicidio di Thomas era premeditato, il movente un debito da 70 euro

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Il ragazzo sedicenne ucciso a Pescara sarebbe caduto in un agguato: il branco lo stava cercando per un debito da 70 euro legato allo spaccio di hashish. E’ quanto emerso dalle analisi dei cellulari dei presunti killer e e dei loro complici.

PESCARA – L’omicidio di Thomas Luciani, il sedicenne brutalmente ucciso in un parco nel centro di Pescara lo scorso 23 giugno, sarebbe stato premeditato. Il ragazzo non avrebbe incontrato casualmente i suoi assassini, ma questi sarebbero stati sulle sue tracce , in una sorta di caccia all’uomo. A tradirlo, un selfie nei pressi della stazione, che ha fornito indizi sulla sua posizione a chi lo stava cercando. Il motivo, un debito da 70 euro.

Per l’omicidio di Thomas sono stati fermati due ragazzi, coetanei della vittima. Insieme a loro, erano presenti altri quattro ragazzi. Dopo averlo accoltellato a morte, lo hanno lasciato agonizzante, tra le sterpaglie, non lontano dalla stazione centrale di Pescara. Poi sono andati al mare.

Thomas, originario di Rosciano, ma ospite di una comunità molisana, avrebbe utilizzato i 70 euro che il branco gli aveva affidato per acquistare hashish, per divertirsi con gli amici a Pescara nel fine settimana. Il sabato il presunto omicida ha provato più volte a mettersi in contatto con lui, ma aveva il telefono spento, anche per non dover rispondere alla comunità. La domenica il ragazzo viene immortalato in un selfie caricato sui social da un amico, nei pressi della stazione. Il branco esce a cercarlo. Uno dei due presunti killer ha un coltello con sé. Nei piani di Thomas ci sarebbe quella di far ritorno alla comunità che lo ospita. E’ in cerca di 10 euro per il treno per Vasto, dove abita la sua ragazza. Da lì, avrebbe raggiunto Campobasso. Il treno partiva alle 18:00. Attorno alle 17:00 però il ragazzo ha incontrato i suoi assassini ed è stato ucciso in un parco.

E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti tramite l’ascolto delle testimonianze e l’analisi dei telefoni cellulari delle persone coinvolte, tutte minorenni. A far propendere per l’ipotesi dell’agguato premeditato sono due elementi in particolare: la foto che ritrae Thomas nei pressi del luogo del delitto, poche ore prima del suo omicidio, e un video che lo ritrae in sella ad uno scooter in compagnia di uno dei presunti assassini, nel 2023. Questi aveva dichiarato di non conoscere l’identità della vittima.

Il gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cristina Tettamanti, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali di uno dei due sedicenni indagati per l’omicidio, che resta dunque nel carcere minorile di Bari: non sarebbero emersi indizi e circostanze utili, secondo il giudice, a far dubitare della capacità di intendere e di volere del minore, quanto piuttosto una fredda determinazione nel commettere l’azione delittuosa. Per i legali il ragazzo è a rischio suicidio. L’altro sedicenne indagato si trova attualmente nell’istituto penale minorile di Roma.

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