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Pesaro-Urbino

Pesaro, proponeva investimenti “green” inesistenti: perquisizioni e sequestri della GdF

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PESARO – Gli investitori venivano attirai con la promessa di facili guadagni e pensando di investire nell’ambiente e nell’ecologia. Ma più che di “green” si trattava di muffa, seconde le indagini della Guardia di Finanza. Gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pesaro infatti, nell’ambito dell’operazione “Green Scam” hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso la casa, e sede operativa, del responsabile di un’organizzazione internazionale che proponeva investimenti finanziari. L’uomo, pesarese di 49 anni, si professava come il leader di una rete internazionale e attraverso social network e siti web proponeva, senza autorizzazioni e abilitazioni per operare sui mercati finanziari italiani, investimenti che le fiamme gialle hanno considerato non solo illeciti, ma anche potenzialmente fraudolenti. In base alle accuse della Guardia di Finanza di Pesaro, proponeva investimenti “green” inesistenti e promettendo futuri ingenti guadagni in criptovalute.

L’uomo è stato interdetto dall’esercizio della professione per 12 mesi. Secondo le accuse avrebbe compiuto abusivismo finanziario proponendo investimenti di varia natura. Innanzitutto, in una sedicente criptovaluta coniata ad hoc, denominata CSR. In base alle ricostruzioni delle fiamme gialle, veniva applicato l’oramai famigerato “schema Ponzi”, secondo il quale, le vittime venivano coinvolte nel finanziamento di un progetto, di fatto inesistente, con la promessa di ingenti guadagni futuri. Nello specifico, l’opera da realizzare era un “avveniristico” progetto industriale ecologico, finalizzato a trasformare la plastica in bio-carburante. Al momento questa invenzione non è ancora stata ultimata.

L’organizzazione operava attraverso diverse società fittizie che avevano dichiarato la propria sede ad Amsterdam e Bangkok, ma che facevano capo ad un unico gruppo. Centinaia le persone che hanno effettuato bonifici su conti correnti siti in Estonia e Olanda riconducibili al gruppo. Il sito web e i canali attraverso cui il pesarese responsabile dell’organizzazione proponeva i suoi investimenti sono stati oscurati dalla Consob.

Le indagini sono ancora in corso per risalire a tutti i conti bancari impiegati e anche per chiarire le posizione dei diversi “influencer” che hanno prestato nome e volto per promuovere gli investimenti “green” inesistenti, ricevendo dal “leader” di Pesaro commissioni in denaro e criptovalute.

Marche

Caporalato, estorsione, sfruttamento e truffa nei distributori di carburante nelle Marche: 3 arresti e sequestri per 2 milioni

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In seguito ad un’operazione congiunta di Guardia di Finanza e Nucleo Ispettorato del Lavoro, i titolari e gestori di una rete nazionale di distributori di carburante sono stati arrestati. Sequestrati quattro impianti presenti in territorio marchigiano.

PESARO-URBINO – Su richiesta del Gip di Pesaro i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con i colleghi di Ancona e Macerata, hanno arrestato tre persone, titolari e gestori di una rete nazionale di distributori di carburante, ed hanno sequestrato quattro impianti presenti nelle Marche, per un valore di oltre 2 milioni di euro, per caporalato, truffa, estorsione e sfruttamwento dei lavoratori.

L’operazione denominata “Manda foto” ha preso avvio all’inizio dello scorso anno in seguito alle verifiche fiscali in materia di accise ed altre imposte dirette sui consumi, eseguite dalle fiamme gialle in un distributore della categoria “pompe bianche”, detta anche “no logo”, ovvero non appartenente alle grandi compagnie petrolifere. In quell’occasione i finanzieri sorpresero un lavoratore in nero e palesi condizioni di sfruttamento del lavoro. Gli approfondimenti hanno portato a scoperchiare un sistema di caporalato, sfruttamento ed estorsione.

I responsabili individuati dagli inquirenti sono gli amministratori di un gruppo societario campano ed un referente di zona, che fungeva da “caporale”. I dipendenti erano costretti a turni massacranti, senza pause, ferie o permessi, con paghe di gran lunga inferiori al minimo salariale previsto, spesso elargite con fatica.

Carabinieri e Finanzieri hanno documentato, grazie ad intercettazioni e pedinamenti, lo sfruttamento dei lavoratori, i quali vivevano all’interno di sgabuzzini presenti nei distributori nei quali lavoravano, in condizioni igienico-sanitarie precarie.

I lavoratori, tutti extracomunitari, erano costretti a provare la propria presenza sul posto di lavoro con foto e video, che i datori di lavoro chiedevano quotidianamente. Da qui il nome dell’operazione: “Manda foto”. In caso contrario i lavoratori venivano minacciati di sospensione dello stipendio, licenziamento, ma anche botte o infortuni.

In alcune conversazioni intercettate, gli indagati fornivano al personale le istruzioni per manomettere la corretta funzionalità degli impianti o come procedere alla mescola dei vari prodotti petroliferi. Ad esempio, i filtri intasati non andavano sostituiti, ma forati, oppure il carburante di scarsa qualità doveva essere camuffato allungandolo con prodotti migliori.

Due degli arrestati per il caporalato ai distributori di carburante nelle Marche sono finiti in carcere, mentre uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Pesaro-Urbino

Elly Schlein a Cantiano: «la Giunta regionale deve svegliarsi»

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La segretaria del PD Elly Schlein in visita a Cantiano accomapgnata dal sindaco Piccini e dalla segretaria regionale Bomprezzi.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein oggi ha fatto visita a Cantiano per fare il punto della situazione dei comuni alluvionati: « È passato un anno e mezzo. Occorre aiutare i Comuni anche con il personale perché sennò i progetti non vanno avanti. Ogni giorno che passa è una spinta in più verso lo spopolamento».

PESARO-URBINO – Se domani e dopodomani il presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini sarà in Abruzzo per un tour elettorale, colei che l’ha battuto alle primarie, Elly Schlein, oggi si trovava nelle Marche, a Cantiano, uno dei comuni colpiti dall’alluvione di un anno e mezzo fa. «La giunta regionale deve svegliarsi» ha detto la segretaria del PD.

Accompagnata dal sindaco Alessandro Piccini, dai Primi Cittadini e amministratori dei Comuni alluvionati nella provincia pesarese, dai parlamentari marchigiani del Partito Democratico, dai Consiglieri regionali e dalle Segretarie PD regionale e provinciale, Schlein ha espresso preoccupazioni e richieste chiare riguardo la gestione degli aiuti e al supporto fornito.

Le risorse attualmente disponibili sono state giudicate insufficienti da Schlein, che ha evidenziato che «non coprono nemmeno la metà di quanto necessario per i ristori a pubblico e privato». La Segretaria Dem ha quindi sottolineato che è urgente garantire fondi sufficienti per implementare progetti a lungo termine che evitino futuri eventi simili.

Ha poi espresso preoccupazione per la mancanza di coordinamento ed ha avvertito sul rischio che i fondi possano essere concessi in base al colore politico dell’amministratore locale. «La giunta regionale si deve svegliare! È passato un anno e mezzo… Occorre aiutare i Comuni anche con il personale perché sennò i progetti non vanno avanti. Ogni giorno che passa è una spinta in più verso lo spopolamento. Occorre invece fare proprio il contrario e mettere nelle condizioni i Comuni di poter dire vieni qua che c’è chi ti accoglie e ti da una mano».

Chantal Bomprezzi, Segretaria del PD Marche, ha anch’essa condiviso le preoccupazioni di Schlein, criticando il governo regionale guidato da Acquaroli. Bomprezzi ha affermato: «Acquaroli continua a fare il pesce in barile nascondendosi dietro la figura del vice-commissario Babini per coprire la compagna di partito Meloni. Le Marche sono sempre più isolate; da noi, a differenza dell’Emilia Romagna, mai chiesti risarcimenti al 100% per famiglie, cittadini e imprese».

Bomprezzi ha evidenziato la mancanza di coinvolgimento dei Sindaci e la carenza di personale nella gestione dell’emergenza: «Chiediamo trasparenza e condizioni eque per tutti».

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Ascoli Piceno

Sante Copponi, nuovo Prefetto di Ascoli: «onorato di lavorare in questa provincia»

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sante copponi nuovo prefetto ascoli piceno

Il nuovo prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi ha diramato agli organi di stampa una lettera con la quale presenta il suo insediamento.

ASCOLI PICENO – Il nuovo prefetto Sante Copponi, da poco insediatosi dopo , illustra quali saranno le linee guida del suo operato in una lettera alla stampa che pubblichiamo per intero. Pur arrivando dalla Prefettura di Matera, si tratta di un ritorno nelle Marche per Copponi, nato a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, l’11 marzo 1959 e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Camerino. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio nelle prefetture di Macerata, Piacenza, Fermo e Pesaro e Urbino.

Di seguito la lettera del nuovo prefetto di Ascoli Piceno:

«Nell’assumere l’incarico di Prefetto di Ascoli Piceno, onorato di poter lavorare in questa bellissima provincia, laboriosa, ricca di storia, di beni culturali e di paesaggi, rivolgo un saluto a tutte le autorità civili, militari, religiose, al mondo delle imprese e del lavoro e al mondo delle associazioni.

Il mio massimo impegno sarà quello di preservare la coesione sociale del territorio assumendo tutte le iniziative necessarie per la tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica, dell’incolumità pubblica e dell’ambiente, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e maggiormente vulnerabili.

Analogo impegno sarà profuso per favorire l’inclusione sociale delle categorie maggiormente svantaggiate.

Una particolare attenzione intendo rivolgere ai territori colpiti dal sisma del 2016 per fornire tutto il necessario supporto alla risoluzione delle problematiche sociali ed economiche.

Assicuro fin d’ora la massima collaborazione con le istituzioni locali, con il mondo delle imprese e quello del lavoro per la risoluzione delle problematiche socio-economiche presenti sul territorio provinciale contando, al riguardo, nella disponibilità e collaborazione di tutti gli attori sociali ed economici della provincia che incontrerò a breve per avere un quadro completo dell’assetto produttivo-occupazionale della provincia».   

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