Regione Abruzzo e Regione Marche nel mirino di opposizioni, cittadini ed associazioni, ma non mancano attacchi al primo cittadino martinsicurese. Un nutrito gruppo di persone si è radunato al molo di Martinsicuro per una manifestazione di protesta contro la revoca del finanziamento per il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto.
MARTINSICURO – «Ci sono le delibere che hanno riportato a zero la somma destinata quattro anni fa, mentre non abbiamo nessun documento che provi un’azione concreta di rifinanziamento dell’opera». E’ un passaggio della lettera aperta che il gruppo consiliare “Bene Comune” ha pubblicato ieri, domenica 16 ottobre, in seguito alla manifestazione di protesta contro la revoca del finanziamento per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto. Il 27 settembre scorso infatti, il progetto ha subito un ulteriore stop a causa dei ritardi dell’avvio dell’opera, che sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre di quest’anno. I fondi stanziati, 2,2 milioni a metà tra le Regioni Marche e Abruzzo, sono stati dirottati ad altri scopi.
Ieri in mattinata al molo della città truentina, le opposizioni (Pd, Verdi e Bene Comune) hanno radunato un nutrito gruppo di persone contrariate per l’ennesimo slittamento dell’opera. Presenti oltre ai gruppi di minoranza, le associazioni Mountain Wilderness Abruzzo, Anffas Martinsicuro, Fiab San Benedetto, Fridays For Future Teramo e LIPU Teramo. Sulla cancellata che costeggia il molo è stato appeso uno striscione che recita: «Marsilio, il ponte lo vogliamo subito».
Il presidente di Regione Abruzzo è stato tra i più criticati per la decisione di dirottare il finanziamento da oltre un milione d’euro verso il lancio della Grande Partenza, ma non è stato l’unico a subire attacchi. Il pd truentino tira in ballo anche il “collega” marchigiano («Una scelta che mortifica la Val Vibrata e la città di Martinsicuro, prima vittima del definanziamento. Marsilio e Acquaroli responsabili di questo atto miope») e il consigliere regionale Dino Pepe commenta: «Non era sufficiente il fallimento della spiaggia di alimentazione di Alba Adriatica, la Giunta Marsilio ha deciso di mortificare ulteriormente la Val Vibrata revocando i fondi stanziati per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul Tronto. È la prima volta che una Giunta regionale toglie anziché aggiungere ad uno stanziamento già assegnato».
Non è rimasto escluso dalle critiche il sindaco Vagnoni, che nei giorni scorsi era tornato sulla vicenda. Il primo cittadino ha spiegato che la revoca si è resa necessaria a causa dei ritardi in fase progettuale di Regione Marche, che di fatto hanno reso inutilizzabili i fondi, i quali andavano impegnati entro la fine del 2022. Da qui la decisione di destinarli ad altro scopo. Il primo cittadino ha anche affermato che «Il ponte verrà quindi co-finanziato dalla Regione Abruzzo con risorse PNRR che verranno formalizzate quando la Regione Marche avrà comunicato il costo attuale dell’opera oggetto di revisione dei prezzi».
Una risposta che non ha convinto le opposizioni, che biasimano non solo la mancata comunicazione da parte dell’Ente («l’amministrazione non ci ha detto niente della cancellazione dopo averlo saputo»), ma anche l’assenza di Vagnoni alla manifestazione di protesta di domenica mattina. «Sembra incredibile che oggi [ieri ndr] al molo non ci fosse Lei o qualche altro membro di maggioranza, a garantire la pluralità del confronto democratico. Incredibile anche perché nei due giorni precedenti, Lei signor Sindaco, i suoi consiglieri, assessori e sostenitori, avete inondato tutti i social possibili e i giornali per divulgare la posizione delle autorità regionali su questa faccenda. Quella di questa mattina, quindi, sarebbe stata un’ottima occasione per spiegare ai cittadini le motivazioni e i chiarimenti del caso, sia ai presenti che a tutte le persone che l’hanno votata. Bisogna chiarire lo strano fatto per cui il Sindaco, che è parte lesa insieme ai cittadini di Martinsicuro, debba difendere una scelta che calpesta la volontà e le aspettative della città».