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Teramo

Vagnoni: «basta polemiche strumentali, nessuna revoca del finanziamento per il ponte sul Tronto»

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Il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni ritorna sulla questione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto, dopo che in settimana sono montate polemiche a causa di alcune indiscrezioni delle opposizioni, secondo le quali il finanziamento previsto sarebbe stato dirottato verso il lancio della Grande Partenza del Giro d’Italia.

MARTINSICURO – Continua a tenere banco la questione dell’opera tanto attesa, il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto tra Martinsicuro e Porto d’Ascoli, che collegherebbe Marche ed Abruzzo. In settimana i gruppi consiliari di opposizione hanno reso noto che l’opera avrebbe subito un ulteriore slittamento a causa della decisione di Regione Abruzzo di dirottare le risorse necessarie alla sua realizzazione, verso la campagna marketing per il lancio della Grande Partenza del 106° Giro d’Italia. Oggi il primo cittadino di Martinsicuro Massimo Vagnoni, ha diffuso una lettera, che pubblichiamo integralmente, con la quale smentisce questa ricostruzione ed assicura che il Ponte sul Tronto si farà, che la Regione non ha intenzione di bloccare l’opera, né ha previsto revoche del finanziamento. Di seguito la nota di Vagnoni:

«Ennesima inutile strumentalizzazione politica da parte di chi continua solo ad alimentare sterili polemiche senza informarsi su come stanno realmente le cose .Una cosa è rappresentare un disappunto su evidenti ritardi nella realizzazione dell’opera, altra cosa è strumentalizzare politicamente la vicenda veicolando messaggi non veritieri .

Vediamo di fare chiarezza. Innanzitutto l’opera si farà così come confermato più volte dagli enti interessati e dal recente comunicato della Regione Abruzzo con la quale c’è una interlocuzione costante affinché continuino ad essere garantite le risorse necessarie .

Non c’è stata alcuna revoca del finanziamento per il ponte ciclopedonale finalizzata a finanziare altro intervento .Il messaggio che si vuol far passare è fuorviante e dettato solo da ragioni di opportunismo politico .

In realtà , non essendo riuscito il soggetto attuatore dell’intervento – Regione Marche – a completare la progettazione in tempi utili per garantire l’aggiudicazione dei lavori entro il 31.12.2022 (termine entro il quale vi doveva essere l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti per consentire il mantenimento della quota di  finanziamento della Regione Abruzzo) la Regione Abruzzo per non perdere i fondi  li ha riprogrammati per altre finalità.

Se le minoranze si fossero informate meglio avrebbero appreso come vi sia stata nel corso degli ultimi mesi una interlocuzione istituzionale tra le 2 Regioni a seguito della quale la Regione Marche – su sollecitazione della Regione Abruzzo – comunicava di non poter garantire il rispetto del termine del 31\12\2022 per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) . Ciò anche in considerazione dell’azione in corso di revisione dei prezzi dell’opera .

Capisco che sia faticoso approfondire gli argomenti ma da consiglieri comunali mi aspetterei un atteggiamento più costruttivo e meno populista. Evidentemente è più semplice raccontare le cose per come può far comodo che non spiegare i reali termini della vicenda.

A prescindere da cosa la Regione Abruzzo finanzierà con le somme previste originariamente per co-finanziare il ponte, resta il fatto incontestabile che , purtroppo , quella somma non poteva essere più utilizzata per finanziare il ponte stante – ripetesi – i ritardi nella progettazione dell’opera rispetto all’iniziale cronoprogramma che non sono imputabili alla Regione Abruzzo .

Ora, invece di preoccuparsi di una semplice operazione di bilancio – in quanto le somme necessarie verranno previste con fondi PNRR –  continuiamo a lavorare affinché non si accumulino ulteriori ritardi .

Alcuni giorni fa ho inviato ennesima nota a tutti gli enti interessati per avere un aggiornamento sul nuovo cronoprogramma per la realizzazione dell’opera con indicazione dei tempi e delle fonti di finanziamento , proprio per fornire a tutti i cittadini informazioni chiare sul reale stato delle cose .

Al momento sappiamo che è in corso una verifica sui prezzi al fine di individuare il nuovo importo in modo da consentire alle due regioni di adeguare i propri stanziamenti .

La regione Abruzzo , come ben rappresentato dall’assessore D’amario , ha confermato la propria volontà nel finanziare l’opera con i fondi PNRR nella misura che sarà individuata a seguito della revisione dei prezzi .

A noi non interessano le inutili polemiche ma fare tutto il possibile per arrivare all’esecuzione dell’opera. Su questo obiettivo continueranno a concentrarsi i nostri sforzi.

Teramo

I dipendenti del comune di Alba Adriatica proclamano lo stato d’agitazione

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I dipendenti comunali del comune di Alba Adriatica lamentano una cronica assenza di personale e proclamano lo stato d’agitazione «propedeutico ad azioni più eclatanti».

TERAMO – Ancora uno stato d’agitazione proclamato in Val Vibrata, ma questa volta non sono i lavoratori di un’azienda a protestare, ma gli impiegati di un Ente pubblico. Nonostante i concorsi emanati, l’amministrazione albense non è riuscita a sopperire all’assenza di personale ed i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno dunque proclamato lo stato d’agitazione, nel corso dell’assemblea CSA RAL (Regioni Autonomie Locali) dello scorso 1 giugno.

Molti dei neo assunti, hanno in fretta rassegnato dimissioni per migrare verso Enti e posizioni lavorative più remunerative. Al di là dell’assenza di personale,, sono anche altri i fattoi per i quali i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno proclamato lo stato d’agitazione, come la mancata erogazione delle indennità di risultato, la mancanza di un programma dedicato alla formazione del personale e, più in generale, di benessere lavorativo.

«Da anni i servizi comunali vengono garantiti, con fatica, dall’abnegazione dei dipendenti del
Comune di Alba Adriatica – dichiara la RSU – che, in cambio, vedono disconosciuti i diritti più
elementari, non vedendosi erogati gli incentivi salariali previsti dal contratto, subendo ritardi e disservizi che non possono essere imputati al personale stesso».

«Il clima che si respira negli uffici comunali – sostengono i lavoratori – dà il senso di una misura ormai colma, con una situazione lavorativa non più sostenibile anche da un punto di vista del benessere psicofisico dei lavoratori. Attendiamo risposte immediate, come dipendenti e come cittadini, affinché la macchina amministrativa possa assicurare un funzionamento efficace ed efficiente e si possa lavorare in serenità».

Nei prossimi giorni, alla presenza del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, si terrà un incontro tra l’amministrazione e le rappresentanze sindacali nel tentativo di trovare un punto di conciliazione. Qualora non arrivasse la fumata bianca, avvisa CSA RAL, seguiranno azioni di protesta più radicali. Nel frattempo Cgil e Cisl hanno lanciato un ultimatum al Comune: o la situazione si sblocca entro il 15 giugno, o anche loro proclameranno l’agitazione.

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A Martinsicuro una passeggiata per la parità di genere con la campionessa Simona Di Eugenio

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passeggiata con simona di eugenio martinsicuro

Raccontare il cammino della donna attraverso le diseguaglianze: questo il focus della passeggiata organizzata dalla Cpo di Martinsicuro per sabato 17 giugno in compagnia della campionessa mondiale di pattinaggio Simona Di Eugenio. L’iniziativa sarà seguita da altri eventi simili.

TERAMO – La Commissione Pari Opportunità del Comune di Martinsicuro ha organizzato per sabato 17 giugno un’iniziativa dedicata parità di genere: “Camminiamo Insieme”, una passeggiata ludico-motoria non competitiva, in compagnia della campionessa mondiale di pattinaggio Simona Di Eugenio.

L’iniziativa è promossa dalla presidente della Cpo martinsicurese Isabel Marchegiani, in collaborazione con il delegato allo Sport Alessandro Casmirri e il presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni. La passeggiata, che nelle mire degli organizzatori sarà seguita da altri eventi simili, ha una duplice valenza: promuovere la funzione educativa e formativa dell’attività fisico-motoria-ricreativa e illustrare esempi virtuosi di affermazione femminile.

Simona Di Eugenio a Martinsicuro racconterà la propria esperienza di vita e le asperità che ha incontrato lungo il cammino che l’ha portata ad eccellere nel suo sport. L’appuntamento è fissato per le 18:30 alla Rotonda Las Palmas.

Isabel Marchegiani ed Umberto Tassoni

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Ancona

Controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici: sequestrati 150 kg di carne

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In un anno sono state più di otto mila tonnellate di alimenti irregolari sequestrati dai Carabinieri in Italia. Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati eseguiti diversi controlli in macellerie e ristoranti etnici, culminati con sanzioni e con una sospensione di attività. A Macerata pesanti sanzioni ad un deposito alimentare che custodiva bevande non conformi.

PESCARA – Nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare, che ricorre ogni 7 giugno, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute illustra le attività svolte dai Nas in Abruzzo e nelle Marche, soffermandosi in particolare si controlli svolti all’interno di macellerie o ristoranti etnici.

Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati controllati 40 esercizi commerciali, tra alimentari, macellai e rivenditori di kebab. In 30 sono emerse irregolarità di varia natura. La situazione più critica in provincia di Teramo, dove è arrivata la sospensione di attività per un alimentari etnico. Mancavano i requisiti minimi igienico sanitari e nei locali è stata appurata la necessità di alcuni interventi di manutenzione straordinaria, sia a livello strutturale, che per dal punto di vista della sanificazione. Molte derrate alimentari poi, erano conservate sul pavimento o in celle frigorifere che non consentivano le adeguate operazioni di polizia. Nel maggio scorso invece, sempre nel teramano, a Martinsicuro è stato chiuso un rivenditore di kebab. Oltre a queste operazioni, sono stati sequestrati 15 chili di carne di suino e agnello privi di ogni forma di tracciabilità.

A L’Aquila i Carabinieri hanno trovato 100 chili di merce scaduta e non tracciata in vendita in una macelleria, in particolare vegetali in salamoia, legumi e spezie. Qui oltretutto era esposta anche altra merce, come calzature e pentolame. La Asl ha disposto la distruzione del cibo.- Stesso discorso in un’altra macelleria etnica dell’aquilano dove 13 chili di carne erano conservati in maniera non conforme ed erano privi delle corrette etichette. La Asl ha disposto la sospensione dell’attività e la distruzione degli alimenti.

A Pescara invece, sono stati sequestrati 20 chili di pane prodotto artigianalmente: era stato congelato senza l’impiego di un idoneo abbattitore. Più tranquilla la situazione nel chietino, dove comunque sono stati effettuati diversi controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici.

A Macerata infine sono state elevate sanzioni per due mila euro al titolare di origine pakistana di un deposito di alimenti e bevande nel quale erano conservate 402 bottiglie da un litro e mezzo di una bevanda alla pera denominata strumka, le cui etichette erano prive delle indicazioni obbligatorie.

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