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Ancona

Fabriano, guida in stato ebbrezza, con la patente sospesa e senza assicurazione

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cc carabinieri 112 volante

FABRIANO – Mega multa, oltre a una denuncia penale e una segnalazione per droga, per un centauro di 30 anni residente a Fabriano (Ancona), originario della Campania, sorpreso alla guida della propria motocicletta con un tasso alcolemico superiore a un grammo su litro.

Come riporta l’Ansa, durante i controlli, i carabinieri hanno anche accertato che il mezzo era privo di assicurazione (sanzione da 867 euro), era senza revisione (sanzione da 346 euro).

Inoltre il motociclista era in viaggio con la patente sospesa (multa compresa tra 2.046 euro e 8.186 euro). Dalla perquisizione personale, infine, è stato rinvenuto oltre un grammo e mezzo di hascisc. A conti fatti, per il motociclista una multa che potrebbe arrivare a sfiorare i 10mila euro, una denuncia per guida in stato di ebbrezza e una segnalazione alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dei controlli effettuati dai carabinieri di Fabriano, in occasione del ponte di Ognissanti, elevata una serie di contravvenzioni sempre legate all’abuso di alcol alla guida, con una denuncia a carico di un 20enne residente in città.

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Stabat Mater, il dolore struggente di Maria nell’opera di Giovanni Battista Pergolesi

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visita scuole teatro pergolesi

ANCONA – Prima di affrontare l’esame critico di un capolavoro che ha fatto molto discutere quale è lo ‘Stabat Mater’ di Pergolesi può sembrare opportuno cercare di comprendere quale fosse lo stato d’animo del compositore al momento della creazione dell’opera. Necessario anche, perché inevitabilmente l’arte è riflesso o riscatto di esperienze di vita.

Pergolesi aveva allora appena ventisei anni. La morte aveva già più volte visitato la sua famiglia e poteva essere temuta come una predestinazione. Contro di lei però egli aveva trovato riscatto nella musica. Ad essa si era dedicato instancabilmente bruciando energie, perché occorreva fare in fretta, molto in fretta prima che sopravvenisse. In soli cinque anni abbondantissima e stupefacente la sua produzione. Ne era stato gratificato, ma ne aveva tenuto un conto relativo, traendone soprattutto  incitamento a continuare.

Non conobbe così la fama e la gloria che sarebbero venute solo a distanza di anni dopo la sua morte: non giustificate quindi, come i più diffidenti hanno ipotizzato, dalla commozione che la sua scomparsa precoce poteva aver suscitato. Oltre la musica però e a sostegno di questa Pergolesi era certo consapevole di aver avuto dal cielo un dono straordinario, testimonianza della grazia divina, sostegno e gioia per lui. Non poteva allora essere triste Pergolesi nemmeno in punto di morte, né inabissarsi nello sconforto né  immaginare il dolore di Maria come uno strazio delirante. Più comprensibilmente pensò ad uno struggimento interiore, alle parole di profonda tenerezza da lei rivolte con trepidazione all’amoroso figlio, a lacrime silenziose, ad un abbandono totale alla volontà divina in cui  fin dal suo primo ‘sì’ aveva creduto.

Da una fede assoluta come la sua non poteva derivare un assoluto, inestinguibile sconforto nemmeno di fronte alla prova estrema. Non poteva dunque essere umana disperazione quella di Maria, ‘figlia di suo figlio’. Fu attendibilmente questo dolore sublimato ad ispirare e a confortare il giovane musicista che si andava spegnendo. Pergolesi compose allora lo Stabat Mater liberamente, a cuore aperto, senza tenere conto di teorie contrappuntistiche e dello stile aulico a cui sembrava che la musica sacra dovesse allora obbligatoriamente attenersi, mentre anche gli attraversava la mente il ricordo di quella che in passato aveva felicemente composto: concludendo infine con un ‘Amen’ che è una fiduciosa, gloriosa, esultante ascensione al cielo. È stata giudicata da alcuni critici opera di ibrida ispirazione: secondo altri invece rivelatrice compiuta di tutta la sua arte.

L’ha definita «sintesi di tutte le passioni dell’uomo, credenti o no» Cristian Carrara,  direttore artistico del Festival, presentando lo Stabat Mater di Pergolesi l’8 settembre nella Chiesa di S. Marco, gremita all’inverosimile da un pubblico che ha coronato di applausi il concerto atteso come evento clou della rassegna. Era annunciato che, nello stesso organico, avrebbe iniziato quale ambasciatore di pace un percorso in Europa partendo da Rodi, dove sarà accolto in ottobre per il ‘Terra Sancta Organ Festival’. Inizialmente altre due composizioni sono state pure ascoltate. Procedendo a ritroso nel tempo la prima è stata ‘O magnum misterium’ di un musicista contemporaneo, Morten Lauridsen, danese; opera, ispirata al mistero del Natale, trascritta sia per orchestra che per organo e coro. Di delicata ispirazione, conformata per scrittura ad un composto stile classico, è intima, serena contemplazione e commossa preghiera. Venne composto invece nel 1938 da Samuel Barber l’Adagio for strings’ su testo dell’Agnus Dei’, concepito inizialmente per coro, poi riportata per orchestra d’archi. Diretto in passato anche da A. Toscanini, ha tratti di un’ardente ispirazione che s’innalza fino a vette sublimi e poi gradualmente si stempera e si spegne. Ed ecco infine lo ‘Stabat’ nell’interpretazione densa di pathos del Time Machine Ensemble, del M° Marco Attura, direttore e compositore molto stimato più volte ospite del Festival Pergolesi Spontini e di due voci ben contrastate e incisivamente drammatiche: quella cristallina del soprano ucraino Nikoletta Hertsak e quella scura, singolarmente profonda del contralto cagliaritano Federica Moi. L’esaltazione di significati apparentemente antitetici ha rimandato non solo all’ universo di emozioni descritto da Pergolesi, ma anche all’autore del testo, Jacopone da Todi, al suo irruento, appassionato carattere e alla sua fervida fede investita di un potente, struggente afflato poetico. Forse all’esecuzione è venuta a mancare una patina di antico per il fatto che il Time Machine Ensemble non suona strumenti d’epoca, ma moderni. Non importa, poiché quella dello ‘Stabat’ di Pergolesi è musica senza tempo.

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Jesi, compra un telefono, si ritrova con un sasso: denunciato 42enne

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ANCONA – Ha confezionato il classico “pacco” all’ingenuo acquirente, ma è stato identificato dalla Polizia Locale di Jesi e denunciato per truffa all’autorità giudiziaria. Protagonista un campano di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati simili, che nei giorni scorsi ha ingannato un ragazzo extracomunitario di 24 anni regolarmente soggiornante in città nell’acquisto di uno smartphone nuovo. Il ragazzo vittima della truffa a Jesi, al posto del telefono ha trovato un sasso. L’indagine è stata condotta dal commissario dottoressa Anna Grasso.

I due si erano incontrati a Porta Valle per concordare l’acquisto del telefono che il campano gli ha proposto, mostrandolo direttamente così da fargli apprezzare la fattezza e le prestazioni. Dopo una lunga trattativa tra il prezzo di partenza – 500 euro – e quello finale spuntato – 100 euro – il giovane straniero si convinceva dell’affare, versando quanto pattuito e ricevendo in cambio la confezione del telefono. Una volta aperta, però, al posto del telefono, il ragazzo extracomunitario residente a Jesi si è ritrovato tra le mani un sasso ed ha capito di essere rimasto vittima di una truffa.

Fermata una pattuglia della Polizia Locale che si trovava a passare in zona, il giovane denunciava l’accaduto. Gli agenti, anche con l’ausilio delle telecamere presenti in zona e con successivi approfondimenti per il riconoscimento fotografico, riuscivano a risalire all’uomo che veniva pertanto identificato e deferito all’autorità giudiziaria.

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Difesa della costa Marche: nuove scogliere e ripascimento a Falconara Marittima e Montemarciano

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E’ stato presentato questa mattina il piano di interventi integrati di difesa della costa delle Marche. Tra Falconara Marittima e Senigallia verranno posizionate nuove scogliere. Aguzzi: «E’ il più grande intervento mai realizzato in Regione».

ANCONA – Secondo l’assessore regionale Stefano Aguzzi, il piano di interventi integrati a difesa della costa presentato questa mattina, «è il più grande intervento mai realizzato nelle Marche». Prevede investimenti da oltre 17 milioni di euro: 8 provengono dai fondi statali FSC 2014-2020, 1 milione e 400 mila euro provengono da fondi regionali., mentre il restante, quasi 8 milioni, sono erogati da RFI. Gli interventi prevedono il posizionamento di nuove scogliere davanti a Falconara Marittima e il ripascimento del litorale di Montemarciano.

I soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi sono: Regione Marche, Ministero Infrastrutture Trasporti – Provveditorato OOPP Marche Umbria Toscana, RFI Rete Ferroviaria Italiana SpA, Comuni Falconara Marittima e Montemarciano, i cui rappresentanti erano oggi presenti, tra loro: i sindaci di Falconara Marittima, Stefania Signorini, e di Montemarciano, Damiano Bartozzi, con il vice sindaco Andrea Tittarelli; Simone Perticarini, dirigente RFI Ancona. Hanno illustrato il progetto Carla Macaione e Corrado Maria Cipriani, dirigenti Provveditorato OOPP Marche, mentre l’incontro era moderato da David Piccinini, dirigente della Direzione Ambiente e Risorse Idriche della Regione Marche. 

Per quanto riguarda le nuove scogliere, è ancora Aguzzi a chiarire che «Non saranno posizionate scogliere rigide, perché altrimenti l’erosione raggiungerebbe le vicine Marzocca e Senigallia. Saranno portate circa 320 metri cubi di ghiaia per ampliare la spiaggia, garantendo così per gli anni a venire la fruibilità del litorale e la sicurezza alla viabilità e a tutte le strutture che sono a terra». La ghiaia, «grande intuizione delle strutture regionali», per la prima volta sarà prelevata da un fiume, l’Esino. «Sono stati fatti oltre 50 campionamenti per capire se fosse un sedime adatto ad essere portato nel lungomare. Questi carotaggi sono andati fortunatamente bene. Dalla foce fino a Jesi, per circa 12 km saranno dunque rimossi tutti i sedimenti che si sono accumulati negli anni. Così facendo otteniamo un duplice risultato con un unico intervento: un importante ripascimento a Marina di Montemarciano e la messa in sicurezza il fiume Esino».

I lavori dovrebbero partire per le scogliere rigide a inizio 2024, per il ripascimento invece dopo la stagione estiva 2024. In particolare il progetto prevede: sul litorale di Montemarciano, la manutenzione di 8 pennelli compresi tra i transetti 284 e 287, un ripascimento protetto dai pennelli esistenti tra i transetti 284 e 287 con l’apporto di 65.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza di 810 ml., un ripascimento libero tra i transetti 277 e 284, come individuati dal Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere, con l’apporto di 255.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza pari a 1.580 ml.; sul fiume Esino di, lavori idraulici di riprofilatura della sezione di deflusso di alcuni tratti localizzati nella sua parte terminale, mediante asportazione di materiale sedimentario sovralluvionale per un volume complessivo stimato pari a 389.425,14 mc.

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