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Ancona

XI edizione del Premio Vallesina al Teatro Pergolesi di Jesi

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Foto di Lucia Ubaldi

ANCONA – La consegna del Premio Vallesina 2022, giunto alla sua undicesima edizione, si è svolta, martedì 27 dicembre, in presenza e in un luogo fortemente identitario per il territorio: il teatro Pergolesi di Jesi. La serata, condotta da Paolo Notari, è stata un invito alla pace e al rispetto dei diritti con le musiche di Linda Valori & Daŭra Ĉielarko Trio e i testi proposti dall’attore Luca Violini. La precedente edizione, la decima, si era tenuta nel giugno del 2021 a Monsano, come la prima.

Il ricavato della serata sarà devoluto alle attività dell’Associazione Solidarietà in Vallesina che si occupa della raccolta e della distribuzione delle eccedenze alimentari alle associazioni caritative dei comuni soci.

I premiati del Premio Vallesina 2022 sono stati scelti dalla commissione, presieduta da Enzo Contadini, e composta da Randolfo Frattesi, Silvia Ciccomascolo, Alessandra Boldreghini, Bruna Aguzzi, Nicola Di Francesco, Tiziana Tobaldi, Enrico Filonzi, Cristina Albanesi, Luca De Minicis.

Sono stati premiati Innocenzo Salvatore Carbone, sezione professioni; Luca Silvestrini, sezione cultura; Giulia Bolsi, sezione ricerca; Pierluigi e Alessandro Bocchini della ditta Clabo spa, sezione imprenditoria; Valentina Bivona, categoria giovani emergenti e l’Istituto di istruzione superiore “G. Galilei” di Jesi, premio speciale.

Nel corso della serata è stato proiettato un filmato sulla città di Jesi realizzato dal giornalista Gianni Rossetti, componente per tanti anni della commissione del Premio e collaboratore in diverse iniziative dell’Associazione. È stato ricordato inoltre Giuliano De Minicis, ideatore dell’iniziativa insieme al giornalista Nicola Di Francesco, e direttore artistico della manifestazione dall’inizio e fino alla nona edizione.

Il presidente dell’Associazione, Roberto Campelli, ha desiderato ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile l’evento e l’amministrazione comunale di Jesi, rappresentata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo e dall’assessore Luca Brecciaroli. Ospite dell’evento Massimo Stronati, presidente di Interporto Marche, che ha informato sull’imminente apertura del cantiere per l’avvio dei lavori per un polo logistico di Amazon. Il sindaco di Monsano e presidente dell’Associazione, Roberto Campelli, ha consegnato la pergamena della cittadinanza onoraria al virologo professor Massimo Clementi, originario di Monsano, con cui mantiene un forte legame e che ha apprezzato il lavoro svolto dall’Istituto Galilei dichiarandosi disponile a incontrarne gli studenti e le studentesse.

La regione Marche è stata rappresentata dal consigliere Marco Ausili, delegato del presidente Acquaroli, dalla consigliera Lindita Eletzi e dal consigliere Antonio Mastrovincenzo.

I premiati del Premio Vallesina 2022:

Innocenzo Salvatore Carbone di Jesi, sezione imprenditoria, per avere difeso strenuamente la cultura imprenditoriale italiana in generale e marchigiana in particolare, riportando, insieme a un gruppo di dirigenti, la ditta Lazzerini a Monsano dalla Germania dove era stata trasferita, ridando lavoro a maestranze locali e rilanciando l’azienda a livello mondiale.

Luca Silvestrini, di Jesi, sezione cultura, per avere diffuso, attraverso un linguaggio originale, la cultura della danza e dello spettacolo fra vaste platee eterogenee, multiculturali, intergenerazionali con particolare attenzione all’inclusione delle persone più fragili.

Giulia Bolsi, originaria di Monte Roberto, sezione ricerca, per aver ricoperto, fin dall’inizio della carriera lavorativa, ruoli di responsabilità in un settore tecnico, evidenziando dinamismo nel coordinamento di progetti internazionali in scenari strategici come quello dell’energia.

Clabo spa, sezione imprenditoria, per aver saputo consolidare e far crescere nel ricambio generazionale una storica realtà industriale della Vallesina, divenendo azienda leader neri mercati internazionali e governando anche fasi critiche del mercato con visione lungimirante.

Valentina Bivona di Santa Maria Nuova, categoria giovani emergenti, per avere saputo inseguire con tenacia e determinazione la sua passione per il mondo dello spettacolo, continuando a studiare e a formarsi e giungendo ad interpretare, sia pure giovanissima, via via ruoli di sempre maggiore complessità.

Istituto di istruzione superiore “G. Galilei” di Jesi, premio speciale, eccellenza scolastica del territorio e strumento insostituibile di crescita sociale, culturale e professionale per le nuove generazioni,  per la capacità di lavorare in team sia da parte degli studenti che dei docenti, coniugando teoria e pratica e promuovendo percorsi esperienziali innovativi.

Ancona

Levante in concerto ad Ancona: ultimi biglietti disponibili

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ANCONA – Si esibirà questa sera sul palco del Teatro delle Muse Levante, cantante, autrice e scrittrice, che sta portando avanti il suo tour “Live nei Teatri”, prodotto e distribuito da Vivo Concerti.

I biglietti del concerto, organizzato da Best Eventi, sono disponibili sui circuiti TicketOne (www.ticketone.it) e Vivaticket (www.vivaticket.com), online e punti vendita. Gli ultimi saranno in vendita prima del concerto, dalle 20, al botteghino del teatro. Info: 085.9047726 www.besteventi.it

Dopo il grande successo dello show unico all’Arena di Verona dello scorso settembre, Levante ha modo di salire ogni sera sul palco accompagnata dalla sua band di sempre (Alessio Sanfilippo alla batteria, Alessandro Orefice alle tastiere, Matteo Giai al basso, Eugenio Odasso alla chitarra, Lorenza Giusiano e Elisa Semprini ai cori) offrendo al suo pubblico uno spettacolo inedito che sceglie di sviluppare alcune suggestioni visive e musicali dell’Arena in un abito rinnovato che, come solo in teatro può accadere, offre un contatto più stretto, intimo e accogliente. 

Insieme alle immancabili hit live, vengono proposte alcune perle che mancano in scaletta da tanto. Alcune canzoni sono state rivisitate grazie all’aggiunta di strumenti come il violino e il contrabbasso elettrico che le portano su tappeti armonici più vicini al trip-hop che al sound originale. 

Il teatro è la casa dove Claudia Lagona (questo il vero nome di Levante) dà voce all’ultimo album “Opera Futura” e ripercorre insieme al pubblico anni di costruzione, anni che coincidono con la pubblicazione dei suoi 5 dischi (“Manuale di distruzione” del 2014, “Abbi cura di te” del 2015, “Nel caos di stanze stupefacenti” del 2017 e “Magamemoria” 2019), canzoni che hanno costellato la sua strada alternandosi alla scrittura dei suoi 3 libri (“Se non ti vedo non esisti” del 2017, “Questa è l’ultima volta che ti dimentico” pubblicato nel 2018 e “E questo cuore non mente” del 2021), colonne sonore, concerti in Italia e all’estero e molto altro.

In scaletta ad Ancona anche l’ultimo singolo di Levante, “Mi Manchi”, appena pubblicato in versione live dall’Arena di Verona.

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Ancona

Completato lo sbarco della Ocean Viking ad Ancona, non si pacano le polemiche

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Dopo 5 giorni di navigazione e 1450 chilometri percorsi, la Ocean Viking ha raggiunto Ancona, dove sono sbarcate 336 persone recuperate in quattro salvataggi. 60 persone sono morte prima del soccorso in mare, una dopo.

ANCONA – E’ avvenuto ieri pomeriggio, martedì 19 marzo, lo sbarco dei 336 migranti a bordo della Ocean Viking. La nave della Ong Sos Mediterranee ha recuperato le persone nel corso di quattro differenti salvataggi. I primi 25 sono stati recuperati lo scorso 13 marzo al largo delle coste libiche, gli altri “strada” facendo.

Il porto assegnato all’Ocean Viking infatti è stato fin da subito quello di Ancona, a 1450 chilometri circa dal punto in cui il salvataggio è avvenuto. A più riprese la Ong ed altre associazioni hanno chiesto un porto più vicino, ma la richiesta non è stata accolta dalle autorità italiane. Solo i superstiti del primo salvataggio, in condizioni di salute precaria, sono stati fatti sbarcare a Catania. Gli altri hanno raggiunto il porto dorico.

Già prima del salvataggio 60 persone erano morte. I 25 superstiti recuperati a bordo di un gommone alla deriva hanno raccontato di essere rimasti in mezzo al mare con il motore in panne, senza acqua né cibo, per sette giorni prima di essere avvistati dalla nave dell’organizzazione umanitaria.

Erano tutti provati ed in condizioni di salute precarie. Il giorno successivo, il 14 marzo, due di loro si sono aggravati e sono svenuti, pertanto si è resa necessaria l’evacuazione da parte della Guardia Costiera con l’elicottero. Purtroppo, una delle due persone è morta il giorno successivo.

Sempre il 14 marzo, mentre la Ocean Viking stava già facendo rotta verso Ancona, altri due salvataggi: 113 persone, tra cui 6 donne e 2 bambini, nel primo, ed altri 88 nel secondo. Il giorno seguente, altri 135 migranti, tra cui una donna incinta ed 8 bambini, sono stati accolti a bordo della nave.

Dopo diverse richieste, l’MRCC italiano ha accettato di trasbordare a Catania i 23 sopravvissuti del primo salvataggio che avevano trascorso 7 giorni in mare. Gli altri hanno raggiunto Ancona ieri.

Le operazioni di sbarco sono durate circa dodici ore e si sono svolte senza incidenti. Durante i controlli, è emerso che due migranti, di origine tunisina e pakistana, erano gravati da un decreto di espulsione, pertanto sono stati arrestati. dopo l’udienza di convalida sono stati sottoposti all’obbligo di firma.

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Ancona

A Castelfidardo “Il Condominio Sogni” con Neri Marcorè, promosso dalla Lega del Filo d’Oro

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IL CONDOMINIO SOGNI

ANCONA – Il 13 marzo 2024 alle ore 21, presso il Teatro Astra di Castelfidardo, va in scena lo spettacolo “Il Condominio Sogni”, una produzione della compagnia Il Cantiere dei Sogni, per la regia di Gianni Giorgetti e Marinella Sbiroli, con l’adattamento testi di Francesco Mercurio, l’arrangiamento musicale di Alberto Bodini, i costumi di Fiorisa Bonifazi e le coreografie di Alessia Piscini.

La pièce teatrale, promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro E.T.S. – Ente Filantropico e patrocinata dal Comune di Castelfidardo, con il contributo di Neri Marcorè e il Maestro Leonardo De Amicis – rispettivamente testimonial e ambassador della Fondazione – rappresenta un viaggio emozionante che attraverso il potere dei sogni abbraccia un forte messaggio di inclusione.

La compagnia teatrale “Il Cantiere dei Sogni” è composta da ragazzi e ragazze con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, volontari e attori amatoriali. Grazie alla forza creativa dell’immaginazione, i ragazzi della compagnia riescono a valicare i limiti imposti dalla disabilità: l’attività teatrale rappresenta la possibilità di andare oltre se stessi, oltre il buio e il silenzio, permettendo loro di esprimersi sviluppando le proprie capacità. Sul palcoscenico, infatti, va in scena l’attore, non la sua disabilità e con questo approccio positivo ed inclusivo la compagnia intende mettere sempre al centro la persona, valorizzandola nel suo percorso creativo, che trova espressione nel corpo e quindi nel movimento. Ecco che ogni gesto si trasforma in un potente strumento di comunicazione e autentica espressione, aiutando chi non vede e non sente ad uscire dall’isolamento imposto dalla propria condizione.

“Il lavoro della Lega del Filo d’Oro è da sempre orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Questo stesso approccio inclusivo accomuna la compagnia teatrale Il Cantiere dei Sogni, che porterà in scena un sogno diventato realtà: quello dei nostri ragazzi, che tutti i giorni affrontano la complessa sfida di andare oltre il buio e il silenzio facendoci emozionare per ogni traguardo raggiunto, come questo spettacolo che li vede protagonisti di una importante iniziativa di inclusione”.

“Il Condominio Sogni” è uno spettacolo che con la sua semplicità tocca nel profondo il cuore del pubblico. La trama, ambientata in un condominio, fa riferimento ad un tempo passato, in cui persino sognare era diventato difficile, fino a quando il divino Morfeo, accompagnato dai suoi fratelli Fantaso e Fobetore, decide di intervenire rivoluzionando le vite dei protagonisti, aprendo loro le porte dell’immaginazione onirica e della speranza. L’opera è, di fatto, un’allegoria: racconta dell’isolamento vissuto dalle persone sordocieche durante il lockdown e di quella luce di speranza, rappresentata dalla Lega del Filo d’Oro, che a sua volta è nata da un sogno ambizioso, ovvero quello di portare la luce del sogno a chi, vivendo isolato, non aveva il diritto di sognare. L’opera intende diffondere un forte messaggio di speranza sottolineando che “se puoi sognarlo, allora puoi farlo”. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

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