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L'Aquila

Una bomba in centro ad Avezzano, evacuata mezza città

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Il prossimo 26 febbraio verrà fatta brillare una bomba della seconda guerra mondiale, affiorata durante i lavori di scavo in un’abitazione nel centro di Avezzano. Gran parte dei residenti della cittadina saranno evacuati in via precauzionale.

L’AQUILA – L’ordigno bellico peso circa 500 chilogrammi e gli effetti di una sua esplosione potrebbero investire un’area di raggio pari a 1500 metri. La bomba della seconda guerra mondiale che è stata trovata in centro ad Avezzano sarà fatta brillare il prossimo 26 febbraio, dopo che sarà trasportata presso un’area sicura. Nel frattempo il luogo del suo rinvenimento è costantemente sorvegliato, dopo che gli artificieri lo hanno messo in sicurezza.

Per rendere le operazioni di trasporto e brillamento quanto più sicure possibile, è stata disposta, in via precauzionale, l’evacuazione di mezza città. Si stima che saranno circa 20 mila le persone che saranno momentaneamente allontanate dalle proprie abitazioni. Tra esse, 1300 fragili, tra persone che necessitano di assistenza domiciliare e ultraottantenni.

Lo hanno stabilito in Prefettura il capo della Protezione civile abruzzese Mauro Casinghini, il vice prefetto dell’Aquila Mariacristina Di Stefano, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e il colonnello Maximilian Pescatore del VI Reggimento Genio Pionieri, incaricato di condurre le operazioni di disinnesco e brillamento.

L’ordigno è affiorato durante alcuni lavori di scavo compiuti in un’abitazione del centro. Nei prossimi giorni, si terranno altre riunioni per organizzare e coordinare al meglio l’intervento di rimozione della bomba trovata ad Avezzano, che si spera di poter concludere entro la mattinata del 26 febbraio stesso.

L'Aquila

Anziani coniugi trovati morti in casa: lui avrebbe avuto un malore, lei era inferma

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Escluse la morte violenta e l’intossicazione da monossido di carbonio come cause del decesso dei due anziani coniugi trovati morti in casa a Roccacasale. Lei era allettata da tempo e necessitava di assistenza sanitaria. Lui potrebbe essere stato troncato da un malore.

L’AQUILA – Ha i contorni tragici la storia che arriva da Roccacasale, a pochi chilometri da Sulmona, dove ieri, mercoledì 6 dicembre, due anziani coniugi sono stati trovati morti in casa. Il decesso della coppia sarebbe antecedente di qualche giorno rispetto al ritrovamento dei corpi da parte di un conoscente dei due.

La causa del decesso dell’uomo sarebbe attribuibile ad un malore. La moglie invece sarebbe morta a causa della mancanza dell’assistenza sanitaria della quale necessitava: le sue condizioni di salute la costringevano a letto e dunque si sarebbe spenta di stenti. I due non avevano parenti in zona e da quanto si apprende vivevano una vita molta riservata.

A lanciare l’allarme un conoscente che una volta a settimana aiutava la coppia con le faccende domestiche. Non avendo ricevuta risposta alle chiamate, ha deciso di fare un controllo di persona e quando nessuno gli ha aperto ha allertato Carabinieri e Vigili del Fuoco. I due anziani coniugi sono stati trovati stesi a letto: erano morti alcuni giorni prima.

Sebbene sia stata disposta un’autopsia, gli inquirenti non nutrono grossi dubbi sulla vicenda. Non hanno trovato elementi che possano suggerire una morte violenta, così come sarebbe stato escluso che la causa del decesso possa essere stata un’intossicazione da monossido di carbonio.

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L'Aquila

Rigopiano, al via il processo d’Appello, i famigliari delle vittime chiedono giustizia

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Oggi si sono costituite le parti. In Tribunale i famigliari delle vittime hanno esposto uno striscione con i volti delle persone che hanno perso la vita sotto neve e macerie. A febbraio vennero assolte 25 persone e condannate 5. La sentenza d’Appello è prevista per il 9 febbraio.

L’AQUILA – Dietro uno striscione che mostra i volti delle vittime, i famigliari chiedono giustizia. Si aspettano che le 25 assoluzioni del processo di primo grado vengano commutate in condanne. Oggi si tiene la prima udienza del processo d’Appello per la tragedia dell’hotel Rigopiano, dove nel gennaio del 2017 morirono 29 persone. Dopo la sentenza del febbraio scorso vennero condannate soltanto 5 persone.

25 imputati vennero assolti con rito abbreviato. Alla lettura delle sentenze scoppiò l’ira dei famigliari delle vittime, che manifestarono con veemenza il proprio disappunto. La Procura di Pescara ha impugnato le assoluzioni ed ha preparato 300 pagine per far cambiare idea alla Corte.

Oggi è avvenuta la costituzione delle parti e si sono tenute le relazioni del Presidente e della Procura Generale. A partire dal 13 dicembre sarà la volta delle parti civili appellanti e a seguire gli imputati appellanti. La sentenza del processo d’Appello per la tragedia dell’hotel Rigopiano è prevista per il 9 febbraio.

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L'Aquila

Ubriaco dopo l’incidente stradale con due morti: arrestato per omicidio stradale

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Ha perso il controllo dell’auto ed il suo mezzo ha invaso la corsia opposta: deceduti due coniugi di 81 anni. Il ragazzo di 28 anni alla guida è rimasto ferito, al pari del passeggero al suo fianco.

L’AQUILA – Lo scorso sabato sera, 2 dicembre, sulla Statale “Picente”, nel territorio di Montereale, si è verificato un tremendo incidente tra due auto, in seguito al quale hanno perduto la vita due persone, due anziani coniugi di 81 anni. Il ragazzo alla guida di una delle due auto, è stato arrestato per omicidio stradale, dopo che l’alcol test ha segnalato che si trovava alla guida ubriaco.

A causa del violento impatto, l’uomo alla guida dell’altro mezzo è morto sul colpo. Sua moglie invece era ancora viva quando i Vigili del Fuoco l’hanno estratta dalle lamiere contorte dell’abitacolo ed è stata operata d’urgenza, ma non ce l’ha fatta ed è deceduta dopo l’intervento. Ferite di minore entità per gli occupanti dell’altra vettura coinvolta dal sinistro stradale.

Il ragazzo risultato ubriaco alla guida è stato arrestato ed è stato aperta un’inchiesta per omicidio stradale nei suoi confronti.

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