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Terza Biennale Internazionale di Incisione e Scultura – Premio Celommi 2023: mostra in allestimento fino al 28 ottobre

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premio celommi 2023

Dopo la cerimonia di premiazione del Premio Celommi 2023 di questa mattina, inaugurazione della mostra che ha coinvolto oltre cento artisti di fama internazionale, provenienti dai cinque continenti. Più di 250 le opere presentate.

TERAMO – Questa mattina, venerdì 20 ottobre, alle ore 10:30, presso l’Aula Magna del Convitto Nazionale Melchiorre Delfico di Teramo, cerimonia di premiazione della Terza Biennale Internazionale di Incisione e Scultura – Premio Celommi 2023, organizzata dalla Fondazione Pasquale Celommi E.T.S. e dall’I.I.S. “Delfico-Montauti” di Teramo, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Teramo. Dopo la cerimonia, inaugurazione della mostra allestita presso il Castello Della Monica, in via del Castello – Teramo.

La terza Biennale Internazionale di Incisione e Scultura ha coinvolto oltre cento artisti di fama internazionale, provenienti dai cinque continenti. Più di 250 le opere presentate, testimonianza di un’arte incisoria e scultorea rivelata attraverso tecniche e linguaggi artistici diversi, espressione però di matrici comuni o simili. I Paesi rappresentati sono: Argentina, Australia, Austria, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Canada, Cina, Finlandia, Francia, Israele, Italia, Macedonia, Messico, Montenegro, Polonia, Repubblica del Sudafrica, Romania, Taiwan.

Il tema proposto è la riflessione sui versi 70-71 del primo Canto del Paradiso, “Trasumanar significar per verba / non si porìa”, che esprimono il concetto di ineffabilità rappresentativa e la difficoltà di rendere con mezzi umani l’esperienza della “transumanazione”, ovvero l’andare oltre i limiti umani e il superamento delle facoltà naturali. Incisori e scultori hanno tratto spunto dai versi danteschi, coniugando tradizione e innovazione, esperienza e suggestioni inedite, a testimonianza di un’arte universale e veicolatrice di molteplici sguardi. La Biennale si compone di varie sezioni: Incisione formato libero, Incisione con formato 200×200 mm, Scultura e Scultura multisensoriale. La sezione di Incisione 200×200 e quella di Scultura multisensoriale, sono due novità della terza edizione. La sezione di Scultura multisensoriale, in particolare, nasce con lo scopo di promuovere un’arte accessibile e inclusiva, in grado di parlare a tutti poiché fruibile attraverso l’esperienza tattile.

Le incisioni inviate dagli artisti partecipanti sono state selezionate da un’attenta giuria, guidata dal critico d’arte Emidio Di Carlo e formata dal Maestro d’arte, docente e artista Michele De Santis, i professori Massimiliano Donatiello e Luigi La Bella e la dottoressa Vincenza Capulli. Le sculture e le incisioni vincitrici, menzionate e selezionate dalla giuria saranno pubblicate in un Catalogo, accompagnate dalle riflessioni del critico Emidio Di Carlo ed esposte nella Mostra. L’evento è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, della Città di Teramo, della Fondazione Tercas, del BiM, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dei Comuni di Castelli, Nereto e Roseto degli Abruzzi.

La Mostra della III Biennale Internazionale di Incisione e Scultura, a ingresso libero, resterà aperta fino al 28 ottobre 2023 con i seguenti orari:

Ancona

Al Teatro Cortesi di Sirolo la rivalità tra Mozart e Salieri va in scena con “Amadeus”

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amadeus di corrado d'elia al teatro cortesi di sirolo

Lo spettacolo “Amadeus”, scritta da Corrado d’Elia, non vuol essere solo un omaggio alla grande musica e al genio di Mozart, ma anche una riflessione sull’impossibilità di comprendere e spesso misurarci con chi è tanto diverso da noi.

ANCONA – Andrà in scena domani, giovedì 25 luglio, al Teatro Cortesi di Sirolo, lo spettacolo “Amadeus” scritto e interpretato da Corrado d’Elia. Presentato dal Centro Studi Franco Enriquez, lo spettacolo rivivrà la storica rivalità tra Antonio Salieri e Mozart.

Le accuse di plagio e di morte per mano sua del musicista viennese sono riproposte nel dramma del 1979 e poi dal regista Miloš Forman nel film omonimo del 1984. La riscrittura scenica di d’Elia è sia un omaggio alla grande musica e al genio di Mozart, sia una riflessione sull’impossibilità di comprendere chi è diverso da noi, ossia il genio che ci sorprende e ci confonde.

amadeus di corrado d'elia al teatro cortesi di sirolo 2

Dopo aver raccontato Beethoven, Van Gogh e Steve Jobs, l’attore milanese arriva ora ad approfondire la straordinaria figura di Mozart. Ciascuno di noi è alla ricerca della bellezza, ma il nostro rapporto con la genialità è conflittuale, foriero spesso più di umane invidie e gelosie e dunque non di un reale e profondo appagamento e di autentico piacere interiore.  Per questo, nel racconto appassionato di d’Elia, pur mostrando il lato struggente e umano di Mozart, si prova empatia per il semplice compositore di corte Antonio Salieri, suo avversario e poi assassino. Il quale è costretto per contrappasso a stare per tutta l’eternità in una stanza anecoica dove è impossibile udire alcun suono.  

Mozart possedeva una sensibilità innata e una capacità di comprendere l’essenza della musica in modo intuitivo. La sua creatività era un riflesso della sua profonda connessione con il linguaggio universale delle note. Non aveva bisogno di regole o formule complesse per comporre. La sua musica semplicemente fluiva attraverso di lui come se il suo spirito fosse in perfetta armonia con l’universo. Ecco dunque che lo spettacolo, attraverso il racconto di Salieri prova ad indagare e spiegare quell’enigma affascinante che è il “mondo di Mozart”, le molteplici sfaccettature della sua esistenza, le sue esperienze di bambino prodigio, le sue composizioni più intime e celebri, quel talento straordinario che ancora oggi sfida le convenzioni e incanta il mondo intero. Un nuovo “album” di Corrado d’Elia, sentito e profondo, uno spettacolo che, attraverso la musica, celebra il bisogno per ogni uomo dell’arte, in un rapporto quotidiano di necessità. 

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Ancona

Le celbrazioni per il 250° anniversario della nascita di Gaspare Spontini

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presentazione 250° anniversario nascita di gaspare spontini

Si è svolta a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, la presentazione del programma delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita del compositore Gaspare Spontini.

ANCONA – Partiranno il prossimo 16 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi le celebrazioni del 250° anniversario della nascita del compositore Gaspare Spontini, con il concerto dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal Maestro Riccardo Muti, da sempre musicista spontiniano par excellence, benefattore delle Opere Pie Spontini e Cittadino Onorario di Maiolati Spontini. Il giorno successivo si terrà un replica al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Alla presentazione delle celebrazioni del 250° anniversario di Gaspare Spontini, tenutasi a Roma presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, erano presenti Antonio De Rosa, Management Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, Lucia Chiatti, Direttore Generale Fondazione Pergolesi Spontini, Lorenzo Fiordelmondo, Presidente Fondazione Pergolesi Spontini e Sindaco Comune di Jesi, Onorevole Giorgia Latini, Vice Presidente Commissione Cultura, Scienze e Istruzione Camera dei Deputati, Onorevole Gianmarco Mazzi, Sottosegretario Ministero della Cultura, Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno, Tiziano Consoli, Vicepresidente Fondazione Pergolesi Spontini e Sindaco Comune di Maiolati Spontini, Sebastiano Mazzarini, Assessore alla Cultura del Comune di Maiolati Spontini, Cristian Carrara, Direttore Artistico Fondazione Pergolesi Spontini.

Oltre ai due concerti inaugurali sono diverse le iniziative in programma, tra cui concerti, incontri e convegni. Il programma completo è consultabile sul sito dedicato.

Commenta così il programma il Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi Spontini, Cristian Carrara: «Gaspare Spontini è stato un compositore pienamente europeo. Capace di leggere, spesso in anticipo, i grandi cambiamenti culturali e politici che hanno attraversato l’Europa nel tempo in cui è vissuto. Nonostante questo aspetto, che lo rende un personaggio unico nel suo genere, ha mantenuto nel suo linguaggio una profonda italianità innovando profondamente il linguaggio dell’opera lirica del suo tempo. Celebrarne la nascita è per noi l’occasione per ribadire quanto ci sia bisogno che la sua musica sia eseguita e conosciuta ancor più di quanto lo è oggi, e quanto importante sia stato il suo contributo per tanti compositori che, dopo di lui, lo hanno visto come un maestro e un innovatore da cui prendere spunto».

Il Sindaco di Maiolati Spontini e Vicepresidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Tiziano Consoli, e l’Assessore alla Cultura Sebastiano Mazzarini, sottolineano «come questo sia il primo atto dell’avvio dei festeggiamenti spontiniani che rievocano i 250 anni dalla nascita del Compositore: genio musicale, ma anche uomo e filantropo che ha saputo portare nelle corti europee della seconda metà dell’Ottocento le proprie opere rendendo lustro alla sua nazione, alla sua terra marchigiana di origine ed alla sua comunità. La città di Maiolati Spontini è oggi come in passato grata per le innumerevoli opere benefiche destinate alla popolazione. La sua musica e le sue opere camminano ancora oggi tra noi».

Il Sindaco di Jesi e Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Lorenzo Fiordelmondo, aggiunge: «Una celebrazione importante per tutto il territorio marchigiano che sarà coinvolto nell’omaggiare il grande compositore, esaltato dalle corti europee dell’800 e preso come riferimento da Wagner. Dopo aver fatto conoscere il suo talento a Parigi e Berlino, Spontini decise di tornare nel borgo dove nacque il 14 novembre 1774. Dedicò alla musica gli ultimi anni della sua vita con l’amata moglie Celeste e mai dimenticò la comunità maiolatese: qui fondò le Opere Pie e donò alla comunità il parco che porta il nome di Celeste Erard, dimostrando il forte e profondo legame che ha avuto con il suo territorio. La vita e il talento di Gaspare Spontini sono stati raccontati nel docufilm “Gaspare Spontini Celeste Amore”, prodotto dalla casa di produzione jesina SubwayLab, che attraverso il cinema sta facendo conoscere ad un pubblico vasto ed eterogeneo questo grande protagonista della musica europea. Siamo orgogliosi, dunque, di celebrare questa importante ricorrenza in piena sinergia con il territorio: un lavoro di rete che è importante per sostenere percorsi culturali e turistici».

Il Direttore Generale della Fondazione Pergolesi Spontini, Lucia Chiatti, chiude così questo primo annuncio di un calendario che aumenterà progressivamente la propria offerta nel corso dell’anno: «Ogni anno sono felice ed orgogliosa di vedere tante nostre produzioni nei cartelloni dei teatri di tutto il paese e non solo. Tra le realtà teatrali, siamo un unicum assoluto: un centro di costante produzione artistica, crescita di professionalità e sviluppo della consapevolezza culturale del territorio che lavora in un contesto fatto di tanti piccoli borghi, che concretizza, con creatività ed entusiasmo, ambizioni intellettuali degne di un grande centro europeo e che vogliamo sempre più attrattivo per chi vive anche in realtà diverse, perché nella nostra aria tersa un trillo suona diversamente, un cielo dipinto a mano, un ricamo di seta dei nostri artigiani porta con sé il dolce sapore dei nostri colli. Molti ci conoscono per le nostre opere sempre in tournée in Italia, credo che sia giunto l’anno giusto perché tutti veniate a goderne qui».

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Ancona

Per la prima volta un presepe nelle Grotte di Frasassi: la presentazione il 29 dicembre

L’allestimento durerà fino al 9 gennaio. Alla presentazione, canti lirici di Natale e una sorpresa.

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presepe grotte frasassi

I presepi artistici del Maestro Andrea Pistolesi dell’Associazione “Amici del Presepe Monte San Giusto”, in mostra permanente a Palazzo Bonafede, entrano alle Grotte di Frasassi.

ANCONA – La Natività nella suggestiva Sala delle Candeline, un mercato nella sala dell’Organo, nelle altre l’Annunciazione e diverse raffigurazioni. I presepi artistici della collezione del Maestro Andrea Pistolesi dell’Associazione “Amici del Presepe Monte San Giusto”, in mostra permanente a Palazzo Bonafede, entrano alle Grotte di Frasassi. La presentazione si terrà venerdì 29 dicembre, mentre l’allestimento durerà fino al 9 gennaio.

È la prima volta che viene allestito un presepe all’interno delle sale delle Grotte. Statue alte 65 centimetri, con occhi di cristallo, in un allestimento progettato e realizzato nel rispetto di tutte le rigide norme di tutela dell’ambiente speciale delle Grotte di Frasassi.

Un secondo allestimento dell’Associazione “Amici del Presepe Monte San Giusto” si trova nella splendida location del Tempio neoclassico del Valadier, dove sono allestite ben sei teche e diorami, con presepi ispirati a scene tipicamente marchigiane.

L’idea di allestire un presepe nelle Grotte di Frasassi è venuta in mente a Melissa Sciacca, professoressa in marketing e comunicazione, che racconta la genesi dell’esposizione: «Pur abitando ad Ancona, ho sempre avuto nel cuore le Grotte di Frasassi, il Castello di Genga e gli scenari della Gola della Rossa. Qualche anno fa stavo per partecipare al celeberrimo presepe vivente che poi fu annullato per motivi di Covid e di sicurezza. Ho sempre immaginato, però, quanto potesse essere suggestivo allestire un presepe all’interno delle Grotte di Frasassi, così, conoscendo la bellissima mostra di presepi del maestro e amico Andrea Pistolesi, a novembre inoltrato mi sono lanciata in una proposta di allestimento: mi sono rivolta alla Pro Loco di Genga che con premura mi ha indirizzata al Consorzio Frasassi, che con entusiasmo e generosità ha accettato l’idea.  Partecipare all’allestimento (fatto nel pieno rispetto delle norme di tutela dell’ambiente delle Grotte) e vivere questa meravigliosa esperienza è stata per me una grande gioia. Ringrazio il Consorzio Frasassi, la Pro Loco di Genga, il Comune di Genga, la Direttrice e tutti i collaboratori delle Grotte di Frasassi».

Pierpaolo Mascia 

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