L’immobile era diventato nel corso degli anni un simbolo di spaccio e di degrado. Un anno fa il provvedimento di sequestro al fine della confisca, ieri la Casa Rosa di Alba Adriatica è stata definitivamente sgomberata. Vi abitavano ancora abusivamente persone di etnia rom.
TERAMO – Non si sono verificato incidenti, se non qualche iniziale resistenza da parte degli occupanti, durante le operazioni di Carabinieri, Polizia, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Servizi Sociali alla famigerata Casa Rosa di Alba Adriatica, sgomberata ieri.
Al provvedimento del Tribunale di L’Aquila – sezione Misure di Prevenzione, è stata data esecuzione dopo un vertice in Prefettura che ha coinvolto tutti gli Enti interessati. Massiccio lo schieramento di forze dell’ordine sotto la direzione operativa della Questura di Teramo. Presenti sul posto anche alcuni rappresentanti comunali.
La palazzina sita in via Bafile 1, all’angolo con via Roma, occupata abusivamente da un nucleo famigliare di etnia rom e divenuta celebre come la Casa Rosa di Alba Adriatica, nel corso degli anni era diventata un punto nevralgico di spaccio e a più riprese è stata oggetto di attenzioni da parte delle forze dell’ordine. Lo scorso anno il Tribunale aveva disposto il sequestro dell’immobile ai fini della confisca, ma dopo aver ottenuto una sospensione del provvedimento, gli occupanti vi avevano gradualmente fatto ritorno.
Il decreto di sequestro dell’immobile ai fini della confisca ha rappresentato un unicum per il territorio. Una volta terminate completamente le operazioni di sgombero della struttura, i suoi accessi verranno murati per impedire che possa essere nuovamente occupata.
Il corpo è stato scorto da un escursionista ieri, in un sentiero del bosco delle Porcine. La salma è stata identificata. Si ipotizza che possa avere avvertito un malore mentre cercava funghi.
TERAMO – Non presentava ferite sul corpo il cadavere ritrovato ieri a Fano Adriano, in un sentiero boschivo in località Porcine. La salma era in avanzato stato di decomposizione. A far la macabra scoperta un escursionista che passava da lì.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Pietracarmela e del Nucleo Parco Fano Adriano, che hanno dato un nome alla salma. Si trattava di Berardino Velii, pensionato di settantacinque anni residente a Teramo.
L’uomo indossava il classico abbigliamento di un cercatore di funghi e le forze dell’ordine sospettano che possa essere rimasto vittima di un malore durante una battuta. ILa sua auto è stata ritrovata poco distante ed i famigliari dell’uomo, che ne avevano denunciato la scomparsa, hanno effettuato il riconoscimento.
L’autorità Giudiziaria ha disposto il trasporto del cadavere rinvenuto a Fano Adriano presso l’obitorio civile di Teramo per l’esame autoptico.
Lunedì 16 settembre e quello successivo, 23, , l’amministrazione comunale di Martinsicuro organizza due incontri con i cittadini sul piano della mobilità sostenibile Biciplan.
TERAMO – Due incontri pubblici per condividere con la cittadinanza di Martinsicuro un piano strategico sulla mobilità sostenibile finalizzato a definire gli obiettivi e le azioni necessarie a promuovere lo sviluppo di tutti gli aspetti legati alla ciclabilità e a intensificare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane, sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Si parte lunedì 16 settembre, ore 21, nella sala consiliare di Martinsicuro e si replica a Villa Rosa (Sala Buon Pastore) lunedì 23 settembre, sempre ale ore 21.
«In questi anni abbiamo investito tanto nella realizzazione di nuovi e più funzionali percorsi ciclabili che hanno riguardato sia l’intero lungomare che alcuni percorsi cittadini – le parole del sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni – Attraverso questo importante strumento ci poniamo l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana attraverso la previsione di piste ciclabili che colleghino le diverse aree della nostra città.
Sarà un processo che trasformerà il modo di vivere le nostre strade garantendo più spazio a bici e pedoni salvaguardando il patrimonio naturale che abbiamo.
Stante l’importanza dell’argomento ci auguriamo la massima partecipazione di cittadini e associazioni del nostro territorio».
TERAMO – Domenica 8 settembre, è andato in scena il tredicesimo evento della quarta edizione del Memorial “Historia Magistra Vitae”, organizzato dall’Associazione omonima per ricordare il suo fondatore Nino Torquati. Una serata avvolta nel fascino dell’esoterismo, dell’occulto e del mistero ha richiamato numerosi appassionati al Museo delle Armi Antiche di Martinsicuro.
L’evento, che ha avuto come protagonista il signor Luigi Di Gialleonardo, cercatore di antichi tesori, si è rivelato un viaggio nel paranormale, arricchito dalla presentazione del libro redatto dal Dott. Roberto Carlini ospite fisso del Museo con il suo ultimo lavoro: “Ricordi di Luigi, cercatore di tesori tra spiriti, angeli e diavoli”. Il protagonista del libro, che ha raccontato le sue esperienze in prima persona, ha saputo affascinare il pubblico con i suoi racconti legati alla ricerca di tesori nascosti dai Briganti, non solo in Abruzzo, ma in tutto il Meridione. Il suo racconto ha toccato temi legati al paranormale e sue esperienze con l’occulto, nel tentativo di decifrare mappe e individuare luoghi segreti, hanno catturato l’attenzione del pubblico, che ha partecipato attivamente con numerose domande. Grande curiosità ha destato l’invito rivolto al Di Gialleonardo dal direttivo del Museo, che lo ha coinvolto in un futuro appuntamento dedicato al mistero, previsto per il prossimo 27 ottobre.
L’incontro ha raggiunto un climax evocativo grazie all’intervento musicale dell’arpista Federica Tomassini e del flautista Arsienti di Re. Il loro virtuosismo, ha emozionato il pubblico. La musica, composta dal M° Sara Torquati, è stata introdotta dalla lettura di un brano poetico scritto da Marisa Landini, intitolato SORGENTE offrendo un momento di grande intensità artistica. L’esibizione musicale ha conquistato la platea, che ha risposto con applausi a scena aperta e richieste di bis per i due musicisti, suggellando un momento di grande armonia tra arte e mistero.
La serata si è conclusa in un clima conviviale, con un ricco buffet offerto e curato dalle signore Ersilia Vallese e Bianca Loci, a suggellare un evento che ha lasciato il segno nel cuore dei presenti.