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Adolescenti e sesso: quando è finito il tempo delle mele? Ce lo spiega una teenager

Gli adolescenti e il sesso: si è abbassata la media della “prima volta” che, oggi, avviene sempre prima. Internet e i social network influiscono sempre di piu’ sugli atteggiamenti sessuali dei ragazzi. Ma il famoso “senso del pudore” non esiste davvero piu’?

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Era il 1963 quando Pier Paolo Pasolini inizio’ a percorrere l’Italia, da nord a sud, alla ricerca di un volto preso dalla strada per il nuovo film che si apprestava a girare. E dal contatto con un’Italia popolare e popolana, vennero fuori le interviste del documentario “Comizi d’amore“, in cui, per la prima volta, si parlo’ di sesso , e delle sue declinazioni, in un ‘Italia bigotta e tradizionalista, all’interno di in un programma per la televisione. Da allora sono passati piu’ di 50 anni, la morale è totalmente cambiata, si parla di sessualità ovunque e comunque, molti tabu’ sono stati sradicati, molti abbattuti, e la religione non ha piu’ incisività e controllo sui comportamenti sessuali degli italiani  ,come nel passato. Inoltre, l’uso indiscriminato di internet, dei social network, delle chat ha fatto si che molti luoghi comuni venissero sdoganati, che cambiassero i modelli culturali, che venisse totalmente rivoluzionato il modo di vedere e di pensare.

Secondo uno studio effettuato dalla Durex (sulla base delle risposte a 34 mila questionari) nel 2012 gli adolescenti italiani hanno, in media, il primo rapporto sessuale a 19,4 anni (si tratta di una media appena inferiore a quella spagnola, 19,5, e superiore a quella francese, 18,7, e a quella tedesca, 17,8. L’età media della primo rapporto sessuale si sta alzando, anziché abbassarsi: sempre secondo la Durex, nel 2007 l’età media del primo rapporto in Italia era 18,9 anni. Mentre,  da uno degli ultimi sondaggi condotto dalla SIGO (Società Italiana Ginecologia e Ostetricia) emerge che su 309 adolescenti intervistati, tra i 12 e i 14 anni, il 18% dei maschi e il 14, 8 % delle femmine ha consumato il suo primo rapporto sessuale attorno ai 14 anni .Preoccupanti i dati relativi alla tematica della contraccezione: i numeri parlano di una generazione gravemente disinformata di cui solo il 58% è a conoscenza di tutte le altre malattie a trasmissione sessuale, oltre al virus dell’HIV.

L’informazione viene veicolata attraverso gli amici, internet e solo raramente i genitori hanno un ruolo fondamentale sulla formazione sessuale dei propri figli. Anche la scuola, malgrado le innumerevoli proposte e iniziative sull’introduzione dell’ora di educazione sessuale, risulta carente in questo senso. L’80%   degli under 17 anni non ha mai fatto una visita ginecologica e preferisce informarsi on line. Il Consultorio è il punto di approdo per la richiesta di contraccettivi di emergenza, ma l’informazione rimane latente. E’ cambiato il modo di guardare al sesso, tra i giovani, che oggi è completamente sdoganato dalla stretta correlazione con l’amore. “Se a 14 anni sei ancora vergine, le altre ragazze ti considerano una sfigata”, “Per chi vuoi conservarla? prima o poi devi darla via!” “La verginità è una zavorra!” “Guarda che se non ci stai, il tuo ragazzo se ne cerca un’altra, piu’ disponibile di te!” :questi  sono solo alcuni dei commenti tra adolescenti estrapolati dal web, sentiti sugli autobus che brulicano di studenti, tra le conversazioni su watsapp….

Tra il prolificare di siti di incontri, di piattaforme virtuali, di un mondo tecnologico che permette , oltre che l’anonimato, anche un inesistente o spesso labile controllo da parte dei genitori, il sesso viene assunto a mero concetto di uso e consumo. Ma, al di là dei numeri presi dai sondaggi e da inchieste in rete, noi del Martino abbiamo voluto ascoltare dalla viva voce di una ragazza, cosa ne pensano gli adolescenti del sesso. Abbiamo incontrato, allora, Roberta (nome, ovviamente, di fantasia), studentessa di una scuola superiore della zona, a cui abbiamo posto delle domande, per cercare di conoscere un po’ il rapporto tra adolescenti e sessualità.

Ciao Roberta, sei molto giovane, quanti anni hai?

Ne ho 18.

Come vive una ragazza della tua generazione l’approccio con il sesso e la sessualità?

Dalla parte delle ragazze il sesso viene visto come un gioco. Non si pensa ai rischi, piu’ che altro è un modo per avere un po’ di popolarità e per far parlare di sé. Io personalmente ho avuto parecchi sensi di colpa visto che il mio ex ragazzo appartiene a quel tipo di persone che guarda al sesso come un gioco senza importanza, ma ovviamente l’opinione su questo argomento cambia da persona a persona.

Internet e il sesso: è gioco, esibizionismo o cos’altro? E il problema della sicurezza come lo affronti?

In molti siti il sesso è esibizionismo. In due, in particolare, “Chatroulette” e “Omegle“, si puo’ andare incontro a rischi, anche notevoli. In chat non si sa con chi si sta parlando veramente. Spesso l’età e falsata.

Ha senso, nel 2014, parlare ancora di “senso del pudore”? Hai mai avuto condizionamenti sociali, culturali e religiosi nelle tue scelte sessuali?

E’ vero, non esiste pudore nel 2014! Capita di vedere, ogni giorno, i video postati dagli adolescenti in rete e notare come siano diffusi quelli che riprendono i ragazzi mentre hanno atteggiamenti o, addirittura, rapporti sessuali espliciti. Io, dal mio canto, non ho avuto condizionamenti sociali, o religiosi, dato che ho il mio, definito, pensiero personale riguardo la società e il mio modo di essere e di agire. Io sono totalmente e completamente disinteressata ai giudizi o a quello che la gente pensa di me!

Quale il rapporto degli adolescenti con i metodi contraccettivi? ne fanno uso o non lo ritengono necessario? Oltre al virus dell’HIV, quali altre malattie a trasmissione sessuale conosci?

Per cio’ che riguarda la conoscenza delle malattie la maggior parte dei ragazzi brancola nel buio. Eccetto l’AIDS non si conoscono le altre tipologie di virus trasmissibili sessualmente. Oltre all’ignoranza sui metodi contraccettivi, spesso i ragazzi non si prendono le proprie responsabilità, contando sempre sull’aiuto dei genitori. La maggior parte dei giovani non fa uso di sistemi di contraccezione perché li ritengono inutili e poi preferiscono farlo senza protezione perché, cosi’, si prova un piacere maggiore.

 

 

 

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70 anni dalla scoperta del mammut di Scoppito: gli eventi in programma

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mammut 70 anni l'aquila scoppito

Il Museo Nazionale d’Abruzzo a 70 anni dall’eccezionale ritrovamento del fossile nella cava Santarelli di Madonna della Strada, località del Comune di Scoppito, ha organizzato una serie di eventi per celebrare la scoperta.

L’AQUILA – Nel marzo del 1954, presso la cava Santarelli, ubicata in località Madonna della Strada nel Comune di Scoppito, è stato portato alla luce un eccezionale ritrovamento: il mammut oggi esposto al Munda, Museo nazionale d’Abruzzo. Per celebrare i 70 anni della scoperta del mammut di Scoppito, il Munda ha organizzato una serie di eventi.

Il fossile, di 1.300.000 anni, reperto importantissimo della preistoria italiana, fra i più completi d’Europa, ha arricchito enormemente la conoscenza del Patrimonio paleontologico dei grandi mammiferi nel Quaternario sul suolo italiano.

La Mostra documentaria

Le recenti ricerche d’archivio impongono la revisione della data della scoperta. È infatti del 17 marzo 1954 l’informativa dell’Anonima Materiali Argillosi alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise con la quale si comunicava il ritrovamento, da parte degli operai della fornace, dei primi resti. La notizia fu poi diffusa qualche giorno dopo, il 25 marzo, dal Corriere della Sera e ripreso da altre testate i giorni successivi.

Questi passaggi, oltre alle recenti donazioni di foto inedite, oggetto di una mostra documentaria visitabile dal 19 aprile nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco, permettono di ripercorrere le fasi della scoperta, recupero e studio dell’esemplare sotto la direzione della professoressa Angiola Maria Maccagno, direttrice dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma, con la collaborazione di Antonio Ferri nel restauro.

È del 15 novembre 1957 l’importante documento del Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, che dichiara il suo interessamento nel garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco.

L’accessibilità inclusiva

Grazie ad una consolidata collaborazione con l’Accademia di Belle Arti è in corso la realizzazione di due prototipi 3D: uno con  il particolare del cranio e della zanna e l’altro è un modellino di 30 cm del Mammut che vanno ad integrare il disegno in braille già presente nell’attuale allestimento. La progettazione è a cura dei docenti dell’ABAQ Simone Rasetti, Tecniche di modellazione digitale, e Marco Cortopassi, Scenotecnica. È stato effettuato, durante la conferenza stampa, un test di leggibilità con le tecniche di esplorazione tattile di un modellino di prova del cranio e della zanna del Mammut condotte dalla tiflologa non vedente Deborah Tramentozzi. Questa attività di ricerca sulle modalità di apprendimento dell’immagine e dei processi cognitivi nelle persone non vedenti e ipovedenti si avvale della professionalità accademiche del laboratorio di modellazione dell’Accademia di Belle Arti e della tiflodidattica, tramite le tecniche di percezione tattile del rilievo operate dalla tiflologa,  volte a verificare il grado di acquisizione e restituzione dell’immagine, esperita al tatto e successivamente ricostruita nella mente dell’utente.

I modelli 3D tattili potranno essere fruiti anche dai visitatori normovedenti, preziosa opportunità per attivare una sensorialità troppo spesso inibita, anche per la consapevolezza dell’impossibilità di toccare le opere d’arte nel contesto di una visita museale.

Video

Due documenti storici del 1954 appartenenti all’Archivio Luce Cinecittà, che si ringrazia per la concessione di utilizzo: Uscito dalla preistoria, durata 55’’e Lo scheletro di un grosso mammuth trovato presso L’Aquila, segnalato dal Presidente del CdA di Abruzzo film Commission Piercesare Stagni, Rep. Incom. senza sonoro, durata 3’, completano la suggestiva ricostruzione animata del Mammut già in proiezione nel Bastione realizzata dal Segretariato Regionale MiC per l’Abruzzo.

Tecnologia realtà aumentata

È stata possibile la produzione di contenuti digitali 3D fruibili con tecnologia AR core per la ricostruzione 1:1 del Mammuthus Meridionalis. Tramite un QR code sulla pedana, i visitatori potranno avere un’esperienza di visita più dinamica ammirando il Mammut nelle affascinanti forme che aveva quando era in vita. RUP Maria Rita Copersino – Segretariato Regionale MiC -Abruzzo

Convegno scientifico

Nel mese di ottobre avrà luogo un convegno scientifico di rilevanza nazionale “Il Mammut del Castello – Settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene” per condividere i risultati acquisiti attraverso nuove metodologie di indagine e  restauro. Verranno affrontati diversi aspetti scientifici quali l’evoluzione geologica del bacino aquilano, la paleobotanica e paleoclima; il confronto tra il Mammut meridionalis di Madonna della Strada con gli altri elefanti del Pleistocene; lo stato dell’arte della diagnostica e del restauro; l’esemplare nella realtà aumentata 3D e bodymass; i primi risultati della paleopatologia, nonché il tema del ruolo sociale attuale della divulgazione scientifica.

Annullo filatelico

Per rafforzare il potenziale narrativo è stato previsto un annullo filatelico dedicato al Mammut

Accompagnamento didattico

Si sta provvedendo, tramite formazione del personale AFAV curata dai funzionari del Museo, a fornire un servizio di accompagnamento  ai visitatori per una maggiore conoscenza del Mammut.

Premio Fossili regionali

Nel corso della conferenza stampa la direttrice del MuNDA Federica Zalabra ha ricevuto la targa di riconoscimento del Premio Fossili Regionali 2023 al Mammut per la Regione Abruzzo consegnata da due membri del comitato regionale della Società Paleontologica Italiana e la paleonotologa Maria Adelaide Rossi e Marco Romano dell’Università degli Studi della Sapienza. L’iniziativa è nata dalla sinergia tra il gruppo dei giovani della società Palaeontologist in Progress e il Consiglio SPI per favorire la divulgazione e la conoscenza delle ricchezze del patrimonio paleontologico italiano.

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Ancona

A Castelfidardo “Il Condominio Sogni” con Neri Marcorè, promosso dalla Lega del Filo d’Oro

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IL CONDOMINIO SOGNI

ANCONA – Il 13 marzo 2024 alle ore 21, presso il Teatro Astra di Castelfidardo, va in scena lo spettacolo “Il Condominio Sogni”, una produzione della compagnia Il Cantiere dei Sogni, per la regia di Gianni Giorgetti e Marinella Sbiroli, con l’adattamento testi di Francesco Mercurio, l’arrangiamento musicale di Alberto Bodini, i costumi di Fiorisa Bonifazi e le coreografie di Alessia Piscini.

La pièce teatrale, promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro E.T.S. – Ente Filantropico e patrocinata dal Comune di Castelfidardo, con il contributo di Neri Marcorè e il Maestro Leonardo De Amicis – rispettivamente testimonial e ambassador della Fondazione – rappresenta un viaggio emozionante che attraverso il potere dei sogni abbraccia un forte messaggio di inclusione.

La compagnia teatrale “Il Cantiere dei Sogni” è composta da ragazzi e ragazze con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, volontari e attori amatoriali. Grazie alla forza creativa dell’immaginazione, i ragazzi della compagnia riescono a valicare i limiti imposti dalla disabilità: l’attività teatrale rappresenta la possibilità di andare oltre se stessi, oltre il buio e il silenzio, permettendo loro di esprimersi sviluppando le proprie capacità. Sul palcoscenico, infatti, va in scena l’attore, non la sua disabilità e con questo approccio positivo ed inclusivo la compagnia intende mettere sempre al centro la persona, valorizzandola nel suo percorso creativo, che trova espressione nel corpo e quindi nel movimento. Ecco che ogni gesto si trasforma in un potente strumento di comunicazione e autentica espressione, aiutando chi non vede e non sente ad uscire dall’isolamento imposto dalla propria condizione.

“Il lavoro della Lega del Filo d’Oro è da sempre orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Questo stesso approccio inclusivo accomuna la compagnia teatrale Il Cantiere dei Sogni, che porterà in scena un sogno diventato realtà: quello dei nostri ragazzi, che tutti i giorni affrontano la complessa sfida di andare oltre il buio e il silenzio facendoci emozionare per ogni traguardo raggiunto, come questo spettacolo che li vede protagonisti di una importante iniziativa di inclusione”.

“Il Condominio Sogni” è uno spettacolo che con la sua semplicità tocca nel profondo il cuore del pubblico. La trama, ambientata in un condominio, fa riferimento ad un tempo passato, in cui persino sognare era diventato difficile, fino a quando il divino Morfeo, accompagnato dai suoi fratelli Fantaso e Fobetore, decide di intervenire rivoluzionando le vite dei protagonisti, aprendo loro le porte dell’immaginazione onirica e della speranza. L’opera è, di fatto, un’allegoria: racconta dell’isolamento vissuto dalle persone sordocieche durante il lockdown e di quella luce di speranza, rappresentata dalla Lega del Filo d’Oro, che a sua volta è nata da un sogno ambizioso, ovvero quello di portare la luce del sogno a chi, vivendo isolato, non aveva il diritto di sognare. L’opera intende diffondere un forte messaggio di speranza sottolineando che “se puoi sognarlo, allora puoi farlo”. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

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Abruzzo

Il New York Times celebra i vini abruzzesi: «scena vitivinicola entusiasmante»

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articolo del new york times sui vini abruzzesi

Eric Asimov, uno dei più importanti scrittori enoici del panorama statunitense, ha dedicato un articolo del New York Times ai vini abruzzesi: «L’Abruzzo produce tra i migliori vini bianchi d’Italia e i suoi Cerasuolo d’Abruzzo hanno grande personalità».

TERAMO – Cerasuolo e Montepulciano fanno girare la testa anche oltreoceano. Il New York Times ha dedicato un articolo entusiasta ai vini abruzzesi. La penna che l’ha firmato è quella di Eric Asimov, uno dei più celebri e stimati critici enoici a livello globale.

Il suo articolo intitolato “To Find Great Values in Italian Wine, Look to Abruzzo” (Per trovare grandi valori nel vino italiano, guarda all’Abruzzo, ndr) così comincia: «Ciò che sta succedendo nella scena vitivinicola abruzzese è entusiasmante e non solo per quanto riguarda i vini rossi. L’Abruzzo produce tra i migliori vini bianchi d’Italia e i suoi Cerasuolo d’Abruzzo hanno grande personalità».

Nel suo articolo celebra alcune delle tante famiglie che, con grande coraggio e innovazione, stanno apportando un cambiamento all’interno del panorama enologico della regione, esprimendo – al contempo – identità e coerenza con quelle che sono la storia e le tradizioni.

Un ritratto che esprime tenacia ma anche attaccamento al territorio e la voglia di emergere con vini che possono esprimere il carattere delle uve autoctone, dal Montepulciano D’Abruzzo al Trebbiano D’Abruzzo, con vini moderni e profondamente identitari.

“Questo genere di endorsement conferma che stiamo andando nella giusta direzione – dichiara Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – la spinta verso la qualità, la definizione delle sottozone e la revisione dei disciplinari con l’introduzione della menzione superiore aiuteranno i nostri produttori a specializzarsi sempre di più. Auspichiamo una grande crescita per il nostro territorio e siamo contenti che anche Oltreoceano si stiano sempre più interessando ai nostri progetti vitivinicoli.”

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