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L'Aquila

"Tronto chi parla": al via la tre giorni dedicata alle esercitazioni organizzata dalla Croce Verde locale

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Partirà stasera, 10 aprile, la tre giorni di esercitazioni e simulazione pronto-sanitario organizzata dalla Pubblica assistenza Croce Verde di Villa Rosa . La manifestazione, denominata “Tronto chi parla” ,vedrà la partecipazione della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e dell’ANPAS Abruzzo. E’ previsto, nel nostro territorio, l’arrivo di oltre 200 volontari per la riuscita dell’evento, mentre 20 saranno le “cavie”, i  cittadini che, volontariamente, si sono messi a disposizione per partecipare alle simulazioni. Abbiamo intervistato il responsabile e coordinatore della Protezione civile Croce Verde di Villa Rosa, Giuseppe Marra, per illustrarci in maniera piu’ approfondita il progetto.

” L’idea di organizzare una manifestazione di questa portata, nel nostro territorio, venne nel 2008, durante un’esercitazione della Protezione civile sul torrente Vibrata. Nel 2008, in un momento di forte criticità in cui, in seguito a violenti nubifragi rischiammo l’esondazione dei fiumi Tronto e Vibrata, ci trovammo di fronte al reale pericolo di dover provvedere ad evacuare il paese di Martinsicuro. Non stupisce , quindi, che, ad emergenza rientrata, approntammo tempestivamente un’esercitazione con simulazione per affrontare, nel modo piu’ funzionale possibile, un’eventuale nuova emergenza nel nostro territorio. Abbiamo avuto l’appoggio dell’Amministrazione comunale e il coinvolgimento delle scuole medie del territorio che parteciperanno alle operazioni. Ci è stato reso disponibile il Palazzetto dello Sport di Martinsicuro, che ospiterà il  centro di accoglienza, con accreditamento delle persone registrate dalla nostra segreteria, mentre nelle sedi della ditta Morgan Carbon si terrà un intervento della Protezione Civile. La simulazione avverrà sul tutto il territorio comunale, lungo gli argini dei principali fiumi, Tronto e Vibrata, sul molo e sulle colline. Verranno approntate delle “scene” di simulazione continuative, alcune con posa di sacchi sabbia, dal mattino di sabato fino a sera, lungo gli argini dei fiumi si terranno simulazioni di esondazioni in notturna. Attraverso l’apertura di un Centro operativo Comunale, coordineremo le  figure di comando nelle emergenze che vanno dall’esondazione dei fiumi, alla simulazione di frane con ricerca di dispersi e lo svuotamento dei siti allagati tramite pompe idrauliche. Per i nostri volontari si tratterrà di un momento formativo che li aiuterà in caso di reale emergenza, inoltre ci appoggeremo anche ad unità sanitarie attraverso postazione medica avanzata. La Sala Operativa è stata allestita dalla Croce Verde locale e ci si avvarrà di due frequenze radio per ogni comunicazione. La segreteria sarà ubicata presso il camping Duca Amedeo che si è messo a nostra completa disposizione. Ci aspettiamo un riscontro forte da parte dei cittadini, una buona partecipazione, in quanto questa esercitazione ha lo scopo di testare una macchina organizzativa imponente, cosi’ come ci aspettiamo dei feedback per valutare il nostro operato e da lì ripartire per miglioramenti ed adattamenti. Mi preme far conoscere le attrezzature che metteremo in atto. Esse sono costituite da 4 torre faro, 3 pompe idrovore, 3 moduli antiincendio e una stazione operativa mobile, due tende strutture, 3 ambulanze dei volontari del soccorso, un mezzo polisoccorso e, per la prima volta, verrà utilizzata la nostra cucina da campo. Oltre a ringraziare l’Amministrazione comunale, rivolgiamo un particolare ringraziamento anche ad aziende ed esercizi della zona, quali Globo, il camping Duca Amedeo, precedentemente menzionato, l’Anpas Abruzzo e tutti i partners che hanno collaborato. A monte di questa iniziativa ci sono due mesi di intensa preparazione, in cui ognuno di noi non si è risparmiato per la buona riuscita del progetto, in cui sono stati trovati i siti adatti alle operazioni di evacuazione e  in cui sono state costruite le scene di simulazione.

L'Aquila

Pecora sgozzata, cotta e mangiata nel parco in pieno giorno: due arresti

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pecora sgozzata nel parco a pizzoli

I Carabinieri hanno prima trovato tracce di sangue e resti della sfortunata pecora, poi si sono imbattuti in un video sui social nel quale alcune persone trascinavano l’ovino nel parco. Due sono state identificate e sono finite in carcere.

L’AQUILA – Appesa ad un’altalena, dissanguata, scuoiata, cotta e mangiata, di pomeriggio, tra le altalene ed i giochi per i bambini, a Pizzoli. Per il triste epilogo riservato alla pecora sgozzata nel parco in pieno giorno due uomini di origine tunisina sono finiti in carcere, mentre proseguono gli accertamenti per identificare le altre persone che hanno preso parte al banchetto.

La vicenda è stata resa nota dall’agenzia di stampa Agi. Due giudici delle indagini preliminari, Guendalina Buccella e Giovanni Spagnoli, hanno emesso una severa ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ghaddum Waddah, di 30 anni, e Wadia Mchirgi di 19. Il primo era già sottoposto all’obbligo di dimora, per via di una rissa. Il secondo invece era stato raggiunto da un divieto di dimora, per minacce e lesioni.

Insieme a loro c’erano altre persone ed i Carabinieri sono al lavoro per identificarli. Dovranno rispondere di uccisione di animale in luoghi pubblico e macellazione clandestina. Ad insospettire i militari della stazione di Pizzoli, alcune tracce di sangue. Seguendole, sono arrivati ad un cassonetto che conteneva le interiora della pecora sgozzata nel parco ed i resti della brace. Poco dopo sui social hanno visto un video, che aveva ricevuto anche diverse condivisioni, che mostrava un gruppetto di persone mentre trascinavano l’animale sul luogo del delitto.

Arrivati nell’area giochi, l’ovino è stato appeso ad un’altalena, dissanguato e scuoiato. Poi è stato acceso un fuoco ed è stato cotto. I due arrestati si trovano ora nel carcere di Preturo a causa, scrivono i Gip, di un «rischio di recidiva con riferimento alla commissione di reati commessi con violenza alle persone, un difetto di resipiscenza». Che denota «l’irrefrenabile pulsione alla commissione di reati commessi in particolare platealmente e con violenza».

Gli inquirenti cercheranno anche di stabilire se la pecora fosse stata rubata da qualche allevamento.

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L'Aquila

Azzannata dal suo pitbull a L’Aquila: si trova in condizioni gravissime

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donna aggredita dal suo pittbull a l'aquila

La padrona di un pitbull è stata aggredita insieme ad altre due persone dal suo stesso cane, a L’Aquila, per motivi ancora da chiarire.

L’AQUILA – E’ stata portata d’urgenza in ospedale e sottoposta ad un delicato intervento chirurgica, la donna aggredita la notte scorsa nella sua villetta a schiera dal suo stesso pitbull. Il suo cane infatti ha azzannato lei ed altre due persone, presenti in quel momento.

La padrona del cane è quella che ha avuto la paleggio. Le sue condizioni sarebbero molto gravi e la prognosi resta riservata. LE altre due persone, che non è chiaro se siano parenti conviventi o semplici ospiti della donna, se la sono cavata con una trentina di giorni di prognosi.

Non è chiaro cosa abbia acceso la scintilla di violenza nel pitbull che ha azzannato tre persone, tra le quali la sua padrona, a L’Aquila. Il cane è stato portato via dal servizio veterinario della Asl presso il canile comunale. Sul posto sono intervenute tre ambulanze ed una pattuglia della Polizia Locale

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L'Aquila

Tragedia a Goriano Sicoli, anziano resta intrappolato nell’auto in fiamme

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Potrebbe essere stato un cortocircuito a far scoppiare l’incendio nell’auto dell’anziano morto carbonizzato nelle campagne di Goriano Sicoli. I Vigili del Fuoco sono intervenuti per contenere il rogo che ha coinvolto la vegetazione ed hanno fatto la macabra scoperta.

L’AQUILA – I Vigili del Fuoco sono intervenuti per circoscrivere e domare un incendio che si era sviluppato nelle campagne di Goriano Sicoli e quando hanno spento le fiamme hanno effettuato la macabra scoperta: un anziano di 93 anni originario di Cocullo è morto carbonizzato all’interno della sua auto.

Il rogo sarebbe divampato proprio all’interno dell’abitacolo della vecchia Panda, forse a causa di un cortocircuito. L’anziano non sarebbe riuscito ad uscire in tempo e sarebbe rimasto intrappolato all’interno dell’auto in fiamme.

Sulla vicenda indagano i Carabinieri della Compagnia di Lanciano, i quali hanno subito informato lam Procura.

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