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Abruzzo

Civitella del Tronto, Tim lascia da quasi 50 giorni metà paese senza linea telefonica, l’ira del sindaco

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Civitella del Tronto. Piegata dal terremoto, dal maltempo e dalle frane, Civitella deve fare (ancora) i conti con l’operatore delle telecomunicazioni Tim, colpevole di aver lasciato da quasi 50 giorni, metà paese senza linea telefonica.

È forte il richiamo del sindaco Cristina Di Pietro che su Facebook scrive:

“DISASTRO SITUAZIONE TIM NEL COMUNE DI CIVITELLA DEL TRONTO

A distanza di 44 GIORNI dalla nevicata che ha messo in ginocchio il nostro territorio, assistiamo IMPOTENTI, allo scempio della situazione che si è creata con la TIM !

Ci vengono segnalate linee NON funzionanti nelle frazioni di Gabbiano, Piano San Pietro, Collebigliano, Collevirtù, Villa Lempa, Cornacchiano, Rocche, Santa Reparata, Ponzano, Ripe e moltissime altre.
Utenti, molti volte soli e malati o anziani, che sono di fatto isolati dal mondo da 44 GIORNI !

E’ una VERGOGNA di proporzioni bibliche !

Un gestore di telefonia che continua imperterrito a far pervenire regolari fatture agli utenti, per un SERVIZIO non prestato e con disservizi alle utenze commerciali.

L’intera RETE di TELECOMUNICAZIONI del nostro COMUNE va posta URGENTEMENTE in manutenzione, assicurando gli standard minimi contrattualmente previsti .

Le foto che alleghiamo riguardano una piccola porzione degli 80 kmq di territorio, si tratta fondamentalmente di due frazioni a distanza di un km e con linee telefoniche a vista lungo strade provinciali o comunali quindi raggiungibili con tutta tranquillità.
Nemmeno in queste situazioni sono riusciti ad intervenire a DISTANZA di 44 giorni!

In quei rari casi in cui sono intervenuti le riparazioni sono ASSOLUTAMENTE NON a NORMA!

PRETENDIAMO che entro la settimana entrante la rete di telecomunicazioni del Comune di Civitella del Tronto sia posta in manutenzione da squadre specializzate in grado di porre in sicurezza l’intero sistema di telecomunicazioni.

Chiedo aiuto al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso , agli Assessori Regionali Dino Pepe , Marinella Sclocco , Mario Mazzocca , per quanto pur di NON loro competenza ovviamente. Troviamo URGENTEMENTE una soluzione a questa situazione che diventa, giorno dopo giorno, NON PIU’ SOSTENIBILE in un territorio gravemente segnato dagli eventi naturali!”

Al sindaco ha risposto subito il Governatore Luciano D’Alfonso che assicura che parlerà presto con il presidente di Telecom.

Teramo

Chiuso un borsettificio a Corropoli: lavoratori in nero e clandestini

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Operazione dei Carabinieri della Stazione di Corropoli e dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo.

TERAMO – Su 22 dipendenti, 9 erano in nero. Ed erano oltretutto irregolari sul suolo italiano. Ma oltre a queste, sono state anche altre le violazioni che i Carabinieri hanno riscontrato all’interno del borsettificio chiuso oggi a Corropoli.

Titolare del laboratorio, una cittadina cinese. I nove non potevano avere un regolare contratto di lavoro, in quanto clandestini nel Paese.

Nel borsettificio chiuso a Corropoli poi i militi hanno riscontrato diverse carenze igienico-sanitarie, nonché le inottemperanze alle normative sulla formazione dei lavoratori e sulla sicurezza.

L’attività è stata dunque oggetto di decreto di sospensione ed alla titolare sono state comminate delle sanzioni per circa 72 mila euro.

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Abruzzo

Truffe on-line sventate dalla Polizia Postale: vishing e smishing in aumento in Abruzzo

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I truffatori, attraverso SMS o telefonate che, apparentemente, provengono da banche ed istituti di credito, raggirano le vittime convincendole a fornire loro i dati o direttamente a fargli un bonifico, per prevenire un presunto attacco telematico.

L’AQUILA – Nelle ultime settimane in Abruzzo gli investigatori della Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Aquila hanno sventato due tentate truffe on-line, provate mediante le tecniche dello smishing e del vishing.

La prima prevede l’invio di un SMS apparentemente inviato da un istituto di credito o da una banca, che avvisa l’utente di aver subito un tentativo di accesso non autorizzato nei propri conti. Didascalia e intestazione del messaggio replicano in tutto e per tutto quello della banca. Chi non si accorge del raggiro, viene indirizzato verso un sito clone, che presenta simboli, loghi e colori di quello dell’istituto di credito, nel quale le persone, credendo di mettere al sicuro i propri risparmi, forniscono ai truffatori tutti i dati sensibili e le chiavi per aprire i propri conti.

Il vishing è simile allo smishing, ma avviene tramite telefonata, ed anche questo è stato recentemente tentato in Abruzzo. Un presunto addetto della banca, segnalando sempre un tentativo di accesso, convince le persone ad effettuare un “bonifico sicuro”, per mettere al sicuro i soldi sotto attacco. Soldi che ovviamente sparirebbero.

Fortunatamente, la Polizia Postale è intervenuta prima che potessero andare a buon fine le due truffe tentate. In un caso le indagini sono partite dalla segnalazione di una persona, contatta da un sedicente “commissario Rizzo”, apparentemente appartenente proprio alla Sezione Operativa della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Aquila. Durante la telefonata è caduta la linea e l’interlocutore, spaventato, ha chiamato la Polizia Postale chiedendo di essere rimesso in contatto con il presunto commissario. Da lì gli agenti, quelli veri, hanno sventato le due tentate truffe on-line.

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Teramo

Concorso per il posto da vice comandante della Polizia Locale ad Alba Adriatica, Siamo Alba: «doveva essere un interno»

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polizia locale

La lista d’opposizione in Consiglio Comunale ad Alba Adriatica critica la decisione di scegliere tramite concorso pubblico il prossimo vice comandante della Polizia Locale, escludendo di fatto il personale interno: «Casciotti ha dimostrato irriconoscenza». Critiche anche al Comandante Daniela D’Ambrosio.

TERAMO – «La procedura che è stata scelta, la mobilità volontaria fra Enti, esclude a priori la possibilità di partecipare alla selezione a personale interno al Comando in possesso di titoli, capacità, professionalità e cosa ancora più importante, esperienza acquisita sul campo». Siamo Alba critica la procedura scelta dall’Amministrazione per assegnare il posto da vice comandante della Polizia Locale di Alba Adriatica, che sarà assegnato tramite concorso pubblico.

Secondo i rappresentanti della lista, sarebbe stato più opportuno premiare l’esperienza e la competenza degli attuali membri del corpo, scegliendo tra loro il nuove vice Comandante. «Non stupisce che la Sindaca Casciotti ed il suo esecutivo facciano scelte discutibili sul personale, a volte anche ‘ad personam’, ma ciò che lascia più basiti è il silenzio assordante del Comandante della Polizia Locale che, condividendo tale scelta, decreta in prima persona l’assenza di personale all’interno del Corpo, formato e idoneo a ricoprire tale ruolo. E siccome sappiamo bene che non è così, resta incomprensibile come il Comandante della Polizia Locale Daniela D’Ambrosio possa tacitamente accettare una scelta del genere. Rimane solo da pensare che Ella stessa ne sia la regista se non complice, ragion per cui la invitiamo a far sentire la propria voce prendendo le distanze da tale scelta, sarebbe anche ora una volta tanto, per difendere quel personale che nel corso degli anni ha dato lustro al Corpo di Polizia Locale di Alba Adriatica, dimostrando preparazione, coraggio ed attitudine in situazioni delicate, così da ottenere fiducia ed attestati di stima dalle altre Forze di Polizia e dagli Organi superiori».

«Considerato che per la copertura in organico di altre figure professionali è stata scelta la
procedura del concorso pubblico oppure in alternativa l’attingimento da graduatorie di altri
Enti – conclude la nota – la Sindaca Casciotti, l’Assessore al Personale Pulcini e la Comandante della Polizia Locale D’Ambrosio spieghino perché solo per il posto di Vice Comandante abbiano deciso di ricorrere all’unica procedura che non consente di poter concorrere al personale interno in possesso di requisiti, senza nemmeno considerare che addirittura alcuni di loro sono idonei in graduatorie per Comandante della Polizia Provinciale oppure di altri Comuni. L’amministrazione Casciotti scorge sempre il cammino migliore da seguire, ma sceglie di percorrere solo quello a cui è abituata».


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