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Ancona

Paesaggi marchigiani: la selvaggia Portonovo

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Portonovo è una contrada del Poggio di Ancona; è un noto centro turistico, balneare ed artistico, affacciato sull’omonima baia. Portonovo è anche conosciuta come la “baia verde” grazie alla sua posizione immersa nel verde del Parco Regionale del  Conero  e lontano dalle strade trafficate. Paesaggi naturali pittoreschi  , un  mare cristallino e una bellissima spiaggia rendono la baia la destinazione ideale per una vacanza rilassante e indimenticabile.

PORTONOVO, la baia verde

TERRITORIO

La spiaggia di Portonovo ha ottenuto la Bandiera Blu nel 2010 e successivamente confermata anche negli anni successivi.

La parte sud, tra la Torre di Guardia e la chiesa medievale, è una zona favorevole alla pratica di windsurf, grazie al vento quasi sempre presente. Nella zona occidentale si trova un molo artificiale, che dovrebbe essere utilizzato solo per situazioni di emergenza, e che molti bagnanti usano per tuffarsi nel mare.

Molto importanti, dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, sono i due piccoli laghi di Portonovo: il Lago Profondo ed il Lago del Calcagno o Lago Grande.

Lago Profondo

A pochissima distanza dal mare, contengono acqua salmastra, risultante della mescolanza di acqua di mare con acqua dolce. L’acqua marina entra nei laghi durante le mareggiate e infiltrandosi al di sotto della spiaggia; l’acqua dolce proviene invece da sorgenti (nel Lago Grande) o da piccoli immissari temporanei (il torrente Ciriesa, che sfocia nel Lago Profondo).

L’origine dei laghi è collegata alla stessa nascita di Portonovo, che si formò in seguito ad una ciclopica frana staccatasi in epoca preistorica dal sovrastante monte Conero.

La superficie dei laghi di Portonovo è stata purtroppo notevolmente ridotta negli anni cinquanta quando, con un’errata concezione dello sviluppo turistico, si interrarono vaste aree umide per realizzare parcheggi e campeggi (la superficie interrata supera il 50%). La stessa Fonte di Portonovo, che alimentava con le sue acque il Lago Grande e nel passato costituiva una delle attrattive della zona, è stata negli stessi anni distrutta per far posto a strutture turistiche. Oggi il Parco del Conero ha elaborato vari piani di recupero naturalistico dei laghi. Nell’intento di permettere al Lago Grande l’espansione nella zona originariamente occupata, si è già provveduto allo spostamento di un campeggio in area più a monte.

Nonostante tutto, i laghi di Portonovo ancor oggi costituiscono un habitat di notevole interesse naturalistico; per quanto riguarda la fauna si ricorda la presenza della gallinella d’acqua, del martin pescatore, del germano reale e della folaga, mentre per la flora, si segnalano la canna di palude, il falasco ed il giunco.

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE

Chiesa di Santa Maria di Portonovo

La Chiesa di Santa Maria di Portonovo è un piccolo capolavoro romanico costruito dai benedettini dopo il 1034. Sorge su un piccolo rialzo roccioso che si protende nel mare ed è lambita dal verde della macchia mediterranea. Nell’atrio della chiesa una lapide ricorda i versi del XXI canto del paradiso dantesco:

«In quel loco fu’ io Pier Damiano,
e Pietro Peccator fu’ ne la casa
di Nostra Donna in sul lito adriano.»
(Canto XXI, vv. 120-123)

Questi versi parlano del soggiorno di San Pier Damiani prima a Fonte Avellana (in quel loco) e poi in una chiesa dedicata a Maria (casa di Nostra Donna) posta sulla riva del mare Adriatico (in sul lito adriano) che, secondo alcuni, sarebbe da identificare nella chiesa e nel convento di Santa Maria di Portonovo; in questa chiesa Pier Damiani avrebbe assunto il nome di Pietro peccatore. Alla chiesa di Portonovo e all’icona della Theotokos di Vladimir in essa conservata era molto legato il celebre regista russo Tarkovskij, che ne parla nei suoi diari.

Chiesa di Santa Maria di Portonovo

La Torre di Guardia

Chiamata anche Torre Clementina, fu fatta costruire nel 1716 da papa Clemente XI, per contrastare le scorribande dei pirati. Eretta in posizione avanzata per sfruttare appieno il “gomito” naturale del Conero, dall’alto di essa i soldati riuscivano a sorvegliare un ampio tratto di costa. Dopo l’Unità d’Italia la torre fu acquistata dal poeta e imprenditore Adolfo De Bosis; divenne con gli anni un luogo di ritiro di poeti, ospitando anche il martire della libertà Lauro de Bosis, ultimo dei sette figli di Adolfo, e il vate Gabriele D’Annunzio, coetaneo e grande amico di Adolfo. Ai soggiorni di D’Annunzio fa riferimento il romanzo di Pelagio D’Afro L’acqua tace, ambientato a Portonovo. La Torre di Guardia di Portonovo, nota anche come Torre de Bosis, è tuttora di proprietà degli eredi della sua famiglia.

La Torre di Guardia

Il Fortino Napoleonico

Fu costruito nel 1810, durante il Regno d’Italia di Napoleone, con l’intento di impedire lo sbarco di navi appartenenti alla flotta inglese, attratte dalla possibilità di rifornirsi di acqua potabile attingendo alla Fonte di Portonovo. A memento di ciò, ogni anno viene organizzata una rievocazione storica denominata Porto Nuovo 1811. Il fortino venne costruito per ordine del viceré d’Italia, il generale Eugène de Beauharnais; il progetto della fortificazione si ispira alle costruzioni dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per la sua costruzione, si pensa, siano state usate anche le pietre dell’ormai distrutto monastero benedettino. Nel 1860, dopo la battaglia di Castelfidardo e l’entrata delle Marche nel Regno d’Italia, venne meno la funzione militare del fortino e l’edificio cadde in rovina. Negli anni sessanta un ottimo restauro lo ha riportato al suo splendore originale ed ora ospita un albergo.

Il Fortino Napoleonico

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Prodotti per la casa non sicuri sequestrati a Senigallia

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Prodotti per la casa non sicuri sequestrati a Senigallia

Durante i controlli in un negozio nella periferia di Senigallia gestito da un cittadino cinese, oltre mille prodotti per la casa e articoli di bigiotteria non conformi o non sicuri sono stati sequestrati dalle fiamme gialle.

ANCONA – Durante un’azione di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto delle diffusione di prodotti non conformi o non sicuri, i militari della Guardia di Finanza hanno ritirato dal commercio oltre mille articoli in vendita in un negozio nella periferia di Senigallia. I prodotti per la casa sequestrati a Senigallia erano non sicuri o non conformi alle norme sulla vendita. Il titolare dell’attività, un cittadino cinese, è stato segnalato alla Camera di Commercio per la sanzione prevista, che può superare i venticinque mila euro.

I prodotti sequestrati erano articoli per la casa o di bigiotteria. Presentavano difformità sulle prescrizioni del Codice di Consumo. In particolare non presentavano le corrette etichettature relative alla composizione dei prodotti, alla presenza di eventuali sostanze nocive e alle precauzioni d’uso, oltre a non essere scritti in lingua italiana.

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Tutto esaurito per il Convegno della dottoressa Loretta Bolgan a Jesi

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convegno dottoressa bolgan jesi

ANCONA – Tutto esaurito per il convegno del 2 aprile al centro congressi dell’hotel Federico II di Jesi, tenuto dalla ricercatrice Loretta Bolgan, su: “Covid-19: meccanismo del danno, ruolo della spike. Prevenzione e cure”.

Laureata in chimica e tecnologia farmaceutica e con un dottorato di ricerca in scienze farmaceutiche, la dott.ssa Bolgan è notoriamente conosciuta per gli studi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini, inclusi i vaccini covid-19.

In particolare, i suoi recenti studi si sono concentrati sul meccanismo del danno indotto dalla spike vaccinale e naturale, nonché sugli effetti avversi dovuti sia al long-covid che ai sieri vaccinali. Il convegno, moderato dalla giornalista e scrittrice Beatrice Silenzi, è stato organizzato dall’associazione no profit “Seam aps” di Pesaro e da numerosi volontari che si sono attivati gratuitamente per la promozione dell’evento in tutta la regione Marche.

La splendida sala musicisti dell’hotel Federico II di Jesi ospiterà nel suo complesso più di 400 partecipanti. A tutte le numerosissime persone che non hanno potuto prenotarsi per esaurimento dei posti, gli organizzatori garantiranno la possibilità di seguire il convegno della dottoressa Bolgan a Jesi in diretta streaming alla pagina Facebook Liberinsieme.

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Confronto tra candidati a Falconara Marittima sulla mobilità sostenibile

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confronto tra candidati a falconara sulla mobilità sostenibile

Il circolo Legambiente “Martin Pescatore” di Falconara Marittima ha organizzato lo scorso venerdì 24 marzo un confronto aperto a tutta la cittadinanza su mobilità sostenibile e inquinamento dell’aria a Falconara Marittima, al quale ha invitato i candidati sindaco alle prossime elezioni: presenti Anna Grasso e Annavittoria Banzi, mentre a rappresentare Stefania Signorini e Marco Baldassini c’erano i loro collaboratori.

ANCONA – “Mobilità Sostenibile, l’inquinamento dell’aria dipende anche da noi”, questo il titolo del dibattito pubblico organizzato dal circolo Legambiente “Martin Pescatore” lo scorso venerdì 24 marzo a Falconara Marittima. L’incontro sulla mobilità sostenibile è stato anche occasione di confronto tra i candidati sindaco di Falconara alle prossime Elezioni Amministrative, invitati a partecipare. Erano presenti le candidate Anna Grasso e Annavittoria Banzi, mentre Stefania Signorini e Marco Baldassini non hanno potuto presenziare ed hanno inviato alcuni collaboratori in loro vece.

L’incontro sulla mobilità sostenibile a Falconara Marittima aperto ai candidati sindaco è stato introdotto da Marina Galeassi, presidente del circolo, dopodiché si sono alternati gli interventi di Simone Nuglio di Legambiente e Marco Ciarulli di Legambiente Marche. I candidati, o chi ne faceva le veci, hanno affrontato diversi aspetti, dal rafforzamento dell’educazione civica sul tema nelle scuole, all’esigenza di istituire un nucleo ambientale fisso di polizia locale, fino all’elaborazione di un grande piano urbano condiviso.

La candidata Grasso ha affermato: «Affrontare il tema della mobilità sostenibile significa anzitutto pensare ad un cambiamento culturale esteso a diversi aspetti tra cui l’educazione nelle scuole. Quindi serve un Monitoraggio per lo studio di Progetti da realizzare attraverso il reperimento di fondi Europei».

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