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Abruzzo

Samb, Curva Nord Cioffi: lettera aperta a Franco Fedeli

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Ecco integralmente le parole dell Curva Nord al presidente della Sambenedettese Calcio Franco Fedeli

Caro Presidente,

avremmo preferito parlare e chiarirci di persona, ma purtroppo sono settimane che lei ci nega un incontro; per questo non possiamo far altro che scriverle apertamente, confidando in una risposta pubblica perché la tifoseria e tutta la città possano sapere quello che pensiamo noi e lei.

Una tifoseria e una città che aspettano risposte e soprattutto scuse per tutte le volte che lei ha mancato loro di rispetto. Come quando ha criticato la scarsa affluenza al Riviera, probabilmente dimenticandosi che questa piazza ha sottoscritto circa duemila abbonamenti, nonostante un precampionato mediocre, e detiene tutt’ora il quarto
posto per numero di spettatori nel girone, alle spalle di società che possono contare su un bacino d’utenza molto più ampio. O per tutte le volte che ha minacciato di andarsene o ancora per quando è arrivato ad “augurarci” la Serie D.

Mancate scuse e mancati ringraziamenti. Come quando, con il Cosenza, nonostante il passivo della sfida d’andata, 11mila persone sono venute allo stadio e, al termine di una gara vinta sugli spalti e persa malamente sul campo, invece di limitarsi a ringraziare i tifosi ha subito tirato in ballo questioni economiche sui costi del campionato,
promettendo di dimezzarli per l’anno seguente.

Errori di comunicazione probabilmente, che avremmo potuto anche accettare, così come gli errori tecnici (numerosi anche questi), se solo avesse avuto, almeno una volta, l’umiltà di assumersi la colpa delle scelte compiute e delle azioni dei collaboratori (spesso incompetenti e scelti per il solo fatto di accettare passivamente ogni sua decisione senza mai contraddirla) di cui si è circondato per sua decisione.

Invece ha preferito, di volta in volta, scaricare la colpa sugli ex-collaboratori, sui giornalisti e/o sulla tifoseria, dimostrando un carattere e un atteggiamento a dir poco infantile: un vero uomo, prima ancora che un vero presidente, nei momenti di difficoltà si assume le proprie responsabilità e si adopera per migliorare.

Le avremmo inoltre chiesto conto di questo continuo valzer di nomi e persone attorno alla società, fra esoneri, dimissioni ed esili volontari o meno, perché crediamo che sia impossibile gestire una società senza una figura di riferimento presente stabilmente a San Benedetto.

Non abbiamo la presunzione di insegnarle come si dirige una squadra di calcio: ognuno ha il suo compito, ma il nostro, da tifosi, è anche quello di vigilare e fermare immediatamente qualunque situazione riteniamo poco chiara. Abbiamo purtroppo alle spalle un passato societario travagliato e certe situazioni le conosciamo bene: se lei pensa di alimentare e sfruttare questo clima per avere la scusa per mollare, noi lo capiamo subito.

Sarebbero ancora molte gli argomenti di cui vorremmo parlare: del settore giovanile allo sbando, di come intende procedere per migliorare la situazione in classifica e, più in generale, di quali sono i suoi obiettivi per questa squadra e di come intende raggiungerli. Sta a lei decidere se affrontarli o continuare a parlare solo con conferenze stampa che hanno ormai raggiunto il limite del grottesco e sono divenute oggetto di scherno da parte di giornali satirici e che hanno portato questa società agli onori delle cronaca nazionali (purtroppo non per i risultati sportivi).

Noi, per parte nostra, continueremo sempre a fare il nostro dovere: sostenere questi colori e questa maglia. Per questo invitiamo tutta la tifoseria ad essere sempre più numerosa allo stadio, in casa come in trasferta, per sostenere i giocatori e raggiungere insieme la salvezza sul campo, al momento l’obiettivo più importante.

Lei faccia il suo.

CURVA NORD MASSIMO CIOFFI



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Teramo

Convocato per il 30 luglio il Consiglio Comunale a Martinsicuro

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Lo ha comunicato il presidente Umberto Tassoni. Seconda convocazione per il giorno successivo.

TERAMO – Si riunirà il prossimo 30 luglio alle 13:15 in prima convocazione ed il giorno successivo alla stessa ora in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Martinsicuro, come reso noto dal presidente Umberto Tassoni.

Due gli appuntamenti all’ordine del giorno:

  • Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. a.d. lgs. n. 267/200 – sentenza Tribunale di Teramo n. 1253/2023
  • Assestamento generale di Bilancio 2024/2026 e verifica degli equilibri ai sensi degli artt. 175, comma 8 e193 del d. lgs. n. 267/2000

La seduta del Consiglio Comunale può essere seguita in diretta sulla pagina Facebook del Comune.

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Abruzzo

In arrivo il primo weekend da bollino rosso: Anas sospende 900 cantieri

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Per far fronte al primo grande esodo estivo, Anas ha comunicato che circa il 70% dei cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade è stato sospeso. Alcuni però restano inamovibili.

TERAMO – Dal 27 luglio al 3 settembre verranno sospesi 906 cantieri presenti sulle strade e sulle autostrade del Paese, pari al 70% di quelli attualmente attivi. Lo ha comunicato Anas, spiegando di aver preso questa decisione per agevolare il traffico durante il periodo dell’esodo estivo.

«In vista dell’esodo estivo – ha spiegato l’Amministratore Delegato Aldo Isi – abbiamo potenziato i presìdi su tutto il territorio nazionale e limitato la presenza dei cantieri con l’obiettivo di rendere più agevole e sicuro per tutti gli utenti il viaggio lungo gli itinerari di breve, media e lunga percorrenza della nostra rete».

Non tutti i cantieri presenti sulle autostrade però potranno essere sospesi e per conoscere quali sono quelli inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo Estivo.

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Pescara

L’omicidio di Thomas era premeditato, il movente un debito da 70 euro

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Il ragazzo sedicenne ucciso a Pescara sarebbe caduto in un agguato: il branco lo stava cercando per un debito da 70 euro legato allo spaccio di hashish. E’ quanto emerso dalle analisi dei cellulari dei presunti killer e e dei loro complici.

PESCARA – L’omicidio di Thomas Luciani, il sedicenne brutalmente ucciso in un parco nel centro di Pescara lo scorso 23 giugno, sarebbe stato premeditato. Il ragazzo non avrebbe incontrato casualmente i suoi assassini, ma questi sarebbero stati sulle sue tracce , in una sorta di caccia all’uomo. A tradirlo, un selfie nei pressi della stazione, che ha fornito indizi sulla sua posizione a chi lo stava cercando. Il motivo, un debito da 70 euro.

Per l’omicidio di Thomas sono stati fermati due ragazzi, coetanei della vittima. Insieme a loro, erano presenti altri quattro ragazzi. Dopo averlo accoltellato a morte, lo hanno lasciato agonizzante, tra le sterpaglie, non lontano dalla stazione centrale di Pescara. Poi sono andati al mare.

Thomas, originario di Rosciano, ma ospite di una comunità molisana, avrebbe utilizzato i 70 euro che il branco gli aveva affidato per acquistare hashish, per divertirsi con gli amici a Pescara nel fine settimana. Il sabato il presunto omicida ha provato più volte a mettersi in contatto con lui, ma aveva il telefono spento, anche per non dover rispondere alla comunità. La domenica il ragazzo viene immortalato in un selfie caricato sui social da un amico, nei pressi della stazione. Il branco esce a cercarlo. Uno dei due presunti killer ha un coltello con sé. Nei piani di Thomas ci sarebbe quella di far ritorno alla comunità che lo ospita. E’ in cerca di 10 euro per il treno per Vasto, dove abita la sua ragazza. Da lì, avrebbe raggiunto Campobasso. Il treno partiva alle 18:00. Attorno alle 17:00 però il ragazzo ha incontrato i suoi assassini ed è stato ucciso in un parco.

E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti tramite l’ascolto delle testimonianze e l’analisi dei telefoni cellulari delle persone coinvolte, tutte minorenni. A far propendere per l’ipotesi dell’agguato premeditato sono due elementi in particolare: la foto che ritrae Thomas nei pressi del luogo del delitto, poche ore prima del suo omicidio, e un video che lo ritrae in sella ad uno scooter in compagnia di uno dei presunti assassini, nel 2023. Questi aveva dichiarato di non conoscere l’identità della vittima.

Il gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cristina Tettamanti, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali di uno dei due sedicenni indagati per l’omicidio, che resta dunque nel carcere minorile di Bari: non sarebbero emersi indizi e circostanze utili, secondo il giudice, a far dubitare della capacità di intendere e di volere del minore, quanto piuttosto una fredda determinazione nel commettere l’azione delittuosa. Per i legali il ragazzo è a rischio suicidio. L’altro sedicenne indagato si trova attualmente nell’istituto penale minorile di Roma.

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