ASCOLI PICENO – ‘Dal Microcosmo al macrocosmo. Percezione dell’indicibile’ è il titolo della mostra dedicata all’artista ascolano Sandro Sansoni (1954 – 2014).
Le opere verranno esposte all’interno della Sala Cola dell’Amatrice, nel complesso monumentale di San Francesco, da sabato 15 giugno fino a domenica 14 luglio. Sarà un mese, per gli appassionati dell’arte, nell’indicibile intimo mondo del maestro.
Sandro Sansoni (foto: sandrosansoni.it)
Sansoni pittore, incisore, scultore e ritrattista nasce ad Ascoli Piceno il 23 Maggio 1953.
Si è diplomato al Liceo Artistico di Bologna e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti della stessa città, negli anni 1971-1978. Ha conseguito un secondo diploma di pittura nel 1979 presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Lontano dalla mondanità dei vernissage, sicuro del suo talento e della sua visione dell’arte, inizia ad insegnare presso il Liceo Artistico di Ancona. Questo gli consente di aprire un dialogo con i suoi allievi ed trasmettere a loro non solo quella tecnica di base senza la quale è impossibile esprimersi artisticamente ma anche il valore del bello secondo i canoni dell’arte classica.
Continua naturalmente a dipingere e scolpire e, più che per propria convinzione ma stimolato da amici e colleghi che vogliono far conoscere i suoi lavori partecipa a mostre e iniziative e alla sua prima adesione, nel 1971, ad una collettiva nella Galleria ‘Gieffenove’ di Bologna seguono:
1975 – Personale alla Biblioteca Comunale di S. Ilario D’Enza (RE).
1976 – Personale alla Sala del Capitano del Popolo (g.c.) di Reggio Emilia.
1977 – Medaglia d’argento al Trofeo Internazionale ‘F. Faruffini’ di Sesto San Giovanni (MI).
1977 – Targa del Presidente della Provincia di Milano al II Concorso Internazionale di Pittura e Scultura ‘La Triade’.
1978 – Collettiva alla Galleria “Gelmi” di Sesto S. Giovanni (MI).
1979 – Personale al Centro di Arte -Galaleria ‘Le Firme’ di Milano.
1979 – 3° premioal Concorso Internazionale ‘Caravaggio ’79’ di Milano promosso dall’Accademia Internazionale di S.Marco.
1979 – Personale alla Sala Mostra ‘Trani’ di Ancona.
1979 – 4° premio al Concorso Internazionale ‘Art ’80’ di Milano promosso dall’Accademia Internazionale di S.Marco.
1980 – Collettiva Mostra Mercato Nazionale d’arte figurativa di Ancona.1980 -Personale alla Galleria d’Arte ‘la Bottega di Cimabue’ di Firenze.1981 -Premio con targa ‘Città di Abidjan’ (Costa d’Avorio) alla 6a Mostra Mondiale di Crescentino.
1981 – Personale presso la sala del Comune di Camerino.
Per diffondere anche presso il pubblico il suo ideale di arte, fonda ad Ancona con amici e colleghi che condividono la sua estetica, l’Associazione ‘Arte Arcadia’ che promuove mostre, incontri e corsi.
Dopo molti decenni Sansoni ritorna ad Ascoli riallacciando così i rapporti fra il pittore e la sua città di origine, la cui bellezza ha forse contribuito alle sue successive scelte artistiche che oggi possiamo ritrovare grazie a questa iniziativa.
Simone Traini, cameraman ascolano, e la giornalista Rai Stefania Battistini sono destinatari di un mandato d’arresto emesso dal distrettuale Leninsky di Kursk, in Russia. Sono accusati di essere entrati illegalmente nel territorio della Federazione, passando dall’Ucraina.
ASCOLI PICENO – Il cameraman ascolano Simone Traini e la giornalista del Tg1 Stefania Battistini lo scorso 6 agosto sarebbero entrati in Russia per documentare un’incursione di unità armate ucrainenella regione di Kursk e per questo sono destinatari di un ordine d’arresto.
Lo afferma l’agenzia di stampa Interfax, la quale cita fonti del servizio stampa della magistratura russa. In base a quanto riportato, sarebbero entrati in Russia in compagnia di altre persone non identificate, a bordo di un veicolo militare ucraino. Al momento non si trovano nel territorio della Federazione.
Sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Esteri Tajani, che su X (ex Twitter), ha definito il mandato d’arresto russo una «nuova persecuzione nei confronti della libertà di stampa». Usigrai «chiede una presa di posizione unanime del Governo contro questa ennesima intimidazione nei confronti dei giornalisti italiani. Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per i contorni che sta assumendo questa vicenda, rinnoviamo». Secondo la Rai il mandato d’arresto rappresenta «un atto di violazione della libertà d’informazione»
L’operatore e la reporter italiani non solo gli unici giornalisti ad essere stati inserito nella lista dei ricercati da Mosca: ci sono anche Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell’emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.
Si è conclusa l’operazione nazionale “Mare e laghi sicuri 2024”, coordinata dalla Direzione Marittima delle Marche e promossa dal Comando Generale della Guardia Costiera, avviata ad inizio estate.
ASCOLI PICENO – L’operazione “Mari e Laghi Sicuri 2024” della Guardia Costiera si è chiusa con successo. L’attività nazionale avviata ad inizio estate, ha coinvolto un vasto dispiegamento di uomini e donne, oltre a mezzi specializzati, con l’obiettivo principale di garantire la sicurezza in mare, la protezione dell’ecosistema, della biodiversità marina e del demanio marittimo.
Un’operazione, che ha coperto il periodo da giugno a settembre, in cui donne e uomini della Guardia Costiera sambenedettese sono stati coinvolti – via mare e via terra – al fianco delle migliaia di bagnanti e diportisti che hanno scelto le coste picene quale località di svago.
A fronte di circa 2500 controlli, sono state accertate 63 infrazioni amministrative. Nell’ambito del diporto, principalmente per aver navigato all’interno di zone riservate alla balneazione e talvolta senza talune tra le dotazioni di sicurezza previste.
A queste attività si aggiungono poi i costanti controlli sull’intera filiera della pesca, a tutela del consumatore finale, oltre che a protezione della risorsa ittica ai fini del suo ripopolamento. In particolare, durante l’estate, si è posta attenzione ai punti di ristorazione ubicati lungo il litorale. Il bilancio è stato di oltre 2 tonnellate di prodotto ittico sequestrato oltre all’irrogazione delle corrispettive sanzioni pecuniarie.
Inoltre, nell’ambito dell’operazione sono state effettuate mirate ispezioni di natura demaniale ed al termine dell’attività si contano nr. 9 notizie di reato. I responsabili sono stati deferiti alla locale autorità giudiziaria, ma soprattutto sono stati restituiti alla pubblica fruizione oltre 4000 mq. di spiaggia indebitamente occupata.
Il Comandante della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando l’importanza anche del lavoro sinergico tra operatori ed istituzioni locali. «Questa operazione ha dimostrato quanto sia fondamentale un’attività di prevenzione costante e capillare per garantire la sicurezza in mare e lungo le nostre coste. Non meno importante si è rivelata l’attività di controllo che viene effettuata lungo la filiera della pesca ed a tutela del demanio marittimo, settori cruciali per la salvaguardia del territorio e delle risorse» ha dichiarato il Comandante Alessandra Di Maglio.
Rimarrà sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto anche nei mesi autunnali ed invernali, periodo in cui continuerà vigilanza e monitoraggio dell’intero territorio di giurisdizione al fine di prevenire e, se del caso, contrastare comportamenti illeciti e potenzialmente pericolosi.
La Guardia Costiera continua ad operare al fianco di tutti i fruitori del bene “mare” anche ora che Mari Sicuri 2024 è terminata ed il contributo di ciascun cittadino rimane comunque fondamentale: per qualsiasi emergenza in mare, ricordiamo l’importanza del Numero Unico Europeo per le Emergenze 112 e del Numero Blu 1530, attivo 24 ore su 24 e gratuito su tutto il territorio nazionale.
L’uomo, di 60 anni, era nato a San Benedetto del Tronto, ma risiedeva a Martinsicuro da diversi anni. Si trovava su un barchino impiegato per la pesca alla lampara insieme ad un altro pescatore al momento dell’incidente
ASCOLI PICENO – Tragedia in mare questa mattina, mercoledì 25 settembre, al largo di San benedetto del Tronto, dove, intorno alle 5:00, una barca con due pescatori a bordo è affondata. Uno dei due marittimi è deceduto.
A perdere la vita è stato Tommaso Fioravanti esperto marittimo di 60 anni residente a Martinsicuro, ma originario di San Benedetto del Tronto. La sua scomparsa ha segnato entrambe le comunità e chi lo conosceva lo descrive come una persona benvoluta e rispettata.
L’uomo era imbarcato su una lampara impegnata in una battuta di pesca. Sava manovrando un barchino calato dalla nave principale, sul quale era montata la luce utilizzata per attirare i pesci in superficie, quando l’imbarcazione è affondata. Immediatamente l’equipaggio ha lanciato l’allarme e si è gettato in mare, ma solo il pescatore che era con lui è stato recuperato in tempo.
Il capitano della nave sulla quale la persona che ha perduto la vita era imbarcata è stato ascoltato dagli inquirenti, al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto al largo di San Benedetto del Tronto e capire per quale motivo la barca con i due uomini a bordo sia affondata. E’ probabile che la Procura disponga un’autopsia sul corpo della vittima al fine di accertare la causa del decesso e stabilire se abbia accusato un malore prima dell’affondamento.