SENIGALLIA – Folta partecipazione alla manifestazione “Popoli per la pace” contro la guerra in Ucraina organizzata ieri, domenica 13 marzo, in piazza Roma. Tantissimi gli ucraini residenti nel comune e nell’hinterland che hanno preso parte all’evento, che ha visto la partecipazione anche di diverse associazioni e rappresentanti di varie nazionalità: rumeni, albanesi, croati, ungheresi e bulgari, tutti solidali con la sofferenza del popolo ucraino.
In piazza, tra gli altri, anche due famiglie di rifugiati, arrivati in città lo scorso giovedì 10 marzo. «In Ucraina, soprattutto a Kiev ho famigliari, parenti, amici – dice Yuriy, responsabile di una comunità ucraina, arrivato in Italia 22 anni fa e residente a Roma, dove lavora – questa guerra è inutile come tutte le guerre». La voce si smorza, gli occhi sono pieni di lacrime, tanto che non riesce più proseguire.
Yrina invece è in Italia da 12 anni e vive a Marotta, dove lavora. «Sono venuta in Italia a lavorare e per mandare miei figli a scuola. Il più grande ha imbracciato il fucile subito dopo l’inizio del conflitto –dice in lacrime – non ho notizie da diversi giorni, sono preoccupata, non dormo la notte, non vivo più, mi chiedo se lo rivedrò». Olga è arrivata 9 anni fa, lasciando marito e figli a Kharkiv: «mio marito non lavorava tutti i giorni, i miei figli, due maschi ed una femmina, studiavano e i soldi non bastavano mai, perciò ho deciso di venire in Italia. Mio marito e mio figlio hanno deciso di difendere l’amato paese, non ho pace, li ho sentiti venerdì mattina presto, sentivo le esplosioni».
Natalia in compagnia della sorella e dei figli.
Natalia e Liyua sono partite con un treno stracolmo di loro connazionali in fuga e dicono che per «per poter salvare i nostri figli dalla neve e dal freddo, – 17 gradi, non abbiamo potuto neanche salutare i nostri mariti. Stavano insieme agli altri soldati, disposti a dare la propria vita per il paese». « I nostri figli avevano fame, ma non avevamo niente con noi, finché dopo 3 giorni di viaggio siamo arrivate finalmente a casa di mia sorella che vive a Senigallia – continua Natalia – ma il mio pensiero è sempre lì, dove sta mio marito. Non lo sento dal giorno che siamo partite. Fermate questa guerra, vogliamo vivere libere con le nostre famiglie, ma sappiamo che in tanti si porteranno il dolore dentro per la perdita dei propri cari. Evelina figlia di Natalia, piange, urla «voglio mio papà voglio continuare a giocare con lui».
Tra coloro intervenuti in piazza Roma a Senigallia per la manifestazione “Popoli per la pace”, con poesie, impressioni messaggi e testimonianze, anche il sindaco Massimo Olivetti che ha detto: «la guerra è un delitto, l’essere umano ha il dono dell’intelligenza, ma a volte non la usa. Sono vicino al popolo ucraino, il comune di Senigallia è pronta ad accogliere coloro che fuggiranno da quell’inferno. Ci sono tante famiglie disposte ad accoglierli».
Elio e le Storie Tese ad ottobre saranno in scena ad Ancona e Pescara con lo spettacolo teatrale “Mi resta un dente solo e cerco di riavvitarlo” con la regia di Giorgio Gallione.
ANCONA – Prima il Teatro delle Muse, il 20 ottobre, poi, il giorno successivo, il Teatro Massimo di Pescara. Ci sono anche Marche ed Abruzzo tra le tappe dello spettacolo teatrale che riporta Elio e le Storie Tese in tour sui palchi della Penisola. Più Rolling Stones che Beatles gli “elii” sono ancora insieme nonostante tutto, nonostante gli annunci di scioglimento e i tour d’addio.
Sfiniti dal dover rispondere quotidianamente ad almeno 20 persone a testa che chiedono «Quando tornate insieme?» e «Ma non vi eravate sciolti?» (per non parlare del tasso), Elio e le Storie Tese risolvono il problema tornando nei teatri diretti dal famoso regista Giorgio Gallione, con lo spettacolo “Mi resta un dente solo e cerco di riavvitarlo” prodotto da Hukapan e Imarts.
La band\circolo intellettuale ha presentato a modo suo lo spettacolo, affidandosi ai commenti di altre persone. Ad esempio quello attribuito al regista: «Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” è un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio… (e anche no…!) di Elio e le Storie Tese. Una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023 dove gergo, ironia, incursioni surreali e filosofia assurdista disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo, popolato di bellimbusti modaioli e adrenalinici o di improbabili ammaestratori di cozze, di onorevoli poco onorati o di coltivatori biologico/transgenici, di bizzarri animali da bestiario fantastico o da hippies ormai imbolsiti e fuori tempo massimo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso. Uno sberleffo ironico e autoironico, dove il Riso o il Comico non sono mai digestivi, ma piuttosto sovversione del senso comune, strumenti del pensiero divergente, ludica e ragionata aggressione alla noia. Uno sguardo beffardo e esilarante che attraverso la musica e le canzoni crea divertimento, spiazzamento e stupore… perché, dice il poeta, senza lo stupore c’è soltanto l’ovvio».
Ci sono però anche altre recensioni tra quelle segnalate nel comunicato stampa di presentazione dello spettacolo. Ad esempio quella della sedicente tiktoker ASMR Gabriela Falagnulo («la solita cxxxxa»), o quella di un influencer, tal Peto69 («Amme ezio e le cose tese non mi anno mai piaciuti xke sn boomer e cringe e nn sn rap»). Qualche dubbio aleggia sulla veridicità dei due account, ma i dubbi sono presto spazzati dai commenti tecnici. Il Dottor Manlio Conticini, commercialista del gruppo ha commentato: «Aleeeeeeeeee!». Ancor più entusiasta il commento attribuito all’Agenzia delle Entrate di Milano: ««ALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!».
Un’automobilista ha sorpreso una coppia di amanti fare sesso sulle mura storiche, nella zona del mercato coperto di Jesi, ha filmato la scena ed ha caricato il tutto sui social network.
ANCONA – Il video è diventato virale ed ha suscitato una pioggia di critiche, anche a chi lo ha caricato: un’automobilista ha sorpreso due amanti che facevano sesso, appoggiati alle mura storiche di via Nazario Sauro a Jesi, ed ha filmato la scena. L’episodio si è verificato nella notte di domenica scorsa, 24 settembre.
Di lì a a poche ore, si sarebbe tenuto l’ultimo giorno di festa patronale, pertanto il centro ero pieno di bancarelle. I due focosi amanti, presi da un impeto irrefrenabile, si sono appartati nei pressi di una nicchia presente sulla cinta muraria e, coperti da un’automobile parcheggiata nelle vicinanze, hanno ritenuto che questo fosse sufficienti ad avere la privacy di cui necessitavano. Così non è stato.
Molti i commenti goliardici in rete collegati all’intrattenimento per adulti della festa patronale di quest’anno, ma non mancano gli indignati e quelli che biasimano la persona che ha postato sui social il video dei due che fanno sesso sulle mura storiche di Jesi.
Non è ancora ben chiara la dinamica dell’incidente domestico in seguito al quale una bambina di 2 anni è rimasta ustionata su tutto il corpo, ad Ancona, dopoche le è caduta addosso l’acqua bollente di una pentola.
ANCONA – Cosa sia successo è ancora tutto da ricostruire. In quel momento in casa, nel quartiere Palombare di Ancona, c’erano solo la mamma, di origine afgana, ed una bambina di 2 anni che è rimasta ustionata su tutto il corpo dopo che le è caduta addosso una pentola contente acqua bollente.
La Croce Rossa è intervenuta tempestivamente ed ha condotto la bimba al Salesi di Ancona, dove però i medici hanno disposto il trasferimento presso il Centro Grandi Ustionati del l’ospedale Bufalini di Cesena,a causa dell’entità delle lesioni riportate.
La piccola ha riportato ustioni di secondo grado sul torace e sulle gambe, mentre non sarebbe stata colpita sul volto e sul collo.