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Abruzzo

Intervista a Roberta Di Battista, ideatrice della pagina “Vivoabruzzo”

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Roberta Di Battista ideatrice della pagina Vivoabruzzo

L’AQUILA – Con oltre 15mila seguaci su Instagram, la pagina “Vivoabruzzo” è una delle più belle realtà social della nostra regione. L’ideatrice, Roberta Di Battista, è una studentessa di Farmacia e una giovane fotografa di Roccavivi, frazione di San Vincenzo Valle Roveto. Sempre in prima fila per il suo paese (collaboratrice ufficiale della pagina “Wearerocchiciani”) nonché per la sua regione (organizzatrice, insieme a Filiberto Ciaglia e altri ragazzi, del “Festival dei giovani dell’appennino” di Collarmele), Roberta ci ha concesso una intervista.

Ciao Roberta, il dialetto della Valle Roveto è indubbiamente molto diverso dal mio, cionondimeno penso tu possa comprendere quanto segue: “di chi si la fije?”

Ciao Gino, intanto ti ringrazio per avermi proposto questa intervista e per la fiducia che nutri nei miei confronti considerata la bellissima descrizione che mi hai fatto, spero di non deludere le aspettative ora! Sai bene quanto sia inutile fare capire chi sei tramite il nome dei propri genitori, soprattutto in paese dove si ragiona per “razze” e quindi: da parte di padre, mia nonna Maria fa parte della ‘razza’ di “chiss Lgger” mentre mio nonno Franco “chiss Frdric”; mia madre invece – di Civitella Roveto – è la nipote di Giovanni “Giggiotto”.

Perché hai deciso di dedicare una pagina all’Abruzzo? 

Inizialmente mi occupavo della gestione di Vivo Chieti, trovandomi lì per motivi di studio, e il proposito era quello di imparare a conoscere meglio il posto, scoprendo e facendo riscoprire la provincia teatina attraverso gli scatti. Poi mi sono detta, perché non pensare in grande? Così, non appena ne ho avuto l’opportunità, ho intrapreso questo progetto con Vivo Abruzzo che fin da subito mi ha dato notevoli soddisfazioni. L’idea era quella di promuovere la nostra regione mediante gli scatti di fotografi professionisti e non, condividendo sui social anche curiosità riguardanti la storia, le tradizioni, usi e costumi delle varie località abruzzesi e poi magari, volendo, organizzare qualche incontro dal vivo (scusa il gioco di parole) con la community per visitare personalmente i borghi abruzzesi, soprattutto i meno conosciuti, delle gite fuori porta per riscoprire la miriade di piccole realtà che compongono la nostra regione. Dopotutto la paesologia non è altro che questo, no? Come dice Franco Arminio ‘i paesi si salvano con gli occhi’, perciò guidare una community come quella di Vivo Abruzzo alla riscoperta dei paesini abruzzesi per me sarebbe stato un sogno, purtroppo però poi si è presentata l’emergenza covid e tutti i piani sono saltati. Ma non mi sono arresa e ho lanciato la rubrica AbruzzoTalk: dirette Instagram per fare due chiacchiere con persone che investono il loro tempo e la propria professionalità per la propria regione tramite svariate iniziative sia personali che lavorative. Il bello di Vivo Abruzzo è stato questo, darmi l’opportunità di conoscere e mettermi in contatto con tantissime altre realtà e persone con i miei stessi obiettivi, tra cui la mia best Mary Serraiocco, Lorenza Sassone che ha dedicato anche la sua tesi di laurea alla valorizzazione territoriale tramite i social parlando proprio di Vivoabruzzo, la pagina di paese Wearerocchiciani con cui è nata una splendida collaborazione e poi Filiberto Ciaglia che ha ideato i Borghi d’Abruzzo e lo stesso Festival dei giovani dell’Appennino di cui sono parte.

La tua pagina è prettamente “fotografica”. Come è nato il tuo amore per la fotografia e quanto tempo dedichi a tale attività?

È una lunga storia! Inizialmente mi sono avvicinata alla fotografia posando per piccole pubblicità o solo per il piacere di farlo, ma mi ha incuriosita a tal punto da farmi passare dall’altra parte dell’obiettivo così da poter sbizzarrire la mia creatività. Amo la ritrattistica e la fotografia di paesaggio ma ciò che più mi piace è la fotografia di reportage e in generale il concetto di fotografia come forma di comunicazione, per trasmettere un messaggio, un contenuto, anche una denuncia sociale, concetto che negli anni si è perso soprattutto con l’avvento del digitale. Col tempo questa mia passione si è poi rivelata un’occasione lavorativa che devo far conciliare con lo studio: spesso le due cose lottano per aggiudicarsi la maggior parte del mio tempo. Purtroppo è difficile far conciliare passioni, lavoro e studio, ma con un po’ di sana testardaggine abruzzese forse ci si riesce, tu e il tuo alter ego ne saprete qualcosa!

Il “Festival dei giovani dell’appennino” ha rappresentato una bellissima novità per le nostre zone montane. Cosa ti ha lasciato, ripensandoci ora, quell’esperienza e cosa può dirci in merito alla prossima edizione?

È nata fin da subito una bellissima amicizia con i membri del team, Denisa, Dora, Filiberto e Davide, perciò posso affermare con certezza che il Festival mi abbia lasciato molto in termini di arricchimento personale e anche affettivo, ma fondamentalmente non mi ha mai lasciata, perché il lavoro per la seconda edizione è iniziato sin dal giorno dopo la prima e noi dello staff lo abbiamo portato avanti costantemente, con maggiore consapevolezza e determinazione, con particolare riguardo alla dimensione extraterritoriale e al progressivo ampliamento della rappresentanza ad altri centri abitati dell’arco appenninico: per questa seconda edizione, il 6 agosto, Collarmele ospiterà dieci delegazioni di dieci diversi paesi (tre da fuori regione). Del resto Franco Arminio, consulente scientifico del Festival, ritiene che la nostra è «un’idea assolutamente innovativa» e «se coltivata può coinvolgere l’intero arco appenninico e divenire un riferimento nazionale», e noi abbiamo piena fiducia nelle sue parole. Il nostro obiettivo è quello di puntare un riflettore sulle aree interne, sollevando le problematiche riscontrate, con il proposito che a farlo non siano i grandi attori territoriali del panorama regionale o nazionale, ma gli stessi giovani abitanti dei borghi, che avvertono in prima persona le difficoltà da affrontare nel progettare il proprio futuro nei paesi. È la nostra piccola grande rivoluzione dopotutto – non ho studiato il greco ma il latino lo ricordo – la parola rivoluzione deriva dal latino ‘revolutio’ «rivolgimento, ritorno»: per noi sta per ‘ritorno alle origini’, al nostro paese, Roccavivi nel mio caso, perché è nel ritorno che vediamo il vero atto di coraggio, la vera rivoluzione.

Se ti dico “Roccavivi”, dunque, qual è la prima cosa che ti viene in mente?

Chi n’è pazz n’ci uelem” ovvero “chi non è pazzo non ce lo vogliamo”, che è un po’ il motto del paese per via dei suoi abitanti caratterizzati da un temperamento tutt’altro che affabile, a tratti irruento e folle, tralasciando le varie dicerie e leggende a riguardo. La Merini dice che anche la follia merita i suoi applausi, in effetti se non fosse per questo briciolo di follia non saremmo la comunità viva che siamo, cercando di perseguire obiettivi ed eventi che conciliano la tradizione all’innovazione. Basti pensare a Vicoli di gusto, la manifestazione enogastronomica che si svolge nel centro storico del paese e quest’anno volge finalmente all’ottava edizione dopo il periodo di stop dovuto al covid. Anzi colgo l’occasione per invitarti il 24 e 25 giugno a Roccavivi, ci sarà da mangiare da bere e intrattenimento musicale ma anche artistico, perché vi esporranno le loro opere artisti marsicani e poi ci sarò io pronta ad immortalare ogni momento, ovvio! Sarà il primo di una serie di eventi che coloreranno la nostra estate rocchiciana, tra feste, serate a tema e molto altro, organizzate dai giovani in collaborazione con le attività locali e le associazioni.

A tal proposito, hai contezza del fatto che, sovente sui social, quando ci si localizza a Roccavivi accanto al nome del paese compare la scritta “Lazio”? Questa cosa ti turba o ti lascia indifferente? 

Purtroppo Roccavivi si trova vicina al confine con il Lazio e nonostante le ripetute segnalazioni a Facebook e Instagram, i meme ironici pervenuti e il saccente di turno che prontamente commenta i post prendendoci per ignoranti, questo problema non s’ha da risolvere. 

E se ti dico Abruzzo?

Non saprei da dove iniziare (sorride n.d.r.)

Progetti per il futuro?

Portare a termine gli studi senza dover rinunciare al resto: il mio sogno è di diventare naso, cioè la figura che si occupa di creare fragranze, specializzandomi prima in cosmetologia. Per i progetti a breve termine invece, oltre a portare avanti il Festival, c’è sicuramente la seconda edizione di Roccavivi in fiore, il concorso organizzato in paese su mia iniziativa, in collaborazione con la pagina Instagram Wearerocchiciani e le associazioni presenti in paese. Poi è prevista la pubblicazione di due libri a cui ho contribuito: il primo il “Diario dall’entroterra” che racconta la prima edizione del Festival; il secondo sull’emigrazione edito da Radici Edizioni che uscirà ad agosto e verrà presentato in paese in occasione della rassegna “Libri nei vicoli” , alla quale verrà ad affiancarsi un progetto – sempre in ambito letterario – a cui mi sono dedicata personalmente, insieme all’amministrazione comunale, che si intitola “Margini”, ma preferisco non fare spoiler. Penso sia sufficiente, no? (ride NdR) A meno che tu non voglia pormi la fatidica domanda “dove ti vedi tra 5 anni?”, a questo non saprei rispondere!

Nessuna fatidica domanda, ma grazie assai!

Grazie a te e a tutta la redazione de “Il Martino”!

Teramo

Il Teramo Comix & Games si prepara a spegnere trenta candeline

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teramo comix & games trentesima edizione

Dal 10 al 12 maggio si terrà la trentesima edizione del Teramo Comix & Games, rassegna dedicata ai fumetti, ai videogiochi ed al fantasy.

TERAMO – Torna l’appuntamento imperdibile per gli amanti del fumetto, dei cartoni animati, del gioco, del disegno, del collezionismo, dei videogames e della cultura pop! Il Teramo Comix & Games celebra quest’anno la sua trentesima edizione, un traguardo straordinario che testimonia la passione e l’energia di questo evento storico, e lo fa in grande stile.

Dal 10 al 12 maggio 2024, il Campus “Aurelio Saliceti” dell’Università degli Studi di Teramo si trasformerà, ancora una volta, in un palcoscenico vibrante, dove la creatività e l’immaginazione prendono vita. Con oltre 15.000 visitatori fatti registrare nell’ultima edizione, la fiera del fumetto teramana è pronta a bissare il successo anche in questa edizione, offrendo un’esperienza indimenticabile per famiglie, appassionati e professionisti del settore. 

Il Teramo Comix 2024, organizzato dall’Associazione Culturale “Altrimondi” sotto la direzione artistica di Alba Di Ferdinando (direttrice dell’Accademia del Fumetto di Pescara), si preannuncia anche quest’anno come un evento imperdibile per gli appassionati di tutte le età.

L’Area Mostre offrirà spazi espositivi dove talentuosi autori potranno mostrare al pubblico le loro opere, mentre l’Area Cosplay vedrà i protagonisti dare vita ai loro personaggi preferiti in un concorso emozionante che culminerà con la premiazione dei migliori interpreti. Non mancheranno momenti di puro divertimento nell’Area Games, con giochi da tavolo, carte collezionabili e simulazioni per sfide all’ultimo rilancio. L’Area Conferenze sarà il cuore pulsante dell’evento, con dibattiti, conferenze e performance che arricchiranno l’esperienza dei visitatori. Per i giovani talenti, l’Artist Alley rappresenterà una vetrina d’eccellenza per farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico. Infine, l’Area Workshop offrirà seminari e minicorsi per tutti coloro che desiderano imparare o perfezionare le tecniche del disegno e della grafica digitale, con la partecipazione delle più prestigiose scuole del fumetto della Regione Abruzzo. 

Fondamentale, anche quest’anno, il supporto dei partner istituzionali, in primis l’Università degli Studi di Teramo che ha confermato la disponibilità del Campus per ospitare la Fiera.

I dettagli completi dell’evento, inclusi il programma e le informazioni sugli ospiti, saranno resi noti nei prossimi giorni. Invitiamo tutti e tutte a restare sintonizzati sui canali social di Teramo Comix & Games per tutti gli aggiornamenti.

trentesima edizione teramo comix & games

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Teramo

Auto in fiamme dopo aver investito dei cinghiali in autostrada

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L’incredibile incidente è avvenuto sulla A24, nel territorio di Colledara. Il mezzo era alimentato a Gpl. Lievemente ferito il ragazzo alla guida.

TERAMO – Stava procedendo sulla autostrada A24 in direzione Roma, quando un branco composto da quattro cinghiali ha improvvisamente invaso la carreggiata, rendendo inevitabile l’impatto: un ragazzo di 25 anni è rimasto lievemente ferito nell’incidente, nel quale la sua auto è stata completamente avvolta dalle fiamme.

Il mezzo infatti era alimentato a Gpl ed in seguito all’urto, si è propagato un incendio a bordo. Il ragazzo al volante, seppur lievemente ferito, ha avuto la prontezza di frenare sulla corsia di emergenza e di abbandonare l’abitacolo, prima che venisse completamente avviluppato dalle fiamme.

L’incidente si è verificato al chilometro 142 lo scorso sabato 16 marzo. Sul posto il personale sanitario del 188, che ha accompagnato il 25enne presso l’ospedale di Teramo, i Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme che hanno avvolto l’auto del ragazzo, la Polizia Stradale, che ha proceduto ai rilievi del caso ed ha regolato il traffico, ed il veterinario dell’Asl per rimuovere le carcasse dei cinghiali dall’autostrada. I primi a tentare un intervento di spegnimento delle fiamme sono stati gli addetti della Ditta GSA.

Durante le operazioni di messa in sicurezza e bonifica, il tratto autostradale interessato è rimasto aperto su un solo senso di marcia.

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Teramo

Prima manovra di Bilancio del 2024 a Martinsicuro, Tommolini: «512 mila euro di nuovi fondi»

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assessore alduino tommolini su tassa di soggiorno 2023 martinsicuro

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Martinsicuro dello scorso venerdì 15 marzo, l’assessore Alduino Tommolini ha presentato la prima manovra di Bilancio del 2024: «nuove entrate per ben 512.000 euro».

TERAMO – «La nostra credibilità è cresciuta in questi anni grazie alla nostra stabilità sul piano organizzativo e finanziario». E’ soddisfatto l’Assessore al Bilancio del comune di Martinsicuro Alduino Tommolini in seguito alla prima manovra finanziaria del 2024. L’assessore l’ha presentata nel corso del primo consiglio comunale dell’anno, tenutosi lo scorso venerdì 15 marzo: «nuove entrate per ben 512.000 euro».

Tommolini ha elencato queste nuove risorse a disposizione delle casse comunali la loro provenienza:

  • Contributi e trasferimenti da Regione Abruzzo per l’importo di Euro 315.000,00 destinati per Euro 50.000,00 a interventi su sicurezza, manutenzione e arredo delle strade comunali, per Euro 90.000,00 all’escavazione del fondale dell’approdo, per Euro 50.000,00 ai plessi scolastici, per Euro 80.000,00 ai lavori sul Fosso Cavatone e per Euro 45.000,00 a eventi culturali e sportivi;
  • Contributi e trasferimenti da Unione dei Comuni per interventi sociali per l’importo di Euro 62.804,37 e per interventi a contrasto dell’esclusione sociale per l’importo di Euro 27.720,00; 
  • Fondi PNRR per l’importo di Euro 53.198,00 grazie ai quali si darà impulso all’attività di digitalizzazione della macchina comunale (piattaforma digitale nazionale, sistemi di identità digitale SPID e CIE, sistemi di pagamento PAGOPA);
  • Contributo statatale per l’importo di Euro 38.366,23 destinato alle spese del personale addetto alle importanti attività di rendicontazione connesse all’utilizzo dei fondi PNRR.

«La manovra è quindi costituita per il 62% da contributi e trasferimenti dalla Regione Abruzzo, per il 18% da contributi e trasferimenti dall’Unione dei Comuni e per il restante 20% da contributi e fondi dallo Stato» ha riassunto l’Assessore, secondo il quale le nuove entrate «testimoniano l’intensa attività di collaborazione tra il nostro Comune e le entità istituzionali sovra ordinate e quanto la nostra credibilità sia cresciuta in questi anni grazie alla nostra stabilità sul piano organizzativo e finanziario». 

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