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Pesaro-Urbino

Piobbico, precipita durante la “chiodatura” del percorso: morto scalatore di 54 anni

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ragazzi bloccati sul Corso Grande recuperati dal soccorso alpino speleologico Corno Grande

PESARO-URBINO – Tragedia la notte scorsa sulla falesia Balza della Penna a Piobbico, dove un esperto scalatore intento alla “chiodatura” di un nuovo percorso di arrampicata, è morto dopo essere caduto e precipitato da un’altezza di 20 venti metri.

La “chiodatura” è l’operazione di posizionamento dei chiodi lungo il percorso. L’uomo che ha perso la vita ieri notte aveva 54 anni. Le operazioni di ricerca e recupero della salma sono state condotte dal personale del Soccorso Alpino e Speleologico. L’allarme era stato dato nel pomeriggio dalla fidanzato dello scalatore, che non aveva più ricevuto sue notizie.

In seguito alle segnalazioni fatte dalla donna anche alla sua cerchia di amici e appassionati della montagna, alcuni climber si sono recati nei luoghi nei quali si erano perdute le tracce dello scalatore. Lo hanno cercato per tutto il pomeriggio, ma quando è calato il sole, non lo avevano ancora trovato. Nel frattempo anche 8 operatori del Soccorso ALpino e Speloelogico si erano messi all’opera.

La macabra scoperta l’hanno compita due amici della vittima. Il corpo dello scalatore precipitato durante la chiodatura e morto dopo una caduta di 20 metri, si trovava alla base della parete sulla quale stava operando. La salma è stata composta e trasportata a valle. Sul posto anche vigili del fuoco e carabinieri.

Pesaro-Urbino

Fiumi di droga dalla Campania alle Marche: 11 arresti. Cocaina nascosta anche nei giochi dei bambini

Al vertice un detenuto attualmente in carcere, che gestiva il traffico tramite famigliari e uomini di fiducia.

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traffico droga da campania a marche marotta mondolfo cc gdf

17 in tutto i soggetti indagati, 11 le custodie cautelari, 9 delle quali in carcere, in seguito all’operazione “Affari di Famiglia” condotta dalle fiamme gialle. In meno di un anno di indagini, sequestrati 5 chili di cocaina.

PESARO – All’alba dello scorso lunedì 25 settembre, le fiamme gialle dei Comandi Provinciali di Pesaro e Urbino, unitamente ai militari di Torre Annunziata, hanno fatto scattare l’operazione “Affari di Famiglia” in seguito alla quale sono scattate le manette intorno ai polsi di 11 persone. 9 sono finite in carcere, 2 agli arresti domiciliari. Gran parte degli arrestati è di origine campana ed è gravata da precedenti. Le accuse sono di spaccio, riciclaggio, antiriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. durante le operazioni sono state effettuate diverse perquisizioni, alle quali ha preso anche l’unità cinofila. In base alle ricostruzioni della Guardia di Finanza, i soggetti arrestati gestivano un fiorente traffico di droga che partiva dalla Campania e finiva nelle Marche.

La droga, in particolare cocaina, veniva recuperata attraverso canali di spaccio attivi nella zona di Torre Annunziata e da qui transitava verso Marotta Mondolfo, dove veniva stoccata a grandi quantità presso case o spazi nelle disponibilità dei soggetti coinvolti dalle indagini. Indagini partite nel 2022 e svolte congiuntamente dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Pesaro e dalla Stazione Carabinieri di Fano con il contributo della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Pesaro. Gli inquirenti hanno scoperto che un gruppo di persone di origine campana gestiva le principali piazze di spaccio delle province pesarese ed urbinate. Le forze dell’ordine sono poi risalite alla fonte dello stupefacente. Solamente nel periodo in cui si sono svolte le indagini e finanzieri e carabinieri hanno iniziato ad accumulare le prove, il gruppo ha mosso circa 5 chili di cocaina, con approvvigionamenti pari a 500 grammi ogni due settimane.

Il nome dell’operazione nasce dal vertice dell’organizzazione, un uomo detenuto in carcere che affidava le proprie direttive a famigliari e persone di fiducia. Le persone coinvolte nel traffico di droga dalla Campania alle Marche hanno dimostrato grossa spregiudicatezza e gli inquirenti hanno accertato che non si facessero scrupoli ad utilizzare anche i figli minorenni, che spesso hanno accompagnato i genitori alle consegne, oppure hanno assistito alle operazioni di taglio e confezionamento delle dosi. In qualche caso le fiamme gialle hanno accertato che la droga era stata nascosta nei giocattoli dei bambini, oppure nel seggiolone e via discorrendo.

Nella disponibilità dei membri del sodalizio c’erano telefoni, veicoli e immobili, intestati a prestanome. 17 in tutto gli indagati, 11 le misure cautelari. 9 persone si trovano ora rinchiuse nelle carceri campane e marchigiani, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.


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Ancona

L’estate del Reparto Aeronavale della GdF a San Benedetto e Ancona: 400 missioni

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attività aeronavale gdf estate 2023 marche

Diramato il bilancio delle attività svolte nell’estate del 2023 dal personale della Stazione Navale di Ancona e della Sezione Operativa di San Benedetto del Tronto del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, impegnato h24 per pattugliare i 180 chilometri di costa delle Marche.

ANCONA – 80 militari specializzati a bordo di 10 mezzi navali, tra vedette e guardacoste, impegnati h24 in 400 missioni lungo il litorale marchigiano. Si può riassumere così l’estate 2023 del personale del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, di stanza anche a San Benedetto del Tronto, impegnato a pattugliare la costa delle Marche.

Nei porti di Fano e Civitanova Marche, al fine di potenziare i servizi di vigilanza e controllo ed assicurare un presidio più efficace e reattivo anche nelle fasce costiere più distanti dal capoluogo dorico, è stata impiegata un’unità navale in maniera continuativa.

I finanzieri, con competenze di polizia del mare e polizia economico finanziaria, hanno lavorato notte e giorno per tutelare l’economia legale e contrastare le attività illecite. Durante i controlli sono emerse irregolarità nel 14% dei casi.

Le violazioni al codice della navigazione riscontrate sono state commutate in sanzioni per 200 mila euro. 20 mila invece quelle ai pescatori di frodo: altrettanti sono stati gli esemplari di ricci di mare rigettati in mare.

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Ancona

Terremoto in mare di magnitudo 4 tra Ancona e Pesaro

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terremoto in mare tra ancona e pesaro
L'accelerazione dello scuotimento del suolo (Elaborazione tratta dal sito Ingv).

La settimana scorsa, un altro terremoto si verificato al largo della città dorica. Anche in questo caso, scosse avvertite distintamente, ma non si segnalano danni.

ANCONA – Alle 10:38 di questa mattina, al largo della costa marchigiana si è verificato un terremoto di magnitudo 4 ad una profondità di 5 chilometri, in un punto di mare pressoché a metà tra Ancona e Pesaro. Le scosse si sono propagate di fronte a Mondolfo, a 35 chilometri dai due capoluoghi, in base ai dati diffusi dall’Istituto di Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

La terra dunque è tornata a tremare a cinque giorni di distanza dall’ultimo terremoto verificatosi sempre al largo della costa di Ancona. Anche oggi le scosse sono state avvertite nettamente dalla popolazione, ma non si segnalano al momento danni.

Il terremoto di oggi è stato percepito in maniera particolare nei comuni che si affacciano sulla porzione di mare maggiormente in prossimità dell’epicentro, come Mondolfo, Senigallia e Fano, ma non mancano segnalazioni provenienti da più lontano, come Ancona e Pesaro, ed anche da comuni dell’entroterra, come Jesi.

terremoto in mare tra pesaro ed ancona

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