Si è svolto il 30 e il 31 gennaio il XIII Congresso della Cgil Marche, alla presenza di 300 delegati e del segretario nazionale Emilio Miceli. Giuseppe Santarelli confermato segretario regionale: «Le Marche sono al declino, necessario un patto per il lavoro di qualità».
ANCONA – La due giorni del XIII Congresso regionale della Cgil Marche alla Mole Vanvitelliana, gli scorsi 30 e 31 gennaio, di Ancona si è chiusa con la conferma a segretario regionale di Giuseppe Santarelli. Presente, insieme a 300 delegati, il segretario nazionale Emilio Miceli. I lavori di preparazione al congresso hanno interessato oltre 27 mila iscritti, che hanno discusso nel corso di 1783 assemblee.
Emilio Miceli segretario nazionale Cgil (Foto di Pierpaolo Mascia).
A conclusione dei lavori, Emilio Miceli ha affermato: «Siamo ad un nuovo passaggio storico della crisi del lavoro: oscilliamo tra i rider, ormai metafora del lavoro sfruttato, le enormi sacche di lavoro intellettuale sottopagato e la disintermediazione di fronte all’orizzonte dell’intelligenza artificiale. Una crisi che ci cade addosso in virtù dei processi di transizione emergenti”. Per quanto riguarda le Marche, Miceli ha sottolineato che «si è messi a dura prova: il modello di internazionalizzazione che ha fatto delle Marche una regione avanzata è stato colpito dal Covid e anche dall’interscambio con la Russia. Perciò, questa crisi è eccezionale a tutte le latitudini: al centro come al nord e al sud».
Giovani, lavoro, sanità i punti su cui vuole concentrarsi Santarelli, confermato segretario regionale al XIII Congresso Cgil Marche, che ha affermato: «Le Marche sono al declino, l’Europa stessa ci ha declassato, con l’Abruzzo e l’Umbria, tra le regioni in transizione. Abbiamo perso ben 24 punti percentuali di Pil procapite in 20 anni, -16% di perdita di valore aggiunto della nostra economia. Le Marche sono diventate una terra di conquista dove i grandi marchi colgono i vantaggi legati alla professionalità: oltre 60 imprese sono passate di mano da proprietà marchigiane a grandi multinazionali o a fondi finanziari tra il 2005 e il 2021. Dal 2011 al 2020 sono stati oltre 5mila i giovani laureati marchigiani che hanno lasciato la regione. Troppo povere le retribuzioni con una media 19.400 euro lordi annui, sotto la media nazionale e anche rispetto alle regioni del centro. La giunta regionale aveva puntato tutto sulla sanità ma è stato un fallimento». Di fronte a questo, secondo Santarelli «la giunta è solo preoccupata di dare risposte ai campanilismi, non ha fatto nulla».
La sede del Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro di Osimo è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di una nutrita schiera di rappresentanti delle Istituzioni nazionali, regionali e comunali.
ANCONA – Accolto da calorosi applausi, un sereno e disteso presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri, giovedì 30 marzo, si è recato ad Osimo per presenziare all’inaugurazione del Centro nazionale della Lega del Filo d’Oro. Oltre al capo dello Stato erano presenti il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Monsignor Angelo Spina, il Prefetto di Ancona Darco Pellos ed il Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.
In apertura il presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli ha espresso soddisfazione e gratitudine per l’inaugurazione del Centro nazionale, un progetto atteso per anni. Poi Bartoli ha omaggiato la fondatrice, Santina Sibilli, sordocieca, che «nel 1964 insieme a un giovane sacerdote, don Dino Marabini, e a un gruppo di volontari ha dato vita ad un’associazione che potesse rappresentare il filo aureo della buona amicizia per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche».
La figura di Santina Sibili è stata omaggiata anche dal presidente della Repubblica, che ha affermato: «Santina Sibilli ebbe una una visione del futuro e del possibile che a tanti allora sfuggiva». Poi Mattarella ha reso noto di essere consapevole dei problemi con cui deve fare i conti la Lega del Filo d’Oro, «dove si trasforma il disagio in opportunità e la sofferenza in solidarietà». Mattarella ha affermato: «So bene che ci sono tanti problemi. Le difficoltà nascono da regolamentazioni regionali differenti, dall’incompletezza della legge 107 e dalla sua inadeguata attuazione. Che siano esortazioni a provvedere». Infine il Presidente ha chiosato: «La repubblica vi è riconoscente».
Relativamente all’inaugurazione del centro nazionale della Lega del Filo d’Oro, il presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli ha commentano: «Una giornata importante che testimonia una storia ugualmente importante, motivo di orgoglio per l’Italia e soprattutto anche per le Marche. Credo che la vicinanza della Regione alla Lega del Filo d’Oro e delle istituzioni tutte, rappresentate oggi dalla massima espressione, il Capo dello Stato, siano una testimonianza di questo percorso di crescita della Fondazione che è un punto di riferimento a livello nazionale».
Ieri notte un furgoncino parcheggiato nei pressi della banchina del porto di Ancona si è mosso ed è finito in mare, ma è stato recuperato dai Vigili del Fuoco. A bordo del mezzo non si trovava nessuno.
ANCONA – I Vigili del Fuoco di Ancona la notte scorsa hanno compiuto un intervento che non rientra esattamente all’interno della loro routine lavorativa: hanno recuperato un furgone caduto in mare.
Non c’erano persone all’interno del mezzo finito in acqua. Sebbene le cause del singolare incidente non siano ancora state accertate, sembra probabile che qualcosa non abbia funzionato con i freni del mezzo, che si trovava in sosta.
I pompieri hanno raggiunto la zona del Mandracchio intorno alle 4:00 e si sono messi all’opera per riportare il mezzo in superficie. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Ancona si sono immersi in mare per ancorare il furgone alle cinghie di una una gru, con la quale il veicolo è stato recuperato e adagiato sulla banchina.
Ha assistito alle operazioni anche il personale della Capitaneria di Porto.
Durante i controlli in un negozio nella periferia di Senigallia gestito da un cittadino cinese, oltre mille prodotti per la casa e articoli di bigiotteria non conformi o non sicuri sono stati sequestrati dalle fiamme gialle.
ANCONA – Durante un’azione di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto delle diffusione di prodotti non conformi o non sicuri, i militari della Guardia di Finanza hanno ritirato dal commercio oltre mille articoli in vendita in un negozio nella periferia di Senigallia. I prodotti per la casa sequestrati a Senigallia erano non sicuri o non conformi alle norme sulla vendita. Il titolare dell’attività, un cittadino cinese, è stato segnalato alla Camera di Commercio per la sanzione prevista, che può superare i venticinque mila euro.
I prodotti sequestrati erano articoli per la casa o di bigiotteria. Presentavano difformità sulle prescrizioni del Codice di Consumo. In particolare non presentavano le corrette etichettature relative alla composizione dei prodotti, alla presenza di eventuali sostanze nocive e alle precauzioni d’uso, oltre a non essere scritti in lingua italiana.