E’ stato il titolare del bar di san benedetto del Tronto a chiamare le forze dell’ordine, conoscendo il soggetto che aveva appena avuto un alterco con un cliente. L’uomo ha rivolto minacce di morte ed ha aggredito gli agenti, seminando il caos anche in commissariato. Sottoposto ad obbligo di dimora e permanenza notturna nella propria abitazione in attesa di giudizio.
ASCOLI PICENO – Non era inedita, la serata di follia che ha portato un giovane pregiudicato di origine marocchina ad essere arrestato dalla Polizia a San Benedetto del Tronto, dopo aver rivolto minacce con un coltello agli avventori di un bar ubicato in zona ospedale ed aver aggredito gli agenti intervenuti.
A chiamarli il titolare dell’esercizio commerciale, che, conoscendo il soggetto in questione, temeva, a ragione, che potesse fare qualcosa di estremo per “punire” un cliente con cui aveva avuto un litigio.
I fatti si sono svolti lo scorso 31 luglio. Il giovane marocchino, intorno alle 22:00, ha cominciato ad importunare una ragazza, suscitando le ire del fratello della donna. Il barista allora è intervenuto per riportare la calma, ma una decina di minuti dopo, tra i due si è verificato un nuovo alterco, al termine del quale il ragazzo è uscito con fare minaccioso. Temendo il peggio, il titolare del bar ha abbassato la serranda ed ha chiamato la Polizia.
Nel febbraio scorso infatti, è successo un episodio simile, con lo stesso protagonista e nello stesso luogo. Dopo aver avuto un litigio con tre operai presenti all’esterno della struttura, il ragazzo marocchina è tornato a casa, nelle immediate vicinanze, ha impugnato una pesante catena ed ha colpito prima il furgone dei tre, e poi uno di loro. Ripetutamente, anche quando questi si trovava ormai a terra. Per questo fatto, ha ricevuto una condanna a 10 mesi di reclusione.
Il barista non si sbagliava: il ragazzo era andato a prendere un coltello, una mannaia con la lama d’acciaio. Ha tentato di disfarsene poco dopo però, quando sono arrivati i Poliziotti e quando la situazione è degenerata. Ha rivolto minacce di morte agli agenti ed ha tentato di sottrarsi alla cattura, dopo che li aveva aggrediti con calci e pugni. A fatica è stato ammanettato e con altrettanta fatica è stato caricato sulla volante. Qui ha continuato a dare in escandescenze e colpire gli interni del mezzo. Nemmeno in caserma si è placato ed ha seminato danni e lesioni. Un agente ha ricevuto una prognosi di 5 giorni.
Alla fine, il ragazzo che ha seminato il panico in un bar di San Benedetto del Tronto armato di coltello, è stato arrestato perché ritenuto responsabile dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate ed è indagato in stato di libertà per porto di strumenti atti ad offendere.
Nella tarda mattinata del 2 Agosto si è svolta l’udienza di convalida presso il Tribunale di Ascoli Piceno e il Giudice, accogliendo in toto la richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini, ha convalidato l’arresto ed applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di San Benedetto del Tronto, con obbligo di permanenza notturna nella propria abitazione in attesa del Giudizio direttissimo.