E’ stato presentato questa mattina il piano di interventi integrati di difesa della costa delle Marche. Tra Falconara Marittima e Senigallia verranno posizionate nuove scogliere. Aguzzi: «E’ il più grande intervento mai realizzato in Regione».
ANCONA – Secondo l’assessore regionale Stefano Aguzzi, il piano di interventi integrati a difesa della costa presentato questa mattina, «è il più grande intervento mai realizzato nelle Marche». Prevede investimenti da oltre 17 milioni di euro: 8 provengono dai fondi statali FSC 2014-2020, 1 milione e 400 mila euro provengono da fondi regionali., mentre il restante, quasi 8 milioni, sono erogati da RFI. Gli interventi prevedono il posizionamento di nuove scogliere davanti a Falconara Marittima e il ripascimento del litorale di Montemarciano.
I soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi sono: Regione Marche, Ministero Infrastrutture Trasporti – Provveditorato OOPP Marche Umbria Toscana, RFI Rete Ferroviaria Italiana SpA, Comuni Falconara Marittima e Montemarciano, i cui rappresentanti erano oggi presenti, tra loro: i sindaci di Falconara Marittima, Stefania Signorini, e di Montemarciano, Damiano Bartozzi, con il vice sindaco Andrea Tittarelli; Simone Perticarini, dirigente RFI Ancona. Hanno illustrato il progetto Carla Macaione e Corrado Maria Cipriani, dirigenti Provveditorato OOPP Marche, mentre l’incontro era moderato da David Piccinini, dirigente della Direzione Ambiente e Risorse Idriche della Regione Marche.
Per quanto riguarda le nuove scogliere, è ancora Aguzzi a chiarire che «Non saranno posizionate scogliere rigide, perché altrimenti l’erosione raggiungerebbe le vicine Marzocca e Senigallia. Saranno portate circa 320 metri cubi di ghiaia per ampliare la spiaggia, garantendo così per gli anni a venire la fruibilità del litorale e la sicurezza alla viabilità e a tutte le strutture che sono a terra». La ghiaia, «grande intuizione delle strutture regionali», per la prima volta sarà prelevata da un fiume, l’Esino. «Sono stati fatti oltre 50 campionamenti per capire se fosse un sedime adatto ad essere portato nel lungomare. Questi carotaggi sono andati fortunatamente bene. Dalla foce fino a Jesi, per circa 12 km saranno dunque rimossi tutti i sedimenti che si sono accumulati negli anni. Così facendo otteniamo un duplice risultato con un unico intervento: un importante ripascimento a Marina di Montemarciano e la messa in sicurezza il fiume Esino».
I lavori dovrebbero partire per le scogliere rigide a inizio 2024, per il ripascimento invece dopo la stagione estiva 2024. In particolare il progetto prevede: sul litorale di Montemarciano, la manutenzione di 8 pennelli compresi tra i transetti 284 e 287, un ripascimento protetto dai pennelli esistenti tra i transetti 284 e 287 con l’apporto di 65.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza di 810 ml., un ripascimento libero tra i transetti 277 e 284, come individuati dal Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere, con l’apporto di 255.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza pari a 1.580 ml.; sul fiume Esino di, lavori idraulici di riprofilatura della sezione di deflusso di alcuni tratti localizzati nella sua parte terminale, mediante asportazione di materiale sedimentario sovralluvionale per un volume complessivo stimato pari a 389.425,14 mc.
Tragico incidente stradale questa mattina nei pressi di Rocca Priora. Ancora da identificare la vittima. Il corpo è stato trovato da un passante. L’automobilista non si è fermato, ma ha chiamato i Carabinieri in un secondo momento.
ANCONA – A trovarla è stata una residente della zona, che si era recata alla fermata dell’autobus. Ha notato prima alcune macchie di sangue, poi un cappellino, poi una scarpa ed alcuni detrititi lasciati da una macchina. Più in là, ad una decina di metri, c’era quello che inizialmente sembrava un fagotto di abiti gettato a terra. Era invece il corpo di una donna investita e uccisa lungo la via Flaminia a Falconara Marittima, non lontano dalla raffineria Api.
L’impatto si sarebbe verificato intorno alle 7:00 mentre il ritrovamento del corpo è avvenuto verso le 8:00. L’auto che ha travolto la donna, ancora da identificare, non si è fermata, ma qualche ora più tardi il conducente si è presentato ai Carabinieri, sostenendo di non essersi accorto in un primo momento dell’investimento.
Vicino al luogo dell’incidente, la Polizia Locale aveva ritrovato un paraurti, che si sarebbe staccato dall’auto che ha colpito la donna investita ed uccisa stamane a Falconara Marittima. La zona in cui si è verificato l’investimento non presenta strisce pedonali e per i pedoni non è facile attraversare la strada.
In primo grado aveva ricevuto una condanna all’ergastolo per la morte di 7 anziani, ospiti di una Rsa di Offida. Assolto «perchè il fatto non sussiste». I giudici hanno chiesto l’immediata scarcerazione.
ANCONA – Clamoroso colpo di scena presso la Corte d’Appello di Ancona che ha completamente ribaltato la sentenza nei confronti di Leopoldo Wick ed ha assolto l’infermiere condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio, relativamente all’inchiesta sulle morti sospette in una residenza per anziani di Offida. Secondo i giudici anconetani che hanno chiesto l’immediata scarcerazione «il fatto non sussite».
Nel giugno dello scorso anno invece, il Tribunale di Macerata aveva concordato con le accuse della Procura di Ascoli e lo aveva condannato all’ergastolo per omicidio. Nel mirino degli inquirenti 7 morti sospette, oltre ad altri quattro tentati omicidi. In base alle accuse, Wick avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai pazienti che aveva in cura dal 2017 al 2018.
In Appello la Procura ha chiesto la conferma della condanna, ma la Corte ha ribaltato la sentenza. Arrestato una prima volta nel giugno del 2020 su ordine del Gip di Ascoli, venne rilasciato l’anno seguente dalla corte d’Assise. Poi, nel 2022, il rientro in carcere dopo il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione.
Oggi, l’infermiere è stato assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida. Quando la Corte ha dato lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato in lacrime. Oltre all’assoluzione, i giudici hanno revocato i risarcimenti precedentemente stabiliti e condannato le parti civili al pagamento delle spese processuali.
Al volante dell’auto che l’ha travolto, una donna di 83 anni che si è immediatamente fermata a prestare soccorso.
ANCONA – Chi ha assistito alla scena ha temuto per il peggio, ma fortunatamente non sarebbero gravi le condizioni dell’anziano classe ‘ 37trasferito all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, all’incrocio tra via Largo Grammercato e via Cesare Battisti.
L’incidente è avvenuto intorno alle 10:15. Dopo l’urto, l’uomo è rimasto riverso sull’asfalto. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde, per il trasporto in Pronto soccorso.
Al volante dell’auto che ha investito un anziano sulle strisce pedonali a Jesi, una signora di 83 anni, che si è subito fermata. Praticamente sotto shock, non si dava pace dopo aver visto ni che condizioni si trovava l’infortunato, che però non desterebbero particolari preoccupazioni ai medici.
Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Locale per i rilievi del caso e per regolare il traffico.