Fino al termine dei lavori di abbattimento delle alberature la strada resterà chiusa, a partire dal giorno successivo invece, senso unico in direzione est. Protestano i Verdi: «abbiamo presentato un progetto alternativo che avrebbe permesso di evitare il taglio dei pini di via del Mare a Martinsicuro, abbiamo coinvolto esperti e scienziati, ma ogni voce è stata ignorata».
TERAMO – Sono cominciati i lavori in via del Mare a Martinsicuro, che prevedono il taglio di 9 pini e la sistemazione di un marciapiede dissestato. Previste due fasi: nella prima, quella cominciata alle 7:00 oggi e che si protrarrà fino alle 18:00 di venerdì 8 settembre, verranno tagliate le alberature; nella seconda, che comincerà a partire dal giorno successivo al completamento del primo stralcio di lavori, verrà sistemato il marciapiede che da anni chiede un intervento.
Durante la prima fase dei lavori, quella del taglio dei pini, via del Mare sarà chiusa al traffico: divieto di sosta e circolazione in entrambi sensi. Durante la seconda invece, la circolazione sarà consentita, a senso unico, in direzione est sul lato sud della strada. I lavori infatti richiedono l’occupazione del suolo stradale per una lunghezza di circa 180 metri.
L’avvio del cantiere lascia sbigottite le minoranze, che a più riprese hanno tentato di evitare il taglio dei pini di via del Mare a Martinsicuro, presentando un progetto alternativo secondo il quale gli alberi si sarebbero potuto salvare. «I soldi pubblici previsti dal progetto della maggioranza, oltre 70.000 euro, sono gli stessi del progetto alternativo che noi abbiamo presentato per tutelare il patrimonio verde e che però non è stato in alcun modo tenuto in considerazione. Abbiamo coinvolto scienziati e professionisti che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze per conservare gli alberi. Esperti nei campi della biologia, ecologia e botanica hanno protocollato i loro pareri contrari al taglio. Ogni voce è stata ignorata», il commento che si legge in una nota.
Europa Verde e Bene Comune ricordano «il protocollo del 24/07/2022 in cui l’intera minoranza faceva presente al Comune di Martinsicuro che deve evitare il rischio di essere estromesso dalla Registrazione Europea EMAS di Qualità Ambientale (la più importante certificazione di qualità di un territorio) e di essere espulso dall’Alleanza per il Clima (delibera Consiglio comunale n. 48 del 18/05/1992). L’area attenzionata per il taglio dei pini rientra nei 300 metri di tutela paesaggistica, il patrimonio arboreo non è assimilabile alle costruzioni edili e va considerato in quanto tale».
La nota prosegue affermando: «Si sta attentando alla salute della cittadinanza togliendo un polmone verde fondamentale per un quartiere praticamente cementificato al 100%, questo significa anche rendere impermeabile il suolo e vedere conseguenze più drammatiche in caso di alluvioni. Gli alberi infatti attutiscono la violenza delle piogge, puliscono l’aria e mitigano in maniera significativa la temperatura, vuol dire che l’area è nettamente meno calda della zona esposta al sole. Ci chiediamo se la maggioranza abbia spiegato le conseguenze reali di questo progetto alla cittadinanza, perché la raccolta firme che era stata presentata lamentava problemi di manutenzione come gli aghi di pino nei tombini, azioni di cui deve rispondere l’amministrazione comunale facendo il suo lavoro che non consiste nel tagliare gli alberi ma nel tutelarli. Ci chiediamo anche se l’Assessore all’Ambiente ha chiaro quale sia il suo ruolo, perché non ci sembra che da quando sia in carica, considerando anche lo scorso mandato, abbia in qualche modo tutelato le preziose aree verdi della nostra cittadina. Infine, nel catasto di Teramo scopriamo che le particelle che riguardano la strada risultano come terreni di campagna (seminativo e seminativo arboreo) e sono ancora intestate alle imprese di costruzione; a tutt’oggi non è stato fatto il nuovo accatastamento di intestazione delle particelle al comune di Martinsicuro e senza questo passaggio, l’amministrazione non può intervenire in quanto manca l’atto formale di proprietà comunale. Il taglio è un intervento drammatico che va contro lo Statuto del Comune di Martinsicuro, l’articolo 9 della Costituzione Italiana, le linee guida dell’Unione europea le quali indicano l’obiettivo di piantare 3 miliardi di alberi in più entro il 2030. Piantarli, non tagliarli. A Martinsicuro invece, si va indietro a discapito della salute pubblica. Si preferiscono le passerelle pubbliche per inneggiare a bandiere e ci si dimentica di applicare ciò per cui abbiamo avuto reali riconoscimenti come l’adesione all’Alleanza per il Clima e la Certificazione Emas, traguardi che permetterebbero di chiedere finanziamenti per l’incremento del verde pubblico, se solo ci fosse la volontà di occuparsi di questo.
Gli amministratori sono custodi della salute pubblica, allora bisogna esserlo anche per chi la tutela, cioè gli alberi. Non vogliamo fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ma se verrà attuato questo ecocidio lo faremo. Citiamo il recente caso in cui il governo olandese e diversi comuni olandesi sono stati condannati dalla suddetta Corte in via definitiva per non aver tutelato la salute della cittadinanza. 9 Pini tagliati hanno il valore di 180.000 euro, soldi che dovranno essere restituiti alla comunità se verranno tagliati. Gli alberi, ribadiamo, sono di tutta la collettività. Ci troviamo, infine, in grande imbarazzo per un clima politico in cui durante i nostri interventi i consiglieri di maggioranza parlano tra di loro e non prestano attenzione alle questioni poste. Nel consiglio di oggi [venerdì 1 agosto, ndr], il Sindaco rispetto le nostre osservazioni si è addirittura permesso di affermare “leggete uno spartito scritto non si sa da chi”. A questo rispondiamo come già fatto in consiglio che è una gravissima mancanza di rispetto e lede la dignità di noi consigliere che ci impegnano per portare elementi concreti, riferimenti normativi, soluzioni strategiche a cui dedichiamo tempo e studio approfondito. Abbiamo chiesto che ci fosse elencata una sola operazione che dimostri l’attenzione all’ambiente da parte della maggioranza, e non ci è stata data alcuna risposta. Anche il fatto che il Piano del Verde consegnato nel 2021 e pronto all’operatività sia ancora in un cassetto, nonostante i nostri solleciti, lo dimostra ulteriormente».