L’associazione Città Attiva interviene sul Piano regolatore generale in adozione nel Comune di Martinsicuro, lamentando mancanza di coinvogimento da parte dell’Amministrazione Comunale verso operatori economici, associazioni, cittadini, comitati di quartieri e minoranza in Consiglio Comunale.
TERAMO – La variante del Prg di Martinsicuro preparata dall’Amministrazione Comunale, dopo le critiche del Pd trova anche quelle dell’associazione Città Attiva, secondo la quale è mancata condivisione con i rappresentanti del territorio e della società civile: «soltanto sporadici incontri con i proprietari dei cosiddetti comparti, senza coinvolgere minimamente la cittadinanza, né tanto meno gli attori socio-economici del territorio, i comitati di quartiere, le associazioni o la stessa minoranza consiliare».
Città Attiva ricorda che l’ultima variante adottata dal Comune risale al 1994, dunque a quasi trent’anni fa, un periodo nel quale «si è parlato di tutto ed anche del suo contrario, ma in buona sostanza, ogni idea, dalla più brillante ed innovativa, a quella più tradizionale, è rimasta nel cantiere dei buoni propositi. In democrazia, è buona norma prendere decisioni di questa rilevanza, invitando alla partecipazione tutti i cittadini o, quanto meno, le principali associazioni portatrici di interessi verso la buona qualità della vita, aggregazioni sociali e decisori pubblici e privati, evitando di concedere l’esclusiva solo a soggetti direttamente interessati perché proprietari, imprenditori, tecnici del settore o politici locali che si mostrano interessati solo per accrescere il loro personale consenso. Le scelte che si mettono in campo oggi, avranno sicuramente delle ricadute nel medio e lungo periodo ed il rischio di commettere errori di valutazione è piuttosto elevato».
La discussione sul Prg è delicata secondo Città Attiva a che alla vista di un dato non particolarmente lusinghiero per Martinsicuro: «nella speciale e tutt’altro che onorevole classifica sul consumo del suolo nella nostra provincia, elaborata da ISPRA Abruzzo, il Comune di Martinsicuro è al primo posto con il 26,38%, segue Alba Adriatica con il 25,95 %. Piuttosto staccata Giulianova, con il 19,15%. Un dato assai poco confortante e certamente da migliorare per il futuro prossimo: anche per questo è necessario poter prendere visione in modo approfondito delle modifiche che si intendono introdurre con questa variante».
La nota del gruppo conclude: «Come Associazione civica che nel recente passato ha espresso amministratori validi e ragionevoli, chiediamo agli amministratori comunali in carica di fermarsi un attimo e di dare vita ad un alto momento di confronto con il territorio, situazione peraltro richiamata nei diversi programmi elettorali di questa maggioranza: vale la pena ricordare la roboante promessa di tenere un Consiglio Comunale aperto ogni mese fatta nel 2017. Ebbene, è arrivato il momento di dare un seguito operativo a questi proclami, anche per evitare che diventino lettera morta».