FIASTRA – Le Lame Rosse sono una stratificazione di roccia nel complesso dei Monti Sibillini, precisamente degli strati di roccia privi della loro parte superficiale. Per questo motivo il substrato di ferro è in vista. Gli agenti climatici infatti, attraverso una lenta erosione lunga milioni di anni, hanno causato la perdita della parte calcarea della montagna che si è frantumata e depositata sul terreno andando a creare un lungo ghiaione.
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Lame rosse marchigiane
TERRITORIO
Le Lame Rosse sono situate sopra il Lago di Fiastra, nella frazione di San Lorenzo al Lago, Comune di Fiastra, in provincia di Macerata, tra il monte Fiegni (1323 m. slm) e il monte Petrella (1155 m. slm.). Sotto di esse scorre il fiume Fiastrone che ha origine dall’omonimo lago. I percorsi possibili per arrivare alle Lame Rosse sono svariati ma il più comune è quello che parte dal lago di Fiastra, giungendo a destinazione lungo un percorso semplice e breve. Il paesaggio è incredibile e varia tra lunghi tratti di rigogliosa vegetazione, brevi scorci sul lago fino ad un paesaggio quasi marziano a causa del tipico colore rosso delle Lame. Per l’abbondanza di acqua, la flora e la fauna sono molto ricche.
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Il fiume Fiastrone
FLORA
Come in molte zone del Parco nazionale dei Monti Sibillini sono presenti piante come:
Il rovere (o la rovere) è una quercia semi-caducifoglia di prima grandezza, appartenente alla famiglia delle Fagacee. Molto simile alla Farnia con cui si ibrida spesso dando origine a degli alberi di difficile determinazione. Presenta una chioma più aperta della Farnia, con rami patenti più dritti. Si differenzia dalla roverella per le dimensioni del fusto e per il lato inferiore delle foglie (glabro) che sono semplici, decidue, di forma ellittica, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L’apice è ottuso e arrotondato. La pagina superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida.
Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosa e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l’alto raggiungendo un’altezza di 30-40 metri in bosco. È una quercia dalla discreta longevità, raggiunge infatti i 500-800 anni d’età e le dimensioni massime definitive vengono raggiunte a 120-200 anni.
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La rovere
Il leccio , detto anche elce, è un albero spontaneo appartenente alla famiglia Fagaceae e al genere Quercus, diffuso nei paesi del bacino del Mediterraneo.
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Elce
Il carpino ìè un albero abbastanza longevo (circa 150 anni), di media altezza (15–20 m) con portamento dritto e chioma allungata. La corteccia si presenta sottile, liscia al tatto, di colore grigio, irregolare per il fusto scanalato e costolato.
Le radici sono fascicolate e molto ramificate.
Le foglie sono alterne, semplici, brevemente picciolate, ovato-oblunghe, con nervature in rilievo e ben visibili sulla pagina inferiore, con apice acuminato e margine finemente e doppiamente dentato. Ingialliscono in autunno ma permangono secche sui rami anche per lungo tempo, specie sulle piante di giovane età.
I fiori sono unisessuali, riuniti in infiorescenze (amenti) anch’essi unisessuali e portati sul medesimo individuo (specie monoica). I fiori maschili sono tozzi e penduli, nudi, con 6-12 stami portati singolarmente per ogni brattea. I fiori femminili sono corti, situati poco sotto l’apice dei rami, hanno perigonio e sono portati a coppie su una serie di brattee e bratteole che nel frutto diverranno una brattea triloba, tipica della specie. Fiorisce nel mese di aprile. Il frutto è un achenio che contiene un seme non alato. La propagazione è anemocora (attraverso il vento).
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Il carpino
La rosa canina è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi. talvolta viene chiamata rosa selvatica, rosa di macchia. appartiene alla famiglia delle rosacee e al genere Rosa. Questa pianta deve il nome canina a Plinio il vecchio, che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici. È l’antenata delle rose coltivate, quella di partenza per le varietà oggi conosciute.
Sono anche presenti numerosi fiori e funghi in base alle stagioni.
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La rosa canina
FAUNA
Molti sono gli animali che vivono nel sottobosco o che sovrastano i cieli, come ricci, istrice, scoiattoli e cinghiali. Ma ci sono stati anche sporadici avvistamenti del lupo appenninico e del gatto selvatico.
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Gatto selvatico
Sono presenti anche rapaci come il biancone, il falco pellegrino, l’astore, il gufo reale e la civetta.
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Lupo appenninico