Facundo Lescano. Poche parole e tanti fatti fanno di lui il nuovo punto fermo della Sambenedettese. Argentino di origini, italiano d’azione, il “Faca”, come viene soprannominato, è nato 24 anni fa a Mercedes. Calcisticamente è cresciuto nel bel paese dove ha avuto l’opportunità di maturare nella primavera del Genoa. Dopo l’esperienza ligure ha girato l’Italia, passando per Torino, Parma, Potenza. Prima di approdare in rossoblù, nel 2019 ha disputato la stagione con il Sicula Leonzio, segnando 10 gol in 28 presenze. Anche con la maglia della Samb è riuscito a lasciare il segno, realizzando fin’ora 4 gol in 18 presenze. A raccontarci qualcosa in più è stato proprio lo stesso Lescano, quest’oggi in videoconferenza. Il calciatore argentino si è esposto parlando di sé, della sua carriera e della stagione in corso.
“Ad inizio campionato avevo poco spazio, pochi minuti, partivo dalla panchina. Per un attaccante è più semplice segnare se gioca dall’inizio perché ha più minutaggio nelle gambe. E’ essenziale per una resa migliore” – ha spiegato Facundo. “Poi ho conquistato la fiducia del mister. Mi trovo bene sia con il 3-5-2 che con il trequartista a sostegno. In questo caso riesco a ricevere molti palloni e aggredire meglio la profondità”.
I gol realizzati fin qua dall’argentino sono stati tutti importanti e sono arrivati contro squadre di un certo calibro come la Triestina, “un gruppo forte che lotta per stare nelle zone alte della classifica” – ha dichiarato Lescano, che ora guarda già al futuro. Il pensiero, infatti, è rivolto al big match contro Padova, altra squadra di vertice. “Sarà una partita difficile ma con le grandi squadre abbiamo sempre fatto bene. Piuttosto, abbiamo perso qualche punto con squadre che ora stanno nella seconda metà della classifica” – ha continuato l’attaccante rossoblù.
La voglia di far bene è tanta. Dare un bel segnale a tutti, società e tifosi, è una prerogativa per il numero 32 della Samb. Così come è al primo posto il gol. “L’importante è farsi trovare a disposizione e segnare, anche gol brutti. L’importante è segnare”. Una gioia quella del gol e dell’esultanza che purtroppo va in contrasto con la mancanza di pubblico. Un tassello fondamentale che in assenza priva lo stadio della sua anima, rendendolo spoglio, nudo. “Manca molto il pubblico, è uno stimolo in più per noi, soprattutto quando giochiamo in casa” – ha sottolineato Facundo Lescano.
E infine, alla domanda “come mai non sei venuto alla Samb qualche anno fa?” l’attaccante sudamericano ha risposto: “è vero avevo la possibilità di venire alla Samb anni fa ma ero più giovane e scelsi di andare al Parma. Questa volta c’è una nuova proprietà, il presidente mi ha voluto a tutti i costi e ha creduto in me e io ho creduto nel progetto”.